NEMI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: "…SI FA PASSARE PER OPPOSIZIONE LA GUERRA DEI ROSES TRA COCCHI E LIBANORI"

 

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

 

Redazione

Nemi (RM) – Anche sulla Protezione Civile è botta e risposta tra "Partecipazione Democratica" che ha aperto la discussione e "Insieme per Nemi" che ha inteso replicare alle accuse degli avversari politici di aver sostanzialmente lasciato che la Protezione Civile a Nemi si esaurisse, morisse, insomma chiudesse. Alla contro nota di "Insieme per Nemi", "Partecipazione Democratica" risponde nuovamente. 

Ecco la nota di Partecipazione Democratica:

Caro direttore,

ci permetta questa doverosa  risposta  alla nota del gruppo "Insieme per Nemi". Sulla Protezione Civile: nessuna nostra ricostruzione fantasiosa.  Fino al 1999 Nemi poteva vantare un presidio di Protezione Civile considerato un'eccellenza della zona. Le risorse economiche per svolgere ogni giorno il servizio preventivo sul territorio, venivano  assicurate dall’amministrazione comunale. Con l’era del centro destra i  fondi sono andati  progressivamente esaurendosi fino a costringere alla chiusura l’associazione.

Per completezza aggiungiamo  che,  con le  amministrazioni di destra, hanno avuto  gli stessi problemi  l’associazione “U Rembombu” (per fortuna risolti in house) e la rassegna  del teatro dialettale di piazza (purtroppo  finita).  Comunque il fatto incontrovertibile è che oggi Nemi è uno dei pochi paesi dei Castelli sprovvisto di un presidio preventivo  di Protezione Civile.

Al netto degli attacchi personali al nostro consigliere Stefania Osmari e delle disquisizioni fantasiose su  inciuci e macropolitica, il senso  della nota di "Insieme per Nemi" la possiamo  riassumere così: “oggi il nemico comune  è Alberto Bertucci, , facimme squadra   e  scurdammece ‘o passato “.  Una tesi  singolare e, senza offesa per nessuno,  politicamente infantile.  

Veda direttore, nel 2012 ci siamo  proposti a  guidare il governo cittadino, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’interesse della nostra comunità il bene comune in tutte le sue declinazioni.

Dopo anni di malgoverno del centro destra, giunte Biaggi e Cocchi, le macerie da rimuovere erano tante. I sentieri storici scomparsi , coperti da  sterpaglie e rovi, la valle del lago preda dell’abusivismo, il palazzo Ruspoli in totale e pericoloso  abbandono, P.zza Umberto I  trasformata in parcheggio così come ogni angolo del centro storico, lo scheletro della nuova scuola, assurto a simbolo della loro incapacità amministrativa, diventato  argomento per Brumotti, un  servizio di trasporti inesistente o quasi, il cimitero preda di sterpaglie e sporcizia, le zone periferiche lasciate in completo abbandono, la raccolta differenziata a percentuali da prefisso telefonico, il centro canoa abbandonato,   ecc..

Purtroppo è andata come e andata.  In questi due anni quelle macerie sono rimaste tutte lì se non addirittura aumentate. E non poteva essere diversamente. Alberto Bertucci è figlio delle giunte precedenti. Da lì viene e lì si è fatto le ossa. E’ stato assessore e poi vice sindaco. Un sodale buono a rastrellare voti.  Incarna lo stesso modus operandi , la stessa visione di sviluppo per Nemi, la stessa istintiva propensione ad anteporre  l’interesse particolare  a quello comune.

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

Le giunte Biaggi,Cocchi e Bertucci non hanno prodotto uno straccio di  programma per un  piano di  sviluppo credibile che tenga conto delle enormi potenzialità paesaggistiche, storiche e culturali del nostro  paese. I soli programmi che riusciamo a  ricordare sono quelli contenuti nelle brochure (pagate dalla collettività?) per  eventi , feste, guinnes dei primati , fuochi artificiali ecc.

Nemi è fermo con le quattro frecce accese da 15 anni per colpa dell’insipienza  del  centro destra che, dal 1999, lo governa. Altro che scurdammece o‘ passato. Noi il  passato remoto ed anche il trapassato remoto  lo continuiamo ad avere  ben presente. Il nostro è un agire politico che  trae origine  da un progetto generale  di sviluppo della nostra comunità, che passa attraverso la massima tutela del territorio, in ogni suo aspetto,   dei beni comuni, della solidarietà e della collaborazione.

Insieme per Nemi, invece, ci vorrebbe  arruolati  nella sua  lotta ad personam.  Un impegno, il nostro, che non può essere confuso  con la loro   “faida”. E’ poca cosa quello che riusciamo a fare? Il nostro è un nulla politico?  Ognuno è libero di  giudicarlo come meglio  crede. Noi riteniamo la nostra azione, seppur tra    tante difficoltà , puntuale nel denunciare le carenze e le macerie  prodotte dall’amministrazione di Alberto Bertucci. Non ci sembra che qualcun altro, nel frattempo, possa vantare di meglio. Non riusciamo a ricordare azioni di piazza o istituzionali di portata o interventi e interrogazioni incisivi al consiglio comunale.

A meno che non si voglia far passare per opposizione  incisiva  la riedizione, in salsa nemese, della guerra dei Roses che va in onda ad ogni consiglio comunale  tra la consigliera di opposizione Cinzia Cocchi e il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori!! Comunque, alla fine,  saranno  i cittadini a decidere. Non certo "Insieme per Nemi".   

Il capitolo legato agli ipotetici inciuci, sinceramente, sembra  provenire  da una mente in evidente stato confusionale.

Si ipotizza che  Partecipazione Democratica non attacchi(?) la Giunta Bertucci per “mondarsi dal peccato originale di aver inciuciato nel 2011 con Alberto Bertucci per far cadere la Giunta di Ciznia Cocchi”.  Confessiamo che questo passaggio lo abbiamo letto più volte. Non credevamo a quello che leggevamo.  E’  noto, infatti, che Partecipazione Democratica nasce nelle elezioni del 2012. Come faceva ad inciuciare nel 2011?  Forse, le confuse menti di "Insieme per Nemi" intendevano  riferirsi agli allora esponenti della sinistra nemese che sedevano tra i banchi dell’opposizione. Evidentemente il loro orologio biologico  è  ancora fermo a quegli eventi, per loro traumatici.  Comunque, è noto che  la Giunta Cocchi  implose al suo interno per  motivi che, tutt’ora, si rinfacciano tra loro pubblicamente. Le dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, seguite a quelle del  “figliol ingrato” Alberto Bertucci, ne determinarono la prematura fine. Vicenda, sicuramente dolorosa per la destra, ma chiara e senza ombre. Dal tono rancoroso della nota, sembrerebbe  invece che, gli “arguti” dirigenti di "Insieme per Nemi" si aspettassero  che  gli esponenti di minoranza di sinistra prendessero il posto dei consiglieri dimissionari di destra ed iniziassero a sostenere  la  “plebiscitaria” giunta Cocchi(destra). Siamo al delirio.

All’interno della dura nota di "Insieme per Nemi" contro la nostra lista vengono supposti  “scambi di cortesie” a sostegno di candidati del PD nelle  ultime elezioni europee,  come “gesto di doveroso ringraziamento” fatto da esponenti della maggioranza nemese ad esponenti del PD locale  per aver sostenuto Alberto Bertucci due anni fa. “Ecchecciazzecca” Partecipazione democratica?   Semmai  queste pesanti insinuazioni del “gruppetto dei beni informati” andrebbero  girate ai responsabili locali del PD di allora. “Partecipazione Democratica non è “cosa” del PD. Attualmente siamo un piccolo gruppo che organizza il lavoro della lista e, se si esclude Stefania Osmari che è  una iscritta del PD , il resto non ha alcun rapporto con quel partito. Il PD locale, insieme a Rifondazione Comunista, all’Italia dei Valori e a "Nemi per Sempre" ha appoggiato la lista alle ultime elezioni comunali. Punto!” Questo scrivevamo il 6 giugno scorso nella nota da Lei pubblicata sull’Osservatore d'Italia. Un clamoroso abbaglio.

Semmai "Partecipazione Democratica", nel caso fossero veritiere le dritte  di questi  bene informati,  sarebbe parte lesa dell’ignobile inciucio.  Quei voti avrebbero potuto essere determinanti per farle vincere le elezioni.

Ma l’obiettivo del duro attacco di "Insieme per Nemi" è senza alcun  dubbio Stefania Osmari.

Negli ultimi due anni la scuola è passata dall'essere area di consenso per i governi Biaggi e Cocchi, grazie al continuo lavoro mattutino del Bertucci, assessore e poi vice sindaco, a campo di battaglia in seguito all’esplosione della faida. Stefania Osmari, insegnante e  consigliere comunale,  negli ultimi 15 anni, con le diverse  amministrazioni comunali, è stata sempre  disponibile  a collaborare nel trovare  soluzioni  alle tante problematiche dovute, quasi sempre,  agli scellerati  provvedimenti dei governi nazionali, avendo come   obiettivo la conservazione di questa importante istituzione per la nostra comunità. Un atteggiamento coerente sia con Alessandro Biaggi, Cinzia Cocchi e ora con Alberto Bertucci. Con un modo di agire gentile, rispettoso di tutti e mai urlato, non si è fatta trascinare dentro la battaglia quotidiana sulla scuola cercando, quanto più possibile, di stemperare le polemiche attraverso un opera di mediazione con le mamme  delle diverse fazioni.  

Un atteggiamento non tollerato  dalla “dura” opposizione  di "Insieme per Nemi". E’ noto, poi, che  l’ira turba la mente, acceca la ragione e, alla fine, offende la gente.  E allora giù fango. Stefania Osmari  diventa, addirittura, una fiancheggiatrice delle iniziative amministrative della maggioranza ! Ridicolo!!

Noi continuiamo a  temere  per la scuola di Nemi. Sarebbe compito di tutte le istituzioni e forze politiche cittadine avere un atteggiamento maturo e costruttivo  di fronte ad un istituto che rischia la chiusura.   E’ troppo importante per la nostra cittadina. Dobbiamo, tutti insieme, impegnarci affinché questo importante presidio continui ad rimanere nella  disponibilità delle future generazioni. Oggi, con la scuola chiusa, le bacheche di "Insieme per  Nemi" riposano. Per tutto l’anno sono state il  megafono delle “Sturmtruppen” locali nella loro quotidiana  battaglia nella scuola.

 Speriamo che questo  non abbia prodotto danni irreparabili.  

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NEMI PALAZZO RUSPOLI: MASSIMILIANO CONTE (PD), "…BASARE UN ARGOMENTO DESTRUENS SULLA BANALE DIFFERENZA SEMANTICA TRA MOZIONE E ACQUISIZIONE"

Redazione

Nemi (RM) – Ancora una nota in risposta ad una contro nota di Insieme per Nemi a seguito di due episodi che hanno acceso i riflettori, come già detto, su Palazzo Ruspoli. La settimana scorsa il consigliere regionale Pd Simone Lupi dirama alla stampa, tramite comunicato, l'avvenuta presentata mozione che sostanzialmente responsabilizza la Regione a prendere in mano la questione del Castello: deve essere messo in sicurezza perché pericolante e dovrebbe anche diventare un volano per il rilancio turistico del Paese, perciò è necessario istituire quanto prima un "tavolo" tra le parti.

Gli approfondimenti sulla questione sono arrivati con l'intervista al Segretario Pd Massimiliano Conte.

Non si è fatta attendere la replica di Insieme per Nemi, gruppo politico di centrodestra nemese, la quale ha ben evidenziato che fin'ora si parla di buone intenzioni e di "tavoli" tipico vocabolario "di sinistra" ma che sostanzialmente, almeno finora, sarebbe tutto un "bla, bla, bla".

Altrettanto puntuale arriva, dunque, la replica al gruppo Insieme per Nemi del Segretario Pd Massimiliano Conte che solletica anche il presunto "ghost writer", autore della nota del gruppo politico avverso. 

 

Ecco la nota del Segretario Pd Massimiliano Conte Pd:

 

Cara Direttrice,

confesso di essere particolarmente sorpreso  dalla nota pubblicata sul suo giornale dal gruppo “Insieme per Nemi”. Ne apprezzo l’ironia, un certo fair play, sicuramente l’intento di completare una narrazione ultradecennale sulla storia del recupero di Palazzo Ruspoli, nonchè l’impulso di cogliere l’attimo fuggente per avere visibilità in un paese, Nemi, purtroppo ancora condannato a vivere nella melmosità di un passato politico ingombrante e per molti imbarazzante.

E’ chiaro che non ho alcuna intenzione di fare l’avvocato d’ufficio delle persone che il proditorio ghost writer di questo aggregato politico ha richiamato nella citata missiva. Credo fermamente nel concetto di responsabilità individuale quale base etica di ogni azione personale, soprattutto se agita nel campo sociale e istituzionale. Per questo, sarei curioso di conoscere nome e cognome di chi, solo oggi, a seguito della Mozione del PD regionale e di quanto è stato detto sulla stampa, ha avuto l’imprudenza di scrivere un articolo che, seppur fornendo un tassello informativo come quello attinente ai “Patti Territoriali del Lazio” (chapeau!), sconfina nel puro autolesionismo, non accorgendosi delle macerie lasciate in eredità proprio da quel passato e da quei fatti che egli cita e del quale è stato protagonista indiscusso.

Il bla bla bla, mi si permetta di dirlo sommessamente, sta nel rievocare Congiure, Scissioni e Commissariamenti ormai collocati nell’immaginario collettivo come il frutto di un fare politica che si è rivelato fallimentare e che, personalmente, serve solo a ricordare, a me stesso e tutti, che da quella storia triste bisogna uscire con uno slancio politico diverso e su questioni davvero essenziali per il paese.

E tra queste, c’è Palazzo Ruspoli.

All’indubbiamente sagace e informato writer di “Insieme per Nemi”, non posso che rimarcargli che è una offesa alla sua intelligenza basare un argomento “destruens” dell’operato del PD locale e regionale sulla banale differenza semantica tra Mozione e Acquisizione (di un bene). Nella sostanza, la tanto vituperata Mozione regionale è stata necessitata dal vuoto pneumatico lasciato dalle Giunte di centrodestra  che, dal punto di vista di una trattativa – venduta come una presunta buona prassi amministrativa (“…la trattativa fu portata avanti in modo serio, concreto, …etc etc” si noti: avrei potuto dire bla bla bla”) – non ha lasciato alcuna traccia utile al ben più sagace ex sodale Alberto Bertucci, che avrebbe potuto recuperare il business plan del progetto, capace com’è di trarre vantaggio dai suoi oppositori di destra e, ahimè, anche di sinistra (e qui ci vuole un altro meritatissimo chapeau, non c’è che dire).

Se tutto questo non è successo dal 1999 ad oggi, dovrebbe convenire con me l’esponente senza nome di “Insieme per Nemi”, che sia stato obbligatorio sterilizzare ogni traccia di una presunta e mai realmente pubblica operazione di recupero del Palazzo, ancor più se concepita da una compagine politica allora come oggi – mi scuso nel dirlo – poco credibile. Per questo motivo, si è ripartiti da zero, cioè da una Mozione che rappresenta un primo  atto istitutivo di un percorso non certo immediato ma, vivaddio, limpido nella volontà reale di incidere concretamente nel nostro territorio.

Sarei davvero curioso di vedere l’istruttoria della pratica amministrativa, gli accordi contrattuali tra le parti interessate, il modello progettuale di recupero di un immobile di pregio che merita ben altro che una nostalgica rievocazione di quanto quelle Giunte siano state attente alle esigenze della comunità nemese ma sfortunate, guarda caso, per l’arrivo di un Commissario Prefettizio che ha dovuto gestire la disfatta senza appello di una Giunta implosa per la propria insufficienza.

Tutto ciò detto, un progetto per Nemi che vede il coinvolgimento di Enti sovracomunali, la Proprietà, forse altri Attori di rilievo, richiede di avere interlocutori credibili, affidabili, onesti sul versante locale. E qui mi associo alla garbata attestazione, indirizzatami dal mio gentilissimo interlocutore, di aver avuto almeno il merito di accendere “un faro di attenzione” sulla questione Ruspoli (come continueremo a fare, insieme ai cittadini di Nemi, su un altro oscuro capolavoro amministrativo qual è il Piano Integrato Corsi).

Per tutto questo, cara Direttrice, la prego di far giungere questo messaggio alle persone interessate: la storia del nostro piccolo paese evidenzia il limite di una politica nostalgica, familistica e autoreferenziale. Posso passare per ingenuo, ma non sono un’anima bella. Lo stato di declino di Nemi è stato accelerato dal centrodestra e non certo dal Partito che rappresento da pochi mesi. Palazzo Ruspoli ne è il simbolo indiscutibile!

I cittadini nemesi vogliono lasciarsi alle spalle una storia politica che ha portato questo paese in un vicolo cieco. La cosa più utile e concreta per Nemi non è se transennare o meno un Palazzo in stato di evidente  degrado (e sia meno imprudente il versatile ghost a caricare sulle mie dichiarazioni la responsabilità di un eventuale “commissariamento” della struttura), ma fare una seria bonifica di un territorio politico ancora infestato da odi, rancori e personalismi. Questo dovrebbe essere l’interesse primario di ogni gruppo o partito presente a Nemi. Fortunatamente non siamo soli, almeno sul versante politico opposto a quello che provocatoriamente si è materializzato dal nulla in questi pochi giorni.

Ognuno si prenda quindi le proprie responsabilità, faccia la sua parte per il bene del paese, altrimenti è meglio che spenda le proprie energie in una seria e onesta autoanalisi dalla quale riemergere rigenerato e pronto a vivere nuove e legittime esperienze, non certo politiche, verso le quali – lo dico umilmente e sottovoce  – ha dimostrato di possedere una visione asfittica e conservatrice.

[CLICCARE QUI PER SCARICARE E LEGGERE LA MOZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE PD SIMONE LUPI SU PALAZZO RUSPOLI ]

 

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NEMI, CASTELLO RUSPOLI: CROCE E DELIZIA DEL BORGO ANTICO DI NEMI

Redazione

Nemi (RM) – La vicenda del castello Ruspoli al centro dell'attenzione di una mozione presentata dal consigliere regionale Pd Simone Lupi è ancora al centro dell'attenzione. "Insieme per Nemi" ha inteso tornare sulla questione, commentando le presunte azioni del centrosinistra riferite al Castello. 

Ecco la nota di Insieme per Nemi

Caro Direttore,

il pamphlet sul Castello Ruspoli, pubblicato recentemente dal suo giornale ha riportato le lodevoli iniziative del Consigliere Simone Lupi e le ottime intenzioni del Segretario del PD di Nemi, Massimiliano Conte.

Nel turbinio di tante ovvie considerazioni e nell’accorato modo di rappresentare l’argomento, occorre collocare qualche punto fermo.

Innanzitutto sgombriamo il campo dalla considerazione che per ottenere dei risultati bisogna “costruire un tavolo”. È un modo antico di esprimersi, ma tanto caro alla Sinistra di sempre.

Di regola, purtroppo, quando si inaugura un “tavolo” si finisce in un “bla – bla – bla” senza fine e con la produzione di qualche documento condiviso da tutti i “commensali”.

“Mozione” significa segnalare a qualcuno l’esistenza di un problema unito all’auspicio che chi di dovere decida di intervenire. Pertanto “mozione” non significa “acquisizione”. È doverosa questa precisazione poiché qualche furbetto tenta di confondere i due termini, vendendo così aria più che fritta all’opinione pubblica.

Nella fattispecie il Consigliere regionale Pd Simone Lupi ha segnalato alla Regione Lazio fatti e circostanze che all’Ente, impersonalmente inteso, sono noti da decenni, attese le segnalazioni, le richieste, le proposte che anche negli anni in cui Massimiliano Conte è restato fuori di Nemi, gli Amministratori del Comune non hanno mai dimenticato di avanzare.

Tra i tanti esempi possibili, ricordiamo i “Patti Territoriali della Regione Lazio” in forza dei quali pubblico e privato avevano divisato di interagire per un notevolissimo investimento che aveva inserito Nemi, con il suo Castello Ruspoli e con parte del territorio, in un contesto progettuale di virtuosa ed auspicata crescita in termini di utilizzazione, capace di coniugare cultura ed impresa.

La Regione approvò.

Per una serie infinita di motivi, però, questo, come tanti altri progetti, non ebbe seguito. Segno evidente, purtroppo, che non bastano le buone intenzioni ed i sapidi auspici per ottenere ciò che si desidera. È opportuno segnalare in proposito che nel mancato raggiungimento del buon  fine di questo ambizioso e virtuoso progetto non vi è stata alcuna responsabilità od omissione da parte dell’Amministrazione Comunale del tempo che vi lavorò con passione, attenzione e professionalità.

Questo viene riferito per onestà intellettuale ed anche per rappresentare sia al Consigliere Simone Lupi e sia al Segretario Massimiliano Conte che le Giunte di centro-destra, tra il 1999 ed il 2011, hanno lavorato ed agito anche sul versante del Castello Ruspoli.

Lo stesso onorevole Zingaretti, al tempo Presidente della Provincia, lo potrebbe facilmente attestare.

Ma non basta.

È necessario indicare un altro punto di riferimento alla bussola delle buone intenzioni. Quando il Consigliere Lupi auspica che la Regione possa intervenire sul Castello Ruspoli di Nemi come ebbe a fare sul Palazzo Cesarini di Genzano, dimentica, o non lo sa, che Palazzo Sforza Cesarini, essendo di proprietà comunale, ha potuto con maggiore facilità attrarre l’investimento pubblico della Regione sul bene comunale, altrettanto pubblico.

Ma non basta.

A questo punto, ed in linea con quanto sopra riferito, si deve per forza far sapere al Consigliere Simone Lupi ed al Segretario Massimiliano Conte che le Giunte di centro-destra Biaggi e Cocchi erano talmente consapevoli della centralità del Castello Ruspoli sulla realtà culturale, ambientale e storica del territorio nemorense, che hanno lavorato a lungo ed in modo proficuo per realizzare un sogno collettivo e porre una pietra, non solo miliare, ma assolutamente fondamentale, per il risanamento del maniero e per la sua conseguente utilizzazione: l’acquisto in proprietà del medesimo.

Qualsiasi cosa possano dire i presunti ben informati di turno o quelli che in modo occhiuto possono maliziosamente negarlo, la trattativa ci fu, fu portata avanti in modo serio, concreto e con l’utile supporto della oggettività del reperimento delle risorse, garantite dal favorevole interessamento di un Istituto di Credito e dalla dismissione di altri beni del patrimonio comunale.

Quando la congiura di Alberto Bertucci, Renzo Colazza, Vairo Canterani e Company ebbe a far cadere la Giunta Cocchi (giugno 2011), dette trattative erano ad ottimo punto. E certo non potevano essere continuate dal Commissario Prefettizio, né tanto meno dall’insipienza di chi è sopravvenuto.

Vedi, caro Direttore, le buone intenzioni del Segretario Conte, nobili, ma ben note come l’acqua calda, non è detto che siano utili agli interessi di Nemi.

Non vi è chi non veda che il riferire di problemi statici esistenti a carico delle strutture ed il confermare che alcune delle parti del Castello sono normalmente aperte al pubblico, potrebbe innescare un circuito disastroso per gli interessi di Nemi ed obbligare l’Amministrazione Comunale ad intervenire come per legge, od a chiudere gli occhi.

Ammesso, ovviamente, che quanto riferito dal Segretario Conte corrisponda al vero. Il Conte, comunque, ha acceso sapientemente un faro di attenzione.

Ci risiamo, caro Direttore, il facile trionfalismo, gli annunzi roboanti, addirittura la prematura preoccupazione espressa dal Consigliere Lupi che nessuno si azzardi a scippargli “l’idea”, e l’assemblamento di operosi, quanto potenzialmente inutili, tavoli di lavoro, rischiano di creare nell’opinione pubblica l’impressione che i problemi, nonostante la loro serietà, si possano facilmente risolvere. Andrebbe tutto bene se, alle affermazioni (anche con un pochino di sana umiltà), dovessero seguire fatti concreti.

Saremmo i primi ad accoglierli con una coloratissima “OLA”.

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NEMI, FORZA ITALIA: ADRIANO PALOZZI E FABIO ARMENI BATTEZZANO IL CLUB DI FORZA ITALIA

Redazione

Nemi (RM) – Grande successo per l'inaugurazione del club di Forza Italia presso la sede di Insieme per Nemi in corso Vittorio Emanuele. A presenziare l'evento il coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere regionale Adriano Palozzi insieme al candidato alle europee Fabio Armeni. Di fatto una ufficializzazione di uno storico gruppo politico che come ha ricordato il consigliere comunale di opposizione nonchè ex sindaco di Nemi Cinzia Cocchi, non si è mai mosso dall'orientamento politico di centro destra vicino al leader Silvio Berlusconi. Sia Palozzi che Armeni hanno speso calorose parole nei confronti dei due carissimi amici Cinzia Cocchi e Alessandro Biaggi, i quali da sempre sono al fianco degli stessi. Pubblichiamo il video integrale dell'evento per maggiore fedeltà alle parole spese in occasione del taglio del nastro del club Forza Italia di Nemi.

[ PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE CLICCARE QUI OPPURE PREMERE IL TASTO PLAY SULLA FINESTRA VIDEO ]




NEMI ARACRI, PALOZZI E ARMENI: IL TAGLIO DEL NASTRO DEL CLUB FORZA SILVIO ALLA SEDE DI INSIEME PER NEMI

Redazione

Nemi (RM) – E’ tutto pronto, a Nemi, per il taglio del nastro del Club Forza Silvio che si terrà martedì 6 maggio alle 17 nella sede di Insieme per Nemi, in corso Vittorio Emanuele II.

A presenziare l’evento, frutto di un percorso dello storico gruppo Insieme per Nemi che ha governato per oltre un decennio nella cittadina delle fragole, ci saranno i vertici di Forza Italia: Francesco Aracri, senatore, Adriano Palozzi, consigliere regionale del Lazio e coordinatore provinciale del partito, Fabio Armeni, candidato di Forza Italia al Parlamento europeo nel collegio Italia centrale.

“Sarà un'occasione importante – dichiara Adriano Palozzi – per incontrare i cittadini di Nemi, una località ad alto richiamo turistico tra le più belle del Lazio a due passi da Roma Capitale. Un motore di ricchezza sia dal punto di vista produttivo sia da quello culturale, temi che potranno essere valorizzati grazie anche al lavoro sul territorio del club Forza Silvio”. “Forza Italia in Europa vuole creare nuove opportunità di sviluppo e di rilancio per tutte quelle realtà territoriali che rappresentano il motore per la crescita e per il rilancio dell'economia del nostro Paese” aggiunge Armeni.

“Siamo molto contenti di ospitare i nostri referenti di Forza Italia – sostiene Cinzia Cocchi, già Sindaco di Nemi ora consigliere comunale – siamo sicuri che la sinergia che da sempre contraddistingue il nostro gruppo politico possa trovare ancora più opportunità grazie alla costante presenza del consigliere regionale Adriano Palozzi sul territorio e, auspichiamo, grazie anche alla futura posizione che ricoprirà Fabio Armeni in Europa. Invito tutti i cittadini di Nemi, vicini e non alla nostra coalizione, a partecipare a questo importante evento di inaugurazione della sede di Forza Italia”.




NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: "I PANNI SPORCHI" SI PROFUMANO CON UNA MOZIONE

Riceviamo e Pubblichiamo da "Insieme per Nemi"

Nemi (RM) – E pensare che poteva essere una cosa seria, anche se, oggettivamente, inusuale per l’Amministrazione di Alberto Bertucci.
Prima i fatti.
Il Consigliere Comunale di Opposizione di “Insieme per Nemi” Cinzia Cocchi, nonché ex – Sindaco e da lustri Consigliere Comunale, in forza di quanto previsto dal regolamento comunale e dalle leggi vigenti, aveva richiesto ufficialmente al Sindaco di indire una seduta del Consiglio straordinaria ed aperta al pubblico, considerata l’urgenza di un confronto dialettico sulla condizione della Scuola di Nemi, le cui profonde criticità sono apparse in crescita esponenziale dopo le recenti vacanze natalizie.
Le posizioni delle parti sono ben note a tutti i cittadini:
1) genitori e bambini lamentano il quotidiano verificarsi di gravi disservizi; primo fra tutti il pessimo funzionamento dell’impianto di riscaldamento; e, poi, ma non da ultima, la contingenza di uno stato di assoluto abbandono del plesso scolastico che ha causato il bivacco dei gatti e l’effluvio delle loro deiezioni…..ma non solo!
2) il Sindaco minimizza o nega, a seconda del momento, tenta di gettare fumo negli occhi e, peggio, si sforza di volgere il disagio generalizzato a proprio vantaggio, provando ad accreditarsi come salvatore della Patria, come quando ebbe a sfidare “i ratti uniti di tutta la zona”, ordinandone il genocidio mediante la determina di derattizzazione (determinazione n°10 del 16-01-2014), unita alla disinfezione dei locali.
3) il Corpo Docente nei riguardi della problematica è algido ed asettico nel disperato tentativo di dimostrarsi neutrale….. come la Svizzera. Perché, poi? Loro non lo hanno spiegato e nessuno può comprenderlo
Comunque sull’argomento scuola ci sono stati manifesti, polemiche, proteste: proprio come è giusto che sia quando un servizio primario, pagato dai contribuenti, non funziona, o funziona molto male. 

In questo contesto la richiesta del Consigliere Cocchi, oltre che essere ineccepibile sul piano formale, è stata più che opportuna per cercare verità e riportare serenità nell’ambiente e nei rapporti tra genitori e scuola, con l’unico scopo di migliorare il servizio.

Ma il Sindaco Alberto Bertucci ha disposto diversamente: si è limitato ad indire un Consiglio non come correttamente richiesto dall’Opposizione, ma con altri punti all’ordine del giorno, tra i quali, e solamente al quarto posto, l’argomento scuola, senza accennare in alcun modo all’istanza regolamentare del Consigliere di Opposizione Cocchi.
Questa condotta costituisce una vera e propria barbarie verso i principi della rappresentanza istituzionale; connota un profondo ed immotivato disprezzo verso i cittadini che, nonostante Bertucci e C., la Cocchi rappresenta; dimostra pochezza culturale, protervia ed arroganza inarginabili, nonché volpina furbizia. Una furbizia che ha mostrato tutta la sua ferina lucidità, oltre che nell’aver impedito di fatto ai genitori di intervenire nel Consiglio Comunale (Consiglio aperto, così come aveva richiesto la Cocchi), anche nella scelta dell’orario (inizio alle 18,30) fatto per di più slittare alle ore 19,00 in modo da essere sicuro che le mamme, a quell’ora, sarebbero state in casa per la cena.
Quindi il Consiglio Comunale si è risolto in una seduta senza genitori, senza personale della Scuola e senza gli Ispettori della ASL che avevano effettuato i sopralluoghi. Senza pertanto riscontri di verità.
Si doveva stabilire se, oltre ai gatti, la scuola ha ospitato anche i topi. Il Sindaco giura di no, ma su disposizione della ASL ha ordinato la derattizzazione e la disinfezione degli ambienti.
Qualcuno ha detto che è stato per zelo. Ma come mai questo scrupolo si è manifestato soltanto adesso e perché mai non è stato disposto anche negli altri anni?
Negare l’evidenza infastidisce ed inasprisce.

Sarebbe stato molto semplice, probabilmente, ammettere l’accidentalità dell’evento, chiedere scusa e tirare avanti.
Evidentemente non è stato possibile, poiché l’onestà intellettuale non trova ospitalità alcuna fra gli attuali illustri inquilini del Municipio di Nemi.
Per loro vale esercitare una sorta di oggettivamente impotente volontà di potenza che si appalesa anche negli imbarazzanti motteggi ed ammiccamenti che di sovente alcuni degli appartenenti alla maggioranza usano scambiarsi durante la seduta di Consiglio.
A fronte della lucida diagnosi della Cocchi e delle sue incalzanti argomentazioni nel silenzio assoluto degli altri Consiglieri di Maggioranza: il Sindaco non ha fornito spiegazione alcuna come sarebbe stato in suo dovere; il Consigliere Osmari è stata coerente nella sua linea di neutralità condita di soave accondiscendenza alle pur inesistenti argomentazioni del Bertucci; il sedicente Presidente del Consiglio Comunale è uscito per un istante dal meditabondo riserbo che spetta di diritto a tutte le eminenze grigie che si rispettino. Quando, poi, la seduta volgeva al termine, inaspettata è scoppiata la farsa: la Giunta propone al Consiglio di votare una mozione in favore della Scuola, come se qualcuno si fosse dichiarato contrario alla Scuola. È come se il Medico quando diagnostica una malattia dichiarasse Guerra alla vita del paziente.
È accaduto pertanto che la Maggioranza che appoggia Bertucci si è comportata come quelle dame che nel ‘600 e nel ‘700, invece di lavarsi, si limitavano a cospargersi di profumi…..illudendosi di coprire la puzza.
Meditiamo gente!…….Meditiamo

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NEMI, UNO DEI TANTI DILEMMI CHE ATTANAGLIANO MOLTI CITTADINI: PIPI' O POPO'?

Riceviamo e pubblichiamo da Insieme per Nemi

Nemi (RM) – Alla riapertura delle scuole, dopo la parentesi delle festività natalizie, gli alunni non sono riusciti ad entrare nell’edificio e sono stati dirottati presso la Scuola Materna oppure, per alcuni forse privilegiati, è stata spesa la “raccomandazione” di essere ripresi in casa.

Che cosa è accaduto?   In proposito vi sono due scuole di pensiero: quella ottimista che narra di una intrusione nell’edificio di gatti che avrebbero lasciato soltanto tracce rilevanti di “pipì” (per la eliminazione delle quali non sarebbe prevista la disinfestazione dei locali ma soltanto una energica pulizia);  quella pessimista che narra invece di “popò” sparse ovunque dai medesimi incontinenti felini (per la eliminazione della quale l’intervento sanitario sarebbe più che di obbligo).

Per non poter processare gli innocenti intrusi, è stato subito trovato il capro espiatorio di turno, vale a dire “quegli operai” che dopo aver effettuato il loro lavoro avrebbero lasciato qualcuna delle finestre aperte. E’ d’obbligo domandare: ma chi sono questi operai e quali lavori hanno effettuato all’interno dell’edificio scolastico e, poi, quando avrebbero terminato il loro intervento?

L’Amministrazione Comunale darà sicuramente una risposta adeguata. Ma non basta: l’impianto di riscaldamento dell’edificio scolastico, alla ripresa delle lezioni, si è presentato senza vita e, di conseguenza, tutti gli ambienti della scuola avrebbero accolto gli alunni come in vere e proprie celle-frigorifero ……… se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di quella incriminata orda di felini che, grazie alla loro evidente incontinenza, hanno, di fatto, obbligato gli alunni della scuola a prolungare le festività almeno di un altro giorno.

Questo disagio, purtroppo però, è solo la punta di un iceberg che sta trascinando in fondo all’abisso la credibilità dell’Amministrazione Comunale.  In buona sostanza il “cattivo governo” della città cancella i servizi e incrementa gli sprechi e, comunque, la pessima utilizzazione del denaro pubblico.
Le casse del Comune disperdono in tanti rivoli le risorse provenienti dalla collettività!
A detta di qualcuno evidentemente più malizioso ma sicuramente ben informato, questi rigagnoli costituiscono becchime per tanti merlotti che, dopo le promesse elettorali non possono non essere rassicurati.

L’Amministrazione di Alberto Bertucci non ha avuto pietà neppure per la Befana.  La vecchietta, per la prima volta dopo tanti anni, non è scesa dal Castello ma è rimasta segregata.
Non è dato sapere se sia stata posta agli arresti domiciliari (ma allora si tratterebbe di un fatto premonitore veramente preoccupante), o se sono mancati i mezzi meccanici per accompagnarla fino a terra o se, invece, le casse comunali (evidentemente spremute oltre ogni misura) non hanno consentito al Sindaco Bertucci di acquistare neppure le caramelle da distribuire. Sta di fatto che i bambini sono rimasti con il naso all’insù, delusi ad aspettare un evento ormai tradizionale.
E con amarezza dobbiamo osservare che alla Befana che non è uscita si sono sostituiti i gatti che, invece, sono stati colpevolmente fatti entrare dove non dovevano.
Ebbene sì, “pipì o popò?” è  soltanto un apparente dilemma che ha momentaneamente distolto le frustrazioni dei cittadini di Nemi dalle tante altre problematiche, sempre più serie e gravi.

                            INSIEME PER NEMI 

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NEMI: ALBERTO BERTUCCI E LA LEGALITA'

Riceviamo e pubblichiamo da "Insieme per Nemi" 

Caro Direttore,
la trascorsa giornata del 12 dicembre è memorabile per due motivi, peraltro, strettamente collegati tra loro: la sentenza del Tribunale Penale di Velletri che Ti ha giustamente prosciolta dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa e l’articolo con il quale l’hai salutata sul Tuo giornale.
Complimenti, perché hai saputo fondere, e con equilibrio, la soddisfazione per la vittoria e lo sdegno verso chi ti aveva ingiustamente accusata.

Tutti i cittadini ricordano quel manifesto con il quale Bertucci aveva denunciato l’esistenza, a Nemi, di una stampa “cattiva” perché, a suo dire, pregiudizialmente critica nei suoi confronti ed aveva chiamato a raccolta sostenitori e cittadini con un esercizio di vittimismo veramente encomiabile.

“Pore creatura!!” Aveva infatti esclamato più di un cittadino in buona fede e disponibile a dare credito a quella onestà intellettuale che, fino a prova contraria, l’opinione pubblica può concedere al “primo cittadino” del proprio paese.
Ma il tempo è galantuomo nel senso che fa maturare gli eventi e dimostra che, per fortuna, l’occhiuto vittimismo qualche volta paga chi lo sa esercitare, ma non per sempre.
Bertucci & C. hanno tentato per mesi di costruire un mostro dalla penna inzuppata di veleno.
Hanno tentato di accreditare un principio: abbiamo la stampa contro e pertanto “non ci possiamo muovere”, “non possiamo agire”.
Il giochetto è finito dopo il ceffone impartito loro dal Tribunale.

Le conseguenze politiche di questa sconfitta saranno destabilizzanti per Bertucci & C., poiché si vanno sommando a quelle degli insuccessi di questo fallimentare primo anno a mezzo di consigliatura.
Il loro capitale di credibilità, fondato sulla sabbia delle facili e sguaiatissime promesse elettorali, si è fatalmente prosciugato.
Nonostante ne fosse il vice-sindaco, il Bertucci lavorò ed operò in ogni modo per minare la credibilità della Giunta Cocchi, fino a raccoglierne il frutto malsano della sua elezione a Sindaco.
Quella macchina da guerra ora, si sta rivoltando contro il conducente e la sua sgangherata officina sta franando sotto il peso dei problemi, al novero dei quali risponde con assoluta incapacità amministrativa e con puro dilettantismo.

Ricordi, caro direttore,
il trionfalismo becero di quelle vele elettorali tronfie ed enfatiche, gonfie di una brezza sedicente primaverile?  Ebbene, quella brezza si è mutata in uno scirocco caldiccio ed appiccicoso che ha fatto piovere sabbia su Nemi e sui suoi abitanti.

A rileggere, infatti, il programma elettorale di Bertucci le lacrime delle risate si fondono immediatamente con quelle di sdegno e di risentimento.
Le promesse per i primi cento giorni di amministrazione sono state catastrofiche: il niente ed il nulla continuano a rincorrersi tra le “camarille” di una corte altrettanto sgangherata; tra l’arroganza degli uni e l’incapacità e l’impotenza di troppi; tra la protervia di alcuni e l’ignoranza generalizzata, intesa come colpevole non conoscenza di tutto.

Caro direttore,
per chi ha amato ed ama questo paese, è particolarmente doloroso affermarlo, ma oggi a Nemi si respira un’aria malsana da basso impero.
Il clima sociale è inquinato dall’omertà diffusa che non consente ai cittadini di esercitare anche il più elementare diritto di critica.
E’ veramente troppo !!!

Caro direttore, infine, è proprio per cancellare questa vergogna, se ci ospiterai sul tuo giornale, vorremmo nei prossimi giorni scandagliare analiticamente tutto il programma elettorale di Bertucci a partire dai fatidici, ed irrimediabilmente per lui abbondantemente trascorsi, primi cento giorni di amministrazione……. ne vedremo sicuramente delle belle !!!!
                        INSIEME PER NEMI

 

Nota di Chiara Rai direttore de L'osservatore d'Italia

Egregio Avvocato Biaggi,
non è la prima volta che sei gradito ospite su questo quotidiano e mi duole ammettere, la nota dolente è soltanto riferita allo stato in cui versa la fu meravigliosa Nemi, che non è la prima volta che cogli in pieno l’atmosfera, i costumi e gli umori che ormai hanno reso la cittadina una sgangherata barcaccia alla deriva con dei timonieri sbronzi di protervia, sudici di arroganza e colmi di incapacità.

E credimi, non sei il solo a vedere Nemi coperta da una coltre di malsani fumi, costretta ad omertosi silenzi e, in un certo qual senso, serva di padri padroni privi però di qualsiasi abilità nel custodire il focolare domestico.

Parlo di focolare perché Nemi è una piccola comunità, un piccolo gioiellino che giorno dopo giorno si fa sempre più opaco sotto gli occhi di tutti; solo c’è chi ha il coraggio di guardare e chi invece indossa ancora le lenti della persuasione in attesa di vedere la “promessa che non c’è”,  abilmente nascosta dietro la prima la stella a sinistra, pronta a cadergli  addosso e a folgorarlo sulla via di Damasco: i venditori di fumo esistono ancora e mutano come i camaleonti diventando all’occorrenza vittime e alla necessità brutte copie di podestà d’altri tempi.

Ebbene, sarò lieta di essere mezzo di diffusione di una libera critica, mai diffamatoria e mai sguaiata rispetto ad una situazione ormai nota: siamo di fronte ad un fallimento sonante e memorabile tanto quanto i fatti di cronaca che hai saputo narrare con precisione e maestria. Non credo che Nemi abbia mai versato in così brutte acque, ma in questo tu e pochi altri che hanno costruito la storia politica di Nemi sapranno darmi conforto. La povertà d’animo rende miserabile qualsiasi gesta. Sarò felice di accogliere “Insieme per Nemi” su questo giornale, mezzo di informazione che risponderà sempre e soltanto ad un solo padrone: il lettore (e su questo mi si permetta di riprendere una nota riflessione del Montanelli).

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NEMI, SETTIMANA PRIMA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI: CIMITERO CHIUSO

 

 


 
 




NEMI, GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE: IL GRUPPO POLITICO “INSIEME PER NEMI” SI STRINGE ALLA COMUNITÀ SARDA

Redazione


Nemi (RM) – Il ciclone che ha devastato la Sardegna, seminando morte e distruzione, è una tragedia che tocca  tutti. Il Gruppo “Insieme per Nemi” desidera esprimere un forte cordoglio ai parenti delle vittime e a tutta la Comunità Sarda.

“In questo momento ritengo inutile commentare come la natura possa scagliarsi contro l’uomo  –dichiara il consigliere comunale di Nemi Cinzia Cocchi. – Ora è superfluo recriminare colpe e responsabilità. Occorre urgentemente rimboccarsi le maniche affinché parta immediatamente la difficile fase della ricostruzione. Si tratta dell’ennesima tragedia dall’inizio dell’anno causata da inondazioni, esondazioni e frane. La Politica deve assolutamente  impegnarsi affinché episodi del genere non si ripetano più”.

 




NEMI: IL CASO DELLA FONTANELLA INQUINATA ARRIVA IN PROCURA

Angelo Parca

Nemi (RM) – La vicenda della fontanella “inquinata” in piazza De Sanctis nella zona Le Colombe a Nemi finisce in Procura. Infatti l’Associazione Assotutela, Associazione per la tutela del cittadino presieduta da Michel Emi Maritato ha presentato un Esposto alla Procura della Repubblica denunciando il fatto che per ben 39 giorni, dal 1 luglio 2013 all’8 agosto 2013, l’amministrazione di Alberto Bertucci, sindaco di Nemi, pur messa a conoscenza che l’acqua fosse “non potabile” non ha in alcun modo informato la cittadinanza di non bere l’acqua della fontanella, esponendo così la collettività a gravissimi rischi per la salute

Ecco i fatti:

Il 1 luglio 2013 al Comune di Nemi è pervenuta nota da parte dell’Azienda Asl Rmh dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Nutrizione in cui viene comunicata la non conformità rispetto al parametro microbiologico (Coliformi tot., E. Coli) presso la fontanella pubblica in piazza De Sanctis e che tale parametro era stato rilevato mediante analisi condotte dall’ARPA LAZIO.

Il 15 luglio 2013 al Comune di Nemi arriva una ulteriore comunicazione dove vengono confermate le analisi Arpa Lazio precedentemente comunicate dalla Asl Rmh relative all’acqua erogata dalla fontanella di piazza De Sanctis ovvero si ribadisce la non conformità dell’acqua rispetto al parametro microbiologico (Coliformi tot., E. Coli).

Dopo ben 39 giorni in cui i residenti di Nemi e di altri Comuni che amano riempire le bottiglie alla fontana, ignare di tutto, (bambini, donne in gravidanza, insomma tutte le persone) hanno continuato a rifornirsi d’acqua alla fontanella senza sapere di bere dell’acqua che per legge non va erogata per non conformità e con presenza di E. Coli.

E l'amministrazione di Alberto Bertucci, che sapeva, è rimasta in silenzio assoluto fino a giovedì 8 Agosto. 

Finalmente dopo 39 giorni, periodo in cui la popolazione è stata esposta a gravi rischi per la salute e nonostante le preoccupazioni e i quesiti posti dal nostro giornale già l’8 luglio, [ Articolo dell'8 luglio 2013  LEGGI ANCHE:

 15/08/2013 NEMI FONTANA INQUINATA: CARABINIERI E POLIZIA LOCALE INTERVENGONO E RICHIUDONO LA FONTANA

 14/08/2013 NEMI FONTANELLA INQUINATA, ASSOTUTELA: “TORNA L’ACQUA. DOV’E’ L’ORDINANZA DEL SINDACO CHE RIPRISTINA IL FLUSSO IDRICO?”

 14/08/2013 NEMI FONTANA PUBBLICA INQUINATA, SCENDE IN CAMPO ASSOTUTELA: O TRASPARENZA O SI VA IN PROCURA

 12/08/2013 NEMI, FONTANELLA “NON CONFORME”: LETTERA DI UN CITTADINO INCAZZATO

 11/08/2013 NEMI – CORI: ECCO COME AVREBBE DOVUTO AGIRE NEMI IN PRESENZA DI ACQUA INQUINATA

 10/08/2013 NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

 09/08/2013 NEMI, ACQUA IN PIAZZA DE SANCTIS: IL COMUNE ORDINA ADESSO LA CHIUSURA DELLA FONTANELLA… MA SAPEVA CHE L'ACQUA NON ERA CONFORME GIA' DAL 1 LUGLIO




NEMI, STRADA DEL LAGO. DETERMINE AD INTERMITTENZA: TOGLI IL GEOLOGO E METTI L’INGEGNERE

Redazione

Nemi (RM) – Togli la determina e rimetti la determina. Togli il geologo e metti l’ingegnere. Una dinamica alquanto insolita che si intende evidenziare.

La Determinazione del comune (138 del 4 luglio 2013) prevede l’affidamento dell’incarico, all'ingegner Nando Mastrostefano, relativo alle indagini geotecniche nonché la redazione di una relazione geologica sulla sp32/c "Nemi Lago" meglio conosciuta come via del Tempio di Diana. 

Fin qui nulla da eccepire se non fosse che la strada in questione, nell’estate 2012, è stata oggetto di interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del movimento franoso del versante tra via Roma e Via Tempio di Diana per un importo di circa 200 mila euro, effettuati dall’assessorato all’Ambiente – Area Difesa del Suolo – della Regione Lazio e finalizzati alla messa in sicurezza del versante.

A seguito di questi lavori la strada Nemi Lago è stata riaperta.

Insieme per Nemi, (che ha inviato questa ulteriore nota al nostro quotidiano) il gruppo politico che vede l’ex sindaco Cinzia Cocchi seduta ai banchi dell’opposizione in Consiglio, lo scorso ottobre ha preparato un dossier [ CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOSSIER ] nel quale veniva evidenziato il fatto che gli interventi effettuati dall’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, ai fini della riapertura della strada per la quale le precedenti amministrazioni avevano stimato (con l’ausilio di tecnici di Provincia e Regione) circa 1 milione di euro di interventi, non avrebbero messo in sicurezza il versante compreso tra via Roma e via Tempio di Diana. Nel dossier fotografico, Insieme per Nemi evidenzia altresì che sarebbero stati utilizzati fondi pubblici per interventi su proprietà private.

Ma non solo. C’è un altro fatto. E cioè che il 5 settembre del 2012, è stato revocato con la delibera di Giunta l’affidamento di una perizia ad un geologo nell’area sita lungo via Tempio di Diana. Tale revoca è stata motivata dal fatto che l’intervento della Regione Lazio avrebbe messo in sicurezza l’intera area ai fini della riapertura. La riapertura, dunque, c’è stata. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DI REVOCA DEL GEOLOGO ]

"Ciò che salta all’occhio, – commentano da "Insieme per Nemi" – dopo diversi mesi dalla stessa, è l’affidamento con la Determinazione 138 del 4 luglio 2013 dell’incarico revocato (con la stessa finalità investigativa) ad un nuovo professionista (Ing. Nando Mastrostefano). [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'AFFIDAMENTO INCARICO ALL'INGEGNER NANDO MASTROSTEFANO ] 

La motivazione viene ricondotta alla necessità di “stimare la possibilità di revocare l’ordinanza sindacale di sgombero n.3/2011” per cui “occorre conoscere le caratteristiche geologiche per definire i parametri utili per la progettazione di eventuali opere di sostegno da mettere in atto ed avere un quadro conoscitivo completo per le opportune opere di difesa che dovranno essere progettate”.

Perché? A cosa serve questa ulteriore indagine tecnica se la Giunta ha asserito nella precedente delibera che non era necessaria ulteriore perizia in quanto la Regione Lazio è responsabile della messa in sicurezza avvenuta (??) considerando che gli interventi hanno interessato anche le aree che dovrebbero essere oggetto dell’attuale indagine.

Ed ancora,  – proseguono nelle dichiarazioni da " Insieme per Nemi" – senza nulla togliere all’altissima professionalità del tecnico, perché questa volta si è deciso di affidare l’incarico ad un ingegnere anziché ad un geologo?

E per finire, trattandosi di interventi su proprietà private, gli oneri della perizia tecnica pari ad euro 5.033,60 [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'AUTORIZZAZIONE ALLA SPESA DI EURO 5.033,62 ] e degli eventuali lavori non dovrebbero essere a carico dei proprietari dei terreni??

Perché un altro dispendio di risorse pubbliche, quando la Regione Lazio, come più volte affermato dall’Amministrazione, con i lavori eseguiti ha permesso la riapertura dell’arteria Nemi – Lago?

C’è qualcosa che non va?".

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