Elezioni 2020, dove va Italia Viva? L’intervista al coordinatore provinciale Luca Andreassi

Il coordinatore provinciale di Italia Viva per la provincia di Roma Luca Andreassi ospite della trasmissione di approfondimento giornalistico Officina Stampa condotta da Chiara Rai.

Andreassi fa una disamina su quelle che sono le posizioni del partito di Renzi per le prossime elezioni di settembre nei vari comuni della provincia di Roma.

Officina Stampa puntata del 02/07/2020 – L’intervista a Luca Andreassi



Albano Laziale, sostenibilità ambientale: il Comune parte dai banchi di scuola

ALBANO LAZIALE (RM) – L’Amministrazione Comunale di Albano Laziale, attraverso l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e l’Assessorato ai Rifiuti, si è fatta promotrice di un’iniziativa “green” che ben si inserisce nell’ottica di una “scuola plastic-free”.

È iniziata, infatti, la distribuzione di migliaia di borracce a tutti gli studenti e a tutte le studentesse delle scuole di ogni ordine e grado. Si è iniziato con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria per proseguire nei prossimi mesi con la Scuola Secondaria di I e II Grado.

Ancora una volta, il Comune di Albano Laziale sceglie di partire dai banchi di scuola e di puntare, come sempre, sul protagonismo giovanile per educare alla sostenibilità ambientale.

“L’installazione delle fontane leggere negli Istituti Scolastici del nostro territorio – ne sono state installate 4, nei prossimi mesi si installeranno le altre, n.d.r. – e la consegna delle borracce sono un segno tangibile che vuole suggerire agli studenti e alle studentesse l’importanza di fare propria una prospettiva rispettosa dell’ambiente. – Dichiarano l’Assessora alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri e il Consigliere Comunale Delegato ai Rifiuti Luca Andreassi – Diffondere la sostenibilità ambientale – proseguono – è una sfida complessa ma ormai prioritaria e non più eludibile. È necessario educare i nostri giovani cittadini e le loro famiglie a mettere in atto piccoli e grandi accorgimenti quotidiani concreti che avranno importanti risvolti a lungo termine. Iniziando dalle scuole quasi 10 anni fa siamo diventati uno dei comuni più virtuosi in Italia nella gestione dei rifiuti. Dalle scuole oggi lanciamo una altrettanto forte campagna di sensibilizzazione volta alla riduzione dei rifiuti, in particolare la plastica, prodotti”.




Piano regionale rifiuti, linee guida: il video confronto tra Luca Andreassi (Pd) e Marco Cacciatore (M5s)

Presentate lo scorso 31 gennaio le linee guida per il piano regionale rifiuti del Lazio 2019 – 2025: da un’economia lineare a un’economia circolare.

Sull’argomento si sono confrontati Luca Andreassi (segretario organizzativo provinciale Pd, consigliere comunale di Albano Laziale con delega ai Rifiuti e professore di ingegneria all’università di Tor Vergata) e Marco Cacciatore consigliere regionale M5s presidente X° Commissione (Urbanistica-Politiche Abitative-Rifiuti

Officina Stampa del 28/2/2019 il confronto tra Andreassi (Pd) e Cacciatore (M5s)
Cinque grandi azioni, dunque, con l’obiettivo di far entrare il Lazio in una dinamica virtuosa di economia circolare: Vediamo quali
  1. 70% di differenziata entro il 2025: la Regione sosterrà con 57 milioni nei prossimi tre anni isole ecologiche e impianti di compostaggio e con il passaggio alla Tarip (Tariffa puntuale) entro il 2020 per tutti i Comuni. “Chi produce meno rifiuti, meno paga”.
  2. Riduzione dei rifiuti Riduzione del 50% il fabbisogno di conferimento in discarica e inceneritori.
  3. Riconversione di Colleferro prevista la riconversione dell’impianto di termovalorizzazione di Colleferro, una delle aree a maggior tasso d’inquinamento del Lazio, puntando sulla realizzazione di un presidio industriale altamente tecnologico e senza impatto ambientale.
  4. Stop all’export dei rifiuti Ogni territorio – come avviene in tutta Italia e in tutta Europa e come prevedono la legge e le normative europee – dovrà chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio
  5. Infine lotta senza quartiere ai reati ambientali legati ai rifiuti.

L’approvazione in Consiglio regionale avverrà entro luglio 2019. Un atto importante che darà un forte impulso alla svolta sostenibile del Lazio, e si inserisce in un’iniziativa organica che il Lazio ha intrapreso con tante diverse azioni concrete: come quella della lotta all’inquinamento dell’aria, della guerra ai rifiuti plastici, al sostegno alle imprese green.




ALBANO INCENERITORE, 24,650 CHILOMETRI DI… LOTTA

Maria Lanciotti

Chilometro 24,650 di Via Ardeatina, pietra miliare della lunga storia contro l’inceneritore di Albano. Qui di lotte ne sono state fatte tante e tutte a suon di corretta informazione contro le mezze verità e le spudorate menzogne.  Qui non si bara, lì ci sono i cancelli della discarica e l’aria avvelenata che entra dalle finestre delle abitazioni di fronte. E si spande nel circondario facendo danni che al momento non si vedono ma si producono per accumulo. Danni mortali, che non si limitano ai confini comunali ma minacciano tutta la popolazione castellana. Mentre bere l’acqua di queste parti, sarebbe un suicidio. E il suolo sta subendo offese così gravi da far temere il crollo delle nostre superbe coltivazioni. Eppure tutto ciò è ancora niente rispetto a quello che si vorrebbe fare di questo territorio già così devastato.

Il Ministro Clini ha ottenuto la sospensione della sospensiva. Non è un gioco di parole, entro il 7 marzo il cantiere potrebbe partire come imposto al Co.E.Ma. e al GSE (Gestori Servizi Energetici) dalla Regione Lazio. 

Sabato 2 marzo presidio cittadino di fronte ai cancelli della discarica di Roncigliano. Come annunciato dal No Inc che sta lavorando a tempo pieno per impedire l’irreparabile. Già alle 8 di mattina gli striscioni erano stati collocati e le bandierine sventolavano. Giornata fredda e umida, un fuoco acceso nel bidone e la voce aggrappante di Mannarino: “Gli presero la casa e il giardino/ in nome della grande santità/ e Giuda prese a fare a nascondino/ con lo specchio e con la dignità”. C’è un fermento nuovo, angoscia ma anche tanta attesa. Le cose cambiano, e non sempre in peggio.

C’erano presenti il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, il vicesindaco di Ardea Fulvio Bardi, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi. Brillava per assenza il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, e dov’era Luca Andreassi consigliere con delega ai rifiuti, o Claudio Fiorani assessore alle politiche ambientali, energetiche, ville e giardini eccetera?

Ma in cambio c’era gente nuova, qualcosa di nuovo nell’aria circolava davvero, la cattiva gestione della cosa pubblica si sentiva recepita in modo palpabile, forse per quell’odore indescrivibile di decomposizione che veniva dalla collina avvelenata su cui volteggiano i gabbiani, e da quello sbuffetto che ogni pochi secondi irradia una specie di profumo che vorrebbe coprire i miasmi che la collina, esausta, esala come un fiato puzzolente.

Si chiede Gabbarini: “Sappiamo che è stata fatta fare la caratterizzazione del luogo dove sta la discarica, dove sta la difficoltà nel rendere pubblici i dati? E per i  contributi che vengono dalla bolletta dell’Enel, possibile che i cittadini, e comunque i comuni, debbano avere mille difficoltà per sapere se il privato, in questo caso Cerroni, è stato finanziato o meno con soldi pubblici? Dove sta la trasparenza?” E Luca Tittoni, presidente dell’associazione Differenzia-ti e sostenitore NoInc: “Il cantiere non parte. Dall’amministrazione di Albano ci si aspettava di più in alcuni passaggi. Ora quello che stanno facendo è assolutamente doveroso”. E Stefano Vignaroli, di Malagrotta, deputato del Movimento 5 Stelle, classe 1976: “Unirci e non dividerci per spezzare il monopolio delle discariche e inceneritori e favorire le piccole e medie imprese di riciclo. Iniziare il percorso della raccolta differenziata e poi accendere un bel fare. Già abbassare i muri è importante”.

Il sindaco Monachesi: “Continuare, non bisogna cedere. È una battaglia più difficile di quello che immaginavo, però ho fiducia. Qualcosa è cambiato”. E Simone Carabella, cresciuto insieme alla discarica e al Movimento No Inc: “Siamo disposti a bloccare l’inizio dei lavori, che secondo me non ci sarà. Saremo qui, fisicamente presenti”.  A metà mattinata qualche gocciolone vien giù dal cielo gonfio, ma c’è pronta la bruschetta e un bicchiere di rosso per scaldarsi. E chi può versa il suo piccolo contributo per la causa totalmente autofinanziata, in una busta trasparente accanto al vassoio dal pane e del vino. E questa sì che è comunione, unione d’intenti e aggregazione di forze. Passa qualche camion di Ama, più avanti fa inversione e si ritorna verso Roma, per oggi si è salvi.

Proprio di fronte alla collina della vergogna, così la chiamano i residenti, stanno intanto allestendo la tenda per il presidio permanente. Punto strategico per vigilare 24 ore su 24 sul traffico di camion e mezzi pesanti che si potrebbe verificare in vista della cantierizzazione dell’area. Una tenda da dodici posti che possono diventare anche quattordici stringendosi un po’. Da sabato 2 fino al 7 marzo, poi si vedrà. Speriamo almeno che il tempo sia favorevole. E comunque fa freddo, non si è mai visto un campeggio in mezzo alle vigne in pieno inverno, questi ragazzi ce ne stanno facendo vedere di tutti i colori. Tranquilli e con quella determinazione che traspare da ogni loro gesto o parola. Stanno combattendo per tutta la popolazione castellana e non solo, stanno aprendo forse un sentiero per nuove prospettive di vita. Dove l’acqua sia buona da bere e non invece dannosa pure per innaffiare l’orto, come viene detto negli interventi che si sono susseguiti ininterrottamente per ore. Dove si è parlato di tutto e chi non vuol sapere non sa. ‘Blocchiamo il cantiere’ la parola d’ordine. E la mobilitazione continua.  

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ALBANO INCENERITORE, OGGI LA CONFERENZA DEI SINDACI. TRA I PUNTI PIU' IMPORTANTI: RICORSO ALLA CEDU

Redazione

Albano (RM) – Oggi 9 gennaio alle ore 12,30, presso la sede del Comune di Albano Laziale, si terrà una nuova conferenza dei Sindaci di bacino sul tema Inceneritore dei Castelli Romani. Diversi, come noto, i punti all’ordine del giorno già ampiamente discussi, nelle scorse settimane, sia da parte del Comitato No Inc sia da parte di noti esponenti politici locali, tra cui il Consigliere Comunale della FDS Salvatore Tedone e Simone Carabella del PD di Albano.

Tra i punti più importanti il ricorso alla CEDU contro l’Inceneritore dei Castelli Romani. "Nonostante le incomprensibili e ripetute resistenze da parte del Sindaco di Albano Nicola Marini e del delegato comunale ai rifiuti Luca Andreassi, altri comuni italiani hanno invece recentemente ritenuto opportuno ricorrere  all'organo di giustizia europeo per difendere i diritti dei loro cittadini. In modo particolare si tratta dei Comuni di Mezzocorona e Lavis che,  dopo aver esperito senza successo due tentativi di ricorsi al Tar del Trentino ed al Consiglio di Stato, hanno presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali contro l’inceneritore di Trento, con tanto di delibera di giunta. – Dichiara Daniele Castri referente legale del Comitato No Inc – Il ricorso è stato pre-valutato da apposita commissione CEDU ed accolto al giudizio, – prosegue la nota –  attualmente in corso di svolgimento. Sembrano, quindi, vane e pretestuose le resistenze dell’Amministrazione Marini.

A maggior ragione, alla luce della recente costituzione “ad adiuvandum” del Sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, a sostegno del ricorso dei residenti di Roncigliano e del Comitato No Inc, sottoscritto da circa 3000 cittadini dei Castelli Romani nel corso del partecipatissimo corteo del 20 Ottobre scorso. Anche questa nuova azione legale dell’Amministrazione genzanese “a sostegno” del ricorso alla CEDU, è stata pre-valutata positivamente ed accolta al giudizio.

Altro punto all’ordine del giorno, è la tanto sofferta caratterizzazione interna alla discarica di Roncigliano, richiesta il lontano 18 Novembre 2011 dall’Arpa Lazio e mai intrapresa. Anche in questo caso, il Sindaco Marini ed il delegato ai rifiuti Andreassi non hanno ritenuto di dover prendere posizione sostenendo, al contrario, che la relativa competenza spetti solo alla Regione Lazio.

Peccato, però, che l’art. 250 del Testo Unico Ambientale (cfr, Decreto Matteoli, D.Lgs. n. 152/2006, Titolo V°, Doc. n. 3) stabilisca, inequivocabilmente, che nel caso in cui gli altri Enti pubblici responsabili non si occupino tempestivamente degli adempimenti relativi alla caratterizzazione geologica ed idrogeologica (art. 242, comma 3) del sito , all’analisi rischio sito (art. 242 comma 4) e alla successiva bonifica (art. 242, comma 7), “tali procedure ed interventi sono realizzati d’Ufficio dal Comune territorialmente competente …”

Come noto, nei 15 mesi già trascorsi dalla richiesta dell’Arpa Lazio, la Regione Lazio non ha mostrato alcuna volontà di portare a termine tali adempimenti. Ci stupisce non poco, quindi, che nella delibera di giunta n. 219 del 7 Dicembre 2012  (Doc. n. 4) l’Amministrazione Marini si limiti a richiedere l’analisi delle acque di circa “25 o 30 pozzi” solo esterni alla discarica di Roncigliano impegnando, tra l’altro, una spesa pari a ben 30 mila euro.

Pare opportuno ricordare che dal 2008, ogni anno, la Asl RmH e l’Arpa Lazio compiono già regolarmente – a costo zero per il Comune di Albano – analisi approfondite relative proprio alla qualità delle acque dei pozzi esterni alla discarica di Roncigliano.
Non capiamo, a questo punto, il senso della delibera dell’Amministrazione Marini visto che la Asl, per le competenze igienico-sanitarie, e l’Arpa, per quelle ambientali, si stanno già occupando con esiti positivi del monitoraggio della qualità della acque dei pozzi esterni alla discarica.

Infine, auspichiamo – conclude la nota di Castri –  che la Conferenza dei Sindaci di bacino proceda, quanto prima, anche nel:
1)    Richiedere alla Regione Lazio, con estrema urgenza (ai sensi del D.Lgs. 59/2005), la riapertura immediata della procedura di Autorizzazione Ambientale B-3694 del 13 Agosto 2009 relativa all’Inceneritore di Albano, per chiederne l’annullamento in virtù di nuove condizioni ambientali ed igienico-sanitarie.
2)    Richiedere al Gestore del Servizio Elettrico, GSE, la copia della Convenzione Preliminare stipulata nel Giugno 2009 tra il CO.E.MA. ed il GSE, che permetterebbe al Consorzio di Cerroni, Acea ed Ama di usufruire dei certificati verdi per l’energia elettrica prodotta dal mega forno brucia rifiuti dei Castelli Romani.
Auspichiamo, ancora una volta, che, in nome dei “principi di trasparenza e legalità  come metodo di governo”, la conferenza di oggi si tenga a porte aperte."

tabella PRECEDENTI: 

   13/12/2012 ALBANO, INCENERITORE: QUANDO SI FA L'IMPOSSIBILE E SI OTTIENE L'INIMMAGINABILE

   11/12/2012 ALBANO LAZIALE INCENERITORE, I SINDACI SOTTOSCRIVONO: BONIFICA E CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA E' DI COMPETENZA DELLA REGIONE

   07/12/2012 ALBANO INCENERITORE: IL NO INC CHIEDE AL SINDACO CHE LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SI TENGA A PORTE APERTE

  06/12/2012 ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO


 




ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTITO QUESTA MATTINA ESPOSTO PENALE ALLE PROCURE DI ROMA E VELLETRI, ALLA DIA E ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE

Redazione

Albano (RM) – “Il No Inc deposita alle Procure di Roma e Velletri, alla D.I.A. ed alla Commissione Parlamentare connessa alla Legalità del Ciclo dei Rifiuti, un esposto penale relativo alla trattativa economica – ma non solo –  avvenuta nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio ed Agosto 2012 tra il Sindaco di Albano, Nicola Marini, e il dimissionario amministratore delegato della Pontina Ambiente di Cerroni, Ing. Francesco Rando. – Fa sapere attraverso una nota Daniele Castri referente legale del No Inc. – Lo scopo dell’esposto penale, – prosegue la nota di Castri –  è quello di escludere che vi siano stati condizionamenti ai danni dell’Amministrazione comunale di Albano che ne abbiano condizionato l’indipendenza e l’autonomia.

Pochi giorni fa l’amministrazione comunale di Albano ha pubblicato, sul proprio sito internet, la famigerata lettera inviata il 12 Novembre scorso dal monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni al Sindaco Nicola Marini e, per conoscenza, agli altri nove primi cittadini di bacino.

Una missiva inaccettabile, nei toni e nei contenuti. Il “re della monnezza” lamenta la partecipazione del Sindaco di Albano al corteo contro l’inceneritore del 20 Ottobre che ha portato, per la decima volta, il popolo No Inc per le strade dei Castelli Romani. Una nuova pressione indebita esercitata, questa volta, nei confronti di liberi e massimi rappresentanti istituzionali locali. Una pressione ancora peggiore, se possibile, di quella subita appena pochi mesi fa da alcune testate di informazione (cartacee ed on line), giornalisti  ed attivisti locali.

Lo è ancor di più, certo, a seguito delle recenti “dimissioni irrevocabili” del plenipotenziario amministratore delegato della Pontina Ambiente, Ing. Francesco Rando, braccio destro di Cerroni, citato cum onorem anche nella scandalosa lettera al Sindaco Marini.

Proprio l’Ing. Rando che, fino alle dimissioni dello scorso 19 Novembre, era a capo di società coinvolte, a vario titolo,  in ipotesi di reati penali non certo trascurabili, quali: associazione a delinquere, sovrafatturazione ai danni dei Comuni dei Castelli Romani (per una cifra superiore ai nove milioni di euro), estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti. Reati per i quali è previsto anche l’arresto. Dalle diffuse e mai smentite indiscrezioni giornalistiche risulta coinvolta, tra l’altro, proprio la stessa Pontina Ambiente di Albano.

Dispiace constatare, non senza amarezza, come la nota ufficiale sull’affaire rifiuti diramata dal Sindaco Marini il 24 Novembre, non faccia menzione alcuna alla vergognosa lettera di Cerroni ma, viceversa, si riferisca esclusivamente a pretesi “fatti ed atti … prodotti collegialmente dai sindaci di bacino”.
A tal proposito, riteniamo utile ricordare che lo scorso 2 Aprile 2012, subito dopo la sentenza del Consiglio di Stato relativa all’inceneritore di Albano, venne convocata dal Sindaco di Albano una apposita Conferenza dei Sindaci. Conferenza in cui si decretò di intraprendere una doppia opposizione legale all’impianto di Roncigliano. Un percorso distinto da quello del Comitato No Inc, che prevedeva sia un ricorso alla UE – più volte pre-annunciato alla cittadinanza, alla stampa e all’opinione pubblica  – sia un ricorso al Tribunale Civile. Seguì, dopo pochi giorni, la sola delibera di giunta relativa al “Ricorso alla Corte di Giustizia Europea avverso la costruzione del termovalorizzatore in località Cecchina”.

Va sottolineato, inoltre, che nelle settimane immediatamente successive, il Sindaco Nicola Marini ed il delegato ai rifiuti Luca Andreassi, non convocarono alcuna conferenza dei Sindaci di bacino, consiglio comunale, riunione di giunta, di maggioranza o dei capigruppo sul tema inceneritore. E’, quindi, con un vero e proprio colpo di scena che il 5 Giugno 2012, nel corso d’un incontro pubblico (di cui esiste registrazione, ora agli atti delle Procure) tra il Sindaco Marini, il delegato ai rifiuti Andreassi ed il comitato No Inc, che venne resa nota la decisione dell’Amministrazione di non voler affatto presentare il tanto preannunciato ricorso alla UE.

La motivazione è che vi sarebbero state, a detta dello studio legale consultato,  “poche possibilità di vincere”.  La notizia esplose al punto di finire, tra l’altro, anche sul Messaggero del 6 Giugno 2012. Una scelta, quindi, quella dell’Amministrazione di Albano, tutt’altro che collegiale. Anzi, assolutamente isolata e comunicata agli altri Sindaci di bacino solo il 22 Giugno 2012 . Tra l’altro, il parere dello studio legale – redatto senza una determina d’incarico della dirigente competente (!) – risulta privo della data, del timbro e della firma degli avvocati estensori nonché, cosa insolita, d’un protocollo d’uscita (dello studio incaricato) e d’entrata (comunale)

Come se ciò non bastasse, il Sindaco Marini ed il delegato ai rifiuti Andreassi, non hanno mai fatto menzione a ulteriori azioni legali praticabili. Infatti, pur ammesse le perplessità verso la riuscita d’un ricorso presso la “Corte di Giustizia Europea di Bruxelles” (Belgio), non è stata minimamente presa in considerazione la possibilità di ricorrere anche alla “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” (Francia)  che si occupa, tra le altre cose, di assicurare il rispetto del diritto alla salute e del diritto dei cittadini e delle cittadine di vivere in un ambiente salubre. Né, tantomeno, l’altra opzione, non certo trascurabile, prevista dall’art. 111, 8º comma, della Costituzione Italiana, ossia il ricorso alla “Suprema Corte di Cassazione” contro la sentenza del Consiglio di Stato. Al contrario, nonostante siano trascorsi più di otto lunghi mesi dalla famigerata sentenza del Consiglio di Stato, l’Amministrazione Marini non ha ancora prodotto un solo atto amministrativo o giuridico di reale contrarietà alla costruzione dell’inceneritore. Contestualmente, nel corso dei mesi di Maggio, Giugno, Luglio ed Agosto 2012, il Sindaco Nicola Marini e l’amministratore unico dimissionario della Pontina Ambiente, Ing. Francesco Rando, sono stati impegnati in una lunga e complessa trattativa economica – ma non solo – necessaria ad evitare che il Comune di Albano andasse in fallimento. Trattativa avvenuta non senza ostacoli. – Castri conclude la nota – A causa di queste singolari coincidenze di tempi e circostanze, il No Inc ha ritenuto di rimettere tutti questi “atti e fatti” all’attenzione della Procura di Roma, della Procura di Velletri e della D.I.A . (Direzione Investigativa Antimafia) con un apposito esposto penale. Enti già impegnati, a vario titolo – come emerso ampliamente sulla stampa – sul tema legalità dei rifiuti ai Castelli Romani. Lo scopo è quello di escludere che vi siano stati condizionamenti ai danni dell’Amministrazione comunale di Albano che ne abbiano condizionato l’indipendenza e l’autonomia . L’esposto penale è stato inviato anche, per conoscenza, alla Commissione parlamentare connessa alla legalità del ciclo dei rifiuti."

tabella PRECEDENTI: 

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  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
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12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI

 

 

 




ALBANO, RIDOTTA DAL 35 ALL'11 PER CENTO L'IMPURITA' DELLA PLASTICA RITIRATA DALLE CAMPANE

Redazione

La qualità della plastica migliora. Sì, la qualità. Albano, che fino a poco tempo fa era tra quei Comuni costantemente redarguiti  per la cattiva raccolta differenziata, comincia a mostrare i primi ed importantissimi segnali positivi. Come rilevato dalle ultime analisi, infatti, la percentuale di impurità della plastica ritirata dalle campane stradali è passata negli ultimi sei mesi dal 35% all’11%. Un traguardo importante, tenuto conto che la raccolta degli imballaggi in plastica stimata per il 2012 nella provincia di Roma è pari  8,1kg per abitante. Un dato in miglioramento rispetto ai 7,2kg/ab dello scorso anno e che, seppur al di sotto rispetto alla media nazionale di circa 12 kg/ab, fa ben sperare.

Grazie alle attività di sensibilizzazione organizzate dal Comune, Corepla e “Volsca Ambiente e Servizi” , ma soprattutto grazie all’attenzione mostrata dai cittadini verso questo importante tema, sembra finalmente essersi avviato quel virtuoso ciclo dei rifiuti indispensabile in una moderna società civile.

«Un risultato importante – afferma il consigliere Luca Andreassi – che ci conferma ancora una volta, qualora ce ne fosse la necessità, che l’unico modo per ottenere risultati è lavorare in sinergia. Comune, Corepla, Volsca e Cittadini hanno dato vita ad un movimento positivo che si è man mano propagato, con scambio di comunicazioni, suggerimenti, problemi e proposte. Abbiamo realizzato campagne informative direttamente con i rappresentati dei Comitati di quartiere, creato pagine ad hoc sul giornale Albano in Comune, posizionato adesivi più chiari su campane e cassonetti. Una collaborazione che deve continuare per mantenere la qualità della raccolta degli imballaggi in plastica a buoni livelli. Ma la collaborazione è fondamentale – conclude Andreassi – perché Albano si sta avvicinando alla raccolta differenziata porta a porta, dove la comunicazione tra cittadini e amministrazione sarà basilare».

«Il Comune di Albano – dichiara il Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne di Corepla, Gianluca Bertazzoli – entra a buon diritto nel novero dei Comuni della Provincia di Roma che nell’ultimo anno sono riusciti finalmente a dotarsi di un sistema di raccolta differenziata efficiente. Dopo i miglioramenti quantitativi, ora, grazie anche alle attività di sensibilizzazione della cittadinanza intraprese in collaborazione con il Consorzio Corepla, la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica migliora anche sul piano qualitativo: un’evoluzione fondamentale, perché la raccolta differenziata non è un fine in sé, ma uno strumento per arrivare al riciclo. E ciò è possibile solo se il materiale conferito presenta requisiti qualitativi sufficienti».

 Ma l’attività dell’amministrazione non si ferma qui. All’avvio della campagna Compost ti amo si aggiunge l’iniziativa Anci-Conai a cui Albano partecipa con un concorso rivolto alle scuole. Scuole a cui dedicherà anche un laboratorio teatrale/didattico per imparare, divertendosi, le mille possibilità di trasformazione di un oggetto, che da rifiuto può diventare una nuova risorsa.




ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Angelo Parca

Lo scorso 24 luglio pubblicavamo l’articolo “ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO” in cui ponevamo anche dei seri interrogativi su chi eseguirà le analisi, richieste dal sindaco di Albano Nicola Marini su delega dei sindaci di bacino dei comuni che sversano i rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano, dopo aver raccontato una vicenda “torbida e allucinante”  legate ai dottori Stefano Montanari e Morena Gatti e all’associazione Vita al Microsopio. Luca Andreassi Consigliere con delega ai rifiuti del Comune di Albano in riscontro all’articolo in questione ha rilasciato un’ampia nota  che pubblichiamo di seguito:

"La ricostruzione fatta dalla giornalista Maria Lanciotti per l'Osservatore Laziale relativamente alla storia del microscopio elettronico è allo stesso tempo molto interessante e molto preoccupante. Ma non voglio entrare nel merito della vicenda, che conosco solo dalle parole della giornalista e di una mia amica associata di Vita al Microscopio. Anche se, da professore universitario che ha fondato la propria carriera sulla ricerca, leggere che per motivazioni poco chiare ci sia l'interesse da parte di qualcuno ad impedire l'utilizzo di uno strumento che potrebbe consentire passi avanti nella ricerca è inquietante. Tanto più se questo qualcuno è colui che si propone politicamente oggi come il paladino senza macchia e senza paura dell'ambiente e della legalità. Ma entro nel merito di ciò che riguarda l'Amministrazione di Albano, per dare risposta alle domande sollevate che sembrano palesare chissà quali dubbi, macchinazioni segrete e collusioni. L'Amministrazione di Albano ha proposto, d'intesa con tutti i sindaci di bacino, l'affidamento della caratterizzazione idrogeologica dell'area di Roncigliano al CNR. Nessuno vuole in questa sede mettere in discussione le competenze e la validità dei risultati prodotti dal Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, ma certamente, l'ente più autorevole nel settore è proprio il CNR. E non perchè lo dico io ma perchè è testimoniato da centinaia di pubblicazioni scientifiche e da attività di ricerca di spessore internazionale da decenni . Anche perchè, poi, il laboratorio del dott. Montanari si occupa specificamente di qualità dell'aria e non di idrogeologia. La risposta, poi, alla domanda su perchè "il Sindaco Marini parta sparato per delle strade e poi fa altre pensate" e su chi siano i suoi "suggeritori" credo non faccia più neanche notizia. Ma ripetiamolo. Magari aiuta la comprensione. Avevamo ritenuto che la strada maestra fosse il ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Tanto che avevamo dato un incarico ad uno studio legale esperto in materia. Avvocati che ci hanno consigliato di seguire una strada diversa e più proficua nella lotta alla costruzione dell'inceneritore. Ovvero caratterizzazione idrogeologica, dimostrazione che il sito non è in grado di sopportare ambientalmente nessun impianto, ricorso su queste basi al giudice nazionale. Ecco svelati dunque anche i nostri suggeritori. Ma a questo punto una storia voglio raccontarla anch'io. Immediatamente dopo la sentenza del Consiglio di Stato, discutendo della situazione inceneritore con la mia amica di prima, sempre associata a Vita al Microscopio, decidiamo di tentare di stabilire un contatto col Dott. Montanari, proprio per la sua esperienza in materia, nell'ottica di ragionare insieme sul da farsi. Dopo uno scambio di mail tra me, la mia amica associata e il responsabile di Vita al Microscopio, referente del Dott. Montanari, fissiamo un appuntamento alle ore 18.00 del 3 maggio presso la sede del Comune di Albano Laziale. L'idea è di stabilire un contatto diretto per avvalersi, come detto, dell'esperienza del dott. Montanari che è molto più noto in Europa che in Italia. Un paio di giorni prima la mia amica riceve comunicazione dal referente che l'appuntamento è saltato per motivazioni poco chiare e le viene proposto un incontro in un ritaglio di tempo durante uno spettacolo che il dott. Montanari avrebbe tenuto il 12 maggio al Teatro Euclide in Roma. Inutile che sottolinei quanto questa proposta fosse assurda e come fosse impossibile ridurre ad una chiacchierata nei camerini una problematica così ampia e scientificamente rilevante. Saremmo comunque andati anche a teatro se, il referente di Vita al Microscopio, ci avesse garantito la possibilità di parlare con Montanari. Cosa di cui ci avrebbe dovuto dare conferma. Stiamo ancora aspettando."

ARTICOLI PRECEDENTI:

25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
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19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
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15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ALBANO VOLSCA AMBIENTE, ANDREASSI RIBADISCE DI NON VOLER PARLARE SUI GIORNALI CON CHI “SCIMMIOTTA MALAMENTE LE POSIZIONI DELL’ASSESSORE MATTEI”

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Redazione

Nota di Luca Andreassi Consigliere Udc con delega ai rifiuti del Comune di Albano sulle dichiarazioni rilasciate ieri 2 maggio a L'osservatore laziale dal Consigliere Pdl Fabio Ginestra.

"Continua ad essere istruttivo ed educativo il consigliere Ginestra. Oggi scopro come l'azione politica ed amministrativa non vada fatta nelle sedi istituzionali (l'aula consiliare ad esempio) e sul territorio, ma sulle pagine dei giornali. Magari attraverso dichiarazioni roboanti. Chi ha più collegamenti a pagine internet vince. Permettetemi di rimanere sconcertato da certe dichiarazioni. – Dichiara Andreassi, che prosegue – E ribadisco di non voler parlare di argomenti connessi alla mia delega con chi, anziché avere un'idea propria, scimmiotta malamente le posizioni dell'assessore Mattei. Preferisco interloquire, semmai, direttamente con chi è la fonte dei pensieri. Aspetto con ansia il confronto su questi temi in consiglio comunale. Parleremo anche dello stato di salute di Volsca che, ricordo, negli anni scorsi è passata attraverso un concordato. – Il Consigliere conclude poi – Ma forse il consigliere Ginestra non se ne è accorto in quanto era impegnato in qualche conferenza stampa.

tabella PRECEDENTI:

02/05/2012 ALBANO VOLSCA AMBIENTE. L'ACCUSA DI GINESTRA: VELLETRI E ALBANO DUE PESI E DUE MISURE?
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012: ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)



ALBANO VOLSCA AMBIENTE. L'ACCUSA DI GINESTRA: VELLETRI E ALBANO DUE PESI E DUE MISURE?

Redazione

Dopo l’articolo de L’osservatore laziale dello scorso 29 aprile (ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE) in cui il Consigliere Udc con delega ai rifiuti Luca Andreassi del Comune di Albano replicava al Consigliere Pdl Fabio Ginestra, abbiamo ricevuto una nuova nota di Ginestra.

Ecco la nota:

"Prendo atto che il Consigliere comunale Luca Andreassi, Consigliere delegato ai rifiuti solidi urbani, non voglia parlare della sua delega, delle sue coreografiche pulizie di quartiere, di raccolta differenziata e di isola ecologica, argomenti su cui sono state spese troppe parole e realizzati pochi fatti reali. Il Consigliere in oggetto  sta collaborando attivamente con l’unica societa’ municipalizzata non in crisi di questo comune, la Volsca Ambiente e Servizi spa, che riesce a partire con un’isola ecologica e la raccolta differenziata in un comune come Velletri,  53.000 abitanti distribuiti in un area vastissima, ma che stranamente non riesce a realizzare la stessa iniziativa ad Albano: forse per mancanza d’indirizzi politici da parte dell’amministrazione comunale….. comunque affronteremo presto il problema in Consiglio comunale dove il sindaco o il Consigliere delegato, qualche spiegazione dovranno pur darcela.
 Ricordo inoltre al neo eletto Consigliere Andreassi, che da circa  tredici anni siedo in Consiglio comunale e da circa dieci sono tra i Consiglieri comunali eletti piu’ votati di questa citta’, ritengo che il cittadino medio  del nostro comune preferisca essere rappresentato da chi fa poche chiacchiere e cerca ogni giorno di relizzare fatti tangibili per il bene della nostra cittadinanza. Concludendo caro Consigliere , se non ha ben chiara la mia attivita’ politica relativa agli ultimi 15 anni di questo comune, la invito a digitare il mio nome su un qualsiasi motore di ricerca internet e trovera’ alcune decine di tabella di giornale , riguardanti problemi affrontati ed in parte risolti, che hanno afflitto la nostra cittadina: tutte dichiarazioni inconfutabili,  pubblicate sui giornali cartacei od internet,  non realizzate  al chiuso di quattro mura, dove mi sono preso delle chiare responsabilita’ nei confronti dell’opinione pubblica. ”

 

tabella PRECEDENTI:

29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012: ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)


 




ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE

Andreassi: "Prendo atto, con piacere, che il Pdl a nome di Fabio Ginestra suo capogruppo, scopre oggi di essere contrario all'inceneritore."

 

Redazione

Non si è fatta attendere la nota del Consigliere comunale Luca Andreassi dopo l’articolo di ieri 28 aprile de L’osservatore laziale (ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA) in cui pubblicavamo una nota di Fabio Ginestra in merito alla recente bagarre tra il Consigliere Luca Andreassi e l’Assessore regionale all’ambiente Marco Mattei sulla vicenda del termovalorizzatore.

Ecco la nota di Andreassi:
 
"Questo articolo è stato per me molto istruttivo. Intanto ho appreso che Fabio Ginestra è stato capogruppo del Pdl. Non avendolo mai sentito parlare in questi 2 anni di consigli comunali (nè nei precedenti dieci a dire il vero) avevo proprio dei dubbi che fosse consigliere comunale. Relativamente ai contenuti dell'intervista non intendo entrare nel merito in quanto si tratta di una replica mal riuscita di quanto dichiarato, anche ad osservatore laziale, dall'assessore Mattei un paio di settimane fa. Prendo atto, con piacere, che il Pdl a nome di Fabio Ginestra suo capogruppo, scopre oggi di essere contrario all'inceneritore. Bene. Allora apprezzerà certamente il grande sforzo che questa Amministrazione sta facendo nel perseguire tutte le vie legali per opporsi alla costruzione dell'impianto. Uno staff legale sta lavorando da giorni con me e col Sindaco nella valutazione di tutte le strade possibili per impedirne la costruzione. Perchè, con gli atti e non con le parole, questa Amministrazione è contraria al'inceneritore e farà tutto quello che è nelle sue possibilità per difendere il proprio territorio."