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Apple Watch Series 4: nuovo look e features per comunicare, salute e fitness

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Apple ha presentato Apple Watch Series 4, un modello rinnovato nell’aspetto e nella funzionalità, che introduce modi efficaci e innovativi per comunicare, restare in forma e gestire la salute. Pur mantenendo il suo iconico design, la quarta generazione di Apple Watch è stata perfezionata sia nell’hardware che nel software, dando vita a un modello unico. L’incredibile display è oltre il 30% più ampio e si adatta perfettamente alla cassa, che nel frattempo è diventata più compatta e sottile. La nuova interfaccia è invece più ricca di informazioni e dettagli. Apple Watch Series 4 con watchOS 5 porta con sé nuove funzioni di comunicazione e strumenti rivoluzionari per la salute, fra cui accelerometro e giroscopio più evoluti che rilevano le cadute e un cardiofrequenzimetro in grado di effettuare un elettrocardiogramma (ECG) grazie alla nuova app ECG, che ha ottenuto la classificazione “De Novo” dalla FDA. A partire da venerdì 14 settembre sarà possibile ordinare Apple Watch Series 4 (GPS) in 26 Paesi e territori, e Apple Watch Series 4 (GPS + Cellular) in 16 Paesi e territori. Entrambi i modelli saranno disponibili presso gli Apple Store a partire da venerdì 21 settembre.

https://www.youtube.com/watch?v=6EiI5_-7liQ

Design 

Apple Watch Series 4 è molto di più di un nuovo modello: è un Apple Watch completamente rinnovato nel design e nella funzionalità. È disponibile in due misure, da 40 mm e da 44 mm. L’altoparlante più potente del 50% è ideale per fare telefonate, interagire con Siri e usare la funzione Walkie-Talkie. Il microfono è stato spostato in una nuova posizione in modo da ridurre l’eco e da ottimizzare la qualità audio. Il dispositivo include il chip S4 di nuova generazione con un processore dual core a 64 bit personalizzato, che è fino a 2 volte più veloce. La batteria però continua a durare tutto il giorno. La parte posteriore di Apple Watch Series 4 è in splendida ceramica nera e cristallo di zaffiro; questi materiali permettono alle onde radio di attraversare più facilmente la parte anteriore e posteriore della cassa, migliorando la connettività cellulare. La Digital Crown ora include il feedback aptico, che offre una reattività migliore e più “fisica” emettendo dei colpetti in successione. L’interfaccia utente è stata ottimizzata in funzione del display più ampio: le icone delle app e i font sono più grandi e facili da leggere, mentre le complicazioni sono diventate più belle da vedere, più precise e più informative. I nuovi quadranti sfruttano appieno i vantaggi dell’ampio display dei modelli Series 4: il quadrante Infograph è completamente configurabile, mentre quello Breathe si anima al ritmo del respiro. Alcuni tipi, fra cui Vapor, Liquid Metal, Fire e Water, si animano creando effetti originali in corrispondenza dei bordi arrotondati della cassa.

Salute

Apple Watch Series 4 permette ai clienti di effettuare un esame elettrocardiografico direttamente dal polso con la nuova app ECG, che usa gli elettrodi integrati nella Digital Crown e il nuovo cardiofrequenzimetro elettrico posizionato nella parte posteriore in cristallo. Gli utenti devono toccare la Digital Crown e dopo 30 secondi ricevono una valutazione del ritmo cardiaco. L’app comunica se il battito è normale o se sono presenti segni di fibrillazione atriale (AFib), una condizione cardiaca che può avere gravi complicanze. Tutte le registrazioni, le relative valutazioni e i sintomi rilevati verranno memorizzati nell’app Salute in formato PDF, e potranno essere condivisi con i medici. Con watchOS 5, l’Apple Watch analizza in background il ritmo cardiaco in modo intermittente e invia una notifica se rileva anomalie che potrebbero indicare una fibrillazione atriale. L’app segnala inoltre se il battito aumenta o scende sotto una soglia specificata. Per identificare le cadute più pericolose, il Rilevamento cadute usa un accelerometro e un giroscopio di ultima generazione, che misurano fino a 32 g, e algoritmi ad hoc. Analizzando la traiettoria del polso e l’accelerazione dell’impatto, Apple Watch invia all’utente una notifica dopo la caduta, che può essere annullata o usata per far partire una chiamata di emergenza. Se Apple Watch rileva che l’utente è immobile da 60 secondi dalla ricezione della notifica, chiama automaticamente i servizi di emergenza e invia ai contatti di emergenza un messaggio con la posizione.

Fitness

Con watchOS 5, Apple Watch diventa un compagno di fitness e allenamento ancora più prezioso. Le sfide Attività permettono di sfidare altri utenti Apple Watch, mentre il riconoscimento automatico dell’allenamento fornisce avvisi su quando iniziare l’allenamento dando crediti retroattivi. Sono disponibili anche due nuovi tipi di allenamento, Yoga e Trekking, che monitorano le calorie bruciate e i minuti di esercizio. Gli amanti della corsa apprezzeranno senz’altro l’autonomia prolungata (ora fino a sei ore) nei loro allenamenti outdoor, così come le avanzate funzioni per le corse indoor e outdoor, come cadenza, avvisi sul passo e il passo parziale, che permette di conoscere l’andamento per il tratto appena percorso.

Restare in contatto

Grazie alla funzione Walkie-Talkie, i clienti possono comunicare con un semplice tap. Questa nuova forma di comunicazione, disponibile in tutto il mondo, usa il Wi-Fi o la rete cellulare. Il quadrante Siri, ancora più predittivo e proattivo, offre scorciatoie e contenuti interattivi delle app non Apple preferite. watchOS 5 permette anche di ascoltare i propri podcast preferiti ovunque usando Apple Podcast su Apple Watch. Usando Siri si possono ascoltare in streaming i podcast nel catalogo. In Apple Watch Series 4 le complicazioni sono migliori e offrono una panoramica dettagliata delle app non Apple come Dexcom, che permette il monitoraggio glicemico continuo, o Streaks, che mostra il livello di completamento degli obiettivi quotidiani.

Gamma Apple Watch

Apple Watch Series 4 (GPS) a partire da €439 (iva incl.) e Apple Watch Series 4 (GPS + Cellular) a partire da €539, entrambi con design rinnovato e nuove funzioni per la salute. La Series 3 sarà disponibile al nuovo prezzo iniziale di €309, diventando ancora più accessibile ai clienti. Oltre ai tre colori argento, oro e grigio siderale anodizzati, Apple Watch Series 4 è disponibile anche in un elegante design in acciaio inossidabile color oro con loop in maglia milanese abbinato, che va ad aggiungersi ai modelli in acciaio inossidabile color argento e nero siderale. In questo lancio autunnale sono stati presentati anche nuovi cinturini, tutti compatibili con qualsiasi Apple Watch di generazione precedente. Apple Watch Nike+ rimane uno dei modelli preferiti dai clienti: i quadranti Nike con nuovo design si abbinano ai nuovi colori dei cinturini, fra cui un cinturino Sport platino/nero e uno Sport Loop bianco ghiaccio con cuciture riflettenti. Per Apple Watch Hermès è ora disponibile un vasto assortimento di cinturini con colori a contrasto e di quadranti esclusivi che cambiano colore minuto dopo minuto.

Prezzi e disponibilità

I clienti potranno ordinare Apple Watch Series 4 (GPS + Cellular) a partire da venerdì 14 settembre; il prodotto sarà disponibile a partire dal 21 settembre in Australia, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti. Altri Paesi si aggiungeranno nell’arco dell’anno. Per informazioni sugli operatori telefonici, visitare apple.com/watch/cellular. I clienti potranno ordinare Apple Watch Series 4 (GPS) a partire da venerdì 14 settembre; il prodotto sarà disponibile a partire dal 21 settembre in Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guernsey, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Jersey, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Porto Rico, Arabia Saudita, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti e Isole Vergini americane. Apple Watch Nike+ potrà essere ordinato da Apple.com e con l’app Apple Store a partire da venerdì 14 settembre, in alcuni Paesi; può essere ordinato con disponibilità limitata a partire da venerdì 5 ottobre in Australia, Austria, Bahrein, Belgio, Canada, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Guam, Hong Kong, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Kuwait, Lussemburgo, Macao, Monaco, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Oman, Polonia, Portogallo, Porto Rico, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Singapore, Sudafrica, Spagna, Svezia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare apple.com/apple-watch-nike o nike.com/applewatch. Apple Watch Hermès può essere ordinato su Apple.com e con l’app Apple Store a partire da venerdì 14 settembre; il prodotto sarà disponibile da venerdì 21 settembre in Australia, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare apple.com/apple-watch-hermes o hermes.com/applewatchhermes. Apple Watch Series 4 (GPS) sarà disponibile a partire da venerdì 28 settembre in Bahrein, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Guam, Ungheria, Islanda, Kazakistan, Kuwait, Macao, Monaco, Oman, Polonia, Qatar, Romania, Russia, Slovacchia e Sudafrica. I nuovi cinturini per Apple Watch potranno essere ordinati da Apple.com e con l’app Apple Store a partire da venerdì 14 settembre, e saranno disponibili a partire da venerdì 21 settembre presso gli Apple Store, alcuni Rivenditori Autorizzati Apple e operatori telefonici degli Stati Uniti e di oltre 35 Paesi e territori. Con Apple GiveBack i clienti statunitensi possono dare in permuta un dispositivo idoneo in cambio di una Carta regalo Apple Store o di uno sconto su un nuovo acquisto. Se il dispositivo non risulta idoneo alla permuta, Apple provvederà a riciclarlo gratuitamente. I clienti che acquistano Apple Watch da Apple potranno usufruire di una sessione di Setup personale gratuita in-store oppure online, durante la quale è possibile personalizzare il nuovo dispositivo con calendari, notifiche, app o altro.

 

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Luigi’s Mansion 2 HD, il titolo icona del 3DS torna su Switch in alta definizione

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Luigi’s Mansion 2 ritorna, a più di 10 anni dalla sua uscita originale su Nintendo 3DS, in versione rimasterizzata per Nintendo Switch. Questa nuova edizione in alta definizione del piccolo capolavoro del colosso nipponico offre l’opportunità di rivivere una delle avventure più amate del fratello di Mario, con una veste grafica rinnovata e alcune migliorie tecniche. Ma come si comporta questo titolo del 2013 nel panorama videoludico attuale? Analizziamo nel dettaglio questa riedizione per scoprire se il fascino di Cupavalle resiste ancora alla prova del tempo oppure è destinato a soccombere sotto il peso degli anni. Seguendo in modo abbastanza diretto dal primo episodio, uscito su Game Cube nel lontano 2001, Luigi’s Mansion 2 HD (al tempo Luigi’s Mansion 2 o Luigi’s Mansion Dark Moon negli Usa) catapulta i giocatori nuovamente nell’avventura con un incipit decisamente semplice: dopo la vittoria dell’idraulico in verde nel primo capitolo, i fantasmi si sono acquietati e vivono in serenità con gli umani, permettendo al Professor Strambic di continuare i suoi studi con grande efficienza. Un “misterioso intervento esterno”, però, distrugge e frammenta la pietra a forma di luna che teneva sotto controllo gli spiriti, mandandoli in agitazione e costringendo lo scienziato a chiedere il soccorso del miglior acchiappafantasmi in circolazione. Così in men che non si dica quel fifone di Luigi si trova nuovamente impegnato a catturare spettri con aspirapolvere alla mano e gambe tremolanti. Questa volta però non si troverà più in una sola, vasta, magione, ma dovrà spostarsi in differenti aree per recuperare i pezzi del cristallo, scoprire chi si nasconde dietro le quinte e ripristinare tutto alla normalità, assicurandosi che nessuno dei suoi amici sia finito nei guai. Il tutto è possibile grazie al genio di Strambic, che oltre a essere il massimo esperto di fantasmi è anche riuscito a sviluppare una tecnologia chiamata “pixeltrasporto”, in grado di muovere Luigi da una parte all’altra del mondo sfruttando schermi e telecamere come veicolo. Da qui inizia un’avventura tendenzialmente in linea con gli altri episodi, che vede il buon Luigi esplorare ogni angolo delle location da lui visitate alla ricerca di tesori, chiavi, fantasmi e segreti: insomma, tutto il necessario per proseguire di livello in livello e soddisfare le richieste di Strambic. Idealmente la progressione ricorda un po’ quella di un metroidvania, in quanto c’è la libertà di muoversi in aree tutto sommato limitate, da sbloccare di volta in volta, mentre vengono mostrati al tempo stesso tanti passaggi apparentemente inaccessibili, muri misteriosi che sembrano nascondere qualcosa, stanze prive di accesso o sistemi di controllo che sembrano non rispondere alle sollecitazioni di chi gioca.

Luigi questa volta avrà insomma un bel da fare dovendo ripuloire ben cinque magioni infestate nel tentativo di ricomporre la pietra a forma di Luna e domare gli ectoplasmi aiutato dal fido aspirapolvere Poltergust 5000, versione potenziata del modello 3000 comparso in Luigi’s Mansion, e da una torcia multifunzione. Sulla carta per avere la meglio basterebbe “sparaflashare” gli evanescenti invasori per poi pescarli con l’aspirapolvere assecondando i loro movimenti. Nella pratica, però, i dispettosi fantasmi faranno di tutto per vendere cara la melma ricorrendo a trucchetti, armature o alla forza bruta: tutte cose che costringeranno i giocatori a indebolirli, aggirarli o quant’altro prima di poter procedere con la cattura. Su 3DS, come accennato, queste meccaniche soffrivano un poco i limiti del sistema di controllo, ma qui sono una vera goduria e bastano davvero pochi minuti per prenderci la mano e farsi trascinare dalla moltitudine di interazioni escogitata da Next Level Games e Nintendo per spremere fino all’ultima goccia le possibilità del Poltergust 5000 e il pensiero laterale dei giocatori. Il Poltergust 5000 nasce per aspirare i fantasmi, OK, ma nulla vieta di invertire il flusso e/o sfruttarlo per sollevare tappeti, afferrare tende, tovaglie e in generale passare al setaccio le magioni infestate svelandone i vari segreti o espugnandone le ricchezze in modo da potenziare il proprio arsenale. Sempre grazie all’aspirapolvere si può, ad esempio, afferrare oggetti congelati e trasportarli fino alla fiamma più vicina, oppure gonfiare dei palloncini e creare una piccola mongolfiera per raggiungere aree altrimenti inaccessibili; e queste sono solo alcune delle tante interazioni possibili per sfruttare o aggirare i limiti fisici del gioco. La torcia a sua volta non si limita a rendere vulnerabili gli spiriti ma consente di attivare interruttori e meccanismi, mentre l’Arcobaluce – sorta di versione “mariesca” degli ultravioletti – è in grado di svelare porte e oggetti nascosti aggiungendo di fatto una dimensione extra all’avventura, obbligando così il giocatore a prestare particolare attenzione a tubi mancanti, zerbini e persino ai complementi d’arredo apparentemente asimmetrici. Attorno a queste dinamiche gli sviluppatori hanno costruito un sistema di enigmi incredibilmente sofisticato; le missioni inizialmente appaiono circoscritte, ma col procedere del gioco diventano sempre più elaborate facendo “esplodere” il level design delle singole magioni e servendo alcune delle boss fight più creative mai viste in un videogioco Nintendo. Di contro il cuore dell’esperienza resta la caccia, e anche sotto questo aspetto dopo le prime semplici battute è necessario ricorrere all’astuzia e a tutte le opportunità offerte dai propri strumenti, senza contare le occasionali disinfestazioni da ragni, piante carnivore e altre simpatiche creaturine che infestano le aree di gioco.

Se il titolo originale ha proposto una più che discreta esperienza portatile, in questa occasione è opportuno chiedersi se e quanto abbia giovato la transizione a una nuova piattaforma. La risposta è a nostro avviso: decisamente più performante ma meno “peculiare” rispetto alla piccola console portatile della grande N. A livello puramente visivo, nulla da dire: pur non raggiungendo le vette di Luigi’s Mansion 3, questa edizione HD del secondo capitolo risulta comunque molto curata, potendo godere di modelli e texture ricreati da zero e un impatto scenico dovuto al cambio di proporzioni dello schermo decisamente più efficace. Molto bene invece per quello che concerne il lato controlli, che tornano a contemplare l’utilizzo dell’analogico destro (assente su 3DS) per rendere più agile il movimento che su portatile risultava piuttosto sacrificato. Forse il cambiamento più importante che il gioco ha vissuto in positivo. Esplorazione e combattimenti risultano quindi più fluidi e divertenti, così come tutte le prove “speciali” che vedono variare il gameplay. Dove si paga lo scotto è nella trasposizione dell’esperienza “stereoscopica” originale: in particolare basta vedere i boss, comunque tuttora apprezzabili, per cogliere come la messinscena sia frutto di un design collegato allo speciale effetto visivo offerto dallo schermo superiore di Nintendo 3DS, risultando sacrificata, se non quasi banalizzata, quando riprodotta in modo tradizionale. E’ necessario, quando si parla di Luigi’s Mansion 2 HD evidenziare due note sulla longevità e il multigiocatore. Per quanto concerne la durata, il titolo si assesta sui livelli del terzo capitolo, quindi intorno alle 10/15 ore per una partita classica, salendo se si va alla ricerca del completismo, sebbene il tutto possa risultare un po’ allungato per via del continuo “vai e vieni” dovuto alla struttura a missioni. Per quanto riguarda il multigiocatore tocca constatare come il tutto sia in linea con il titolo d’origine, mancando quindi di una modalità storia cooperativa e limitandosi invece alla Torre del Caos in cui collaborare fino a 4 giocatori, in wireless locale o online, per superare le tante e appassionanti sfide proposte. Tirando le somme, poter tornare a giocare a Luigi’s Mansion 2 HD è sempre un piacere, soprattutto perché in termini di level design, struttura degli enigmi e gestione dell’arsenale è sicuramente il capitolo più interessante della serie, persino al netto del terzo. In più il salto in avanti per quanto riguarda il sistema di controllo offerto a suo tempo da 3DS rappresenta una vera benedizione, persino più gradita del passaggio all’alta definizione. Certo, aggiornare anche il sistema dei salvataggi sarebbe stato un gradito cambiamento, ma tutto sommato non possiamo lamentarci. Tuttavia tra gioco base, contenuti extra e tutte le cose da fare per completare il titolo al cento per cento, ci sarà da spassarsela davvero per molte ore.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 8,5

Gameplay: 8,5

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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iPhone pieghevole nel 2027, un nuovo brevetto online fa esplodere i rumors

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iPhone pieghevole? Tornano i rumors. Le ultime indiscrezioni arrivano proprio da un nuovo brevetto che Apple ha registrato negli Stati Uniti. Il lancio però dovrebbe avvenire tra qualche anno, non prima del 2027. Il nome del documento, ripreso dal sito Cnet, è “dispositivi elettronici con display pieghevoli durevoli”, depositato nel 2021 ma concesso il 16 luglio di quest’anno. Al suo interno, alcune soluzioni che la Mela potrebbe seguire per realizzare l’iPhone Flip, ossia un telefono che si chiude a conchiglia, come il recente Motorola Razr 50 Ultra. Il testo elenca in modo dettagliato la presenza delle varie componenti del prodotto, dalla batteria alla ricarica wireless, connettività Bluetooth e Wi-Fi, display led o lcd, microfoni e sensori capacitivi, tattili e così via. C’è un riferimento esplicito ad un display pieghevole di 180 gradi, o completamente piatto, in linea con le declinazioni attualmente sul mercato anche a marchio Samsung e Oppo. Se sembra alquanto certo che Apple stia esplorando la possibilità di lanciarsi nel mercato dei pieghevoli, più dubbi sussistono sulle tempistiche. L’analista Ross Young ha affermato che un modello del genere è stato posticipato ad almeno il 2025. Più o meno la stessa tempistica suggerita dall’analista esperto di Apple, Ming Chi Kuo, che ha ribadito la possibile finestra di presentazione. C’è chi va anche oltre: i ricercatori di TrendForce sottolineano che le rigorose procedure di controllo qualità di Cupertino e l’aumento nella richiesta di pannelli flessibili porterà l’azienda a concludere un primo lotto di disponibilità dell’iPhone Flip non prima del 2027, quanto Samsung sarà alla nona generazione di Galaxy Z Flip. Insomma, stando alle nuove indiscrezioni nel futuro degli smartphone della Mela il dispositivo pieghevole sembra essere presente. Non resta altro che aspettare per saperne di più.

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Elden Ring: Shadow of the Erdtree, molto più che una semplice espansione

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Elden Ring: Shadow of the Erdtree è un’espansione enorme e sorprendente, che conferma la posizione di FromSoftware tra i migliori team di sviluppo in circolazione nel panorama videoludico contemporaneo. Il dlc (anche se chiamarlo così è riduttivo) è ovviamente disponibile su Pc, Xbox e PlayStation, quindi tutti coloro che hanno potuto giocare a Elden Ring (qui la nostra recensione), potranno cimentarsi in questa nuova avventura e proseguire il loro cammino. Ricordiamo a tutti coloro che sono interessati a intraprendere questo nuovo viaggio che per entrare nell’universo offerto da Shadow of the Erdtree è necessario aver ucciso Radahn e Mohg. Una volta fatto ciò si deve interagire col bozzolo di Miquella, parlando prima con un NPC che si troverà proprio lì davanti. Essendo una macro-area da visitare dopo l’endgame, il livello di difficoltà dei nemici al suo interno è piuttosto sostenuto. Questo vuol dire che provare a esplorare stando al di sotto di un livello medio che si aggira attorno al 140, o addirittura di parecchio inferiore, si va incontro alla morte anche coi nemici più insignificanti. Prendere sotto gamba il livello è un errore da non fare in quanto per chi volesse provare l’ebbrezza di addentrarsi nel “nuovo mondo”, l’impatto sarà assolutamente traumatico. Gli antagonisti sono capaci di uccidere con uno o due colpi e le zone più avanzate, assieme a quelle segrete e ai boss facoltativi, risultano quasi impossibili da completare. Eppure Elden Ring Shadow of the Erdtree, così come il gioco principale, non è mai scorretto col giocatore. Ovviamente il titolo impartirà dure lezioni ancora una volta, ma quando si inizierà a comprendere il gioco delle minacce che piagano la Terra delle Ombre, affrontare ogni ostacolo sarà fonte di assoluta soddisfazione. Differentemente da quanto i più possano pensare, l’aumento di livello non è la chiave per poter dominare sul campo di battaglia. Stavolta From Software ha applicato una sorta di sistema di potenziamento interno all’espansione che funziona grossomodo come i pezzi di maschera già visti in Sekiro. Va da sé che le reali differenze durante l’avanzamento, e soprattutto durante gli scontri coi boss, si notano solo raccogliendo i frammenti sparsi per la mappa di gioco, taluni ben nascosti o accessibili solo dopo alcune fasi di sbarramento. Una volta fermi ai Luoghi di Grazia, si potrà consultare il menù arricchito con una nuova voce che consente di migliorare in modo permanente alcune delle statistiche passive. Questa scelta adottata per Elden Ring Shadow of the Erdtree ha una duplice funzione: non rendere il contenuto troppo semplice anche per i veterani e obbligare i giocatori a esplorare davvero a fondo ogni angolo di mappa. L’esperta FromSoftware non ha però reso semplice l’accesso a tutte le aree, e in questa espansione si percepisce un senso della scoperta ancora più meraviglioso e sbalorditivo, reso tale da un design delle aree molto più articolato e complesso.

Il Regno delle Ombre è una mappa affascinante e con un design complesso e raffinato che conquista. Tuttavia è doveroso fare una menzione speciale ai dungeon/legacy, che presentano le medesime qualità. Anche qui il team di From Software è riuscito a creare livelli pieni di anfratti, percorsi alternativi, uscite, scorciatoie e connessioni all’interno di architetture colossali e uniche. Tra quelle esplorate ce ne sono due in particolare che abbiamo apprezzato. Autentiche opere di ingegneria studiate nei minimi dettagli: dalla disposizione dei nemici a quella delle sezioni interconnesse con una naturalezza disarmante. Un altro aspetto positivo positivo di Elden Ring: Shadow of the Erdtree riguarda la significativa riduzione del numero di mini-dungeon. Ora ce ne saranno di meno, ma più interessanti, elaborati e complessi. Spesso con meccaniche uniche e con boss sempre differenti, che garantiranno uno stimolo costante per quanto concerne l’esplorazione. Altro punto di forza della produzione sono i boss. In Elden Ring: Shadow of the Erdtree ce ne sono circa una decina, e sono tutti assolutamente straordinari sia per design che per le meccaniche di combattimento. E’ davvero sorprendente vedere come il team di From Software continui a sorprendere la sua fan base con creature così imponenti e ricche di personalità, capaci di proporre battaglie uniche, intense e sempre molto complesse da affromntare. Oltre a quanto detto, quest’espansione di Elden Ring ha un altro merito, ovvero: riuscire a sorprendere anche per il numero smodato di armi, talismani e magie aggiuntive, oggetti peraltro pensati per modificare sensibilmente lo stile di qualunque giocatore. Si vede chiaramente che l’intento di FromSoftware nella Terra delle Ombre è stato chiaramente uno solo: offrire un gran quantitativo di strumenti adatti a ogni genere di build, dotati di mosse e poteri così unici da spingere i giocatori a testarli anche se non necessariamente ottimali. E se da una parte alcune combinazioni del gioco base restano spettacolarmente efficaci e difficilmente sostituibili, riteniamo che FromSoftware abbia davvero trovato la chiave di volta qui, perché è stato praticamente impossibile non cambiare varie volte specializzazioni ed equipaggiamento dinanzi a certe novità. Ci sono ben otto categorie di armi del tutto nuove, e alcune di queste coprono delle mancanze significative del gioco base. A tutto ciò va anche sommato un discreto numero di ottime nuove stregonerie e un mix incredibile di incantesimi Il risultato finale? Un vero paradiso per chi ama sperimentare con statistiche ed equipaggiamento. Tirando le somme, questo Elden Ring: Shadow of the Erdtree è un’espansione incredibile, un lavoro di grande pregio che torna in parte alle origini dei souls, senza però tradire lo spirito del gioco base né abbandonare le caratteristiche che lo hanno fatto amare da così tanti giocatori. Si tratta di un lavoro impressionante, capace di stupire sia per il suo incredibile map design sia per la varietà delle novità introdotte. Impossibile, davanti a un’opera simile, non confermare il già notevole voto del gioco base. Impossibile lasciarselo sfuggire se avete amato il titolo originale.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9,5

Sonoro: 9,5

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9,5

Francesco Pellegrino Lise

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