Bufera M5S: caso Muraro, l'email a Di Maio che dal palco di Nettuno si difende. E la Raggi non cede

di Angelo Barraco

Roma – Il Movimento Cinque Stelle è stato investito da una bufera che sembra non volersi placare, poichè dopo gli scandali che riguardano gli spostamenti dell’organico interno con relativo riassestamento e l’indagine che vede coinvolta l’assessore Paola Muraro, con l’accusa della violazione di norme ambientali, spunta una lettera esclusiva pubblicata dal Messaggero.it scritta da Paola Taverna a Luigi Di Maio datata 5 agosto in cui viene dato avviso in merito alle indagini in corso nei confronti di Paola Muraro. Paola Taverna chiede a Di Maio di condividere questa missiva con il resto dei componenti del direttorio nazionale, loro però hanno riferito di non essere stati informati. La missiva riporta il seguente testo:
 
“Caro Luigi, a scopo informativo ti scrivo questa mail a nome e per conto di tutto lo staff romano, certa che tu riferirai opportunamente agli altri colleghi del direttorio nazionale. A seguito della riunione odierna (05/08/2016) con gli altri membri dello staff è emerso quanto segue: 1) Questione nomine del Gabinetto: al momento non abbiamo ancora ricevuto comunicazione certa dei nomi che comporranno lo staff del Sindaco, nonostante le mie ripetute richieste. Raffaele Marra risulta ancora essere Vicecapo di Gabinetto, nonostante le nostre reiterate e decise richieste affinchè sia rimosso senza indugio da tale incarico. Ci preme sottolineare, inoltre, che da varie fonti giornalistiche ci pervengono segnalazioni documentate in merito alla insussistenza della qualifica di dirigente pubblico, stante una serie di provvedimenti giurisdizionali che avrebbero annullato la validità della nomina. Se questa tesi dovesse essere confermata, tale fatto dimostrerebbe inequivocabilmente l'impossibilità di poter svolgere tale ruolo il rischio di danno erariale e, aggiungiamo, sarebbe fonte di una situazione di insostenibile imbarazzo per il Movimento. Ribadiamo quindi il nostro parere già più volte espresso al Sindaco circa la necessità che venga immediatamente rimosso.
 
2) Questione rifiuti: come sai la situazione attuale è assolutamente delicata. Sempre da diverse fonti giornalistiche ci pervengono notizie circa l'imminente notifica di un avviso di garanzia all'assessore in questione per un'ipotesi di reato consistente in violazioni procedurali di verifica e controllo prescritte da TU ambiente per il trattamento dei rifiuti (circola la voce che possa trattarsi di truffa). Assessore in ogni caso già indagata secondo quanto risulta dalla visura ex art. 335 cpp. Allo stato attuale non possiamo escludere ulteriori evoluzioni dell'indagine che portino a contestazioni di maggiore gravità. Su questo punto ci consulteremo ulteriormente a stretto giro con il capo di Gabinetto al fine di definire meglio i contorni della vicenda e di valutare le opportune iniziative da intraprendere per salvaguardare l'immagine del Sindaco e dell'intero Movimento”.
 
Ieri, 7 settembre, I Cinque Stelle hanno scelto Nettuno per il loro vertice in merito alle vicende che stanno travolgendo il Comune di Roma. Una location strategica, nei pressi del luogo in cui Beppe Grillo tiene il suo spettacolo, ma anche perché hanno voluto scegliere un luogo defilato rispetto alla splendida cornice del Circeo e Fregene. Nettuno è importante perchè alla guida c’è il penta stellato Angelo Casto, l’ex vicequestore che alle comunali ha vinto con 69,06%. Di Maio è salito sul palco e ha parlato proprio dell’email sopracitata “Ho commesso un errore. Ho sottovalutato” riferendosi al contenuto dell’email che ha ricevuto. Ha aggiunto inoltre che “Non l'ho detto a Roberto, Carla, Carlo, Alessandro, l'ho sottovalutata e sono qui a dirvelo negli occhi”. Beppe Grillo è salito sul palco ringraziando “il direttorio che ha protetto Virginia Raggi. Andrà avanti, e noi vigileremo. Stiamo sfondando un sistema che era in piedi da 50 anni, che ci crediate o no", ha detto ancora il leader M5s, che ha concluso: "Andate a fanc… tutti!”, aggiungendo inoltre che “Raggi sta reggendo benissimo. Virginia andrà avanti. Sta attraversando una cosa che non auguro a nessuno, molto dura anche da un punto di vista psicologico, ma lei sta reggendo benissimo” e  che “Virginia è come il primo sindaco negro nel 1968 nel Mississipi”. Ha inoltre ringraziato i ragazzi del direttorio e la Sindaca “Poi le palle le dovete tirare fuori voi. La domanda che dovete farvi è: mi riguarda questa cosa? Se la risposta è sì, allora diventate voi sindaci del territorio, proteggetelo! Oggi la più grande forma di politica è dire di no”. Ha parlato della reazione al sistema, dicendo che “e' una cosa bellissima. E' una meraviglia. Siamo entrati nella superfetazione della merda cosmica”. Grillo non ha incontrato la Raggi a Roma ma ha preferito piuttosto parlare telefonicamente con la Sindaca sul caso Muraro, lei avrebbe ribadito di essere in attesa di leggere le carte e poi prenderà una decisione. In un’intervista sul Blog di Grillo la Sindaca ha dichiarato che “Lo dico chiaro a tutti: saranno i pm a decidere se c'è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l'assessore deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche”. Un altro nome finito nell’occhio del ciclone è quello di Salvatore Romeo, a lui dovrebbe essere ridotto lo stipendio. La Raggi da riferito “Non è passato giorno senza che ci sia un attacco, un'accusa. Io ho le spalle larghe e non ho paura. Voglio migliorare Roma Sono stati giorni e notti di lavoro senza sosta – scrive ancora – mi sto dedicando anima e corpo alla città. Siamo dei cittadini chiamati a ricostruire dopo 30 anni di cancrena di un sistema politico corrotto”. 



Direttorio M5S: via dalla giunta di Raggi Muraro e De Dominicis. È bufera

di Angelo Barraco
 
Roma – Continua il braccio di ferro tra la Sindaca Virginia Raggi e il direttore del Movimento 5 Stelle, che dopo una riunione durata 10 ore ha chiesto di ridiscutere alcune nomine e che l’assessore all’Ambiente Paola Muraro e il neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis lascino la giunta capitolina. Viene chiesto alla Sindaca di rivedere le posizioni di Raffaele Marra, vicecapo di Gabinetto; Salvatore Romeo, capo segreteria. La Sindaca avrebbe dato la sua piena disponibilità in un primo momento, ma poi ha riflettuto bene su eventuali scelte e ha fatto un passo indietro. Si presume che la Raggi possa seguire la linea dello spostamento di incarico del suo fedelissimo Raffaele Marra, l’altro suo fedelissimo Salvatore Romeo invece , capo segretario, potrebbe subire un taglio di compenso. La Raggi invece è determinata a non toccare la posizione del neo assessore al Bilancio Raffaele De Domincis, in merito alla posizione di Paola Muraro, si attendono le carte dell’indagine che la vede coinvolta. La riunione durata dieci ore vedeva riuniti i vertici del M5S tra cui Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Stefano Vignaroli, Paola Taverna. Il membro del direttorio Roberto Fico ha dichiarato “La riunione non è finita, è solo sospesa e potrà continuare anche domani, è una riunione in fieri”. Fico ha spiegato inoltre che nel corso della riunione è stato sentito Beppe Grillo. Non si è parlato soltanto del caso Muraro ma dell’intero caso-Roma, con l’obiettivo di trovare una soluzione per uscire dal marasma capitolino in cui si trova adesso la giunta. Intanto sul blog di Grillo appare il seguente messaggio “L'affaire Muraro/Raggi a Roma sta minando l'intero progetto del Movimento. Trasparenza, legalita', democrazia diretta, coinvolgimento della rete, nulla di tutto cio' e' stato fatto in questa imbarazzante vicenda romana, prima di tutto fuori la Muraro e poi scuse della Raggi alla Roma per bene. A Roma ci giochiamo tutto e va fatta chiarezza e tutto subito, se si e' sbagliato si corregge, non facciamo come il piddi”. Oggi, 7 settembre, Beppe Grillo sarà a Roma e incontrerà la Sindaca Virginia Raggi. Il legale dell’assessore Muraro, accusato della violazione di norme ambientali, ha riferito “"Ho incontrato i titolari dell' indagine che vede coinvolta l'assessore Muraro a cui ho ribadito la piena disponibilità ad un interrogatorio per chiarire tutti i punti di questa vicenda”. Intanto la Procura di Roma ha avviato un’indagine in merito alla nomina di Carla Raineri a capo di Gabinetto, che si è dimessa nei giorni scorsi. Questo procedimento è stato avviato come atto dovuto alla luce dell’esposto che nei giorni scorsi è stato presentato da Fdi, nella denuncia si legge “l'amministrazione capitolina, nella deliberazione 14/2016” sarebbe “incorsa nel vizio di legittimità in violazione” di decreti legislativi e del “Regolamento sull'ordinamento degli Uffici e servizi dell'Ente”. La giunta M5S a Roma è in balia di una tempesta che sembra gonfiarsi di giorno in giorno e destabilizzare quella che è la voce grossa del movimento. Il web a tal proposito si schiera su più fronti, c’è chi vorrebbe le dimissioni della Raggi, dai semplici cittadini ai politici che incitato da Sindaca a lasciare la preziosa poltrona capitolina per far posto a gente competente, c’è chi invece incita positivamente il suo operato, incoraggiandola e incentivando un’attività ancora embrionale che potrebbe portare risultati ottimale con il dovuto tempo. Intanto Paola Muraro, che è indagata, ha consegnato un dossier di mille pagine alla commissione Ecomafie e il suo legale ha fatto sapere che vuole essere sentita dai pm. Di Maio non ha voluto partecipare al programma “Politics” e Di Battista ha interrotto il suo tour, riferendo che a Roma ci sono dei problemi e ha preferito tornare. “Roma è diventata un brutto parcheggio. È indecente il modo in cui viene degradata una delle più belle città del mondo” diceva Alberto Sordi. 



Caos stellare, Raggi nel ciclone: il neo assessore De Dominicis nominato dopo telefonata del fratello del legale di Previti

di Chiara Rai

"Da Grillo ho avuto un sms di sostegno. Ci sono stati degli errori, ma ora siamo più forti. Sulla nostra posizione sull'Olimpiade diremo qualcosa molto presto". Nonostante la guerra stellare in corso sembra tutto a posto in casa M5S a sentire il sindaco Virginia Raggi in un'intervista al Corriere della Sera in merito alle questioni urgenti sul suo tavolo, dalle dimissioni al caso dell'assessore ai Rifiuti Paola Muraro. Il primo cittadino ha confermato inoltre di essere in contatto con il direttorio pentastellato: "Certo. Ci sentiamo come è normale che sia. A volte posso chiedere qualche consiglio legato alla loro esperienza. E loro mi chiedono come sta andando. Normali conversazioni". Un eventuale fallimento a Roma del movimento avrebbe riflessi anche a livello nazionale? "Io credo che, al contrario, c'è chi teme che il M5S possa fare bene a Roma per poi andare al governo in Italia. Hanno paura di no", è la replica del sindaco di Roma. Raggi in queste ore si sta affannando a dimostrare che non c'è empasse ne paralisi dell'attività nonostante tutto.

Il caso De Dominicis Eppure nonostante l'apparenza e le parole rassicuranti della sindaca, la guerra stellare intestina non sembra essersi placata. Infatti il neo assessore al Bilancio, Raffaele De Dominicis, in una intervista, ha ammesso di essere stato nominato al ruolo che fu di Marcello Minenna, dopo una telefonata dell'avvocato Pieremilio Sammarco, titolare di uno studio di diritto amministrativo e fratello di Alessandro, avvocato penalista già legale di Cesare Previti, presso il cui studio l'attuale sindaco di Roma ha svolto il proprio tirocinio. Ce n'è abbastanza per alimentare un fuoco ininterrotto di comunicati e dichiarazioni via Twitter da parte del Pd, romano e non.

Pd all'attacco La più agguerrita, in questo senso, sembra essere la deputata Alessia Morani, che dei dem è anche vice capogruppo alla Camera: "In omaggio alla trasparenza, oggi dalle parole dello stesso neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis apprendiamo che la scelta è stata fatta su indicazione dell'avvocato Sammarco. Un'ulteriore conferma, dopo il caso Marra, che a Roma sta tornando indietro sia nei metodi di decisione, sempre i n circoli di potere ristretti e opachi, sia nei legami con quel mondo della peggiore destra che tanti danni ha fatto alla città. Nessun nuovo vento, nessun cambiamento, ma solo il perpetuarsi dei peggiori vizi della capitale", spiega Morani. E il deputato Pd Ernesto Carbone affonda: "Alemanno e Previti dettano legge nella giunta capitolina con buona pace dei grillini e delle loro ansie di presunto cambiamento, aspettative asfaltate dalla stessa Raggi". Il senatore ultra renziano Andrea Marcucci sottolinea la mutazione repentina che sembra interessare il dna stesso dei Cinque Stelle: "Streaming? Referendum? Uno vale uno? Macché, ora basta segnalazione di un amico di destra", scrive su twitter.

 

Il caso Muraro in Ecomafie "A fine luglio ho chiesto alla Procura e ho saputo di essere indagata". Così l'assessore all'Ambiente di Roma Paola Muraro risponde al presidente della commissione Ecomafie Alessandro Bratti ammettendo di sapere da oltre un mese di essere iscritta nel registro degli indagati relativo alla maxi-inchiesta sul sistema rifiuti nel Lazio Il sindaco di Roma e l'assessore partecipano all'audizione che si svolge nella commissione parlamentare sul Ciclo dei rifiuti. "Il 18 luglio è stato rilasciato alla dottoressa Muraro, su sua richiesta, il certificato che attesta l'iscrizione nel registro degli indagati" afferma la Procura di Roma rispondendo a una richiesta formale della commissione parlamentare e che il presidente Bratti legge prima di cominciare l'audizione. "Informo la commissione di aver indirizzato (alla Procura, ndr) una richiesta formale per conoscere se la dottoressa Muraro sia persona sottoposta a indagini da parte della Procura e per quali reati. A riguardo la Procura stessa ha risposto che la dottoressa Muraro è stata iscritta nel registro degli indagati il 21 aprile 2016".

L'ammissione di Raggi "Sapevo del fascicolo" "Sono venuta a conoscenza del fascicolo che riguarda Muraro nella seconda metà del mese di luglio, ma siamo in attesa di conoscere l'indagine. C'è solo un fascicolo aperto a suo nome e non sappiamo nulla". C'è anche il sindaco di Roma Virginia Raggi in commissione Ecomafie. Il primo cittadino, incalzato dalle domande, ha ammesso così di aver saputo che ci fosse un fascicolo aperto a nome del suo assessore. "Non c'è alcun avviso di garanzia – ha sottolineato la sindaca – Abbiamo fatto una valutazione in una riunione in cui era presente l'ex capo di Gabinetto e ci ha confortato da questo punto di vista, è una contestazione troppo generica per capire di cosa stiamo parlando. Quando sapremo di più prenderemo provvedimenti". Qualche ora prima dell'audizione in commissione parlamentare Ecomafie il sindaco grillino posta un video sul suo profilo Facebook e parla di "resistenze e della volontà di andare avanti"

 

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Red. Pol.

ROMA – La bufera non si placa  per la giunta comunale di Roma, guidata da Virginia Raggi dopo le cinque dimissioni, tra cui il capo di gabinetto e l'assessore al bilancio, avvenute giovedì scorso. Secondo quanto si legge su alcuni quotidiani oggi in edicola, l'assessore all'ambiente Paola Muraro è indagata dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio e violazioni di norme sull'ambiente.

"A oggi Muraro afferma di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. Non esistono le carte per poter valutare", ha detto Luigi Di Maio durante la festa de Il Fatto Quotidiano parlando della notizia dell'avviso di garanzia all'assessore Muraro. "A chi si sta sfregando le mani in questo momento per questa ennesima questione che prende la ribalta nazionale – ha aggiunto Di Maio – dico che il Movimento non ha mai fatto sconti a nessuno, soprattutto al suo interno. Stiano sereni i nostri detrattori che pensano di azzopparci. Non faccio dichiarazioni sui se".

Il nome dell'assessore, dunque, figurerebbe nel registro degli indagati da circa tre mesi e cioè prima della sua nomina. La notizia arriva a sole 24 ore dalla convocazione della Muraro in commissione Ecomafie dove è fissata per domani una audizione assieme al sindaco Raggi. Il nome della Muraro, che per 12 anni è stata consulente dell'Ama (municipalizza dei rifiuti) nelle scorse settimane era già stato accostato alle inchiesta che la Procura capitolina aveva avviato e in particolare quella sul tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà di Manlio Cerroni.

Il pm Alberto Galanti nel procedimento indaga per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti, truffa e frode nelle pubbliche forniture. Il nome della Muraro compare anche in una serie di intercettazioni, ritenute all'epoca dagli inquirenti non penalmente rilevanti, dell'inchiesta su Mafia Capitale. Dialoghi in cui compaiono anche imputati eccellenti del maxiprocesso: il ras delle coop romane, Salvatore Buzzi, e l'ex ad di Ama, Franco Panzironi.
Quelle intercettazioni saranno ora acquisite dalla Procura e finiranno nel filone delle indagini sullo smaltimento dei rifiuti a Roma.

Raggi, "siamo al lavoro e non ci fermiamo" – "Il lavoro non si ferma. In Campidoglio con i consiglieri per il nuovo assessore al Bilancio". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi su Facebook, parla del lavoro che sta facendo per trovare il successore del dimissionario Marcello Minenna. Un lavoro che va avanti, dunque, anche nel giorno in cui i giornali riportano la notizia dell'assessore Paola Muraro indagata per abuso d'ufficio e reati ambientali.

 

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Campidoglio, Raggi dopo le dimissioni da saga stellare: "Diamo fastidio ai poteri forti"

di Paolino Canzoneri

ROMA – "Se qualcuno pensa che governare Roma sia una cosa semplice ha proprio sbagliato linea di pensiero". Questo ha detto ieri il Deputato vice presidente della Camera Luigi Di Maio a seguito dei giorni convulsi che tormentano la giunta della neo Sindaca Virginia Raggi alle prese con le prime forti difficoltà e con una mancanza di fiducia nonostante ancora non si fossero compiuti molti passi. Le dimissioni del Capo di Gabinetto Carla Raineri e l'assessore al bilancio Marcello Minenna sono già un colpo basso alla stabilità della giunta e l'abbandono dei vertici dell'ATAC, l'azienda di trasporto pubblico della capitale, il direttore generale Marco Rettighieri e gli amministratori unici Armando Brandolese e Alessandro Solidoro danno una netta sensazione che si cerchi di fare cadere la giunta troppo prematuramente dando per scontato incapacità e incompetenze a gestire la capitale che da sempre ha causato notti insonni per molti "primi cittadini" degli ultimi 20 anni. "Diamo fastidio ai poteri forti, Siamo determinati a lavorare per il bene della città. Queste dimissioni non ci spaventano e stiamo valutando personalità di grande rilievo e caratura". Cosi risponde la sindaca determinata a ricucire le falle apertesi nella giunta e le nuove proposte non si sono fatte attendere. Manuel Fantasia in primis, esperto di trasporti, ingegnere nucleare con esperienza a livello internazionale dovrebbe raggiungere la carica di nuovo amministratore unico di ATAC e per "non perdere tempo", su sua iniziativa, ha disposto una verifica su tutte le delibere di nomina dei componenti del suo gruppo di collaboratori per appurare correttezze e vagliare al ribasso compensi e premi. Curriculum alla mano, Virgina Raggi sta vagliando e cercando sostituti di alto spessore per le cariche rimaste al momento vacanti di ATAC e AMA nell'affannossa ricerca per trovare professionisti migliori dei precedenti. La poca fiducia riposta da sempre nel movimento pentastellato è motivata dal modus vivendi ossia lontani da alleanze, inciuci, biechi interessi personali e facili arricchimenti in linea con la casta che sin dai tempi di Alemanno, Marino e Tronca reclamavano pazienza e fiducia vista l'enorme difficoltà a gestire la capitale, la stessa pazienza e fiducia che oggi da più parti viene negata alla Raggi. "Non arretreremo nemmeno di un millimetro, andremo avanti", risponde con veemenza il pentastellato Di Maio ma è pur vero che il tempo vola e, come se non bastassero le difficoltà con le sostituzioni, la Regione Lazio ha dato alla prima cittadina un ultimatum sullo stadio della AS Roma per ragioni legate alla documentazione relativa al progetto su cui manca il parere di conformità e quindi la Regione non aprirà la conferenza dei servizi. Con un secco e laconico messaggio la Regione ha motivato il problema: "Nella nota di presentazione del progetto manca l’espressione del parere di conformità alla delibera votata dal Consiglio comunale con la quale si dichiarava la pubblica utilità dell’opera e si evidenzia esclusivamente il permanere di alcune carenze di documenti/elaborati.  Nella nota di accompagno al progetto, a firma del direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale e a seguito del lavoro svolto dal gruppo interdipartimentale, sono allegate inoltre, le relazioni dei dipartimenti interessati. Nei prossimi giorni gli Uffici della Regione esamineranno l’intera documentazione pervenuta”. Le critiche da Pd e FI no sono mancate e come prassi non mancheranno mai, ma la politica è anche questo. La giunta Raggi dovra dimostrare capacità e forza nel garantire risposte giuste in tempi brevi senza la presunzione di superiorità assoluta sempre in bella evidenza nei volti della dirigenza pentastellata e nel gioco delle parti anche l'opposizione farebbe meglio ad evitare polemiche e critiche a tutto spiano nell'assoluto disinteresse per una città stremata da problematiche ed esigenze sempre più urgenti da risolvere.




Roma, Raggi: via libera al bando per le periferie. Dal governo 18 milioni

Redazione

ROMA – La giunta capitolina ha approvato oggi la partecipazione di Roma Capitale al "Bando Periferie 2016", che prevede lo stanziamento per Roma di 18 milioni di euro da parte del Governo. I progetti presentati dall'amministrazione Raggi ammontano pero' a un investimento complessivo di 50 milioni di euro, cosi' da proporre una rosa ampia di proposte. "Abbiamo approvato oggi le delibere sulla riqualificazione delle periferie", ha spiegato il sindaco Virginia Raggi al termine della riunione di giunta, parlando di "bandi che ci consentiranno di accedere a fondi per ricucire il tessuto urbano periferico e riqualificare le aree verdi. Abbiamo presentato due progetti su due forti importanti, il Forte Trionfale e il Forte Boccea", ha continuato la prima cittadina, e "l'idea e' quella di rifunzionalizzarli insieme ai cittadini, soprattutto prevedendo delle aree di partecipazione per la progettazione, il coworking". Altri "progetti importanti riguardano la riqualificazione di Corviale e San Basilio", ha aggiunto Raggi, mentre ci sono "4 milioni per lo sviluppo delle Pmi nelle periferie. Speriamo che il governo, al quale arriveranno questi progetti, voglia approvarli e voglia finalmente consentire a Roma? di ripartire con un nuovo concetto di urbanistica a consumo di suolo zero, e che rispetti una nuova visione della citta'"

Quanto ai tempi, "entro il 29 agosto vanno presentati, oggi abbiamo chiuso questi progetti e domani dovremmo chiudere anche quelli della citta' metropolitana. Il nostro lo abbiamo fatto nei tempi previsti", ha rivendicato il sindaco, concludendo: "Riguardo al volume di investimenti in termini economici il bando prevede 18 milioni di euro, ma noi abbiamo presentato progetti per 50 milioni di euro. Sara' a questo punto il governo a scegliere quali privilegiare, ma riteniamo di aver fornito una rosa importante dalla quale scegliere". I progetti approvati prevedono: 4.342.000 per le nuove piccole e medie imprese in periferia; 2.550.000 in favore di un'ampia riqualificazione di Corviale, che include il completamento della scuola in via Marino Mazzacurati; 787.500 per la riqualificazione di San Basilio e San Cleto; 3.894.100 per una serie di interventi straordinari di recupero degli spazi pubblici di quartiere (piazze, parchi, giardini), nei Municipi IV, V, VI, VII, XIII, XIV, XV; 1.955.000 per la sicurezza delle strade e per la promozione della mobilita' sostenibile; 3.000.000 per la rigenerazione del Forte Trionfale; 2.000.000 per la rigenerazione del Forte Boccea; 7.688.400 per la rigenerazione urbana del quartiere Massimina; un piano di riqualificazione del litorale romano, in particolare con la ristrutturazione di un edificio pubblico che verra' dato in dotazione della Polizia Locale (previsti 13.096.000 di spesa per un'operazione che produrra' un risparmio di 1,2 milioni di euro l'anno); 9.500.000 per il Polo produttivo delle arti e dei mestieri del Teatro dell'Opera; 7.430.000 per l'Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, progetto di riqualificazione e sicurezza urbana




COMUNALI ROMA: FOCUS SULLA SICUREZZA. PER GIACHETTI L'ASSO TAGLIENTE, INCOGNITA PER RAGGI

di Chiara Rai

La sicurezza di Roma è un tema fondamentale che dovrà essere affrontato con la massima competenza e serietà dal futuro sindaco di Roma. L'Osservatore d'Italia ha inteso fare un focus su questo fondamentale tema pubblicando i punti che Raggi e Giachetti intendono attuare sotto il profilo della sicurezza. Abbiamo chiesto a entrambi gli staff dei candidati sindaci di poterci inviare nel dettaglio i punti salienti che riguardano questo importantissimo tema. Dal Prefetto Francesco Tagliente, ex Questore di Roma, chiamato da Giachetti a far parte della Giunta come tecnico, ci è pervenuto del materiale che ben illustra cosa si intende realizzare per la sicurezza a Roma. Stessa cosa non può dirsi invece di Raggi in quanto sono state inviate dalla redazione de L'Osservatore d'Italia svariate mail di richiesta del programma nel dettaglio ma nonostante una gentile risposta telematica (inoltreremo la richiesta ecc…) non abbiamo ricevuto altro e, dato che i tempi stringono e il ballottaggio è alle porte, abbiamo intenzione di soddisfare i nostri lettori.


Ecco le proposte sulla Sicurezza e Decoro Urbano che compaiono sul sito web di Virginia Raggi. Per l’attuazione non sappiamo chi della squadra della pentastellata si occuperà del tema


Sicurezza urbana
Il principio di legalità è il cardine della convivenza civile ed è fondamento per la sicurezza della comunità urbana. Solo il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, da parte dei cittadini, residenti e ospiti, e da parte dell’’Amministrazione Capitolina consentirà di dare finalmente soluzione ai problemi che ancora gravano sulla città, per arrivare, finalmente, a godere di una città sicura, a cominciare dalle periferie. Le risorse attualmente in dotazione all’Amministrazione Capitolina per affrontare con forza ogni aspetto in cui si manifesta l’illegalità ed il degrado urbano nei singoli municipi sono male impiegate: l’approccio con piccoli interventi e senza continuità degli impieghi, rende sempre impunito e più forte il fenomeno da contrastare, accrescendo così la frustrazione dei cittadini e degli operatori capitolini. Occorre un maggiore coordinamento che dovrebbe essere svolto da un apposito ufficio del Campidoglio.

Approccio interforze
E’ da agevolare in tutte le sedi competenti una collaborazione interforze e interdisciplinare (forze di Polizia, ASL, INAIL, Polizia Locale) contro i fenomeni di illegalità che si verificano nel territorio comunale. Proprio sul piano della collaborazione tra diversi organi di controllo in una situazione di competenze distribuite si evidenzia la possibilità di fortissimi margini di miglioramento della situazione di diffuse insicurezza e illegalità. Tale approccio si sostanzierà nell'ambito dei lavori del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ove il Sindaco svolgerà un ruolo attivo e propositivo.

Regolamento di Polizia Urbana
Il Regolamento di Polizia Urbana disciplina attività e comportamenti dei cittadini con lo scopo di consentirne la civile convivenza e la tutela dell’ambiente, dei beni pubblici e del patrimonio artistico e storico della Città. E’ uno strumento normativo utile, che dovrà essere necessariamente aggiornato e implementato per uscire dalla logica distorta delle ordinanze sindacali estemporanee dettate dall’urgenza, anche mediante un approccio partecipato dalle medesimo Forze dell’Ordine.

Riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale
La percezione non buona da parte dei cittadini riguardo l’efficienza della Polizia Locale trova riscontro nelle lacune organizzative dello stesso. Per sanare queste inefficienze non è più rinviabile una riorganizzazione del Corpo che provveda ad eliminare duplicazioni di strutture e frammentazione di competenze. Si rende necessario, quindi, rivedere funzioni e distribuzione territoriale in una rinnovata struttura organizzativa che consenta di rendere la Polizia Locale uno strumento importante per la tutela del cittadino e del territorio. Tale riorganizzazione non può prescindere da un confronto effettivo con le esigenze del Corpo stesso.

112, numero unico per le emergenze, realmente efficace sul territorio
Recentemente è stata data attuazione alla direttiva dell’Unione Europea per l’istituzione anche nella Provincia di Roma del Numero unico per le emergenze (N.U.E), il 112 europeo, un servizio attivo da decenni in molti altri paesi. È in fase di completamento il raccordo con la Polizia Locale come soggetto indispensabile per gli scopi del servizio. Infine, occorrerà dotare il territorio di una Centrale Operativa Unica realmente efficace.

Sicurezza Stradale
La perdita di numerose vite umane nel territorio di Roma Capitale è un tragico ed evitabile risultato dovuto principalmente al comportamento scorretto degli utenti della strada e alla pessima qualità di strade e segnaletica. È necessario provvedere a una efficace formazione e sensibilizzazione dei giovani riguardo ai comportamenti errati e all’impiego delle nuove tecnologie come strumento di deterrenza e prevenzione dei comportamenti scorretti.Completerà il quadro un maggior controllo stradale.

Piano Comunale per l’affermazione della cultura della legalità

Investire con continuità proprio sulle giovani generazioni per affermare il principio condiviso del rispetto dei beni pubblici: occorre infatti colmare la deformazione culturale che determina il disprezzo e l’incuria dei luoghi pubblici e, al tempo stesso, promuovere azioni che migliorino il decoro urbano, la vivibilità degli spazi comuni, il benessere di tutti i cittadini.

Legalità nella gestione e uso del patrimonio immobiliare pubblico
Non può essere più ignorato un ambito nel quale si rileva un’illegalità tollerata da parte dell’amministrazione capitolina quale è il caso delle occupazioni di beni immobili e spazi pubblici. Per raggiungere l’obiettivo di una piena affermazione della legalità nella gestione di tali beni, occorre necessariamente considerare le diverse tipologie di occupazioni e le motivazioni che l’hanno indotte, per individuare percorsi differenziati ed efficaci per il ripristino di una piena legalità, comunque tutti improntati sull’evidenza pubblica delle procedure valorizzando, al contempo, le esperienze di solidarietà sociale già intraprese.

LE TRE PRIORITÀ

● Efficace coordinamento delle politiche per la sicurezza

● Riorganizzazione del Corpo della Polizia Locale

● 112, numero unico per le emergenze efficace sul territorio

 

 

Ecco le proposte sulla Sicurezza e Decoro Urbano di Roberto Giachetti. Per l’attuazione ha voluto nella sua squadra come tecnico l’ex Questore di Roma Francesco Tagliente

#I problemi della criminalità a Roma sono noti.
Inutile negare che Roma abbia diversi problemi di sicurezza. Chi ci vive li conosce bene, a cominciare dal degrado urbano, l’illegalità diffusa, l’abusivismo, la microcriminalità, la corruzione e salendo la scala della pericolosità arriviamo fino a mafie e criminalità organizzata. Ogni reato rappresenta una grave ferita per chi lo subisce, ma è anche un colpo alla vivibilità cittadina, all’offerta turistica, all’economia cittadina.
Giustamente i romani rivendicano il diritto a vivere in sicurezza così come gli operatori economici chiedono di poter lavorare e investire senza il timore di subire condizionamenti ambientali. Ma strettamente connesso al tema della sicurezza urbana, c’è quello del decoro perché l’ambiente determina il comportamento sociale. Un idoneo sistema di illuminazione di una zona critica è già un deterrente forte per alcune forme di reato e incide sulla percezione della sicurezza. Ecco perché sono convinto che accanto alle politiche di prevenzione da sviluppare con le Forze di Polizia e i Vigili Urbani sia necessario un uso intelligente delle tecnologie esistenti e un loro potenziamento, oltre che un maggiore coinvolgimento dei cittadini. Ma un piano del genere non avrebbe la giusta efficacia senza interventi strutturali sul decoro urbano.


#Rispetto delle competenze e coesione fra le Istituzioni

Per una saggia politica di prevenzione è necessario tenere distinti Ordine Pubblico, Sicurezza Pubblica e Sicurezza Urbana, ma una gestione di successo non è possibile se non si punta ad una coesione fra le Istituzioni. Eventuali e possibili incomprensioni tra organismi governativi e comunali vanno superate alla radice, rispettando i confini delle proprie attribuzioni, senza cedere alla tentazione di sottrarre spazi di competenza a chi ne ha titolo. Un esempio classico è la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, per reprimere i reati e colpire i colpevoli ci sono la Magistratura, vari Organismi interforze, e le Forze di Polizia. Quel che può fare il Comune e mettere a disposizione le informazioni e concentrare l’attenzione sulla prevenzione della corruzione e sulla sicurezza urbana. Ecco perché ritengo importante:


#un Desk anticorruzione e antimafia

Il Sindaco dovrebbe istituire un organo collegiale, un “Desk anticorruzione e antimafia” che metta a fattore comune tutte le conoscenze delle varie articolazioni interessate del Comune sviluppando azioni congiunte, per prevenire le possibili infiltrazioni della criminalità nei vari settori dell’Amministrazione capitolina ma anche in quelli commerciali ed imprenditoriali ritenuti sensibili, attraverso il continuo monitoraggio degli appalti e delle licenze pubbliche (tenendo conto dei subentri e delle volture).

#Più Forze di Polizia e Vigili Urbani nelle aree critiche
Do per scontata l’esigenza di tendere al ripianamento degli organici delle Forze e dei Corpi di Polizia e di mantenere a Roma le Forze impegnate per la sicurezza Giubileo. Ma non basta, bisogna pensare anche a recuperare e razionalizzare risorse che abbiamo ora da destinare al controllo operativo, soprattutto delle periferie, riorganizzando alcuni settori di attività di supporto.

Alcuni esempi:


#riorganizzane e valorizzazione del Corpo dei Vigili Urbani
Penso, per esempio, ad una generale riorganizzane e valorizzazione del Corpo dei Vigili Urbani, rilanciando l'attività operativa esterna, ma penso anche che vada soprattutto riorganizzata la Centrale operativa del Corpo, convogliando su di essa tutto il flusso delle comunicazioni in modo da poter monitorare tutte le criticità del territorio e coordinare gli interventi immediati. Un lavoro che va oltre la gestione dell’emergenza per allargarsi alla mappatura delle criticità ed alla programmazione delle attività amministrative.”
 

#‎Tecnologie‬ per una città sicura.
Vanno censiti tutti i sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, che insistono sulle aree pubbliche, per consentire agli operatori di polizia di sapere sempre dove sono dislocate le telecamere attive, in questo modo non solo si aumenta la capacità di controllo ma si alleggerisce pure il carico di lavoro degli operatori stessi, a beneficio della sicurezza generale. Tutte le informazioni disponibili vanno comunque messe a sistema e vanno promossi investimenti sulla video-analisi, per agevolare il riconoscimento di veicoli o persone ritenute a rischio per la sicurezza della città.

#Consiglio per la Sicurezza Urbana: Partenariato territoriale
Il controllo a distanza non può però bastare. Servono un maggiore coinvolgimento dei cittadini e interventi strutturali sul decoro urbano. Penso ad una “App” con la quale tutti, dai cittadini, ai dipendenti del Campidoglio e delle imprese partecipate, in servizio nei quartieri, possano segnalare situazioni di degrado urbano e disagio sociale, per orientare gli interventi prioritari. E ovvio inoltre che per conoscere a fondo le problematiche della città ed individuare le cause di situazioni devianti o di quelle che determinino semplici percezioni d’insicurezza bisogna andare nelle aree periferiche o ritenute a rischio, dove l’occhio e le orecchie dei rappresentanti delle istituzioni e dell’Amministrazione, non riescono ad arrivare. Parlo del partenariato territoriale con incontri presso i Municipi e a livello Capitolino.

#Attenzione alle fragilità
Le Istituzioni hanno il dovere di promuovere tutte le iniziative possibili per garantire il diritto alla sicurezza a cittadini, turisti ed operatori economici e a rivolgere particolare attenzione a chi si trova in una condizione di fragilità. Penso ai bambini, agli anziani, e alle donne e a chiunque possa trovarsi in situazioni di difficoltà.

#Sicurezza dei plessi Scolastici e più illuminazione dei parchi pubblici
Ecco perché serve un programma di potenziamento dell’illuminazione pubblica nei luoghi della città a rischio o anche solo dove si concentrano i soggetti più deboli, è quindi necessario garantire maggiore sicurezza nei parchi pubblici e nei plessi scolastici, favorendo la polifunzionalità, anche nelle ore serali.

#‎Servizio‬ di ascolto e sostegno antiusura e antiracket.
Sono soggetti deboli anche quelle categorie sociali che versano in una condizione di sofferenza economica “incolpevole”. Commercianti, imprenditori, cittadini colpiti dalla crisi che non possono permettersi di rivolgersi ad un avvocato o ad un commercialista, con il rischio concreto di cadere in mano ad usurai o, ancora peggio, in quelle pericolose situazioni di solitudine e scoraggiamento, che in alcuni casi sfociano in tragedie familiari. Tutti questi soggetti vanno ascoltati, sostenuti, consigliati. Va rilanciato il ruolo degli Sportelli territoriali di ascolto e per i casi più complessi va attivato un “Servizio di ascolto e sostegno” che metta insieme una rete volontaria di competenze e professionalità in ogni settore utile. Un servizio che combatta anche le piaghe del racket e dell’usura nella piccola imprenditoria, perché la crisi economica in cui versano persone, famiglie, operatori ed imprese, ha effetti negativi sulle forze sociali ed economiche, e favorisce i circuiti dell’illegalità alimentando disagio scoraggiamento, con esiti anche tragici.

#Campi Rom
Una città come Roma deve reagire e contrastare tutte le forme di degrado, comprese quelle rappresentate dai Campi Rom e dalle baraccopoli abusive, ma deve anche combattere l’emarginazione sociale e diminuire le differenze. Roberto Giachetti ha detto che nel suo primo mandato andranno chiusi 3 dei 10 campi ufficiali della città. Nel frattempo, in attesa della chiusura, servono interventi immediati congiunti di assistenza e di sicurezza. Partendo dai campi più critici (dove spesso vengono bruciati plastica e rifiuti) si deve procedere con la politica del doppio binario: attenzione nei confronti di chi ha bisogno di essere assistito e controlli e interventi rigorosi nei confronti di chi delinque e non ha diritto all’assistenza. Per procedere in questo senso bisogna che la Polizia Municipale, supportata dai servizi sociali, sia messa nelle condizioni di fare i controlli, anche dentro i camp,i e di far rispettare i regolamenti.
L’AMA deve assicurare un continuo prelievo di rifiuti dai campi tenendoli puliti. Alle istituzioni governative va richiesto uno specifico intervento in materia di prevenzione e contrasto dei reati ambientali. Sono necessarie, però, anche delle verifiche patrimoniali (partite iva, movimenti bancari, catasto, pra). Chi non ha i requisiti soggettivi richiesti dovrà cercarsi un percorso autonomo e uscire dai campi.

#Linea diretta per far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e i dei vigili urbani.
Il lavoro di sorveglianza e pulizia di Vigili e Ama va integrato da un Servizio per i cittadini che vivono intorno ai campi. Se riscontrano delle anomalie devono poter chiamare una linea diretta e far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e dei vigili urbani.

#Osservatorio provinciale sui furti di rame
Collegato a questo servizio serve anche un osservatorio apposito per prevenire i roghi di mucchi di plastica nei campi e contrastare più efficacemente i furti di rame, che hanno impatti negativi sull’erogazione di servizi essenziali, come l’illuminazione cittadina, il trasporto, l'energia e le telecomunicazioni. Va promossa quindi l’istituzione di un 'Osservatorio provinciale sui furti di rame al fine di condividere informazioni e adottare strategie mirate e più efficaci, con il contributo di tutti i soggetti, pubblici e privati: Amm.ne comunale, Forze e Corpi di Polizia, Ufficio delle Dogane, ENEL, ACEA Ferrovie, Anie, Telecom.

#Gioco d'azzardo patologico: verso una Roma No Slot.
La ludopatia rovina vite e famiglie. Va gestita l’emergenza gioco d'azzardo patologico che affligge anche i giovani e giovanissimi. Serve un regolamento che, recependo la legge 5/2013 della Regione Lazio, preveda limitazioni per il posizionamento di slot machines e sale giochi in prossimità di luoghi sensibili, come scuole e ospedali, e che introduca limitazioni orarie, ma va pure rilanciata una campagna di comunicazione e sensibilizzazione diretta ai soggetti più fragili e vietati i messaggi pubblicitari che promuovono il gioco d'azzardo. Servono, infine, incentivi per le attività commerciali che rimuovano le slot machine o le videolottery già installate o per quelle che si impegneranno a non introdurle nelle proprie aree.

#Movida responsabile
Le conseguenze della movida non sono più un problema stagionale ma una condizione oramai costante in diversi quartieri. Lo strumento dell’ordinanza non ha risolto i problemi e va superato con un nuovo regolamento di polizia urbana per gestire meglio le limitazioni orarie; diffondere campagne informative; stabilire presidi e controlli sul territorio. Inoltre, vanno rafforzate l’illuminazione e i servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti, con progetti di raccolta del vetro in collaborazione con gli esercenti. Vanno poi rese più stringenti le regole già esistenti: verifiche fiscali sulla vendita di alcolici, controlli sulla vendita da asporto – già vietata dopo mezzanotte – e sull’inquinamento acustico. Perché la vita serale e notturna sia compatibile con il sonno dei residenti.
#Prostituzione
Il problema è rimasto irrisolto, come dimostrano le proteste dei cittadini. Per tenere lontano dai centri abitati la prostituzione di strada è necessario intervenire sia con i servizi antiprostituzione interforze mirati sia con la creazione di aree a tolleranza zero, mettendo in campo, ove possibile, anche un’illuminazione idonea e nuovi sistemi di videosorveglianza intelligente.

Biografia professionale di Francesco Tagliente, già Questore di Roma

Tagliente per oltre 40 anni si è occupato di controllo del territorio, ordine e sicurezza pubblica a Roma.
Dal 1986, per 9 anni consecutivi, al vertice della Squadra Volante e della Sala Operativa della Questura assicura il controllo del territorio e il pronto intervento
Dal 1995 ricopre l’incarico di Capo di Gabinetto di quattro diversi Questori di Roma.
Nel 2000, dall’Ufficio per il Giubileo, segue gli aspetti concernenti la sicurezza e la mobilità nazionale in occasione della “Giornata Mondiale della Gioventù.
Al termine dell’impegno per il Giubileo assume la direzione dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno.
Nel 2006 coordina a livello nazionale della sicurezza delle Olimpiadi Invernali di Torino
Nello stesso 2006 viene nominato Questore di Firenze
Dal mese di agosto 2010 a giugno 2012 ricopre l’incarico di Questore di Roma. Durante questi due anni elabora e dà attuazione ad un progetto finalizzato a garantire ai cittadini il diritto di “essere e sentirsi sicuri”.
Tra i progetti figurano:
Progetto “113 Pronto in sei secondi”
Progetto “Controllo del Territorio”: Il generale riassetto del Reparto Volanti portò ad un potenziamento del 10% degli equipaggi impegnati sul territorio.
Progetto “Sala Operativa” e “Centro per la Gestione della Sicurezza dei Grandi Eventi”: Il sistema di comando e controllo, informatizzato nel 1993, è stato completamente riqualificato ed adeguato tenendo presenti anche possibili future esigenze della Capitale.
Progetto “Cittadini Virtuosi”: esaltato il senso civico di alcuni cittadini per essersi prontamente attivati in presenza di situazioni di pericolo o disagio evitando così possibili tragedie.
Progetto “Stadio sicuro con bambini sugli spalti”: La politica del “doppio binario”, ha consentito di azzerare incidenti e feriti, favorendo la presenza dei bambini sugli spalti anche in occasione di derby serali.
Progetto “Passaporti” sotto casa in sette giorni attraverso il decentramento delle procedure di accettazione e stampa dei passaporti presso i Commissariati
Partenariato Territoriale: Ha coinvolto le associazioni delle categorie economiche ed i rappresentanti di quartiere con periodiche riunioni presso i Commissariati.
Nel 2012 il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Prefetto di Pisa.
 

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EXIT POLL, COMUNALI ROMA: AVANTI RAGGI – GIACHETTI

Redazione

Roma – Si profila una sfida tra Pd e Cinque Stelle. Ecco i primi dati :

Roma: exit Ipr-Piepoli, avanti Raggi – Giachetti – Secondo il primo exit poll di Ipr Istituto Piepoli per La Rai, a Roma il candidato M5s Virginia Raggi è in vantaggio con il 34-38%, segue il candidato Pd Roberto Giachetti con il 20-24%. Raggi e Giachetti andrebbero così al ballottaggio. Giorgia Meloni è invece al 16-20% mentre Alfio Marchini si attesta al 9-13%.

Roma: sondaggio Tecnè, Raggi 30-34%, Giachetti 23-27% – Secondo un sondaggio fatto da Tecnè per Mediaset su un campione di 2000, con margine di errore +/-2.2%, a Roma Virginia Raggi sarebbe al 30-34%, Roberto Giachetti al 23-37%, Giorgia Meloni al 18-22%, Alfio Marchini all'11-15% e Stefano Fassina al 4-7%.
 




COMUNALI ROMA, RAGGI: "BERLUSCONI E RENZI SONO UNA COSA SOLA. NON DEVONO METTERE LA MANI SU ROMA"

Redazione

Roma – “Si parla di patto del Nazareno perché questo a livello nazionale c’è. Renzi e Berlusconi sono una cosa sola. Se hanno intenzione di governare Roma come stanno governando l’Italia, noi glielo impediremo in tutti i modi. Non devono mettere le mani su Roma”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del M5s Virginia Raggi, interpellata a margine di un’iniziativa nel quartiere Prenestino-Centocelle.
“Credo che i cittadini sappiano bene e abbiano capito bene quali sono i giochi di potere che questi partiti continuano a fare sulla loro testa e sulle loro spalle – ha detto ancora Raggi – Sono mesi che siamo di fatto in una campagna elettorale su Roma e noi dobbiamo pensare a Roma, non a questioni di leadership, di chi governa quel partito e chi andrà a essere il candidato. A noi non interessa, ai cittadini non interessa, a loro importa una visione di Roma e una visione di Roma noi ce l’abbiamo, ed è molto precisa, è quella di rigenerare una città partendo dall’ordinario. Tutto il resto sono speculazioni che non ci riguardano non ci interessano e secondo noi non devono far parte di una buona attività politica”.