NEMI POST-ELEZIONI, LETTERA AL GIORNALE

Redazione


“L’unico padrone di un giornale dovrebbe essere il lettore” affermava Montanelli. Con questo spirito che anima l’impegno quotidiano de L’osservatore laziale, lasciamo spazio ad una lettera di un cittadino che scrive sotto pseudonimo una lettera rivolta a Laura Borgognoni, residente di Nemi. Laura ha commentato e seguito l’intera campagna elettorale nemese sul social network Facebook. Gemma (l’autrice della lettera) ha voluto commentare insieme a Laura le ultime amministrative nemesi, chiedendo con discrezione e gentilezza accoglienza su L’osservatore laziale. Libera di farlo, sul nostro giornale c’è spazio per chi desidera coscienziosamente far sentire la sua voce. Buona lettura

Riceviamo e pubblichiamo:

Cara Laura,
mi ritrovo a scriverti senza saperne bene neanche il motivo. Ho solo voglia di confrontare con te alcune cose che penso a riguardo delle ultime consultazioni elettorali. So che se una cosa accade, per quanto possa sorprenderci, vuol dire che era possibile. Quando però la sua plausibilità si scontra con la struttura della logica, allora non può fare a meno di accenderci le spie dell’attenzione. Non cerco risposte. Le considero, comunque, ingannevoli e provvisorie proprio come le vittorie, specialmente se raggiunte con ogni mezzo ed ad ogni costo. Scavalcate a loro volta da altre risposte e da altre precarie vittorie. Forse mi pongo domande ma solo per allineare di nuovo i percorsi della plausibilità con quelli della logica. Tento di metter nero su bianco una serie di considerazioni confuse che hanno avuto bisogno di un loro tempo per essere decantate ed, in qualche modo riordinate. Una sorta di processo indiziario che sappia più di letteratura che di storia. Ma andiamo per ordine: partiamo dalla fine. Penso che il risultato delle urne vada sempre accettato. Questo non vuol dire che vada subìto, anzi. Più è in contrasto con i propri principi e le proprie aspettative, più necessita di vigile controllo. Ma questo discorso, se vuoi, potremmo affrontarlo in un successivo momento: ora ci porterebbe fuori tema. Ed allora torniamo all’inizio: la campagna elettorale. Direi, semplificando ed in modo superficiale, che i due gruppi i quali, a rigor di logica, avrebbero dovuto contendersi la vittoria, la abbiano condotta quasi in sordina. Questo non è un voler rimarcare una possibile disattenzione ma solo una, ripeto, superficiale constatazione. Parlare ora nel dettaglio di troppi argomenti avrebbe come risultato di aumentare la confusione di situazioni già confuse. Cerco di focalizzare l’attenzione sul gruppo dell’outsider e sul suo possibile percorso. Credo che la sua campagna elettorale sia cominciata molti mesi prima e che, non penso di dire una cosa nuova, si sia sviluppata nel territorio. Nella strada, nei bar, nelle associazioni, nella scuola, ecc. Il grido di battaglia deve esser stato: “Buttiamo giù i baroni dalle loro torri e prendiamoci il potere!” Una cospirazione carbonara i cui coscritti, in segreto, dovevano formare la leva che avrebbe scardinato gli equilibri. La Storia ci insegna che in momenti di decadente confusione ideologica il coinvolgimento di masse trasversali (perché, nel suo piccolo, di questo si tratta) porta sempre buoni risultati, almeno in termini di voti. Plausibile ed, in un certo senso, encomiabile. Vedremo in seguito dove la plausibilità cozza con la logica e l’encomio con un deprecabile e troppo diffuso modus vivendi. Ora i maligni già riempiono le strade di chiacchiere e di illazioni che quantificano ciò che di ponderabile sia stato dato e promesso ai carbonari (c’è chi parla di un pezzo di pane per i più assecondabili e di due pezzi per i meno) per facilitare al massimo la loro conversione e la loro affiliazione a questa loggetta massonica che li ha visti partecipi con il ruolo di muratori di cazzuola, senza neanche domandarsi quali Architetti e con quali progetti  e quanti Capomastri abbiano ordito la trama di questo impegnativo percorso. Ma a questo in non posso credere, non voglio credere, non devo credere. Sono solo illazioni che comunque non cambiano di una virgola l’evento in sé. Devo attenermi ai fatti , anzi devo già accontentarmi dell’ipotesi dei fatti. Se andiamo dietro alle chiacchiere non ne usciamo più.
Torniamo allora alla sequenza delle ipotesi. “L’ han giurato, li ho visti in Pontida …”. Ma neanche il giuramento di fedeltà sarebbe stato sufficiente. Come in ogni carboneria che si rispetti doveva esser indispensabile il mantenimento del segreto. Per quanto convinti di riuscire ad attirare sufficienti adepti e con tutti i mezzi, dai due schieramenti maggiori, questi non sarebbero stati bastevoli a superare la possibile santa alleanza dei baroni. In tempi passati, una sorta di alleanza c’era già stata e per motivi simili! I baroni dovevano restare tranquilli e lo sono stati, nelle loro presunzioni contabili. Per cui, mantenere il segreto era il secondo punto. Ma qui la plausibilità si scontra in modo irreversibile con la logica! Va bene il giuramento, va bene la clandestinità ma viviamo in un contesto in cui gli orientamenti sono scientificamente tracciabili. Perché allora i sondaggi davano risultati diametralmente opposti all’esito? Qualunque società demoscopica, anche la meno attendibile e non è questo il caso, tutela i sui report dentro una forbice elastica fatta di piccoli numeri di oscillazione. Qui parliamo di macroscopici errori che sfiorano il venti per cento! Nessun esperto potrebbe ritenere il dato possibile se non attribuibile ad una organizzata, preconfezionata macchinazione. Qui sta il punto focale di tutto. Per cercare di capire occorre necessariamente dare una soluzione a questo interrogativo. Aperta a tutte le logiche risposte, provo ad accennare la mia. Non bastava il giuramento, non bastava la clandestinità. Per tenere tranquilli i baroni sarebbe stato necessario anche mentire. Il terzo giuramento: “Fate credere in ogni occasione che voterete per loro”. Solo questo giustificherebbe la incompatibilità tra le previsioni ed il risultato. Dando poi, come prodotto secondario, un’altra risposta ad un dubbio oggettivo: Come è possibile che alle varie manifestazioni di preparazione al voto, specialmente del centro-destra, avessero partecipato così tante persone da rendere l’attesa quasi tranquillizzante? Solo per scroccare una cena? Non serve giocare con i numeri per capire che una parte consistente di qui partecipanti già sapeva che avrebbe votato in modo diverso da come sembrava dichiarare! Credimi, se nel lato oscuro dei miei sentimenti alloggiasse lo schifo, questo, più di ogni altra cosa, riuscirebbe a sollecitarlo! Ma voglio essere ingenua fino in fondo e dire che così non è stato, che sono solo elucubrazioni che cercano di giustificare una sconfitta. Che il percorso dei vincitori sia stato cristallino, risultato di un duro, capillare, onesto lavoro. Lavoro che sia riuscito ad inculcare in centinaia di persone il germe della ribellione, del nuovo ed il senso di appartenenza ad una setta che voglia ‘ribaltare le carte sul tavolo della storia’. Ma una carboneria, compressa in mesi di clandestinità esplode, nel momento della vittoria, occupando le strade con i propri vessilli ed i propri carrocci! Così non è stato, neanche durante la festa in onore dell’eletto: poche e controllate persone! Perché? Forse vergogna o forse consapevolezza che il risultato era dato per certo, quasi scontato. Solo noi, società demoscopiche e baroni compresi, non lo avevamo capito! Ma torniamo all’ipotesi dei fatti. Proviamo ad analizzare i visibili ed invisibili artefici di questa macchinazione che, comunque la si guardi, contiene qualcosa di machiavellico. E’ forse il frutto di un candidato che ha fatto dei suoi guai uno scudo di vittimismo? Che ha condotto una campagna elettorale sull’onda scialba del rinnovamento? Come se, fino a poco prima, fosse stato all’opposizione! Oppure è il frutto di chi ha seguito il consiglio di tacere, perché ‘meno parla e meglio è’? Rifugiandosi, in piena campagna elettorale, dietro la scalata di nuovi livelli di Bubble Witch Saga? O di chi, dalla media distanza, ribatteva su Facebook ogni accusa, portando la discussione che, strano a dirsi, si era accesa in modo anomalo per quel social network (magari anche per merito nostro) e strutturato, su un livello di personale disputa, buttandola, come si dice, in caciara? Che farciva la sua bacheca con slogan stile anni sessanta zeppi di tanti, troppi, puntini di sospensione? (anche la grafica ortografica ha una sua Etica, punteggiatura compresa!).
Queste sono le menti che hanno organizzato il “delitto perfetto?”
E’ questa la triade che ha scalzato i baroni depredando a piene mani nei loro consolidati bacini elettorali?
Ragazzi, se così fosse, siamo messi male! Ma se così non fosse, saremmo messi peggio!
Come dare torto a chi potrebbe pensare che dietro a questo cerchio magico non possa essercene un altro ben più organizzato e con mire ben più solide? Perché, proprio adesso che i poteri sovra comunali, stringendo i cordoni dei finanziamenti e dando in cambio ai comuni maggiore discrezionalità di movimento, specialmente in ambito urbanistico, abbiamo notato un via vai di affaccendati politicanti e non solo? Come non temere che, se così fosse, questo cerchio esterno alla brancaleonica consistenza della triade, possa stringersi silenziosamente sulle vite e sui territori con la precisione millimetrica di una garrota?

Brutti pensieri, spero solo influenzati da una delusione. Lascio a te e a chi ne sa più di me il tentativo di districare, magari con ragionamenti più oggettivi, questa matassa che, a forza di smucinarla, rischia di diventare un gomitolo di altro genere.

Lascio inoltre, a chiunque lo volesse, formulare le proposte per vigilare ed arginare qualunque possibile sopruso, qualunque tentativo di aggirare la legalità. Evidenziare ogni possibile anomalia, fosse anche uno sbancamento non autorizzato! Una mail non chiarisce né risolve se non come primo passo per una possibile discussione, magari virtuale ma aperta.

Fino ad ora ti ho parlato di fatti ipotetici, quasi un tentativo di stimolare una discussione più o meno pubblica. Adesso veniamo a quelli documentati da testimonianze.

Per fare questo devo, per forza di cose, diventare più leggera ed affidarmi ad un sostenibile sarcasmo. Non credo che nessuno abbia il diritto di giudicare nessuno, specie se prima non lo ha visto all’opera. Se qualcuno però decide di intraprendere una strada che ne fa un personaggio pubblico, allora deve anche accettare di essere giudicato e, se necessario, irriso. A dire il vero l’inizio non è stato dei migliori. Proclamazione: l’eletto si presenta già fasciato ed, oltre alla fascia che deve aver provato a casa non riuscendo di resistere alla tentazione di scattare qualche fotografia a beneficio della storia, ha messo su anche la maschera di cartone del Piccolo Napoleone che gli ha fatto stravolgere subito il protocollo (non tanto nella forma, cosa che potrebbe essere condivisibile ma nella sostanza) azzittendo subito l’opposizione e dando alla riunione un senso sbrigativo e non sottolineato neanche da un applauso nel momento stesso della proclamazione.  Si passava poi all’assegnazione degli incarichi. Abbiamo appreso che l’assessorato alla cultura era competenza di chi aveva da poco finito di condire un commento su Facebook con un                  “… consegnarlo hai genitori …” che, fatta salva la drammaticità della notizia a cui il commento si riferiva, avrebbe giustificato la disaffezione allo studio di un bambino di quarta elementare! Non mi si venga a parlare di refusi perché, prego controllare, non è la prima volta che le è accaduto. Certo in piccolo paese non pretendiamo che l’assessore alla cultura possa essere un Leonardo Sciascia ma almeno che conosca il rudimentale uso della mutina, sarà per questo che le consigliarono di stare muta?  Ma non finiva qui! Le veniva anche assegnata la delega all’urbanistica. Giustificava la sua documentabile competenza con il fatto che anni prima, aveva lavorato per qualche settimana in un cantiere èdile (l’accento sta dove è stato pronunciato)! Come non può, tutto questo, far venire in mente Totò che, avendo fatto il militare a Cuneo, avrebbe potuto accettare, sicuro di meritarlo, il Ministero degli Esteri ?!?  Si passava poi alla elezione del presidente del Consiglio che veniva eletto senza unanimità (come era d’uso) ma senza neanche il quorum necessario. Una ignorante (nel senso di chi ignora) forzatura delle procedure. Un primo inequivocabile segnale di chi crede, maschera napoleonica a parte, gli sia stato concesso il potere di comandare su tutto e su tutti e non il dovere di amministrare! Forse dovranno ripetere l’elezione del presidente e, stavolta il presidente stesso, sarà costretto a rinunciare, per essere eletto, alla sua persole ed ipocrita astensione!

Se tutto questo non fosse tragico assumerebbe i contorni surreali e grotteschi di una esilarante commedia degli equivoci. Ma forse è proprio così: è tutto un banale e difficilmente recuperabile equivoco.

E se questo è solo l’inizio …

Laura, credimi, se così fosse, siamo messi male! Ma se così non fosse, saremmo messi peggio!

Un saluto, Gemma

 P.s.  Leggo su Facebook una tua condivisione su una frase attribuita a Che Guevara: Un popolo ignorante è più facile da ingannare! Come non sottoscriverla? Ma credimi è molto più pericoloso un politico ignorante. Pericoloso per sé, perché di facile manipolazione e per gli altri che la manipolazione dovranno subirla. Dare il potere a chi  non ha l’equilibrio intellettuale di meritarlo non è solo uno schiaffo alla meritocrazia ma è mettere in un posto di comando, dove si maneggiano soldi pubblici, un burattino che seguirà sempre la rotta decisa dai suoi invisibili burattinai!"

 

tabella PRECEDENTI:

25/05/2012 NEMI, LA CONOSCENZA DEI FATTI È ALLA BASE DELL’OPERATO DI UN SINDACO.
22/05/2012 NEMI, PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER IL SIGNOR SINDACO ALBERTO BERTUCCI
08/05/2012 NEMI, UN MESSAGGIO DA GIOVANNI LIBANORI
07/05/2012 NEMI ELEZIONI, VINCE ALBERTO BERTUCCI
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
23/04/2012 NEMI ELEZIONI, LUCIANO CIOCCHETTI A SOSTEGNO DEL CANDIDATO BERTUCCI
21/04/2012 NEMI ELEZIONI, IL CONFRONTO PUBBLICO ORGANIZZATO DA L’OSSERVATORE LAZIALE
20/04/2012 NEMI ELEZIONI, VERTICI PDL METTONO I PUNTINI SULLE “i” RIBADENDO IL SOSTEGNO A CINZIA COCCHI E PRENDONO LE DISTANZE DA MATTEI
 
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI
04/04/2012 NEMI ELEZIONI, LA VERITA’ SULL’INVITO DI BERTUCCI A RETE ORO

 




NEMI E CASTEL GANDOLFO, IL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI CERCA UN TERRENO DA ALMENO VENTI ETTARI

C’è chi può e chi non può: io può.

[AVVISO PUBBLICO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALL'ACQUISTO DI AREA DA DESTINARE A FINALITA' PUBBLICHE]

[PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO]

 

Chiara Rai

Come le rughe solcano il volto, gli aratri solcano i campi. Qui accanto lo specchio d’acqua della Dea Diana miti e leggende sono ancora in auge, come quella del ramo d’oro che narra una dinamica ancora non sconosciuta in questi luoghi: “Un candidato al sacerdozio poteva ottenere l'incarico solo uccidendo il suo predecessore e occupandone il posto fino a quando non fosse stato ucciso a sua volta da un altro aspirante, più forte o più astuto di lui”.
Da venti giorni a questa parte, nella splendida Nemi la primavera si è tardivamente affacciata in tutto il suo splendore, e c’è un gran fermento una gran cura dell’uomo al proprio possedimento: si taglia, si cura, si aspetta la mutazione che madre natura non opera e intanto il tempo scandisce i giorni.


Ebbene, chiunque possegga almeno 20 ettari di terreno all’interno della “caldera lacustre” dei laghi Albani di Castel Gandolfo e Nemi, sappia che c’è un Ente interessato all’acquisto.
Venti ettari si fan presto a lustrare, dipende dalle braccia, in fondo l’occasione è propizia ed arriva direttamente dal Parco Regionale dei Castelli. Chi sarà il fortunato venditore prescelto dall’Ente non ci è dato sapere.


Quello che sappiamo è che il 21 maggio è stata pubblicata una deliberazione del Commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli attraverso la quale si forniscono le linee di indirizzo al direttore dell’Ente per l’acquisizione di un terreno di almeno 20 ettari da destinare a finalità pubbliche, basta che si trovi all’interno della caldera lacustre dei laghi di Castel Gandolfo e Nemi.


Nell’elenco del rispetto delle caratteristiche da parte del venditore è presente, tra gli altri, un punto: Dopo l’acquisizione del terreno l’Amministrazione (Il Parco) sarà libera, senza con ciò dover corrispondere alcun supplemento o maggiorazione, di variare la destinazione urbanistica del terreno acquistato.

Questo acquisto da parte del Parco, sarà possibile grazie alla concessione di un contributo della direzione regionale Ambiente di euro 250 mila.

Il 21 maggio stesso il responsabile del procedimento Mario Casciotti ha pubblicato l’avviso pubblico sul sito internet del Parco.

Dunque a chi fosse sfuggito questo interesse del Parco all’acquisizione di un terreno di almeno 20 ettari all’interno della caldera lacustre dei laghi di Castel Gandolfo e Nemi, si affretti perché c’è tempo fino al 21 giugno.

Chi sarà il fortunato?

Bada bene, in calce all’avviso pubblico è specificato: Il presente avviso non assume carattere di vincolo contrattuale per l’Amministrazione poiché l’effettivo acquisto è subordinato, oltre che alla congruità economica e tecnica dell’area, ad una valutazione discrezionale da parte dell’Amministrazione. Gli offerenti rinunciano quindi fin d’ora ad ogni sorta di indennizzo, ristoro o risarcimento per il mancato acquisto.

Considerazione: nelle considerazioni esplicitate nella delibera è ben evidenziato che “l’acquisizione di un terreno in dette località possa ben assolvere alle finalità di salvaguardia ambientale e tutela della biodiversità del territorio”, eppure nell’avviso pubblico è evidenziata la “libertà dell’Amministrazione di variare la destinazione urbanistica del terreno acquistato.

Una torre d’avorio in un verde polmone?

tabella PRECEDENTI:

24/05/2012 PARCO DEI CASTELLI ROMANI: SIM SALA BIM E RIAPPAIONO 1,8 MILIONI DI EURO… PER LA CURIA DI ALBANO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
10/05/2012 CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO
27/04/2012 CASTELLI ROMANI, L'ENTE PARCO RINUNCIA A UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO
15/03/2012 PARCO DEI CASTELLI, MOBILITAZIONE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ CONTRO RESTRINGIMENTO CONFINI




NEMI, PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER IL SIGNOR SINDACO ALBERTO BERTUCCI

Chiara Rai

Primo Consiglio comunale a Nemi presieduto dal neo sindaco Alberto Bertucci. L’osservatore laziale ha seguito l’intera seduta. Prima che iniziasse il Consiglio, noi dell’osservatore ci siamo avvicinati al neo sindaco chiedendo testualmente: “Signor sindaco buonasera, potremmo cortesemente chiederle il permesso di riprendere con la telecamera la seduta odierna?” la risposta è stata un “no” secco e scocciato e affatto argomentato. Ebbene, come redazione ci sentiamo di aprire una piccola parentesi: se avessimo avuto la possibilità di riprendere con la nostra telecamera l’intera seduta, non solo avremmo fornito un completo servizio ai tanti cittadini che ci seguono ma sarebbe stata garantita anche una cronaca più fedele, perché sappiamo tutti che un video riporta fedelmente e inequivocabilmente tutte le espressioni, le parole, gli stati d’animo e i volti delle persone. Comunque, al termine della seduta ci siamo rivolti al neo presidente del Consiglio comunale Giovanni Libanori, il quale ha anche la delega alla Comunicazione e Ufficio stampa, chiedendogli la cortesia di potersi interessare a riguardo in vista del prossimo Consiglio comunale. Libanori ci ha risposto in maniera cortese e professionale, comunicandoci che si sarebbe interessato in merito alla possibilità di riprendere il prossimo Consiglio con la telecamera, nonostante lo statuto comunale ne vieti l’utilizzo. Sta infatti alla discrezionalità del sindaco, concederne o meno la facoltà.

E adesso cercheremo di riportare i fatti, gli stati d’animo, le espressioni facciali senza dimenticarci almeno dei particolari più salienti :
Con qualche minuto di ritardo, certamente concesso e quasi di “rito” per un neo sindaco, Alberto Bertucci si è presentato già con la fascia indosso ed ha aperto la seduta (solitamente in occasione del primo Consiglio comunale il primo cittadino indossa la fascia nel momento del giuramento, ma questo è solo un particolare). 

Questi i punti all’ordine del giorno:
1) Esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e di compatibilità del Sindaco eletto direttamente e dei consiglieri comunali;
2) Giuramento del Sindaco;
3) Presa d'atto della comunicazione della nomina dei componenti della Giunta comunale e del Vice Sindaco;
4) Elezione commissione elettorale comunale;
5) Elezione del Presidente del Consiglio Comunale e del Vicepresidente;
6) Illustrazione Sindaco linee Programmatiche di Mandato.

In occasione dell’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità del sindaco eletto, il consigliere d’opposizione Cinzia Cocchi ha chiesto se il primo punto fosse “una presa d’atto o una votazione”. Il segretario comunale ha risposto che il primo punto è una presa d’atto. Allora il consigliere Cocchi ha chiesto di poter prendere la parola per esprimere una considerazione in merito al primo punto. Il sindaco Bertucci ha detto che non essendo obbligatorio, Cocchi avrebbe potuto esprimere in altra occasione. A quel punto Cocchi ha controbattuto chiedendo al segretario comunale che venisse appurata la possibilità di poter rilasciare dichiarazioni, appellandosi anche alla sussistenza del diritto di iniziativa.
Bertucci è andato avanti ribadendo la non obbligatorietà e affermando la soddisfazione dei criteri di eleggibilità ha proceduto al giuramento.

Subito dopo, il neo sindaco ha ricordato l’attacco terroristico di Brindisi, “avvenuto proprio in una istituzione dello Stato, la scuola”. Bertucci ha ricordato che il ministro Profumo ha invitato le amministrazioni ad incontrare le scuole per confrontarsi rispetto a questo accadimento e a tal proposito, sempre Bertucci, ha ringraziato il consigliere d’opposizione Stefania Osmari per aver coordinato e organizzato l’incontro con la scuola che si è tenuto ieri mattina a Nemi.

Il sindaco Bertucci ha poi chiesto di osservare un minuto di silenzio per ricordare l’attentato brindisino.

Sia Osmari che Cocchi hanno espresso cordoglio per l’accaduto e al contempo ammonito tale gesto, frutto di una società malata.

Il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori si è associato alle parole dei due consiglieri di opposizione, ribadendo l’ammonimento rispetto ad un atto così vile e ricordando che anche in un paese così piccolo bisogna impegnarsi per dare il buon esempio ai propri figli. 

Bertucci è poi passato alla nomina del vicesindaco ricordando la necessità di “reperire risorse umane per rispondere alle aspettative dei cittadini” e facendo un breve passaggio sulla riduzione dei componenti di giunta indirettamente proporzionale all’aumento dei problemi da affrontare.

A Edy Palazzi la carica di vicesindaco con delega al Turismo, Cultura, Gemellaggi e Urbanistica. “Mi aspetta un lavoro molto duro – ha detto tra l’altro Palazzi – il turismo è la cosa principale e bisogna tutelare il territorio, dargli forza trovando anche sbocchi diversi. Io non ho rancori con nessuno e sono pronta ad ascoltare tutti indistintamente e se i progetti proposti saranno validi perché no, ad approvarli”.

Altro assessore Pietro Pazienza a cui è stata affidata la delega al Commercio, Sicurezza sul lavoro, Protezione Civile, rapporti con le associazioni e le società che si occupano di energie alternative. Il neo assessore ha detto: “Farò di tutto e di più, magari con un po’ di Pazienza”. 

Al consigliere Gianni Ibba la Gestione del personale, la Viabilità e i rapporti con l’Acea. A proposito dell’Acea Bertucci ha ricordato: “ipotizzavamo a riguardo la possibilità di un ufficio mobile Acea”.

Al consigliere “mister” Elio Frison la delega allo Sport, Agricoltura, Viabilità rurale e rapporti con la società Gaia. Berucci ha ricordato l’importanza di programmare il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta che è strettamente legato alla impellente necessità di individuare un’isola ecologica: “C’è la possibilità di aggirare questa condizione dell’isola di stoccaggio o ecologica grazie alla possibilità di consorziarci. Ad esempio consorciandoci con la vicina Genzano potremmo avviare il “porta a porta” in breve tempo.

E’ poi arrivata la volta dell’elezione del presidente del Consiglio comunale Giovanni Libanori. Bertucci ha aperto la votazione: su sette consiglieri tre astenuti e quattro favorevoli. Bertucci ha ricordato che l’elezione del presidente del Consiglio Comunale dovrebbe essere condivisa da opposizione e maggioranza e così ha chiesto di ripetere la votazione. Di nuovo quattro favorevoli e tre astenuti (tra gli astenuti Libanori stesso). A quel punto Bertucci ha desistito dal ripeterle nuovamente.

I due terzi di sette corrisponde esattamente a 4,66. Le votazioni hanno dato l’esito di quattro voti, il sindaco ha dunque deciso di arrotondare per diminuzione, sebbene 4,66 sia più vicino a 5 che a quattro.

Bertucci ha speso parole d’elogio nei confronti di Libanori: “ci auguriamo che Giovanni Libanori metta la sua esperienza per far quadrare il bilancio e, battuta ironica, magari aggiungere qualche zero in più per…”.
A Libanori anche la delega all’Ufficio stampa  e contenziosi. Altra battuta di Bertucci: “spero che tu possa esercitare il meno possibile la delega ai contenziosi”.

Libanori ringraziando Bertucci ha detto: “sono onorato di questa investitura, sarò un presidente “superpartes”, sarò un granello di un ingranaggio e mi attiverò per portare risultati concreti”.

Il consigliere Cocchi ha sollevato il fatto che non sia stata contemplata la carica di vicepresidente del Consilglio, nonostante sia stata messa all’ordine del giorno e di norma prevista.

Ancora una volta Bertucci ha detto che non è obbligatoria la previsione del vicepresidente e ha nuovamente cassato l’eccezione di Cocchi per proseguire con l’ordine del giorno, illustrando in sintesi le linee programmatiche di mandato.

La premessa di Bertucci è stata di non poter ripetere ad litteram tutto il programma per non tenere i cittadini in ascolto fino a tarda notte. Il sindaco ha quindi fatto un rapido escursus sui fatti, a suo personale parere, più importanti. Dalla necessità di una attenta manutenzione del territorio: “dal fuori non ci si rende conto di quanto siano grandi i problemi, soltanto quando si è dentro si capiscono e si vedono –  ha detto il neo sindaco e ex vicesindaco di Nemi –  e mi sono reso conto che il paese si sgretola sotto piedi e che urge una manutenzione al riguardo”. Bertucci ha poi ricordato l’importanza delle collaborazioni con il Politecnico di Milano e altri istituti quali quello di Perugia e Tor Vergata, necessarie e importantissime al fine di chiedere il riconoscimento all’Unesco di Nemi patrimonio mondiale. Dall’Unesco in poi è partita una discutibile ricostruzione storica da parte del neo sindaco che ha illustrato come Nemi fosse considerato territorio “strategico” già 2 mila anni fa.
Il sindaco è poi tornato sul decoro informando che saranno messi a disposizioni dei premi per i cittadini più virtuosi: “Una sorta di sana competizione per i balconi più fioriti nel centro storico – ha detto Bertucci – in maniera che ogni vicolo sia fiorito”.

Bertucci ha poi parlato di mobilità e della “necessità di un collegamento con la capitale, ma al momento basterebbe ristabilire il capolinea a Valle del Colombe e pensare a Nemi con una stazione ferroviaria.

Poi ha ricordato la necessità di una biblioteca comunale collegata con il consorzio bibliotecario dei Castelli. In ultimo Bertucci ha fatto un appello all’opposizione: “Mettiamo da parte tutte le demagogie per il bene di Nemi”.
La chiosa ha riguardato il fatto di aver messo a punto in breve tempo un buon programma della sagra delle fragole grazie alla collaborazione anche a titolo gratuito delle associazioni.

“Auguro buon lavoro ai consiglieri comunali – ha detto Berrtucci – e poi a me stesso”.

Il consigliere Osmari ha puntualizzato: “Non si tratta di demagogia, ma semplicemente del fatto il programma dell’opposizione è diverso almeno nei principi ispiratori”. Osmari ha ricordato che uno dei principali argomenti per cui la sua coalizione si batterà è la tutela e il rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici, facendo un accenno al fatto che è in corso uno sbancamento nei pressi del Faro. “Mi sorprende il fatto – ha continuato Osmari – che un assessorato così importante come l’urbanistica non veda un Tecnico”.  Osmari ha garantito attenzione e intransigenza ma anche collaborazione con la nuova giunta. “Faremo un’opposizione reale e propositiva, si parlerà di politica dentro e fuori dalla sede comunale”. Osmari ha continuato dicendo che adesso è arrivato il momento della verifica in quanto dovranno essere mantenute le promesse e ne sono state fatte molte (riapertura Nemi – lago ecc.) e riguardo l’accesso agli atti pubblici ha chiesto la garanzia di poterli visionare in tempi utili.

Bertucci ha risposto dicendo che i consiglieri per legge hanno accesso a tutto e quasi in tempo reale. In merito ai tecnici ha usato parole dure, dicendo che l’esperienza di queste professionalità succedutesi negli anni hanno lasciato soltanto danni a Nemi e si sono quindi rivelate fallimentari.

In merito alla Nemi – lago, Bertucci ha informato di un già avvenuto sopralluogo giovedì scorso con la Regione e di una prossima apertura.

Edy Palazzi si è sentita colpita dalle parole di Osmari e si è difesa dicendo di non essere un tecnico ma di aver trattato la materia di sicurezza nei cantieri perché ha lavorato in un cantiere èdile (l’accento è voluta sulla prima e) e di avere delle esperienze anche se risalenti a cinque anni fa. E quindi di essere pronta a maneggiare la materia urbanistica “creando nel rispetto dei vincoli e parlando di sviluppo in termini di infrastrutture primarie”.

E’ poi intervenuto il consigliere Cocchi ricordando come il programma della sagra delle fragole sia stato messo a punto dal Commissario Prefettizio Fabio Maurano e che pertanto la neo giunta si dovrebbe sentire fortunata di aver trovato tutto già pronto. “Tecnici non ci si improvvisa – ha continuato Cocchi – anche perché un tecnico qualificato è costretto ad aggiornarsi quotidianamente in merito a nuove regolamentazioni in materia urbanistica”. Cocchi ha anche evidenziato come sia semplice parlare di decoro del territorio dopo un anno intero di commissariamento, 2e se per decoro si intende il taglio dell’erba e i fiori nei vasi – aggiunge Cocchi – sinceramente mi sarei quanto meno aspettata un discorso diverso, imperniato sulle reali emergenze perché ci sono almeno 20 opere da completare e per alcune di queste i finanziamenti sono andati persi”. Oltre ad annunciare la sua collaborazione e disponibilità, Cocchi ha garantito che veglierà sulla correttezza di tutti gli atti amministrativi, ricordando di aver imperniato la sua campagna elettorale sul tema della legalità. In merito alla volontà di Bertucci di collegare la biblioteca comunale al consorzio bibliotecario dei Castelli, Cocchi ha aggiunto: “piuttosto bisognerebbe pensare all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla predisposizione di un ascensore”. Cocchi ha poi ricordato che il politecnico cos’ come gli altri enti citati già da anni collaborano con il Comune, “ mi fa piacere inoltre prendere atto che il sindaco sia tornato suoi passi ammettendo l’importanza di consorziarsi anziché affermare, come ha fatto in campagna elettorale, che Nemi può farcela da sola”. Inoltre Cocchi ha sottolineato che i temi caldi sono stati trascurati in favore di digressioni storiche su Nemi che seppur interessanti anche se riportate dal sindaco con delle imprecisioni avrebbero potuto fare da contorno a contenuti più sostanziosi, alle emergenze e le scadenze per parlare più chiaramente, come la scadenza di chiusura bilancio il 30 giugno.

Nel corso della seduta non ci sono stati ne fischi ma neppure applausi che sono mancati anche in occasione del giuramento. Pochi i cittadini presenti, rispetto all’importanza dell’evento. IIn platea anche l'osservatrice Sel Azzurra Marinelli, che sebbene non abbia un seggio in opposizione ha assistito con attenzione all'intera seduta. Il neo sindaco ha mostrato tensione, forse emozione ma comunque volontà di non permettere alcuna apertura o esternazione o possibilità di contraddittorio da parte dell’opposizione, attenendosi al principio “se è obbligatorio permetto, altrimenti non permetto”.     

tabella PRECEDENTI:

07/05/2012 NEMI ELEZIONI, VINCE ALBERTO BERTUCCI

04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI

30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI

10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI

06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)

05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI


 




NEMI, MUSEO DELLE NAVI ROMANE: 19 MAGGIO GIORNATA DEDICATA A GUIDO UCELLI

E.G.

Il 19 maggio 2012, in occasione della Notte dei Musei, presso il Museo delle Navi Romane di Nemi si terrà una giornata dedicata alla figura di Guido Ucelli di Nemi, colui che recuperò dalle acque del lago di Nemi le due navi dell’imperatore Caligola, esposte nel Museo dal 1939 al 1944, anno in cui vennero distrutte da un incendio. Verranno presentate due recenti pubblicazioni, dedicate alla sua figura: una biografia di Guido Ucelli e un volume contenente una raccolta di suoi scritti sull’impresa di Nemi. Con l’occasione verranno esposte al pubblico alcune iniziative che il Museo sta portando avanti con Enti, Associazioni e Istituti: il Politecnico di Milano, che da anni collabora con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio sia al Museo che al Santuario, il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, che conserva molti documenti inediti di Guido Ucelli, l’Università Roma 3, il Gruppo Archeologico Ambrosiano di Milano e l’Associazione “Apiaria”, che sta realizzando un percorso per ipo e non vedenti all’interno del Museo. Verrà inoltre presentato un progetto di divulgazione on line del patrimonio museale già realizzato presso alcuni musei europei. Seguirà una visita guidata al museo e nel pomeriggio, alle 16 al Santuario di Diana. Infine alle ore 20, nell’ambito della manifestazione “La Notte dei Musei” il gruppo “Il vaso di Pandora”, costituito da giovani archeologhe e storiche dell’arte, leggerà alcuni brani antichi e moderni sulla figura di Caligola, di cui nel 2012 ricorre il bimillenario della nascita, coinvolgendo anche il pubblico in una sorta di “processo all’imperatore”.




NEMI POST-ELEZIONI, UNA LETTERA AL DIRETTORE DA "INSIEME PER NEMI"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Insieme per Nemi

Caro Direttore,
se Atene piange, Sparta non ride! L’emorragia di consensi in favore del candidato Sindaco della lista “Uniti per Nemi” non ha risparmiato nessuno: né Destra, né Sinistra. Per qualcuno la campagna elettorale è iniziata il giorno stesso delle elezioni a Sindaco di Cinzia Cocchi e, dopo tre anni di martellamento, ha dato i suoi frutti. La realtà, e spesso anche  la Verità, sono state piegate ad arte e sgualcite senza scrupolo alcuno per il raggiungimento del fine che abbiamo visto. Ogni mezzo è stato utilizzato, senza remore di sorta. E lo sappiamo bene! Ci sono state poi tante bizzarrie e tanto culto di immagine, tanto da suscitare anche facili ironie! Ma invece hanno funzionato! Eccome! Il messaggio mediatico, enfatico e ripetitivo, ha stufato molti ma in molti altri ha fatto breccia. Molteplici sono, o potrebbero essere le analisi, ma un fatto è certo: la plastica di una traslucida ribalta virtuale ed effimera ha appannato in modo significativo la battaglia di legalità da noi intrapresa. Tutti coloro che si sono caricati sulle spalle il dovere di informare l’opinione pubblica di un carico penale serio e cogente hanno visto erigersi il solito muro del diniego della evidenza e quando l’evidenza ha urlato la sua innegabile identità, è partita la macchina del vittimismo, inarrestabile e farisaica. Ancora una volta la metafora amara del Lupo e dell’Agnello ha mostrato tutta la sua attualità. Ed ancora una volta il ruscello delle coscienze, anche di quelle più elette, ha barattato ogni dubbio, necessario e giustificato dalle documentate evidenze, con un pietismo generalizzato ed acritico, ma così forte da rimuovere la realtà che rappresentava un gruppo di persone, colluse, chiamate a rispondere in Tribunale dopo un anno di accurate indagini del Pubblico Ministero. La Sinistra non ha avuto la forza, la determinazione ed il coraggio di condividere la battaglia ed il confronto sulla Legalità. O forse è rimasta vittima di un calcolo di opportunità, sperando di godere come terzo degli effetti dello scontro fra gli altri due litiganti. Ma non ha funzionato! L’elettorato di Sinistra non è stato mobilitato su questo versante ed ha seguito in massa il canto delle Sirene, perdendo l’occasione storica di tornare a governare Nemi. Il canto delle Sirene ha riempito di note il libro dei sogni. Però, i cittadini hanno il dovere di sfogliarlo e pretendere che ogni promessa non si dissolva nell’aria come una iridescente bolla di sapone. Un ulteriore aspetto vorremmo segnalarti, caro Direttore. Mai si erano visti tanti illustri personaggi politici a Nemi per le elezioni amministrative. Anche quelli, di solito, difficilmente raggiungibili. Perché? Per quanto ci concerne quei personaggi che noi abbiamo invitato dovevano porre un argine a chi cercava di monopolizzare l’attenzione dell’elettorato di Destra in ogni modo, “zampettando” con disinvoltura da un tesseramento all’altro. Ma gli altri? Ci sono stati, e ci piace ribadirlo con forza, illustri personaggi che normalmente albergano sull’Olimpo e molto raramente si degnano di scendere tra gli umani. Che cosa bolle in pentola? È lecito e doveroso domandarcelo! Certo di segnali in questa campagna elettorale ne sono giunti a bizzeffe, come ad esempio i ritocchi al PRG con terreni da ribattezzare alla edificabilità…… da risciacquare, insomma, come i fatidici “cenci in arno”. Vedremo. Anche su questo versante saremo sentinelle attente. Certo, il dato più sconcertante di questa campagna elettorale è stato il tatticismo di tanti cittadini, l’opportunismo, qualche volta anche becero, il trasformismo…… tanto che qualcuno è diventato “cenatore” di professione, non lasciando cadere nessun invito a tavola, con seri guai per la crescita del tasso di colesterolo! Ma che ci vuole a manifestare il proprio pensiero! Non c’è bisogno di diventare coraggiosi…… ma basta avere un briciolo di rispetto per sè stessi! E su! Concediamoci un sussulto di dignità! Non pensiamo soltanto al versante più facile  per saltare sul carro del vincitore! Caro Direttore, ma come si fa a dichiarare una scelta e, contestualmente, agire in modo diametralmente opposto! Anche i sondaggi demoscopici sono stati ingannati! Magnifico! Ma non edificante. Il nostro Gruppo si propone come interprete di una opposizione dura e attenta, senza sconti per nessuno, ma con il solo fine di garantire la legalità ed il bene di Nemi.
Primo appuntamento 6 giugno.
Grazie dell’ospitalità.

INSIEME PER NEMI

tabella PRECEDENTI:

12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
10/05/2012 CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
23/04/2012 NEMI ELEZIONI, LUCIANO CIOCCHETTI A SOSTEGNO DEL CANDIDATO BERTUCCI
20/04/2012 NEMI ELEZIONI, VERTICI PDL METTONO I PUNTINI SULLE “i” RIBADENDO IL SOSTEGNO A CINZIA COCCHI E PRENDONO LE DISTANZE DA MATTEI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI


 




NEMI, UN MESSAGGIO DA GIOVANNI LIBANORI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Giovanni Libanori

Gentile direttore,
…ad urne chiuse …a scrutinio effettuato ….ed a risultato quasi proclamato,
Le chiedo dello spazio per esplicitare i miei personali ringraziamenti agli elettori di Nemi.
La campagna elettorale appena conclusa è stata dura e senza sconto alcuno….il Suo giornale è il più accreditato testimone di quanto accaduto.
La riflessione che però scaturisce dal …replay degli ultimi eventi mi induce ad evidenziare il grande senso di equilibrio del corpo elettorale di Nemi il quale non si è lasciato distrarre dai toni molto spesso eccessivi e sproporzionati rispetto alle reali consistenze dei fatti – originati da tutte le parti in competizione – ed ha probabilmente optato per la discontinuità amministrativa nella guida del proprio paese preferendo, al contrario, scommettere sul futuro….o meglio su un diverso futuro.
Bene, con Bertucci Sindaco accettiamo la scommessa di amministrare in maniera nettamente diversa dal recente passato nell’esclusivo interesse del paese nel quale viviamo noi e nel quale vivranno i nostri figli.
Opereremo alla luce del sole e raccogliendo gli inviti ed i suggerimenti di tutti coloro che penseranno di averne, con senso di responsabilità, rispetto delle istituzioni e considerandoci amministratori di tutti i nemesi.
Grazie ancora a tutti per la fiducia accordataci. Da qui partiremo insieme per costruire un paese migliore.
Giovanni Libanori ….
 




NEMI ELEZIONI, VINCE ALBERTO BERTUCCI

A Nemi vince con la lista “Uniti per Nemi” Udc Alberto Bertucci con 478 voti, a seguire Stefania Osmari con la lista “Partecipazione Democratica” Pd/Fds/Idv, “Nemi per sempre” 354 voti, Cinzia Cocchi con la lista “Insieme per Nemi” Pdl 301 voti e Beatrice Faina con la lista “Pensiero Civico” Sel con 102 voti.




NEMI ELEZIONI, IL COMIZIO DI CHIUSURA DI "PENSIERO CIVICO" SEL

Redazione

Il comizio di chiusura della campagna elettorale di "Pensiero Civico" Sel.

Buona visione




NEMI ELEZIONI, CINZIA COCCHI SCRIVE AI CITTADINI DI NEMI

Redazione


Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini di Nemi di Cinzia Cocchi

 

[PROGRAMMA POLITICO CONSULTABILE NELLE FOTO]

 

Cari concittadini,
eccomi qua a chiederVi di confermare la fiducia che, tre anni fa, mi avete concesso per diventare il Vostro Sindaco. Per me è stato un onore e un privilegio, che non sono stati minimamente intaccati da quanto avvenuto. Mi riferisco al tradimento, allo scioglimento del Consiglio Comunale ed al Commissariamento di Nemi, per la prima volta nella sua storia.
Siete stati costretti a subire un lungo anno di inerzia in ogni attività dell’Amministrazione Comunale, mentre i responsabili della caduta della Giunta, da Voi eletta, hanno continuato ad agitare le acque di un insulso protagonismo finalizzato all’ambizione sfrenata ed al culto della carriera personale. E, Come potete constatare quotidianamente,  sono le stesse persone che interpretano una campagna elettorale esasperata nei toni, densa di vuote promesse e di minacciosi proclami, ma priva di contenuti e di proposte per Nemi.
Come se nulla fosse accaduto! Anzi, tentano di rovesciare le responsabilità con il vittimismo!
Per quanto mi riguarda, non ho rimpianti e rifarei tutte le scelte fatte. La mia onestà mi indusse ad attivarmi per impedire, non appena ne ebbi la percezione, che si perpetrassero strane manovre che, solo oggi lo apprendiamo, sono sfociate in un procedimento penale a carico di uno dei candidati a Sindaco, al quale dovetti ritirare  le deleghe di Assessore.
Amaramente, ho dovuto prendere atto che avevo ragione e che il mio rispetto per la legalità aveva prodotto la vendetta e il tradimento di quel gruppo di consiglieri vicini a Bertucci. Sorpresi dalla fermezza e dal coraggio di una donna che, proprio perché donna, secondo loro doveva essere “manovrabile”, questi personaggi hanno voluto colpire me, senza curarsi di tradire spudoratamente il mandato elettorale che avevano ricevuto da Voi!
Altro che strategie politiche! Le mire di coloro che, insieme alla sinistra fecero cadere la mia Giunta, erano solamente interessi personali che anche oggi,  imperterriti tentano di coltivare. Uno di loro, per fortuna, ha finalmente ottenuto un posticino in un consiglio d’amministrazione. E’ stato il premio per aver fatto sciogliere il Consiglio comunale di Nemi, in pieno accordo con gli avversari politici di sempre? L’altro si è autocandidato a Sindaco, nascondendo a tutti i cittadini  di essere indagato, per un reato gravissimo contro il comune di Nemi che, in caso di rinvio a giudizio, lo costringerebbe, in ogni caso, a dimettersi da qualsiasi carica, anche solo per motivi di opportunità se non per obbligo di legge.
Confido che saprete punire politicamente questi traditori, che hanno la sfrontatezza di richiedere ancora il Vostro voto. Con quali garanzie per il futuro?
 Aggiungo che c’è il rischio concreto che ogni voto dato a loro si trasformi in un voto dato alla sinistra!
In questo lungo anno, mentre altri tentavano di sminuirmi offendendo il buon senso, la realtà e, di sovente, la mia dignità, sono stata zitta e non Vi nascondo che ho molto riflettuto prima di accettare la mia candidatura. Infatti, e ci tengo a precisarlo, non coltivo personali bramosie di potere e di carriera. Ho la mia famiglia, il mio lavoro, i miei amici e i miei interessi culturali e sociali che mi riempiono la vita, come capita a ognuno di Voi.
Ho capito però che dovevo tornare per Voi, che numerosissimi mi avevate dato fiducia e che ora, con affettuosa insistenza mi invitate a ripartire. E allora, Ripartiamo!.
Il senso attuale e profondo della mia candidatura è proprio questo. Il dovere di affermare, per Voi tutti , il diritto di ogni cittadino onesto di occuparsi della Cosa Pubblica, solo per mettersi al servizio del proprio Paese e dei propri concittadini. Senza pretendere nulla in cambio, se non la soddisfazione di dimostrare che si può amministrare il proprio Paese seguendo l’etica comune dell’onesto vivere.
Ecco, Vi voglio ribadire che da me avrete disponibilità, impegno e, prima di ogni cosa, onestà e garanzia di legalità.
La politica non si fa facendo favori agli “amici”, né interpretando il teatrino del vuoto protagonismo di piazza.
La Cosa Pubblica si amministra lavorando, onestamente e senza ostentazione. Rispondendo alle legittime istanze dei cittadini e privilegiando l’interesse generale, senza preferenze per gli “amici” di turno, per gli affaristi e i faccendieri.
In questo delicato passaggio della storia del nostro Paese, ove prevale la mancanza di fiducia nei politici a causa di ripetuti e clamorosi scandali che ne hanno minato la “credibilità”, ritengo che il primo segno del cambiamento debba partire esercitando il diritto di voto. Se si vuole una politica “credibile”, occorre scegliere i propri rappresentanti fra le persone serie ed oneste.
Per parte mia, penso di averVi mostrato il coraggio dell’onestà e la fermezza dei miei principi, oltre che delle mie idee. Sta a Voi privilegiare e premiare la “buona politica”, che credo di rappresentare con la necessaria sobrietà.
Ora però, voglio parlarVi solo del futuro!
Vorrei tornare a governare di nuovo Nemi, lavorare alacremente per  concludere tutto quanto iniziato, per proseguire nella realizzazione di tutti i lavori pubblici già finanziati dalla Regione, per tentare con decisione di recuperare i finanziamenti perduti. Per portare a buon fine tutti i progetti e le opportunità che avevo programmato come l’acquisto del Castello Ruspoli, che costituisce un obiettivo tanto ambizioso quanto fondamentale per dare un nuovo impulso al turismo, alla cultura  e all’economia dell’intero paese, e che l’amministrazione di sinistra di venti anni fa aveva avuto occasione propizia di acquistare, scegliendo un ottuso atteggiamento di  chiusura a un investimento tanto importante.
Per difendere Nemi da un’eventuale amministrazione di sinistra che, come sappiamo tutti, nei decenni scorsi, ha provocato solo danni irreparabili. Come l’errata individuazione della collocazione della scuola con un enorme spreco di risorse finanziarie e il risarcimento del danno stabilito dal TAR per il caso ILCESA, che obbligherà i cittadini di Nemi a rimborsare quell’imprenditore che è stato vittima di  comportamenti “vessatori e persecutori”, da parte dell’Amministrazione di sinistra, a causa delle varianti al piano regolatore, adottate a raffica.
Desidero che sia ben chiaro un concetto: ogni voto dato a Bertucci è assolutamente inutile per Nemi e costituisce un voto in più per la sinistra ancora capeggiata da Canterani e da Colazza.
Perché desidero contribuire concretamente allo sviluppo del paese dove mi onoro di essere nata, dove ho vissuto ed al quale sento di appartenere totalmente, come ogni altro nemese e come ogni altro cittadino che, comunque, si è innamorato del nostro territorio e della nostra storia.
Con rinnovato affetto!

Cinzia Cocchi
 




NEMI ELEZIONI, I NUMERI SONO CON CINZIA COCCHI CHE DOVRA’ VEDERSELA CON LA SINISTRA

Andrea Ronchi:  “Il voto di Nemi è il voto di tante realtà della nostra Italia, è il voto del ribaltone. Qui, stasera, c’è l’intero Pdl e chi viene a rappresentarlo fuori da qui è un abusivo. Ho avuto modo di analizzare queste vicende, fra qualche settimana qualche tribunale avrà modo di incontrare qualche personaggio".

 

Francesco Aracri: "In merito al signor Marco Mattei vorrei sottolineare che ci sono  nella Provincia e nella Regione 20 sindaci che hanno deliberato la volontà di occupare l’assessorato di Mattei, proprio perché latitante da due anni. Io funziono con due proverbi: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei e i simili si accoppiano”.

 

Adriano Palozzi: "Nel corso di questa campagna elettorale ho saputo di persone, anche assessori regionali, che sono venuti a sponsorizzare altri candidati prendendo impegni che lasciano il tempo che trovano perché ovviamente, sulle problematiche di un territorio, decide una collegialità di persone e non certamente il singolo che viene qui a fare marchette elettorali."


 

Redazione

Una cena, ieri sera 3 maggio, con una rappresentanza del Pdl che ha ribadito a gran voce tutto il sostegno del partito al candidato Sindaco di “Insieme per Nemi” Cinzia Cocchi.

A introdurre il nutrito parterre di ospiti intervenuti a sostegno di Cocchi è stato l’ex Sindaco e candidato nella lista “Insieme per Nemi” Alessandro Biaggi il quale ha parlato di “percorso non facile”: “E’ stata ed è una campagna elettorale molto accesa ma guai se non fosse così – ha detto Biaggi – perché più chances si mettono in campo per far prevalere certe idee e certi valori e più forte sarà lunedì sera la gioia di tutti quanti quando verrà confermata la fiducia dei cittadini a Cinzia Cocchi”. Biaggi ha introdotto poi l’intervento del Sindaco di Marino e presidente Cotral Adriano Palozzi il quale ha, da subito, constatato quanto piena fosse la sala, con oltre 220 persone, accorse al ristorante Monte Arrtemisio per rinnovare ancora una volta la fiducia in Cinzia Cocchi. E’ stato infatti davvero singolare la sinergia e la partecipazione di uno schieramento di rappresentanti del Pdl, invitati, anche e soprattutto dall’ex Vicensidaco con la giunta Biaggi Vittorio Bevilacqua.

“Questa sera – ha detto Palozzi – noto con piacere che ci sono moltissime persone, un dato significativo per una città della grandezza di Nemi. Vorrei soltanto spendere poche ma ritengo importanti parole nei confronti di Cinzia Cocchi che è stato un buon Sindaco mandato ingiustamente a casa per colpa di un gesto infame, perché a Nemi c’era un amministrazione salda espressione di una continuità significativa rappresentata da Cinzia. La più bella soddisfazione sarà sicuramente quella che potremo toglierci lunedì, ma in queste ore, è importante continuare a riflettere e far riflettere più cittadini possibili sulla bontà di questo progetto politico, nonché sulle capacità di Cinzia e della sua squadra. Dobbiamo invece lasciare perdere coloro i quali vanno millantando opere e soluzioni impossibili e facendo promesse irrealizzabili. E’ importante invece, ai fini della salvaguardia e sviluppo del territorio garantire un amministrazione con persone che abbiano la giusta dose di esperienza per governare. E oggi governare è un atto di coraggio perché si fanno anche scelte impopolari, ma certamente non si prendono in giro le persone promettendo l’impossibile. Con la santa pazienza i Sindaci devono cercare soluzioni per i propri cittadini, Cinzia lo stava facendo ed è stato davvero un gesto vile e brutto mandarla a casa.  Nel corso di questa campagna elettorale ho saputo di persone, anche assessori regionali, che sono venuti a sponsorizzare altri candidati prendendo impegni che lasciano il tempo che trovano perché ovviamente, sulle problematiche di un territorio, decide una collegialità di persone e non certamente il singolo che viene qui a fare marchette elettorali. In qualità di presidente del Cotral – conclude il Sindaco di Marino –  sono qui a garantire serietà e impegno, insieme a Cinzia, per cercare una risoluzione concreta alle problematiche dei trasporti che interessano Nemi.

E’ stata poi la volta dell’onorevole del Pdl Francesco Aracri, appellato ironicamente da Biaggi “filosofo”: “fino ad oggi – ha detto Aracri – filoso non me l’aveva detto nessuno. In questa sede, vorrei rimarcare il fatto che il voto che ci accingiamo a dare è un voto che afferisce all’immediato presente e futuro le possibilità di sviluppo di questo territorio. Un’amministrazione precisa e puntuale come quella di Cinzia Cocchi deve poter avere la possibilità di tornare ad amministrare Nemi. E ricordo, che se ci troviamo ad andare a votare è perché delle persone hanno tradito la fiducia dei cittadini e lo hanno fatto sfiduciando la giunta per meri motivi di bottega e non mi sembra un caso che le cronache cittadine riportino le vicende della Magistratura che interessano un candidato, autore del tradimento. In merito al signor Marco Mattei vorrei sottolineare che ci sono  nella Provincia e nella Regione 20 sindaci che hanno deliberato la volontà di occupare l’assessorato di Mattei, proprio perché latitante da due anni. Io funziono con due proverbi: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei e i simili si accoppiano”.

Incisivo l’intervento dell’ex Ministro (Pdl) Andrea Ronchi: “Il voto di Nemi è il voto di tante realtà della nostra Italia, è il voto del ribaltone. Qui, stasera, c’è l’intero Pdl e chi viene a rappresentarlo fuori da qui è un abusivo. Ho avuto modo di analizzare queste vicende, fra qualche settimana qualche tribunale avrà modo di incontrare qualche personaggio. Questa è una certezza e intendo ribadire con fermezza che il voto per Cinzia è il voto per la legalità. Se vogliamo continuare questa esperienza che è stata tradita alle spalle per via di interessi, dobbiamo far capire che non si può consegnare questa meravigliosa cittadina a chi ha fatto della speculazione politica il modo di fare politica. Le persone perbene possono e devono continuare ad amministrare nella legalità per il bene di tutti.

Acceso poi lo stringato intervento di Biaggi nell’introdurre Cinzia Cocchi: “Dobbiamo rimettere sulle spalle di Cinzia, quella fascia tricolore che gli è stata trafugata con un gesto vile!”.

Parole puntuali e piene di coraggio per Cinzia Cocchi: “ho avuto il piacere di essere accolta in tante case – ha detto il candidato Sindaco –  intanto cari amici e amiche voglio ringraziarvi ancora una volta per il sostegno e il coraggio che mi state trasmettendo. Non dobbiamo permettere che la sinistra torni a governare Nemi, perché i danni della sinistra sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo una scuola realizzata in una buca che agli occhi dei visitatori appare come un parcheggio. Ma purtroppo lì non c’è un parcheggio, c’è un’opera incompiuta da anni, malfatta e alla quale non abbiamo potuto metter mano per cambiargli ubicazione, perché avremmo dovuto pagare oltre un miliardo di euro alla Regione e non l’avevamo. E che cosa è stato fatto a partire dal giorno dopo le elezioni? Si è lavorato per remare contro la volontà di operare per il bene di Nemi realizzando un programma elettorale condiviso dai cittadini.
Un sindaco si sfiducia in Consiglio comunale e ciò non è avvenuto e questo dimostra che quella vile  operazione portata a braccetto con la sinistra è stata mossa soltanto da interessi di poltrone e di potere personale. Confido che saprete punire politicamente questi traditori, che hanno la sfrontatezza di richiedere ancora il Vostro voto. Con quali garanzie per il futuro?
 Aggiungo che c’è il rischio concreto che ogni voto dato a loro si trasformi in un voto dato alla sinistra! Vorrei tornare a governare di nuovo Nemi, lavorare alacremente per  concludere tutto quanto iniziato, per proseguire nella realizzazione di tutti i lavori pubblici già finanziati dalla Regione, per tentare con decisione di recuperare i finanziamenti perduti. Per portare a buon fine tutti i progetti e le opportunità che avevo programmato come l’acquisto del Castello Ruspoli, che costituisce un obiettivo tanto ambizioso quanto fondamentale per dare un nuovo impulso al turismo, alla cultura  e all’economia dell’intero paese, e che l’amministrazione di sinistra di venti anni fa aveva avuto occasione propizia di acquistare, scegliendo un ottuso atteggiamento di  chiusura a un investimento tanto importante.
Per difendere Nemi da un’eventuale amministrazione di sinistra che voglio ribadire, come sappiamo tutti, nei decenni scorsi, ha provocato solo danni irreparabili. Come il risarcimento del danno stabilito dal TAR per il caso ILCESA, che obbligherà i cittadini di Nemi a rimborsare quell’imprenditore che è stato vittima di  comportamenti “vessatori e persecutori”, da parte dell’Amministrazione di sinistra, a causa delle varianti al piano regolatore, adottate a raffica.
Desidero che sia ben chiaro un concetto: ogni voto dato a Bertucci è assolutamente inutile per Nemi e costituisce un voto in più per la sinistra ancora capeggiata da Canterani e da Colazza.
 




NEMI ELEZIONI, NEL COMIZIO DI CHIUSURA STEFANIA OSMARI PONE FINE ALLE POLEMICHE E VUOLE PROTEGGERE I CITTADINI DA EQUITALIA

Redazione

Nota di "Partecipazione Democratica" per Stefania Osmari Sindaco

“Canterani assessore esterno? Non sarà assessore. Noi siamo la discontinuità nella continuità, il rinnovamento partendo dai valori delle ultime amministrazioni di centro sinistra”. Così si apre il comizio finale di Partecipazione Democratica. Parole di una serena e raggiante Stefania Osmari che risponde laconicamente alle polemiche e agli attacchi professionali ricevuti rivolgendo l'attenzione  a Nemi. Espone il programma in maniera ferma e convinta, con proposte su rifiuti (avvio della differenziata porta a porta), turismo (riqualificazione del centro storico, del Lago e dei suoi sentieri, oltre che il parcheggio), scuola (termine dei lavori per la struttura), ambiente (ripubblicizzazione dell'acqua e stop al consume del territorio) e Equitalia, cercando di fare chiarezza sulla posizione del comune in merito alla nuova tassa IMU e al rapporto con la società di riscossione dello Stato.
Pochi i riferimenti agli altri e tutti mirati a sottolineare l'incoerenza di chi ha già governato e che oggi vuole fare l'oppositore di sé stesso come Alberto Bertucci, alle decisioni scellerate di depauperamento turistico ed economico compiute da chi, lasciando l'umiliazione del commissariamento oggi si ripresenta come Cinzia Cocchi e rispondendo alle sterili polemiche di Beatrice Faina e SEL riportando dettagliatamente i fatti con tanto di relazione sulla loro cronologia, riportata anche dai giornali.
Ecco poi l'ultima, l'ennesima, proposta di Partecipazione Democratica, a dimostrazione di un lavoro incessante di studio che dà la dimensione di come l'interesse sia per Nemi e non per la poltrona. Seguendo le proteste e le indicazioni dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sulla scia di quanto fatto o proposto da altri comuni e movimenti, Stefania Osmari dichiara:”Faremo di tutto per riuscire a escludere Equitalia dalla riscossione dei tributi locali come IMU e immondizia. Alcuni comuni, e anche la Regione Piemonte, lo hanno fatto e i benefici sarebbero enormi”: Un'azione del genere infatti consentirebbe un risparmio di migliaia di euro sugli oneri concessori dovuti a Equitalia. Ma è solo l'inizio. Gestire la riscossione internamente vorrebbe dire: evitare ai cittadini i pignoramenti folli; dare un punto di riferimento costante e presente; mettere nelle condizioni i contribuenti di pagare senza il fiato sul collo tenendo in considerazione il patrimonio e le condizioni economiche e sociali degli individui e conseguentemente poter studiare modalità di pagamento quasi personalizzate; evitare l'evasione fiscale.
“Nei limiti che ci impone il bilancio, non intendiamo tartassare i cittadini più di quanto non abbiano fatto i governi di centro destra. Io sono una cittadina tra i cittadini. Ci dobbiamo sentire tutti fortemente impegnati per il bene di Nemi”.