RADIOSSERVATORE: INTERVISTA ESCLUSIVA A NEVRUZ, IL VOLTO ROCK DI X FACTOR
Redazione
Palma d'oro del 69/o Festival di Cannes a I, Daniel Blake di Ken Loach. Il premio per il miglior attore del Festival di Cannes e' andato a Shahab Hosseini per Le Client di Asghar Farhadi. Il premio per la miglior attrice del Festival di Cannes e' andato a Jaclyn Jose per Ma' Rosa di Brillante Mendoza. Il premio per la miglior sceneggiatura a Ashgar Farhadi per Le Client
Il premio per il miglior regista del Festival di Cannes e' andato ex aequo a Olivier Assayas per Personal Shopper e Cristian Mungiu per Bacalaureat. Il Grand Prix della giuria del Festival di Cannes e' andato a Xavier Dolan per Juste la fin du monde. Il premio Camera d'Or per la migliore opera prima a Divines di Houda Benyamina.
La Palma d'oro del cortometraggio va a TimeCode del regista spagnolo Juanjo Giménez
Redazione
Napoli – Sabato 28 maggio 2016 a Napoli, nell’Auditorium del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella (via San Pietro a Majella 35), si terrà, a partire dalle ore 18 (ingresso entro le 17:45 per esigenze di protocollo e televisive), la cerimonia di consegna del Premio Internazionale “Sebetia-Ter”, Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana. Giunto alla trentaquattresima edizione, il Premio assegna riconoscimenti a personalità di rilievo nel mondo della cultura, delle scienze, dell’ingegneria, della medicina, dell’arte, dell’archeologia, della giurisprudenza, della comunicazione, della ricerca e in altri campi del sapere.
Tra le personalità premiate di quest'anno: Alvaro Siza per l’architettura, Raffaella Pierobon per l’archeologia, Larry A. Walker e David S. Pasco del Centro nazionale per la ricerca sui prodotti naturali (USA) per la ricerca scientifica, Luciano Pezzullo per la medicina, Tiziana Bianchi per il giornalismo, Claudio Quintano per l’economia. Tra i premiati ancora, l’Amm. Sq. Filippo Maria Foffi, Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, l’Amm. Ispettore C.P. Vincenzo Melone (Comando Guardiacostiera Capitaneria di Porto), il Ten. vascello Paolo Monaco (Comandante C.P. Lampedusa), l’E.I. S.M.O.M. Col. Mario Fine, il Ten. medico Vincenzo Diego Bianchi, il S.Ten. medico Giuseppe Saviano. Saranno, inoltre, premiati i migliori allievi delle Accademie Militari: il S. Ten. Julian Colamedici per l'Arma dei Carabinieri, il S. Ten. Angelo Santori della Guardia di Finanza, l’A.G.M. (SM) Marzio Pratellesi per la Marina Militare, l'Aspirante Garn. Felice Ciacciariello per l'Aeronautica Militare e l’Allievo Capo Scelto di Reggimento Diego Meletti per l'Esercito.
L’evento è organizzato dal Presidente del Centro studi di arte e cultura Sebetia-Ter, Ezio Ghidini Citro, in collaborazione con il direttore del Conservatorio Elsa Evangelista e con il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Consolato generale di Francia, dell’Ambasciata di Ungheria, dell’Oficina Cultural dell’Ambasciata Spagnola in Italia, della Regione Campania, dell'Università Parthenope, della Fondazione Valenzi.
Nel corso della serata sarà distribuito il volume dedicato al Sebetia-ter.
Sul palco Alvaro Siza per l’architettura, Raffaella Pierobon per l’archeologia, Larry A. Walker e David S. Pasco (Usa) per la ricerca scientifica, Luciano Pezzullo per la medicina, Tiziana Bianchi per il giornalismo e molti altri
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di Angelo Barraco
Marsala (TP) – È stato finalmente inaugurato il monumento ai Mille a Marsala, un'opera che vide la posa della prima pietra nel 1986 alla presenza dell'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi quando a Marsala il sindaco era il socialista Enzo Genna.
Il completamento del monumento dedicato ai Mille è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Marsala guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, che dopo un trentennio di attese, lavori iniziati e poi interrotti e ancora ripresi, è riuscito finalmente a inaugurare la struttura.
Noi de L’Osservatore D’Italia ci siamo recati alla cerimonia d’inaugurazione del monumento ai Mille di Marsala e purtroppo, abbiamo dovuto riprendere da notevole distanza, tra la folla, poiché un consigliere comunale di cui omettiamo di fare il nome ci ha riferito che non era possibile stare con gli altri colleghi per fare video e foto, complimenti!. Abbiamo comunque documentato il tutto insieme ai cittadini e questo, non può che farci piacere. La nostra non è un’accusa nei confronti di nessuno, sia chiaro, ma una semplice osservazione in merito ad un trattamento che è stato esclusivamente riservato al nostro quotidiano.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose scolaresche, alcune si trovavano nell’atrio interno del Monumento e altre nella parte superiore, dove hanno cantato prima l’inno di Mameli e successivamente l’Inno alla Gioia e il lancio in aria dei palloncini. Sul terrazzo c'era il Sindaco di Marsala.
Il primo cittadino di Marsala successivamente al taglio del nastro ci ha concesso una video intervista, e per questo lo ringraziamo pubblicamente, dove ha ricordato l’importanza del mese di maggio per Marsala. Alberto Di Girolamo ha ricordato le “conquiste” del comune di Marsala, come il Palazzo Grignani, l’accordo di programma sul porto.
Il Sindaco ha parlato del monumento e del suo completamento “la storia la scrive chi la vince” ha detto. Di Girolamo ha evidenziato, in riferimento ad alcune polemiche, che è stato deciso di portare a termine un lavoro iniziato 30anni fa piuttosto che spendere i soldi feste.
Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco di Porto (Portogallo) Rui Moreira, l’ambasciatore del Portogallo in Italia Manuel Lobo Antures.
Storia del Monumento ai Mille
Un monumento che, come un mare in tempesta e come le navi che rappresenta – il Piemonte e il Lombardo- ha attraversato diverse vicissitudini e fa parlare di se. Una storia lunga che inizia nel 1961, quando l’architetto Emanuele Mongiovì vince il concorso per il progetto. L’architetto pensava ad un’opera con le due navi sopracitate che si univano, un albero alto 47 metri e le vele, ma non solo. Un panneggio marmoreo di 550 metri quadri formando il numero dei mille e una statua di Garibaldi a prua. Il progetto di Mongiovì fu concluso nel 1963 ma per mancanza di fondi non si fece nulla. Il progetto fu ripreso nel 1984 e i lavori ebbero inizio ufficialmente nel 1986, con la presenza di Bettino Craxi, ma ciò non bastò per far proseguire i lavori poiché tutto si interruppe nuovamente l’11 maggio del 1989, l’opera venne dichiarata abusiva a lavori in corso. L’ultimo concorso viene aggiudicato, nel 2007, dall’architetto Ottavio Abramo con il progetto “Mille luci”. Nel progetto vi è la collocazione di due facciate con i nomi. Cognomi e anno di nascita dei 1.089 garibaldini giunti a Marsala, niente vele.
GIOVEDI' 5 MAGGIO ORE 22.15 PER ASCOLTARE CLICCARE QUI
di Angelo Barraco
Noto (SR) – Radiosservatore, ovvero L’Osservatore D’Italia in radio, precisamente su CBP-Radio Activity con gli approfondimenti ad opera di Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri vi aspetta giovedì 5 maggio con l'intervista al Sindaco di Genzano di Roma, Flavio Gabbarini.
Ai microfoni di Radiosservatore il Sindaco di Genzano parlerà della famosa infiorata di Genzano, ormai alle porte e di quella siciliana di Noto. Quest'ultima si svolge ogni terza domenica di maggio. La manifestazione nasce 37 anni fa dall’incontro tra gli artisti infioratori di Genzano e Netini.
Questa tecnica si è sviluppata nella città di Genzano, cittadina dei Castelli Romani alle porte della capitale. A Noto, l’infiorata nasce in Via Corrado Nicolaci, ai piedi della Chiesa di Montevergini, contrapposta al palazzo del Principe Nicolaci.
Il programma sull’infiorata a Noto è sempre ricco e variegato. Il 12 maggio, alle 09:00, ci sarà il taglio dei fiori, alle 16:00 il disegno dei bozzetti su Via Nicolaci e alle 21:00 una Kermesse di moda, musica e spettacolo. Il 13 maggio ci sarà l’inaugurazione dell’infiorata e alle 17.30 ci sarà l’inizio della realizzazione dei bozzetti. Il 14 maggio ci sarà la Flower Food ““Laboratorio olistico-sistemico di antropologia visiva applicato all’arte effimera e alla bio-diversità territoriale e nutrizionale”, lo Show Cooking e la Mostra Documentaria “San Corrado Confalonieri”. Il 15 maggio Noto ospita il Mondo. Una giornata ricca di eventi che avranno inizio alle 10.00 del mattino con un recital pianistico, successivamente vi sarà una performance teatrale all’aperto e ancora musica dal vivo.
Vi sarà anche una mostra di Moto d’epoca e si proseguirà con la musica, con lo spettacolo e con l’arte.
L'infiorata di Genzano A Genzano ogni anno, da oltre due secoli, si tiene nel mese di giugno l'Infiorata, immenso tappeto floreale che si estende, articolandosi in vari quadri, per circa 2000 mq sulla centrale Via Italo Belardi (già Via Livia).
Per la realizzazione dei quadri, disegnati sul selciato, occorrono, oltre alle essenze vegetali, almeno 350.000 fiori; i singoli petali vengono utilizzati dagli infioratori così come i colori di una tavolozza dai pittori: il giallo della ginestra, l'azzurro della torrena, il rosso dei garofani, il verde del bosso e del finocchio selvatico.
La manifestazione si articola in vari fasi: l'ideazione e la preparazione del bozzetto, la raccolta dei fiori e delle essenze vegetali, lo "spelluccamento" – separazione dei petali dalla corolla e loro conservazione nelle grotte del Comune – i disegni a terra (il sabato sera), la posa in opera dei petali (la domenica mattina), l'Infiorata completata (primo pomeriggio della domenica), la Processione del Corpus Domini (domenica sera), ed infine lo "spallamento" – quando i bambini correndo dalla scalinata della Chiesa di Santa Maria dìsfano i quadri infiorati.
Storicamente l'Infiorata è una festa strettamente collegata alla celebrazione cristiana del Corpus Domini e le sue origini risalgono al XIII secolo, quando in occasione della Processione del SS. Sacramento "si spargevano alla rinfusa dei fiori a piene mani".
Il 29 giugno 1625, poi, a Roma, nella Basilica Vaticana, per iniziativa di Benedetto Drei, Capo della Floreria Apostolica, per dare maggiore lustro alla Festa di San Pietro e Paolo, ebbe inizio la tradizione di decorare la chiesa con fiori disposti a mosaico, usanza questa che si estese in molti paesi cattolici.
L'Infiorata di Genzano si distingue però dalle altre infiorate sia per le notevoli dimensioni dei suoi quadri sia per il suggestivo contesto scenografico della seicentesca Via I. Belardi (già Via Livia). L'origine dell'Infiorata di Genzano, così come oggi noi la conosciamo, è piuttosto incerta.Alcuni ricercatori riconoscono nel 1778 l'anno ufficiale di inizio nella nostra città della manifestazione.
Un manoscritto anonimo del 1824, invece, intitolato "Storia dell'origine dell'Infiorata", conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, indica nel 1782 l'anno in cui venne realizzata, in occasione dell'ottavario della Festa del Corpus Domini, in Via Sforza la prima Infiorata totale – estesa cioè su un'intera strada – su iniziativa dei fratelli Arcangelo e Nicola Leofreddi. Don Arcangelo Leofreddi ottenne dal Vescovo di Albano che almeno una delle tre processioni passasse per Via Sforza e, quando nel 1782 passò per la prima volta su questa strada il Santissimo Sacramento, invitò tutti gli abitanti della via a realizzare dei tappeti di fiori ma non, come si usava fino ad allora, di piccole dimensioni e davanti alle case, bensì tutti insieme al centro della strada.
Quell'anno demarca quindi la nascita della "vera" Infiorata: tappeto di fiori dai vivaci colori che rappresenta immagini religiose alternate a motivi decorativi.
Da insieme di petali sparsi alla rinfusa diviene quindi tappeto di fiori disposti in modo tale da delineare una vera e propria opera d'arte, in cui ogni petalo racconta una storia.
L'Infiorata ebbe luogo in Via Sforza soltanto fino alla fine degli anni Trenta del secolo scorso. Nel 1836 la fontana monumentale di San Sebastiano, opera di Virginio Bracci, eretta attorno al 1776, venne spostata dal centro della via corriera all'imbocco di Via Sforza, dove si trova ancora oggi.
Gli abitanti di questa via, non tollerando la cosa, non vollero più partecipare alla manifestazione, che venne allora realizzata soltanto dagli abitanti di Via Livia (odierna Via Italo Belardi) che già agli inizi del secolo scorso imitarono i concittadini di Via Sforza.
Dalla fine dell'800 l'Infiorata ebbe una sostanziale trasformazione: la realizzazione dei tappeti floreali non era più affidata unicamente agli abitanti di questa singola via, ma all'intera comunità cittadina.
Nel corso della sua storia l'Infiorata di Genzano è stata visitata da molti personaggi illustri che, affascinati da un simile spettacolo, ne hanno lasciato testimonianza in alcune loro opere: H.C. Andersen, N. Gogol, Antonio Colarieti, Massimo D'Azeglio, August Bournonville. Garibaldi, in occasione di una speciale Infiorata realizzata in suo onore nel 1875, invitato dalle autorità genzanesi a passare sul tappeto di fiori, si rifiutò dicendo: "Certe cose divine non si calpestano".
Nel corso dei secoli la nostra Infiorata da manifestazione popolare locale è divenuta manifestazione internazionale di arte, di cultura e soprattutto di fede – è realizzata infatti in onore della Festa del Corpus Domini ed è omaggio a "Colui che passa" – che attrae ogni anno migliaia di visitatori dall'Italia e dall'estero.