RADIOSSERVATORE: INTERVISTA ESCLUSIVA A NEVRUZ, IL VOLTO ROCK DI X FACTOR

Redazione
 
Giovedì 19 maggio si è tenuto l’undicesimo appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri. In questo undicesimo appuntamento di RADIOSSERVATORE abbiamo intervistato Nevruz Joku, cantante italiano noto al pubblico italiano per aver partecipato alla quarta edizione di X Factor nel 2010, andato in onda su Rai 2. Il programma era condotto da Francesco Facchinetti e gli artisti erano suddivisi in squadre guidate da Mara Maionchi, Anna Tatangelo, Elio (leader degli Elio e Le Storie Tese) ed Enrico Ruggeri. Nevruz faceva parte del gruppo di Elio e arrivò in finale, distinguendosi da tutti i partecipanti per il suo carisma e il suo spirito rock e anticonformista, ben distante da certi schemi e stereotipi televisivi. Nel corso della lunga intervista che ci ha concesso abbiamo parlato in dettaglio della sua vita prima di X Factor, del suo gruppo con Omid Jazi –che abbiamo intervitato poco tempo fa- anch’esso musicista noto ed apprezzato per la sua musica e per la sua collaborazione con i Verdena nel tour di WOW. Abbiamo parlato della vita all’interno di un talent show e di ciò che ne è conseguito. Si è parlato del disco in fase di lavorazione e di tante altre importanti novità 




CANNES 2016: PALMA D'ORO A "I, DANIEL BLAKE" DI KEN LOACH

Redazione

Palma d'oro del 69/o Festival di Cannes a I, Daniel Blake di Ken Loach. Il premio per il miglior attore del Festival di Cannes e' andato a Shahab Hosseini per Le Client di Asghar Farhadi. Il premio per la miglior attrice del Festival di Cannes e' andato a Jaclyn Jose per Ma' Rosa di Brillante Mendoza. Il premio per la miglior sceneggiatura a Ashgar Farhadi per Le Client

Il premio per il miglior regista del Festival di Cannes e' andato ex aequo a Olivier Assayas per Personal Shopper e Cristian Mungiu per Bacalaureat. Il Grand Prix della giuria del Festival di Cannes e' andato a Xavier Dolan per Juste la fin du monde. Il premio Camera d'Or per la migliore opera prima a Divines di Houda Benyamina.
La Palma d'oro del cortometraggio va a TimeCode del regista spagnolo Juanjo Giménez
 




NAPOLI: DAL 'SAN PIETRO A MAJELLA' LA 34 IMA EDIZIONE DEL PREMIO 'SEBETIA-TER'

Redazione
Napoli
– Sabato 28 maggio 2016 a Napoli, nell’Auditorium del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella (via San Pietro a Majella 35), si terrà, a partire dalle ore 18 (ingresso entro le 17:45 per esigenze di protocollo e televisive), la cerimonia di consegna del Premio Internazionale “Sebetia-Ter”, Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana. Giunto alla trentaquattresima edizione, il Premio assegna riconoscimenti a personalità di rilievo nel mondo della cultura, delle scienze, dell’ingegneria, della medicina, dell’arte, dell’archeologia, della giurisprudenza, della comunicazione, della ricerca e in altri campi del sapere.

Tra le personalità premiate di quest'anno: Alvaro Siza per l’architettura, Raffaella Pierobon per l’archeologia, Larry A. Walker e David S. Pasco del Centro nazionale per la ricerca sui prodotti naturali (USA) per la ricerca scientifica, Luciano Pezzullo per la medicina, Tiziana Bianchi per il giornalismo, Claudio Quintano per l’economia. Tra i premiati ancora, l’Amm. Sq. Filippo Maria Foffi, Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, l’Amm. Ispettore C.P. Vincenzo Melone (Comando Guardiacostiera Capitaneria di Porto), il Ten. vascello Paolo Monaco (Comandante C.P. Lampedusa), l’E.I. S.M.O.M. Col. Mario Fine, il Ten. medico Vincenzo Diego Bianchi, il S.Ten. medico Giuseppe Saviano. Saranno, inoltre, premiati i migliori allievi delle Accademie Militari: il S. Ten. Julian Colamedici per l'Arma dei Carabinieri, il S. Ten. Angelo Santori della Guardia di Finanza, l’A.G.M. (SM) Marzio Pratellesi per la Marina Militare, l'Aspirante Garn. Felice Ciacciariello per l'Aeronautica Militare e l’Allievo Capo Scelto di Reggimento Diego Meletti per l'Esercito.

L’evento è organizzato dal Presidente del Centro studi di arte e cultura Sebetia-Ter,
Ezio Ghidini Citro, in collaborazione con il direttore del Conservatorio Elsa Evangelista e con il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Consolato generale di Francia, dell’Ambasciata di Ungheria, dell’Oficina Cultural dell’Ambasciata Spagnola in Italia, della Regione Campania, dell'Università Parthenope, della Fondazione Valenzi.

Nel corso della serata sarà distribuito il volume dedicato al Sebetia-ter.

Sul palco Alvaro Siza per l’architettura, Raffaella Pierobon per l’archeologia, Larry A. Walker e David S. Pasco (Usa) per la ricerca scientifica, Luciano Pezzullo per la medicina, Tiziana Bianchi per il giornalismo e molti altri
 




PRESENTAZIONE LIBRO: "MOSTRO DI FIRENZE: AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO", INTERVISTA A PAOLO COCHI

di Angelo Barraco
 
Firenze – Lunedì 30 maggio, alle ore 18, verrà presentato il libro “Mostro di Firenze, al di là di ogni ragionevole dubbio”, edito da Enigma Edizioni. Gli autori sono: Paolo Cochi, Michele Bruno e Francesco Cappelletti e lo presenteranno presso la Libreria Nardini di Firenze, in Via delle Vecchie Carceri all’interno del complesso delle Murate. Oltre agli autori vi saranno anche: L’Avvocato Cecilia Bevacqua, l’Avvocato Nino Filastò, l’Avvocato Fiammetta Pezzati e l’Avvocato Vieri Adriani, legale delle vittime francesi. Il libro verrà presentato una seconda volta in data 8 giugno presso la libreria CentroLibro di Scandicci alle ore 18 e vi presenzierà la criminologa Roberta Bruzzone, che ha curato la prefazione del libro. Gli autori hanno hanno ripercorso 48 anni di dubbi e misteri su uno dei fatti di cronaca più intrinseco di mistero che la storia italiana abbia mai avuto, una lunga scia di sangue che ha stroncato la vita ad almeno 16 vittime e morti “collaterali”. Gli autori hanno ricostruito l’intera vicenda con l’aiuto di esperti di medicina legale e di entomologia forense e criminologico. La vicenda raccontata attraverso i verbali, i rapporti giudiziari e atti ufficiali di un’inchiesta lunga e tortuosa, con il fine di una nuova valutazione e per evidenziare aspetti rimasti inediti. In questo libro viene totalmente scardinato il racconto del reo-confesso Giancarlo Lotti, che ha accusato i compagni di merende –cagionando loro la condanna- e si è autoaccusato. Il libro ridimensiona le dichiarazioni di Lotti e ne esce fuori un racconto privo di credibilità, alla luce di elementi oggettivi presenti negli atti del processo. Inoltre, tutta la cronologia degli eventi e nuove conclusioni emersi da recenti studi nel campo entomologico e medico legale che hanno portato alla luce una dicotomia inconciliabile con i risultati fino ad oggi processualmente accertati. Nel libro vi è inoltre una perizia medico legale comparativa tra il delitto del 1983 di Giogoli e il delitto di Scopeti datato 1985.
 
Noi de L’Osservatore d’Italia abbiamo intervistato in esclusiva Paolo Cochi, uno degli autori del libro nonché noto documentarista.
 
– Come nasce il libro?
 
Nasce dalla volontà degli autori di raccontare tutta l' interminabile vicenda, utilizzando i dati certi e reali, attingendo totalmente agli atti ufficiali. Tutta la storia viene esposta in maniera dettagliatissima e scevra da ipotesi o considerazioni personali, che troppo spesso hanno condizionato gli appassionati della vicenda creando addirittura "scontri" ideologici sulle varie tesi esistenti  . Sarà  dunque il lettore a farsi un'idea libera da condizionamenti . Non proponiamo tesi alternative , ma solo riscontri oggettivi derivanti dagli atti ufficiali.

– Cosa è emerso dai vostri studi sulla vicenda?

L'elemento più significativo, a mio avviso , riguarda il testimone reo-confesso e chiamante in correita' , Giancarlo Lotti. In un capitolo del libro si evidenziano le numerosissime incongruenze dei suoi racconti ed in talune circostanze ha sicuramente mentito. Nel suo confuso racconto sui delitti, racconta di situazioni ed elementi assolutamente impossibili. Non solo sul giorno del delitto di scopeti ma anche negli altri 3, nei quali avrebbe partecipato. Sul delitto di Baccaiano , ad esempio,  ci descrive una situazione materialmente impossibile, ma questa la potrete ben apprendere nel libro.
 
– Quali sono i punti da chiarire sulla vicenda del Mostro di Firenze?
 
La vicenda é totalmente da chiarire. A mio avviso si é arrivati ad una verità parziale dal punto di vista giuridico, che non si sposa affatto con quella storica .
 
– Alla luce dei nuovi elementi messi in evidenza, c'è la possibilità di riaprire il caso?
 
Il caso del mostro , non mi risulta si sia mai chiuso. Le indagini, come hanno gia' riportato alcuni media, sono ancora in essere. Anche in considerazione del fatto che 3 duplici omicidi, non hanno alcun colpevole dal punto di vista giudiziario. Penso sarà difficilissimo arrivare ad individuare il responsabile o i responsabili. Troppi anni sono passati .



RADIOSSERVATORE: INTERVISTA ESCLUSIVA A LUCA GUERCIO DEI MEGANOIDI

Redazione
 
Giovedì 12 maggio si è tenuto il decimo appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri. In questo decimo appuntamento di RADIOSSERVATORE abbiamo intervistato Luca Guercio, chitarrista e trombettista nonché leader dei Meganoidi, band di Genova che si è formata sul finire degli anni 90 e nel corso del tempo ha mutato la sua pelle sonora attraverso la sperimentazione e il passaggio da un sound all’altro. Con Luca Guercio abbiamo ripercorso la storia dei Meganoidi partendo proprio dalle origini, abbiamo ascoltato svariati brani del gruppo, abbiamo analizzato il cambio di sound, come sono stati incisi e come hanno vissuto il successo di determinati singoli. Nella prima parte della trasmissione abbiamo ascoltato cinque brani della scuderia Nostress Netlabel, precisamente: Zeta Bass, Pablo Ribot, Etterem, Cryxuss, Sounds Child. 




CRISTOFORO COLOMBO: TORNATA IN ITALIA LA LETTERA IN CUI ANNUNCIA LA LA SCOPERTA DEL "NUOVO MONDO"

Redazione
 
La missiva di Cristoforo Colombo in cui annunciava la scoperta dell’America è stata ritrovata dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e finalmente torna in Italia, dove venne rubata a Firenze e rivenduta negli Stati Uniti, luogo del ritrovamento. Un documento di grande valore storico e culturale, che ha cambiato le sorti del mondo per come lo si conosceva fino al 1492 e in cui annunciava la scoperta del “Nuovo Mondo”. Un documento di grande prestigio, stampato nel 1493. Si legge in una nota che il recupero della suddetta lettera è il frutto “di attività investigative che rappresentano un efficace modello di collaborazione tra Italia e Stati Uniti, nella lotta al traffico illecito di beni culturali”. Alle ore 11.00, presso la Biglioteca Angelica di Roma, è stato spiegato come è avvenuto il recupero della reliquia negli Stati Uniti. Hanno presenziato: Il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale Generale Mariano Mossa; Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e John R. Philips, Ambasciatore degli USA in Italia. I dettagli resi noti rappresentato l’efficacia collaborazione tra i due paesi nella lotta al traffico di opere d’arte. 



MORTO LINO TOFFOLO, "RE" DELLA RISATA

di Angelo Barraco

Lutto nel mondo del cinema, è morto Lino Toffolo, famoso attore, cantautore e cabarettista. Si è spento lunedì sera a Mestre, nella sua casa a causa di un infarto, i sanitari del 118 hanno fatto di tutto per salvarlo ma non c'è stato nulla da fare. Aveva 81 anni. Aveva subito due interventi alle coronarie e recentemente si era recato in ospedale per rimuovere un gesso al polso a seguito di una frattura. Un artista poliedrico, che saputo immedesimarsi in diversi ambito come il Cabaret, la canzone d’autore, il cinema, la televisione, il teatro e uno splendido esordio alla regia. Negli anni 60 registra alcuni programmi radiofonici prodotti dalla sede regionale di Venezia della RAI. Esegue inoltre le musiche per il Festival Internazionale del Teatro di Prosa. Nel 1963 fa il suo esordio al “Derby”, storico locale di Milano in cui esordiscono personaggi come Enzo Jannacci, Bruno Lauzi, Cochi e Renato. Nel 1976 ottiene un grandissimo successo con il brano “Johnny Bassotto”. Diversi gli album che seguono e che hanno successo sia in Italia che all’estero. Nel 1968 arriva il cinema e debutta con “Chimera”. Come dimenticare il famosissimo “Brancaleone alle crociate”, “L’emigrante”, “Beati i ricchi”, “Yuppi du”. La sua ultima apparizione cinematografica è stata nel film “Scherzi da prete” datato 1978. Negli anni 70 arriva la televisione: Canzonissima, un fantastico tragico venerdì, il quiz Casa mia. Negli anni 90 approda al teatro con “Il Pipistrello”, “Al Cavallino bianco” e tanti altri. Nel 2006 arriva il suo esordio in regia con Nuvole di vetro.



MARSALA, MONUMENTO AI MILLE: DA GENNA A DI GIROLAMO INAUGURAZIONE DOPO 30 ANNI

GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]

 

di Angelo Barraco

Marsala (TP) – È stato finalmente inaugurato il monumento ai Mille a Marsala, un'opera che vide la posa della prima pietra nel 1986 alla presenza dell'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi quando a Marsala il sindaco era il socialista Enzo Genna.

Il completamento del monumento dedicato ai Mille è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Marsala guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, che dopo un trentennio di attese, lavori iniziati e poi interrotti e ancora ripresi, è riuscito finalmente a inaugurare la struttura.

Noi de L’Osservatore D’Italia ci siamo recati alla cerimonia d’inaugurazione del monumento ai Mille di Marsala e purtroppo, abbiamo dovuto riprendere da notevole distanza, tra la folla, poiché un consigliere comunale di cui omettiamo di fare il nome ci ha riferito che non era possibile stare con gli altri colleghi per fare video e foto, complimenti!. Abbiamo comunque documentato il tutto insieme ai cittadini e questo, non può che farci piacere. La nostra non è un’accusa nei confronti di nessuno, sia chiaro, ma una semplice osservazione in merito ad un trattamento che è stato esclusivamente riservato al nostro quotidiano.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose scolaresche, alcune si trovavano nell’atrio interno del Monumento e altre nella parte superiore, dove hanno cantato prima l’inno di Mameli e successivamente l’Inno alla Gioia e il lancio in aria dei palloncini. Sul terrazzo c'era il Sindaco di Marsala.

Il primo cittadino di Marsala successivamente al taglio del nastro ci ha concesso una video intervista, e per questo lo ringraziamo pubblicamente, dove ha ricordato l’importanza del mese di maggio per Marsala. Alberto Di Girolamo ha ricordato le “conquiste” del comune di Marsala, come il Palazzo Grignani, l’accordo di programma sul porto.

Il Sindaco ha parlato del monumento e del suo completamento “la storia la scrive chi la vince” ha detto. Di Girolamo ha evidenziato, in riferimento ad alcune polemiche, che è stato deciso di portare a termine un lavoro iniziato 30anni fa piuttosto che spendere i soldi feste. 

Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco di Porto (Portogallo) Rui Moreira, l’ambasciatore del Portogallo in Italia Manuel Lobo Antures.

Storia del Monumento ai Mille

Un monumento che, come un mare in tempesta e come le navi che rappresenta – il Piemonte e il Lombardo- ha attraversato diverse vicissitudini e fa parlare di se. Una storia lunga che inizia nel 1961, quando l’architetto Emanuele Mongiovì vince il concorso per il progetto. L’architetto pensava ad un’opera con le due navi sopracitate che si univano, un albero alto 47 metri e le vele, ma non solo. Un panneggio marmoreo di 550 metri quadri formando il numero dei mille e una statua di Garibaldi a prua. Il progetto di Mongiovì fu concluso nel 1963 ma per mancanza di fondi non si fece nulla. Il progetto fu ripreso nel 1984 e i lavori ebbero inizio ufficialmente nel 1986, con la presenza di Bettino Craxi, ma ciò non bastò per far proseguire i lavori poiché tutto si interruppe nuovamente l’11 maggio del 1989, l’opera venne dichiarata abusiva a lavori in corso. L’ultimo concorso viene aggiudicato, nel 2007, dall’architetto Ottavio Abramo con il progetto “Mille luci”. Nel progetto vi è la collocazione di due facciate con i nomi. Cognomi e anno di nascita dei 1.089 garibaldini giunti a Marsala, niente vele.
 




RADIOSSERVATORE, TRA INFIORATA E MUSICA ECCO L'INTERVISTA A FLAVIO GABBARINI E MARIO RISO (REZOPHONIC)

PER ASCOLTARE L'INTERVISTA AL SINDACO DI GENZANO FLAVIO GABBARINI PORTARE IL CURSORE A 25:26 / PER ASCOLTARE L'INTERVISTA A MARIO RISO (REZOPHONIC) PORTARE IL CURSORE A 45:45
 
 
Redazione
 
Giovedì 5 maggio si è tenuto il nono appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri. Il nono appuntamento di RADIOSSERVATORE è stato ricco di ospiti. La prima parte è stata dedicata ai brani della scuderia Nostress Netlabel, successivamente è stato intervistato Flavio Gabbarini, Sindaco di Genzano (Roma) che ha parlato della famosa infiorata di Noto. Quest'ultima si svolge ogni terza domenica di maggio. La manifestazione nasce 37 anni fa dall’incontro tra gli artisti infioratori di Genzano e Netini. Questa tecnica si è sviluppata nella città di Genzano, cittadina dei Castelli Romani alle porte della capitale. A Noto, l’infiorata nasce in Via Corrado Nicolaci, ai piedi della Chiesa di Montevergini, contrapposta al palazzo del Principe Nicolaci. 
 
Nel seconda parte della trasmissione radiofonica è stato intervistato Mario Riso, leader e fondatore del progetto musicale Rezophonic, che ha come slogan “Per offrire da bere a chi ha VERAMENTE sete”. Un progetto che si basa sulla realizzazione di dischi, in cui vi suonano i più importanti musicisti italiani e il cui ricavato viene interamente devoluto ad AMREF per un progetto idrico in Kajiado, tra Kenya e Tanzania per la realizzazione di  pozzi e pompe di trazione in una delle regioni più aride dell'est Africa, il Kajiado ai confini fra Kenya e Tanzania. Ci ha parlato dell’impegno in Africa, di quanto è stato fatto, dei progetti futuri e di tutto ciò che Rezophonic ha realizzato in questi 10 anni di attività. 



INFIORATA DI GENZANO E DI NOTO: GIOVEDÌ LA DIRETTA RADIOFONICA CON FLAVIO GABBARINI

 

GIOVEDI' 5 MAGGIO ORE 22.15 PER ASCOLTARE CLICCARE QUI

 

di Angelo Barraco
Noto (SR) – Radiosservatore, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity con gli approfondimenti ad opera di Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri vi aspetta giovedì 5 maggio con l'intervista al Sindaco di Genzano di Roma, Flavio Gabbarini.

Ai microfoni di Radiosservatore il Sindaco di Genzano parlerà della famosa infiorata di Genzano, ormai alle porte e di quella siciliana di Noto. Quest'ultima si svolge ogni terza domenica di maggio. La manifestazione nasce 37 anni fa dall’incontro tra gli artisti infioratori di Genzano e Netini.

Questa tecnica si è sviluppata nella città di Genzano, cittadina dei Castelli Romani alle porte della capitale. A Noto, l’infiorata nasce in Via Corrado Nicolaci, ai piedi della Chiesa di Montevergini, contrapposta al palazzo del Principe Nicolaci.

Il programma sull’infiorata a Noto è sempre ricco e variegato. Il 12 maggio, alle 09:00, ci sarà il taglio dei fiori, alle 16:00 il disegno dei bozzetti su Via Nicolaci e alle 21:00 una Kermesse di moda, musica e spettacolo. Il 13 maggio ci sarà l’inaugurazione dell’infiorata e alle 17.30 ci sarà l’inizio della realizzazione dei bozzetti. Il 14 maggio ci sarà la Flower Food ““Laboratorio olistico-sistemico di antropologia visiva applicato all’arte effimera e alla bio-diversità territoriale e nutrizionale”, lo Show Cooking e la Mostra Documentaria “San Corrado Confalonieri”. Il 15 maggio Noto ospita il Mondo. Una giornata ricca di eventi che avranno inizio alle 10.00 del mattino con un recital pianistico, successivamente vi sarà una performance teatrale all’aperto e ancora musica dal vivo.
Vi sarà anche una mostra di Moto d’epoca e si proseguirà con la musica, con lo spettacolo e con l’arte.

L'infiorata di Genzano A Genzano ogni anno, da oltre due secoli, si tiene nel mese di giugno l'Infiorata, immenso tappeto floreale che si estende, articolandosi in vari quadri, per circa 2000 mq sulla centrale Via Italo Belardi (già Via Livia).
Per la realizzazione dei quadri, disegnati sul selciato, occorrono, oltre alle essenze vegetali, almeno 350.000 fiori; i singoli petali vengono utilizzati dagli infioratori così come i colori di una tavolozza dai pittori: il giallo della ginestra, l'azzurro della torrena, il rosso dei garofani, il verde del bosso e del finocchio selvatico.

La manifestazione si articola in vari fasi: l'ideazione e la preparazione del bozzetto, la raccolta dei fiori e delle essenze vegetali, lo "spelluccamento" – separazione dei petali dalla corolla e loro conservazione nelle grotte del Comune – i disegni a terra (il sabato sera), la posa in opera dei petali (la domenica mattina), l'Infiorata completata (primo pomeriggio della domenica), la Processione del Corpus Domini (domenica sera), ed infine lo "spallamento" – quando i bambini correndo dalla scalinata della Chiesa di Santa Maria dìsfano i quadri infiorati.

Storicamente l'Infiorata è una festa strettamente collegata alla celebrazione cristiana del Corpus Domini e le sue origini risalgono al XIII secolo, quando in occasione della Processione del SS. Sacramento "si spargevano alla rinfusa dei fiori a piene mani".
Il 29 giugno 1625, poi, a Roma, nella Basilica Vaticana, per iniziativa di Benedetto Drei, Capo della Floreria Apostolica, per dare maggiore lustro alla Festa di San Pietro e Paolo, ebbe inizio la tradizione di decorare la chiesa con fiori disposti a mosaico, usanza questa che si estese in molti paesi cattolici.

L'Infiorata di Genzano si distingue però dalle altre infiorate sia per le notevoli dimensioni dei suoi quadri sia per il suggestivo contesto scenografico della seicentesca Via I. Belardi (già Via Livia). L'origine dell'Infiorata di Genzano, così come oggi noi la conosciamo, è piuttosto incerta.Alcuni ricercatori riconoscono nel 1778 l'anno ufficiale di inizio nella nostra città della manifestazione.
Un manoscritto anonimo del 1824, invece, intitolato "Storia dell'origine dell'Infiorata", conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, indica nel 1782 l'anno in cui venne realizzata, in occasione dell'ottavario della Festa del Corpus Domini, in Via Sforza la prima Infiorata totale – estesa cioè su un'intera strada – su iniziativa dei fratelli Arcangelo e Nicola Leofreddi. Don Arcangelo Leofreddi ottenne dal Vescovo di Albano che almeno una delle tre processioni passasse per Via Sforza e, quando nel 1782 passò per la prima volta su questa strada il Santissimo Sacramento, invitò tutti gli abitanti della via a realizzare dei tappeti di fiori ma non, come si usava fino ad allora, di piccole dimensioni e davanti alle case, bensì tutti insieme al centro della strada.
Quell'anno demarca quindi la nascita della "vera" Infiorata: tappeto di fiori dai vivaci colori che rappresenta immagini religiose alternate a motivi decorativi.
Da insieme di petali sparsi alla rinfusa diviene quindi tappeto di fiori disposti in modo tale da delineare una vera e propria opera d'arte, in cui ogni petalo racconta una storia.
L'Infiorata ebbe luogo in Via Sforza soltanto fino alla fine degli anni Trenta del secolo scorso. Nel 1836 la fontana monumentale di San Sebastiano, opera di Virginio Bracci, eretta attorno al 1776, venne spostata dal centro della via corriera all'imbocco di Via Sforza, dove si trova ancora oggi.

Gli abitanti di questa via, non tollerando la cosa, non vollero più partecipare alla manifestazione, che venne allora realizzata soltanto dagli abitanti di Via Livia (odierna Via Italo Belardi) che già agli inizi del secolo scorso imitarono i concittadini di Via Sforza.
Dalla fine dell'800 l'Infiorata ebbe una sostanziale trasformazione: la realizzazione dei tappeti floreali non era più affidata unicamente agli abitanti di questa singola via, ma all'intera comunità cittadina.
Nel corso della sua storia l'Infiorata di Genzano è stata visitata da molti personaggi illustri che, affascinati da un simile spettacolo, ne hanno lasciato testimonianza in alcune loro opere: H.C. Andersen, N. Gogol, Antonio Colarieti, Massimo D'Azeglio, August Bournonville. Garibaldi, in occasione di una speciale Infiorata realizzata in suo onore nel 1875, invitato dalle autorità genzanesi a passare sul tappeto di fiori, si rifiutò dicendo: "Certe cose divine non si calpestano".
Nel corso dei secoli la nostra Infiorata da manifestazione popolare locale è divenuta manifestazione internazionale di arte, di cultura e soprattutto di fede – è realizzata infatti in onore della Festa del Corpus Domini ed è omaggio a "Colui che passa" – che attrae ogni anno migliaia di visitatori dall'Italia e dall'estero.
 




RADIOSSERVATORE: INTERVISTA A PAOLINO CANZONERI, MANAGER DELLA NOSTRESS NETLABEL

Redazione
 
Giovedì 28 aprile si è tenuto l’ottavo appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri. Nell’ottavo appuntamento di RADIOSSERVATORE è stato intervistato Paolino Canzoneri, manager dell’etichetta discografica Nostress Netlabel. Etichetta indipendente nata nel 2011 che svolge le sue attività al di fuori delle corporazioni multinazionali. Generalmente ogni etichetta discografica ha un genere che predilige, l’etichetta di Canzoneri pubblica artisti che suonano un genere che va dalla Psichedelia allo Space rock, dal Post Rock all’Avanguardia, dall’Elettronica all’Elettroacustica. Con L’Osservatore D’Italia avevamo già intervistato Paolino Canzoneri, realizzando un video servizio, in cui avevamo parlato in dettaglio del fenomeno Netlabel. “Radiosservatore” ha avuto il suo battesimo proprio con questo nostro servizio, in tre ore di trasmissione abbiamo quindi ripercorso in dettaglio la storia delle Netlabel e dell’etichetta di Canzoneri, abbiamo parlato dell’avvento di internet e di come le etichette si sono adeguate al mercato e al fenomeno del download, di come si è evoluta la diffusione della musica che, rispetto al passato, ha scardinato i classici canoni come i negozi di dischi e oggi si adatta al mezzo web. La Nostress Netlabel ha all’attivo pubblicazioni di artisti da tutto il mondo. Sono stati pubblicati album dei più importanti artisti della musica elettronica Russa, importanti artisti europei e anche artisti dei paesi balcanici. Ovviamente non mancano gli artisti italiani e locali. L’etichetta da anche la possibilità ad alcuni artisti di esibirsi in concerti d’improvvisazione presso teatri, pub, luoghi di cultura, dove la musica diventa l’elemento di congiunzione tra arte, cultura e musica, dove l’interazione è l’elemento essenziale. La Nostress Netlabel è un’etichetta autofinanziata ed è supportata solamente da donazioni, indispensabili per coprire le spese gestionali.