ACQUA PUBBLICA E… LO STRANO CASO DELL'ASSESSORE REGIONALE FABIO REFRIGERI E MR. HYDE

Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio

Regione Lazio – Ci è sfuggito qualcosa, o l’Assessore Refrigeri ha un fratello gemello un po’ birbone che lo sostituisce sostenendo l’esatto contrario del suo pensiero?

Ci è sfuggito qualcosa, o l’assessore Refrigeri, “interrogato” dai comitati per l’acqua, guadagna una sufficienza piena e il giorno dopo, dovendo fare i compiti “scritti” (verba volant…), copia il compito dal Lucignolo di turno, meritando un due meno meno?

Siamo sinceramente sconcertati.

Eravamo in sei, il 31 luglio 2014, ospiti di un Refrigeri (quello buono), nei suoi uffici in via Rosa Raimondi Garibaldi, ed in sei abbiamo sentito quel Refrigeri sospingerci su posizioni più rigide di quelle che, con molto realismo e buon senso, come Coordinamento Regionale per l’acqua pubblica avevamo assunto per risolvere un problema concreto – quello dei pozzi agricoli e di una certa concessione ad un consorzio – venutosi a creare con l’entrata in vigore della legge regionale n°5 del 2014.

Abbiamo sentito con le nostre orecchie quell’assessore Refrigeri affermare la sua totale contrarietà per quel testo predisposto – prima come emendamento e poi come legge autonoma – che, per risolvere apparentemente un problema concreto, coglieva l’occasione per cancellare in un sol colpo – non l’impedimento specifico – ma la ratio stessa e la sostanza di quel comma della legge.

In sei abbiamo sentito quell’assessore Refrigeri concordare con noi, promotori di quella legge, prima legge di iniziativa popolare approvata in Italia, la predisposizione di un testo che risolvesse il problema senza lasciare mano libera a concessioni in deroga indiscriminate nella durata e nelle dimensioni.

Ed ora abbiamo appreso che il fratello gemello di quell’assessore Refrigeri si è presentato in Consiglio e, certamente all’insaputa del virtuoso fratello, ha sostenuto l’esatto contrario e, sordo ad ogni osservazione, ha fatto approvare quella legge che in nome delle necessità di qualcuno consente a chiunque di poter fare strame di un bene come l’acqua.

Mr. Hyde, questo fratello gemello dell’assessore Refrigeri, stia comunque certo che i Comitati dell’acqua vigileranno domani più di oggi perché nessuna grande concessione venga riconosciuta o rinnovata senza che sia fatto il bilancio idrico dei bacini e che si utilizzi questo volgare espediente per rinviare sine die l’attuazione della legge n°5/2014.

Ora più che mai siamo impegnati a pretendere che le scadenze fissate nella legge siano rispettate.

Ovviamente ai prossimi incontri con l’assessore Refrigeri non ci accontenteremo dell’“esame” orale e chiederemo anche lo sforzo di qualche componimento “scritto”.