Lega Pro (o contro) Lotito

di Silvio Rossi

 

Il mondo del calcio italiano è spaccato da guerre intestine al confronto delle quali le battaglie parlamentari per l’approvazione delle riforme costituzionali sembrano delle scaramucce tra bambini.
L’ultima querelle ha riguardato il Presidente della Lega Pro, terza organizzazione del calcio professionistico nostrano, quella con il maggior numero di squadre presenti, sessanta, organizzate in tre gironi da venti squadre l’uno.
Il presidente della lega, Mario Macalli, è già da mesi al centro di una contestazione, portata avanti da un certo numero di formazioni, con a capo Paolo Toccafondi, patron del Prato, e Pino Iodice, Direttore Generale dell’Ischia. Nell’assemblea del 16 febbraio la “fronda” ha chiesto la sospensione dell’assemblea, respinta con un solo voto di vantaggio (29 a 28), ma col voto favorevole dell’Ascoli, che non è stato ammesso al voto per mancanza del “requisito d’anzianità”, ragione che è apparsa al club marchigiano una scusa per condizionare il risultato, e presenterà ricorso contro la decisione.
La spaccatura nella lega è però insanabile. La scelta del consigliere del direttivo di Lega (Claudio Arpaia, presidente della Vigor Lamezia) se viene vista da Macalli come una vittoria, ha visto ben 27 rappresentanti su 60 abbandonare l’assemblea.
Macalli è legato, nel gioco delle alleanze che si creano in questi contesti, alla cordata che fa riferimento a Claudio Lotito, patron della Lazio e della Salernitana, che proprio in virtù del ruolo rivestito nella squadra campana, ha partecipato attivamente alle votazioni. Il manager romano è sempre al centro delle polemiche, si può affermare che, ogni volta che si assumono le decisioni sulla governance del calcio. Pochi giorni fa il nome di Lotito è balzato agli onori della cronaca per la telefonata registrata da Iodice, che ha fatto indignare i vertici dello sport italiano, da Abete a Malagò, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Del Rio, con delega allo sport.
Claudio Lotito continua a dividere il calcio italiano. La sua tanto annunciata azione “didascalica e moralizzatrice” come amava annunciare, tanto da essere stata usata come base per le parodie che alcuni comici gli hanno prontamente confezionato, non appare però reale. Lui e i suoi “compagni di cordata”, come Tavecchio e Macalli non rappresentano certo quel rinnovamento di cui il calcio italiano ha bisogno.
Non possiamo relegare lo sport più seguito e praticato, che muove un fatturato di rispetto, a figure che a livello internazionale non possiamo portare ad esempio di chiarezza e rinnovamento. Lotito ha avuto due condanne giudiziarie per aggiotaggio e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, in appello (nel 2014 l’aggiotaggio si è prescritto mentre la Cassazione ha chiesto di rideterminare le pene per i reati connessi), e una condanna in primo grado per lo scandalo Calciopoli del 2006. Intanto in questi giorni il procuratore federale Palazzi ha aperto altri due fascicoli d’inchiesta che coinvolgono Lotito, per alcune dichiarazioni contro gli arbitri e per la telefonata a Iodice.
Se in prima persona il patron biancazzurro non fornisce un esempio illuminante, gli uomini a lui più vicini non possono essere citati come esempio di rinnovamento, che servirebbe enormemente al nostro calcio. Carlo Tavecchio, 71 anni, è l’uomo voluto da Lotito alla presidenza della FIGC, con un curriculum di tutto rispetto, comprese le cinque condanne penali (per reati finanziari e per violazione alle norme sull’inquinamento), e la sospensione decisa dall’UEFA e dalla FIFA, per sei mesi, a tutti gli incarichi internazionali, per le famose frasi pronunciate dall’allora candidato alla presidenza sui calciatori del nostro campionato provenienti dall’Africa.
Macalli invece di controversie ne ha una, minore, per l’acquisto del Pergocrema, società militante nello stesso campionato di cui è presidente di Lega. Ci si chiede però se, a 78 anni (che compirà tra un mese esatto), non sia stato più opportuno far godere al dirigente sportivo la meritata pensione, invece di vederlo avvinghiato alla poltrona. Anche la Fornero non avrebbe avuto nulla da obiettare.




SANREMO 2015: GRAZIE CARLO, CHE BEL FESTIVAL!

di Christian Montagna
Fioccano le critiche dopo il Festival, ma di ciò, l'ormai invincibile Carlo Conti non se ne curerà minimamente. Non c'è Festival che si rispetti senza le critiche che il giorno dopo arrivano da ogni parte. Perplessità, dubbi e ombre sulle votazioni sono state largamente esposte sui social. Perchè durante la classifica Nek dalla nona posizione è passato improvvisamente sul podio? Possibile che una macchina come quella di Sanremo possa incepparsi proprio nella parte più importante? Beh, tutto può succedere ma, sulla possibilità di manomissioni io non ho alcun dubbio. Il Festival si è svolto nella massima onestà, non posso e non voglio credere nei favoritismi. Eppure, sui social, c'è qualcuno che non la pensa come me. Perchè dunque dover a tutti costi criticare il bravissimo presentatore? Conti ha eseguito magistralmente il compito che gli era stato affidato; ha messo in scena uno spettacolo adatto ad ogni generazione tenendo incollati un italiano su due per cinque serate consecutive al televisore. Ha realizzato nella spontaneità e nella semplicità dei suoi ospiti un lavoro eccezionale, incassando meritatamente il boom di ascolti di questi giorni. E se l'auditel lo ha premiato perchè non dovremo farlo anche noi? In fondo, critiche a parte, non si fa altro che parlare di questa edizione. Le vallette? Altro spunto di critica di questa edizione: perchè pretendere da due cantanti ed una modella una conduzione magistrale? Le tre ragazze hanno saputo a loro modo simpatico e lodevole condurre le cinque serate. Emozione dei primi giorni a parte, hanno saputo scherzare sui loro punti deboli, mettendoli in primo piano e costruendovi su un personaggio che gli italiani hanno molto gradito! Gli ospiti? Internazionali e stellari, nazionali, regionali, da ogni dove, simpatici, famosi e non, ironici al punto giusto e attenti alle richieste del pubblico.Sanremo come avevo già detto in precedenza è un'arma letale a doppio taglio che sa distruggere carriere degne di stima e sa far spiccare il volo. Proprio quest'anno è stato Il Volo a trionfare… Ora che qualche gruppo di fan possa manifestare la sua ira sui social per l'eliminazione del proprio idolo ci sta, ma addirittura parlare di vittoria non meritata proprio no. Quello de Il Volo è stato un trio che dalla prima sera non ha mai deluso: impeccabile, spontaneo, bravo ed emozionante. Non ha deluso i pronostici che sin dal pomeriggio di ieri lo aveva dato vincitore. E allora perchè meravigliarsi? Si è vero, c'erano tanti altri cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana ma, molto probabilmente non hanno fatto i conti con i gusti del pubblico che sono decisamente cambiati. Un Alex Britti così antico ed una Irene Grandi per nulla innovativa, fatemelo dire, non meritavano questa vittoria. Il trio scoperto dalla Antonellona Nazionale dunque ha convinto il 56% dei votanti e vi chiedo nel loro rispetto di mettere a tacere i vostri animi insensatamente accesi…D'altronde, tutti amano Sanremo, indipendentemente dai suoi vincitori. Lasciamoci di questo Festival un bel ricordo!




Sanremo. Il volo sopra le polemiche

di Silvio Rossi

 

Non c’è Sanremo senza la sua buona dose di polemica, e l’edizione di quest’anno non ha fatto eccezione alla regola. La vittoria dei tre ragazzi de “Il volo” non è piaciuta alla stragrande maggioranza della “intellighenzia” musicale, ai critici saputoni che stabiliscono chi avesse meritato o meno il riconoscimento del pubblico. Gli stessi critici che negli anni ottanta relegavano puntualmente Zucchero, Vasco Rossi o gli Stadio all’ultimo posto della classifica generale.
Forse, da parte di alcune firme, si rimprovera al trio di non essere “particolarmente accondiscendenti” nei confronti di chi scrive sui giornali col piglio del professorino di scuola pronto a mettere il voto “con la penna rossa”. Forse alcuni non riconoscono come reali i successi ottenuti dai giovani artisti oltreoceano, cosa che è avvenuta per molti artisti, in genere dotati di buone qualità vocali, e di un repertorio legato alla tradizione melodica italiana, conosciuti oltreoceano o nei paesi nordeuropei, ma apprezzati in Italia solo da pochi affezionati.
Qualcuno contesta il fatto che la canzone “Grande amore”, con la quale hanno trionfato alla kermesse sanremese, sia poco orecchiabile, difficile da cantare, troppo “costruito”, troppo retrò.
Non si pongono il problema che musicalmente la nostra nazione non è ricordata per aver lanciato i Beatles o Elvis Presley, ma la sua caratteristica meglio conosciuta in tutto il mondo è proprio il “belcanto”? Si sono per caso resi conto che a New York o a Rio sono più conosciute le note di “Volare” o di “Quando Quando” rispetto alle canzoni di Vasco Rossi o di Ligabue?
Premiare un prodotto che non limita il suo successo non solo tra le “quattro mura” della penisola, ma che potrebbe essere cantato anche da folle lontane dalla riviera dei fiori, non è una limitazione della nostra creatività musicale. Far vincere chi esprime delle qualità vocali superiori alla media della concorrenza, e che riesce a valorizzare un brano ben costruito, che forse non risulta innovativo, ma che, a differenza di alcuni vincitori degli anni passati, non è mediocre, come è avvenuto per vincitori precedenti, troppo spesso scomparsi dal Gotha.
Sentendo i commentatori televisivi del giorno dopo c’è chi ha detto che la canzone che ha vinto Sanremo verrà cantata solo nelle pizzerie di New York. Forse in suo cuore avrebbe preferito un brano che veniva ignorato ovunque?




FESTIVAL DI SANREMO: ECCO COSA E' ACCADUTO DURANTE LA FINALE.

di Christian Montagna
Una finale magistralmente condotta dal super abbronzato Carlo Conti ha avuto inizio alle 20.45 in diretta dall'Ariston di Sanremo. In tema con la giornata di San Valentino, i primi a salire sul palco sono stati i ballerini, i cantanti e gli attori di "Romeo e Giulietta", il Musical che più di ogni altro sta riscuotendo enorme successo in Italia e all'estero. Conti appare come un gladiatore in un arena sazio dei suoi ascolti record e delle soddisfazioni di Giancarlo Leone direttore di Rai 1. Saluta la schiera di privilegiati in platea e passa a presentare anche i ragazzi della fiction "Braccialetti Rossi 2" record di ascolti. Ma gli ospiti non finiscono perchè arriva il momento della Pfm con la banda dell'Esercito Italiano che nel ricordare i cento anni dalla prima guerra mondiale, si esibiscono in una rivisitata versione del Nabucco. E' il momento poi dei big, primo a cantare Masini. Un attimo prima dell'esibizione però Carlo annuncia un messaggio di incoraggiamento da parte di amici vip. Da Pieraccioni, a Fiorella Mannoia, J- Ax, Alessandra Amoroso, Marco Bocci, Rossana Casale, in tantissimi hanno recato il loro in bocca al lupo ai campioni in gara. Tra un big e un altro Conti presenta le sue vallette, ospita la coppia di anziani coniugi sposati da oltre sessanta cinque anni, ride e scherza fino a quando non comincia a diventare serio e annuncia la super ospite: Gianna Nannini. Visibilmente emozionata e di bianco vestita Gianna canta "Immensità" dal suo ultimo album "Hitalia" e ripropone "Sei nell'anima", sua canzone di enorme successo. Nonostante qualche piccola anticipazione sul tempo di Gianna rispetto alle coriste, il pubblico in platea apprezza molto l'esibizione lodandola con una standing ovation di almeno tre minuti. Improvvisamente arriva vestito come un albero di Natale, l'imitatore per eccellenza, Giorgio Panariello. Divertente più che mai in un monologo affronta numerose problematiche attuali, dalla politica di Renzi, alla cattura del boss Matteo Denaro, al processo di Schettino. In seguito altri ospiti: Ed Sheeran, famosissimo cantante in Italia e nel resto del mondo con le sue note canzoni ha sbancato le classifiche italiane; i Boiler divertenti come sempre intervengono dalla platea con simpaticissime gag che mettono in imbarazzo perfino il duro Carlo; Will Smith che canta "Nel blu dipinto di blu" con la sua simpatia innata e accompagnato dalla bellissima Margot, sua partner in un film che a breve uscirà in Italia; i comici Marta e Gianluca più simpatici che mai ed Enrico Ruggieri che sponsorizza l'AIRC e canta l'ultimo brano scritto. Non sono mancati i riferimenti di Conti ai problemi degli italiani: breve momento per ricordare i lavoratori dell' Ilva di Taranto da mesi senza stipendio; i malati di Sla e i malati di tumore. Il palco però tutto d'un tratto si tinge di serio. Dopo le esibizioni dei sedici big soltanto i primi tre in classifica si sfideranno per la finalissima. Problemi tecnici durante la grafica della classifica che posiziona Nek prima al nono posto e in seguito ai fischi del pubblico sul podio lasciano quell'ombra di dubbio sfociata in insulti e disapprovazioni sul web. Tra i primi tre rientrano Il Volo, Nek e Malika Ayane. Una sfida a suon di televoto che premia i giovani ragazzi de Il Volo. Coriandoli, urla di gioia ed emozioni per la fine di questo sessantacinquesimo Festival di Sanremo.
 




SANREMO 2015: TRIONFANO I RAGAZZI DE "IL VOLO"

di Christian Montagna
Un trionfo per nulla inaspettato; una vittoria a mio avviso stra meritata. Il livello di musica che quest'anno si è presentato a Sanremo, ha lasciato molto a desiderare. Antichi cantanti un tempo famosi che dopo anni si sono presentati cercando di rispolverare quel successo di una volta, hanno presentato i brani di una volta che oggi, ahimè, risultano noiosi! Errori tecnici, palesi stonature, cantanti afoni e improvvisati: in questo Festival si è visto di tutto! Ma per fortuna che a trionfare è stata la musica, quella cantata egregiamente, interpretata, resa viva da voci pulite e spettacolari. Hanno vinto i ragazzi de "Il Volo" e con essi ha trionfato la musica, quella vera, emozionante, difficile da riprodurre, con acuti, misti lirici, intonazioni particolari e tanta tecnica. Il Volo che già nel pomeriggio era stato dato tra i gruppi preferiti del web ha ottenuto il 56% di voti dal pubblico battendo Nek e Malika Ayane che si sono rispettivamente classificati al secondo e terzo posto. Queste le dichiarazioni subito dopo il trionfo: "Un grazie al manager "Michele Torpedine", all'orchestra, che è il 50% dell'esibizione e per un sogno che è diventato realtà, grazie Italia". I premi di Sanremo sono stati anche altri però: Nek è stato il cantante più premiato del Festival, dopo aver vinto la serata delle cover, ha ottenuto ieri anche il premio per il miglior arrangiamento e il Premio della Sala Stampa radio web tv Lucio Dalla; Malika Ayane invece ha ottenuto il premio della critica Mia Martini assegnato anch'esso dalla sala stampa.




SANREMO 2015: IL FESTIVAL PIU' VISTO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI!

di Christian Montagna
Un successone quello di Conti conclamato dai risultati auditel strepitosi. Una serie di successi uno dopo l'altro; un festival stra visto dalla prima all'ultima serata. La serata finale di Sanremo ha avuto 11.843.000 spettatori pari al 54.21% share. Rispetto allo scorso anno, l'ultima serata del festival 2014 ottenne una media di 9 milioni 347 mila spettatori pari al 43.51%di share. Giancarlo Leone direttore di Rai 1 su Twitter ha voluto condividere questa gioia immensa "Con il 48.64% share #Sanremo2015 è il Festival della canzone italiana più visto negli ultimi 10 anni (dal 2006 ad oggi)". Un elogio dunque allo staff di Conti che ha puntato sulla semplicità, sulla spontaneità delle tre conduttrici improvvisate tali per l'occasione. Eppure, nonostante gli errori di conduzione, le gaffe e le uscite fuori luogo, Emma, Arisa e Rocio hanno contribuito al successo di questo Festival. E c'è già chi parla di una possibile riconferma di Conti per l'anno nuovo perchè si sa, a Sanremo, il cavallo vincente non si cambia!




FESTIVAL DI SANREMO, QUARTA SERATA: RAI1 FA IL PIENONE DI ASCOLTI

di Christian Montagna
Incredibile ma vero, gli spettatori del Festival, hanno annullato tutti gli impegni previsti per la settimana concentrandosi solo ed esclusivamente su Rai 1. I risultati degli ascolti sono davvero eccezionali: quattro serate di boom che molto probabilmente potrebbero confermare la direzione artistica di Conti anche per il prossimo anno. La quarta puntata del Festival è stata vista da 9.857.000 telespettatori registrando il 47,82 % di share. Come sempre il dato che fuoriesce è frutto di una media ponderata tra i dati delle due “parti” in cui è stata formalmente divisa la serata di Sanremo: la prima parte è stata vista in media da 12.021.000 spettatori (46,28 per cento di share), la seconda da 6.253.000 spettatori (53,50 per cento di share). Esclusa dal calcolo dello share la parte di trasmissione andata in onda tra le 20.43 e le 21.13 durante le quali si sono esibite le "Nuove Proposte". Secondo i calcoli, in quella parte di tempo si è registrato il 30 % di share, un buon risultato ma nettamente inferiore rispetto al resto della trasmissione. In realtà, le nuove proposte non hanno convinto molto. Nessuna voce particolare, nessuna esibizione o nessun testo degno di essere ricordato. Se solo facessimo il paragone con la bellissima canzone di Rocco Hunt potremo renderci conto della differenza tra questo e lo scorso anno. A vincere il concorso Nuove Proposte è stato il 24 enne Giovanni Caccamo che oltre alla vittoria del concorso ha ottenuto anche i premi della critica.
 




FESTIVAL DI SANREMO: ECCO COSA E' ACCADUTO NELLA QUARTA SERATA

di Christian Montagna

Un'altra puntata è terminata e non vedo l'ora di conoscere il vincitore di questo Festival 2015. Purtroppo quattro dei venti campioni in gara ieri sera hanno rinunciato alla finale. Una puntata condotta sempre meglio da Conti e le sue tre vallette che ha decretato la vittoria della categoria nuove proposte di Sanremo. Interessanti anche gli ospiti invitati da Conti ma, cominciamo per gradi a parlare delle vallette: Emma finalmente dopo quattro giorni è riuscita a scendere dalla temuta scalinata in modo decente ma terribilmente vestita; Arisa invece imitando forse la famosa Betty Boop con un look ed una pettinatura al quanto particolare raaggiunge Conti sul palco dopo essere guarita con i famosi anestetici dall'incidente al ginocchio che aveva ostacolato la sua partecipazione alla terza serata del Festival; Rocio invece sempre elegante ma insignificante si attesta ancora una volta la più bella della manifestazione. Gli ospiti che hanno colorato di allegria la serata invece sono stati: Antonio Conte che ha dichiarato di non lasciare la nazionale e che come tutti gli ospiti ha intonato la sua canzone preferita di Sanremo regalando poi le magliette della nazionale alle vallette e al conduttore; la bellissima centralinista di Sanremo, Virginia Raffaele ha riproposto un'esilarante scena comica con indiscussa bravura e non ha perso occasione di imitare la mitica Vanoni, suo pezzo forte. Scherzando con i componenti dell'orchestra e ironizzando sui personaggi storici della musica italiana, si è classificata a mio avviso come l'ospite più divertente di questo Sanremo. Momento toccante è stato quello dell'arrivo di Sammy Basso, un giovane 19enne affetto da progeria, la sindrome di invecchiamento precoce, protagonista di un documentario ed autore di un libro-diario sul suo viaggio negli Stati Uniti. Conti lo ha invitato a salire sul palco dalla platea dove era seduto con i suoi genitori e come tutti i super ospiti, anche Sammy ha scelto la sua canzone di Sanremo, "Con te partirò" di Bocelli. Sono tornati inoltre le ombre cinesi dei Pilobolus; Gabriele Cirilli con un monologo; Elena Sofia Ricci più bella che mai e visibilmente emozionata ha raccontato il suo ruolo di Suor Angela nella fiction campione di ascolti trasmessa su Rai 1. Spettacolare come sempre anche l'esibizione di Giovanni Allevi che sta sbancando le classifiche di mezzo mondo con le sue hits. E' il momento ora di parlare dei campioni di Sanremo: votati dal pubblico a casa con il televoto per il 40%, dalla giuria di esperti per il 30% e dalla giuria demoscopica per il 30%, si sono esibiti con le canzoni in gara al Festival. Sempre più bella l'esibizione di Annalisa e de Il Volo che a mio avviso dovrebbero contendersi la vittoria, ma si sa, a Sanremo non sempre vince la canzone migliore! Nonostante le condizioni di salute precarie, anche Raf, visibilmente debole in voce e in aspetto, si è riuscito ad esibire ieri sera sul palco con risultati affatto positivi. Eliminato infatti insieme ad Anna Tatangelo, Biggio e Mandelli e Lara Fabian non potrà accedere alla puntata di questa sera. Unico demerito a Carlo Conti nella gestione dei tempi e degli ospiti: visibilmente fuori orario, ieri sera ha trattato gli ospiti con una velocità incredibile liquidandoli dopo solo pochi secondi di apparizione sul palco! A questo punto, si sarebbero potute evitare alcune apparizioni visto che, si sa, a Sanremo i tempi volano!

 




SANREMO, ULTIMA SERATA: CHI SARA' IL VINCITORE?

di Christian Montagna

Giunto all'ultima serata, quella degli innamorati, questa sera in diretta dall'Ariston Carlo Conti e il suo staff decreteranno il vincitore della 65 esima edizione del Festival di Sanremo. Tra pronostici e speranze, sui social i più quotati sono Annalisa, Il Volo e Nek. Ma chi sarà il vincitore ufficiale di questa sera? Lo scopriremo solo vedendo la puntata naturalmente… Purtroppo stasera non vedremo le esibizioni della Tatangelo, di Raf, Lara Fabian e Biggio e Mandelli ( per fortuna) eliminati in semifinale ieri sera. Si esibirà per l'ultima serata sul palco dell'Ariston il neo vincitore delle Nuove Proposte, Giovanni Caccamo, 24 enne con il brano "Ritornerò da te". Successivamente si esibiranno i sedici cantanti in gara che si contenderanno il premio finale. Le esibizioni dei 16 campioni saranno votate dal televoto del pubblico, dalla giuria di esperti e dalla giuria demoscopica; saranno azzerate le precedenti votazioni. Il più votato dalle tre giurie sarà il nuovo vincitore di Sanremo. Interessanti gli ospiti di questa serata: ad apertura di serata ci sarà la PFM-Premiata Forneria Marconi con l'Orchestra del Festival e una rappresentativa della banda dell'Esercito Italiano che eseguirà una particolare versione del Nabucco di Giuseppe Verdi per ricordare i cento anni dalla Prima Guerra Mondiale. Sul palco come ospite ci sarà anche Gianna Nannini che probabilmente canterà un pezzo estratto dal suo disco "Hitalia" e si cimenterà in un duetto "O Sole Mio" con Massimo Ranieri. Confermata inoltre la partecipazione del cantante inglese Ed Sheeran. Anche l'attesissimo attore WILL SMITH con Margot Robbie sua partner nel film "Focus- Niente è come sembra" al cinema dal 5 Marzo, questa sera sarà intervistato dal mitico Conti. La comicità sarà affidata a Giorgio Panariello e infine per celebrare il giorno degli innamorati saranno presenti sul palco i protagonisti di "Romeo e Giulietta", il musical record di incassi in Italia.




SANREMO: RAF NON STA BENE

di Christian Montagna
Durante la conferenza stampa tenutasi oggi alle ore 12 si è appreso che la targa relativa alla vittoria di Arisa nello scorso anno sia stata posizionata i corso Matteotti. Io,spero invece che la sua foto con l'obbligo di stare lontana dal ruolo di presentatrice sia esposta all' Ariston a vita! Battute a parte, sempre durante la conferenza, Conti ha spiegato le condizioni di salute di Raf che pare abbia una bronchite e sia impossibilitato a parlare. Dopo essere stato visitato in ospedale, pare ora stia meglio. A far preoccupare il pubblico è stata la foto che lo stesso cantante ha pubblicato sui social nella quale mostrava la quantità di medicinali che stava assumendo. Ha inoltre così commentato la sua situazione di salute: " La mia colazione sanremese che non è esattamente COME UNA FAVOLA…ho dovuto annullare gli appuntamenti stampa/radio/tv giornalieri per starmene a letto e cercare di recuperare per stasera…buon pranzo e felice serata a tutti, belli e brutti buoni e cattivi 🙂 ". Ma le confessioni in questa conferenza di oggi non sono state poche. Conti ha ammesso infatti di aver registrato l'intervento della Cristoforetti in quanto non si poteva chiedere alla NASA di farlo secondo i tempi scelti da Sanremo. Ha inoltre spiegato di non aver ritenuto opportuno di dirlo ai telespettatori in quanto non interessante. Eppure, ieri sera Carlo illudeva i telespettatori di essere in collegamento diretto con lo spazio invitandoli pure a replicare un applauso giunto fino oltre le stelle dall'astronauta. Ha inoltre rassicurato i telespettatori sui presunti rapporti inclinati tra Emma e Arisa e elogiato i comici Luca e Paolo. Infine è stato Leone a chiudere la conferenza parlando dei costi di Sanremo di circa 16 milioni di euro e lanciando una frecciatina agli ascolti di Striscia La Notizia che a suo dire, dovrebbero essere addizionati a quelli del Festival visto che non fanno altro che parlarne in questi giorni.




FESTIVAL DI SANREMO: BOOM DI ASCOLTI ANCHE PER LA TERZA PUNTATA!

di Christian Montagna
Non ci crederete eppure questo Sanremo sta portando a casa una vittoria dopo l'altra. Esulta Giancarlo Leone direttore di Rai 1, esulta Conti e le sue tra vallette, esultano gli autori del Festival. Grazie alla sua semplicità, a cantanti improvvisate presentatrici, scevro di ogni forma di costruzione e articolazione, gli italiani stanno premiando la spontaneità del Sanremo di Conti. La terza puntata è stata vista da 10.586.000 di spettatori con il 49,51% di share. Il dato che viene fuori dall'Auditel è una media tra la prima parte che ha registrato il 47,8% di share e la seconda il 58,1% di share. Cifre esorbitanti che senza dubbio attestano la vittoria indiscussa del cast scelto da Conti. Ospiti famosi, celebrità internazionali, cantanti italiani storici che si rincontrano sul palco e comici super famosi: è questa la ricetta del Festival vincente! Volendo confrontare i dati di ascolto di questa edizione con le altre, cosa che sicuramente starà facendo anche Carlo oggi nella piazza di Sanremo, notiamo una netta superiorità di ascolti. Nel 2014 la terza puntata era stata vista da 7.673.000 di spettatori, con il 34,94% di share; nel 2013 invece era stata vista da 10.709.000 spettatori, con il 42,48 % di share. Insomma una grande vittoria rispetto alle altre edizioni! Uniche edizioni rivali che hanno potuto competere con questi dati sono state l' edizione condotta da Gianni Morandi, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis con Luca e Paolo nel 2011 che aveva raggiunto 12 milioni e trecento mila spettatori e la lontana edizione del 2005 condotta dal mitico Bonolis con Antonella Clerici e Federica Felini che aveva registrato il 51,05 % di share.