ISIS: DECAPITATO IL CAPO DEL SITO ARCHEOLOGICO DI PALMIRA

di Cinzia Marchegiani

Damasco (Siria) – Il gruppo terroristico Isis regala ancora orrore, questa volta si accanisce contro Khaled Asaad, l'ex capo del sito archeologico di Palmira, città nella Siria centrale conquistata dall'Isis lo scorso 21 maggio dopo il ritiro dell'esercito di Bashar al-Assad, I terroristi islamici hanno mutilato e devastato già diversi insediamenti ma non si conosce la reale entità dei danni provocati dai miliziani. L'Unesco ha dichiarato che l'eventuale distruzione della città di palmira sarebbe una perdita enorme per l'umanità. Khaled Asaad per oltre mezzo secolo è stato il responsabile delle antichità di Palmira e ha collaborato in importanti scavi archeologici e ha lavorato molto affinché il sito in Palmira fosse incluso nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, per questo Asaad era conosciuto per il suo lavoro di studioso anche a livello internazionale, svariati lavori scientifici su Palmira, erano stati pubblicati su riviste archeologiche internazionali. Nel corso degli ultimi decenni aveva lavorato con missioni archeologiche statunitensi, francesi, tedesche e svizzere, ma Asaad, sapendo dell’arrivo del gruppo terroristico era riuscito a nascondere dalla furia distruttrice dell’Isis centinaia di statue prima della conquista dell’antica città romana di Palmira, “La sposa del Deserto”, finalmente considerato patrimonio dell’Unesco dell’Umanità.

 

Torture e prigionia a Khaled Asaad. Ma proprio nel mese di luglio Khaled Asaadb era stata fatto prigioniero, quattro settimane di torture per estorcere il posto segreto dove aveva nascosto le opere d’arte, ma evidentemente non sono riusciti a farlo parlare. Nel mese di giugno, lo Stato islamico intenzionato a distruggere ogni insediamento, aveva fatto saltare in aria due antichi santuari a Palmira che non facevano parte delle sue strutture di epoca romana, ma che i militanti considerati pagani e un vero sacrilego.


Decapitazione e orrore in pubblica piazza. A dare la notizia è stato Maamoun Abdulkarim, capo del Dipartimento antichità del governo di Damasco, che è stato avvisato dalla famiglia di Asaad. L'anziano studioso era stato detenuto e interrogato per oltre un mese prima dell'esecuzione. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha spiegato che martedì 18 agosto gli uomini del Califfato hanno sgozzato Asaad con un coltello in una piazza davanti ad una folla di persone. Non felici di questo orrore, hanno finito la loro esecuzione appendendo il corpo dell’ex capo della direzione generale delle antichità e dei musei di Palmira ad una colonna antica nella piazza principale della città, come sfregio e ammonizione.

Situata in un'oasi nell'arida Siria centrale, secondo le testimonianze storiche Palmira era un'importante stazione carovaniera già 3.800 anni fa, ma il suo periodo d'oro risale all'epoca tra il I e il III secolo dopo Cristo, quando divenne una grande metropoli, punto di passaggio obbligato per tutti i commerci tra l'Impero romano e l'estremo Oriente.

L'omaggio a Khaled Asaad è comparso su Facebook da parte degli studenti della facoltà di Archeologia del’Università di Damasco




BOMBA A BANGKOK, L'ATTENTATO E' AVVENUTO IN UNA ZONA TURISTICA

Redazione

Una strage ai danni del turismo. E' di almeno 27 morti, tra cui 4 stranieri, il bilancio dell'esplosione di una bomba nel centro di Bangkok. Lo hanno riferito i media locali. L'attentato ha preso di mira "stranieri", con l'obiettivo di danneggiare il turismo nel Paese. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Prawit Wongsuwong. "E' stata una bomba al tritolo", ha spiegato il ministro, sottolineando che gli autori dell'attentato "hanno preso di mira stranieri, per danneggiare il turismo e l'economia" thailandese. La bomba esplosa nel centro di Bangkok era stata piazzata sotto una panchina, di fronte al santuario Erawan, in una zona affollata di turisti.

E' quanto riferito dal quotidiano The Nation, che cita fonti della polizia. L'ordigno conteneva 5 chili di tritolo. Tra gli stranieri morti, secondo il sito thailandese Kapook, ci sarebbero un cittadino filippino e due cinesi. Il bilancio provvisorio, secondo i media locali, e' di 27 morti, tra cui 4 stranieri, e decine di feiti.




CINA, ESPLOSIONE FABBRICA TIANJIN: CRESCE IL NUMERO DEI MORTI

di Angelo Barraco
 
Pechino – Mercoledì sera alle  alle 23:30 si sono verificate una serie di esplosioni provocate da un carico di materiale chimico infiammabile e pericolose che si trova nella città portuale di Tianjin a nord del paese. Il bilancio iniziale dei morti era di 44, tra cui 12 pompieri, ma allo stato attuale il numero è salito vertiginosamente. Allo stato attuale il numero di morti è salito a 114, il numero dei feriti è di 700 e i dispersi sono 70. Inoltre le autorità hanno disposto l’evacuazione per un raggio di 3 chilometri a causa della dispersione di sostanze chimiche. Inoltre è stato reso noto che nell’area c’erano tonnellate di cianuro i sodio, composto chimico altamente inquinante, nocivo ed esplosivo e con una soglia molto più alta rispetto a quella consentita per legge. Intanto il premier cinese Li Keqiang rende omaggio ai vigili del fuoco morti nell’incendio: “Sono eroi e meritano il rispetto di tutta la società”. Intanto la popolazione cinese si ribella a quanto avvenuto e denuncia sul web l’incompetenza delle autorità cinesi, oltre a questo la popolazione si lamenta della mancanza di informazioni fornite alla popolazione in merito al disastro. Molti siti cinesi che fornivano informazioni sono stati oscurati.
 
 
Situazione iniziale del disastro. Le esplosioni sono avvenute a 30 secondi di distanza una dall’altra e sono state talmente intense e forti che hanno illuminato il cielo. I vigili del fuoco hanno lottato contro le fiamme, come riferiscono i testimoni, hanno spento il fuoco con le lacrime agli occhi in seguito alla morte dei loro colleghi. Le esplosioni sono state sentite anche a molti km di distanza e molti residenti hanno persino pensato che si trattava di terremoto, altri hanno pensato che fosse esplosa addirittura la bomba atomica. Tantissimi i feriti, dall’ospedale della città riferiscono che sono giunti circa 300/400 feriti di cui molti in condizioni gravi e molti di loro sono stati portati presso l’ospedale di Taida. Quattro Vigili del Fuoco sono rimasti feriti, altri due risultano dispersi nel terribile incidente. Riferiscono le fonti sul posto che al momento dell’esplosione la terra tremava talmente forte e in modo talmente intenso che i vetri si sono rotti in tanti edifici, sembrava un terremoto violento, le automobili si muovevano in modo violento, la luce è andata via nei palazzi, i binari della metropolitana sono stati gravemente danneggiati e le persone, prese dal panico e dalla paura sono scappate, la nube di fumo ha invaso la città.
 
 
Le indagini sull’esplosione sono in corso, le cause non sono ancora chiare ma la polizia ha fermato il responsabile dell’azienda Port Rui Hai International Logistics. Il presidente cinese e il primo ministro hanno chiesto all’amministrazione locale di Tianjin di aiutare i feriti quanto più possibile vista la criticità della situazione. Intanto cresce la preoccupazione per l’inquinamento nella zona del disastro poiché i materiali chimici esplosi potrebbero aver inquinato l’aria ma ancora non è stato alzato il livello d’allerta. I testimoni che hanno vissuto l’inferno di fuoco hanno raccontato: “La palla di fuoco era enorme, alta un centinaio di metri, ho sentito la prima esplosione e sono usciti tutti dalle case, poi ce ne sono state altre, i vetri delle finestre sono andati in frantumi e molte persone sono rimaste ferite e sono uscite dalle case coperte di sangue”.



LA NIPOTE DI MORGAN FREEMAN E' STATA UCCISA A COLTELLATE

Redazione

New York – Una nipote di Morgan Freeman e' stata uccisa a coltellate a New York. Il copro di E'dena Hines, attrice, e' stat trovato -riferisce il Daily Best- in una strada nei pressi della sua abitazione a Washington Heights.
Accanto a lei c'era un trentenne, il suo ex fidanzato, che urlava frasi di segno religioso. L'uomo stato prima fermato e poi trasferito al Columbia Presbyterian Medical Center. Hines era la nipote della prima moglie di Freeman, Jeanette Adair Bradshaw .




GIALLO SUI TRE TURISTI ITALIANI SCOMPARSI IN BORNEO: ERANO IN IMMERSIONE SUBACQUEA

Redazione

Forse il maltempo, forse un malore non si sà. E' davvero un caso tinto di giallo. La Farnesina ha confermato che tre turisti italiani sono dispersi nelle acque della piccola isola di Sangalaki, nel mare del Borneo, in Indonesia, dove effettuavano un'immersione subacquea. Anche un belga che era con loro manca all'appello. Nel gruppo c'erano altri due italiani, che si sono limitati allo snorkeling, restando percio' in superficie, e che sono rientrati. Secondo il capo delle operazioni di ricerca e soccorso della provincia del Kalimantan orientale, Hendra Sudirman, la guida che aveva accompagnato i sei turisti e' stata ritrovata e trasferita in un ospedale.

I cinque italiani e il belga avevano raggiunto con una barca la piccola isola di Sangalaki, un punto rinomato per le immersioni. Nella zona in questo momento vi sono forti correnti marine e onde di due metri mezzo. Surdiman ha detto che numerose imbarcazioni sono state inviate a perlustrare l'area, ma finora non e' stata trovata traccia dei quattro dispersi. "Speriamo che siano stati trascinati dalla corrente su qualche isolotto e che siano in salvo", ha affermato il funzionario indonesiano.




TRAGEDIA AEREA IN INDONESIA: A BORDO 54 PERSONE E 5 BAMBINI

Redazione

Una vera e propria tragedia aerea. L'aereo della Trigana Air scomparso oggi in Indonesia è precipitato nel distretto di Oktabe, nella provincia di Papua. Lo riferisce il ministero dei Trasporti, aggiungendo che i rottami sono stati trovati. "L'aereo si e' schiantato contro una montagna, e' stato trovato dagli abitanti dei villaggi. Sono in corso verifiche", ha detto il direttore generale del trasporto aereo del ministero dei Trasporti, Suprasetyo. I residenti nella zona, nella provincia orientale di Papua, avevano visto l'aereo schiantarsi. Nella regione e' ormai scesa la notte, ma non e' chiaro se le ricerche verranno sospese con l'oscurita'. L'Atr 42-300, secondo l'Aviation Safety Network era in servizio da 27 anni. La Trigana dal 2007 e' sulla lista nera Ue delle compagnie aeree che non possono volare in Europa a causa degli insufficienti standard di sicurezza. La linea aerea indonesiana ha una flotta di 14 velivoli, tra i quali 10 Atr e 4 Boeing 737, con un'eta' media di 26 anni e mezzo. Da quanto ha iniziato a operare, nel 1991, la Trigana ha avuto 14 incidenti gravi.

Secondo quanto scrive su Twitter il servizio di emergenza indonesiano Basarnas, l'aereo faceva parte della flotta dela Trigana Air Service, ed aveva a bordo 44 passeggeri adulti, cinque membri di equipaggio e cinque bambini. L'aereo volava dall'aeroporto Sentani di Jayapura a Oksibil, la capitale della regione di Papua. Un velivolo della AirAsia è precipitato lo scorso dicembre sulla rotta tra Surabaya a Singapore, causando la morte di 162 persone. Il governo di Giakarta, in seguito all'incidente, ha introdotto nuove regole per la sicurezza dei voli.

L'ATR42-300 della Trigana airlines scomparso oggi ha incontrato nell'ultima parte del volo una zona di forte maltempo con pioggia, vento e fitta nebbia nei pressi di Oksibil, la sua destinazione. Il contatto è stato persoLo hanno detto i servizi di soccorso indonesiano. La regione montuosa nei pressi della città, al confine con Papua Nuova Guinea, è coperta da una fitta giungla.




SIDNEY: BALENA DISPERATA RICHIAMA ATTENZIONE PER FAR RIMUOVERE SACCHETTI DI PLASTICA E UNA LENZA DALLA SUA BOCCA

Sidney (Australia) – Un salvataggio che rende onore a due giovani dell’Australia. Michael Riggio e Ivan Iskenderian, sono due pescatori che al rientro nel porto da una battuta di pesca si sono imbattuti in una balena insistente, che ha provato un paio di volte ad avvinarsi alla loro imbarcazione, sporgendo la testa fuori dall’acqua. I due pescatori si sono resi conto, dopo un primo momento di smarrimento, che aveva dei sacchetti di plastica e lenze che gli bloccavano proprio la bocca. Nell’incredulità di quello che gli stava accadendo, i due pescatori decisi ad aiutare la balena hanno cercato di avvicinarsi e con coraggio sono riusciti ad estrarre le buste e le lenze che evidentemente recavano un grande fastidio al gigante del mare. Grazie ai telefonini, mentre Ivan Iskenderian, allungandosi dall’imbarcazione estraeva il malloppo dalla bocca della balena, il suo amico riesce a scattare un selfie, mentre un altro gruppo di pescatori di un’altra imbarcazione riescono a filmare tutta la seuqnza del salvataggio. Il video ormai diventato famoso, ha permesso loro di testimoniare questa straordinaria esperienza vissuta a Medio Harbour, a nord di Sydney. La balena appena liberata, ha schiaffeggiato l’acqua con una delle sue grosse pinne, per esprimere la sua gratitudine. Insomma il video è diventato virale e ai due pescatori, ancora adesso non sembra vera questa avventura di bellezza unica.




LA GRECIA RIMANE NELL'EURO

Redazione

Ora è fatta e indietro non si torna. L'Eurogruppo ha approvato l'accordo sul debito greco. Lo riferisce la Commissione europea. Il piano di salvataggio consiste in un un prestito alla Grecia di 86 miliardi di euro in tre anni, di cui 25 saranno per la ricapitalizzazione delle banche. In cambio la Grecia dovra' attuare le privatizzazioni, riformare le pensioni, ottenere i seguenti dati nell'avanzo primario: -0,25% nel 2015, 0,5% nel 2016, 1,75% nel 2017, 3,5% nel 2018.

I punti dell'accordo Nuovi prestiti fino a 86 miliardi di euro saranno resi disponibili alla Grecia nei prossimi tre anni dall'Esm (European Stability Mechanism). Su 86 miliardi, 25 serviranno per la ricapitalizzazione delle banche. E' questo il risultato dell'accordo raggiunto dai ministri delle Finanze dell'Eurozona. Secondo quanto spiega il comunicato finale dell'Eurogruppo, la prima tranche del programma Esm di 26 miliardi sara' suddivisa in una tranche di 10 miliardi immediatamente disponibile e in un'altra di 16 miliardi che scattera' gradualmente a partire dal 20 agosto. Una seconda tranche per la ricapitalizzazione delle banche fino a 15 miliardi sara' erogata non oltre il 15 novembre. In cambio la Grecia dovra' attuare riforme fiscali e rafforzare la lotta all'evasione, nonche' attuare "ambiziose" riforme del sistema previdenziale, riforme nel mercato del lavoro. Inoltre dovra' attuare delle riforme per aprire l'economia agli investimenti e alla competizione, ed ancora modernizzare e depoliticizzare l'amministrazione pubblica. L'eurogruppo sottolinea che un significativo programma di privatizzazione e' il fondamento del nuovo programma Esm. Per assicurare tale piano dovra' essere stabilito un fondo indipendente sotto la supervisione delle istituzioni europee che deve essere operativo entro la fine del 2015. Il fondo includera' le azioni delle banche dopo la loro ricapitalizzazione.

Nel comunicato finale l'Eurogruppo indica come obiettivo a medio termine della Grecia un avanzo primario del 3,5% del Pil: -0,25% nel 2015, 0,5% nel 2016, 1,75% nel 2017 e 3,5% nel 2018. L'Eurogruppo considera il coinvolgimento del Fmi indispensabile e saluta positivamente l'intenzione del management del Fmi di raccomandare al comitato esecutivo di considerare un ulteriore sostegno finanziario alla Grecia una volta che le riforme siano state completate. L'Eurogruppo scrive infine di apprezzare le misure assunte dalle autorita' greche negli ultimi giorni.

"Abbiamo elogiato il Governo greco per la collaborazione con le istituzioni. Questo e' stato molto utile. Si tratta di un pacchetto di riforme ambizioso, che consentira' alla Grecia una crescita sostenibile, un miglioramento della competitivita' e la salvaguardia dei conti". Lo afferma il Presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, sull'accordo per il salvataggio della Grecia. "Il programma di privatizzazioni rafforzato – prosegue Dijsselbloem – fa parte del pacchetto." "Accogliamo l'intenzione del comitato del Fmi per sostenere la Grecia: lo faranno ad autunno. Il coinvolgimento del Fmi e' fondamentale e indispensabile per l'Eurogruppo". Ha spiegato il Presidente dell'Eurogruppo al termine della riunione."Accogliamo la valutazione positiva dello staff del Fmi -ha aggiunto – sulla condizionalita' delle politiche".

"L'accordo di oggi supera l'incertezza che ha pesato per troppo tempo sul Paese e sull'Eurozona. Con piena responsabilita', impegno e attuazione, questo accordo creera' nuovi posti di lavoro e fara' riprendere la crescita economica". E' il commento del vice presidente della Commissione europea e responsabile per l'Euro Valdis Dombrovskis. "Siamo pronti a sostenere la Grecia con tutti i nostri strumenti – ha aggiunto – dall'assistenza tecnica al sostegno finanzario".

L'accordo raggiunto dai ministri delle Finanze europei sugli aiuti ad Atene "e' un risultato per la Grecia che ha fatto gli sforzi attesi". Questo il commento del presidente francese Francois Hollande, secondo cui l'accordo rappresenta "una prova che l'Europa e' capace di avanzare sulla base dei principi di solidarieta' e responsabilita'".

Ognuno ha fatto la propria parte e la Grecia potra' riprendere a crescere. E' il commento del ministro del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "L'accordo raggiunto questa sera mette la Grecia in condizione di rilanciare la crescita e quindi l'occupazione – sostiene Padoan – Non c'e' solo stabilita' finanziaria ma anche le riforme che modernizzano il Paese e gli aiuti per mettere le banche in condizione di finanziare l'economia. Ognuno ha fatto la propria parte – conclude – e il governo Tsipras e' riuscito a far approvare un pacchetto veramente importante di riforme, cancellando alcune misure controproducenti prese all'inizio".

Anche il direttore generale del Fmi Christine Lagarde considera positivo l'accordo sul programma di aiuti alla Grecia ma ripete che l'indebitamento del Paese "non e' sostenibile". In un comunicato, Lagarde si felicita per il "passo molto importante" compiuto con l'accordo, ma sostiene che non basta per la sostenibilita' dell'indebitamento.

L'accordo sul piano di salvataggio e' stato approvato con 222 voti favorevoli, 64 contrari e 11 astenuti. Il governo Tsipras ha dunque ottenuto i voti dell'opposizione, mentre circa 40 parlamentari di Syriza, incluso l'ex ministro Yanis Varoufakis, hanno votato contro. Ora l'intesa passera' al vaglio dell'Eurogruppo a Bruxelles. Atene ha bisogno di sbloccare gli aiuti internazionali prima del 20 agosto, quando scade il prestito ponte da 3,4 miliardi di euro della Bce. Il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble si dice "fiducioso sull'intesa" per il salvataggio della Grecia, ma aggiunge che, senza un accordo all'Eurogruppo, "servira' un prestito ponte".
Inoltre per Schaeuble "e' essenziale" un chiaro impegno del Fmi sugli aiuti alla Grecia.




TURCHIA: MACABRO SCHERZO AD UN RESORT, IL PERSONALE SIMULA ATTACCO JIHADISTA IN PISCINA

Momenti drammatici e di terrore per gli ospiti di uno strepitoso hotel, vittime di una rievocazione dell’attentato avvenuto al resort Sousse in Tunisia il 26 giugno 2015

di Cinzia Marchegiani

Turchia – I ricordi sono ancora fermi all’attacco terroristico del 26 giugno scorso in Tunisia, nel venerdì di Ramadan, quando degli uomini armati hanno fatto una strage nei due resort di lusso a Sousse nel golfo di Hammamet, uccidendo circa 40 turisti e seminando terrore su queste spiagge delle vacanze. La cornice è simile, un oasi incantevole viene presto sconvolta da un attacco di uormini armati entrati in un resort da favola in Turchia. ma è solo finzione.
Il resort è l'Hotel Grand Yazici Mares e il personale della struttura ricettiva ha pensato bene di fare uno scherzo per intrattenere i propri ospiti in grande stile che erano in piscina. Così mentre tutti erano a fare tuffi e prendere il sole, all’improvviso è stato scatenato il terrore quando degli uomini vestiti da mediorientali, con armi ben in vista, hanno fatto la grande entrata con fucili e contenitori con scritto sopra FUEL (carburante), scatenando letteralmente il panico. I turisti in preda al delirio gridavano e correvano per tutta la struttura, ad alcuni di loro è stato fatto il gesto di gettare addosso il carburante e facendo intendere di voler appiccare il fuoco con un accendino. Solo quando si sono recati al gestore gli ospiti hanno scoperto che era il risultato di un macabro scherzo, messo in scena dal personale del resort a 5 stelle.

Un disgustoso e orribile scherzo. Gli ospiti però non hanno gradito lo spettaco Holliwoodiano preparato per allietare la loro vacanza. Evidentemente il detto “Paese che vai usanza che trovi” va preso espressamente alla lettera. Di sicuro gli ospiti hanno pensato in quell’attimo esatto, che anche per loro era arrivata la fine.




CINA: 44 MORTI E CENTINAIA DI FERITI NELL'INFERNO DI TIANJIN

di Angelo Barraco

Pechino – Ieri sera alle 23:30 si sono verificate una serie di esplosioni provocate da un carico di materiale chimico infiammabile e pericolose che si trova nella città portuale di Tianjin a nord del paese. Sono morte 44 persone e tra nello spegnere l’incendio sono morti 12 pompieri. Le esplosioni sono avvenute a 30 secondi di distanza una dall’altra e sono state talmente intense e forti che hanno illuminato il cielo. I vigili del fuoco hanno lottato contro le fiamme, come riferiscono i testimoni, hanno spento il fuoco con le lacrime agli occhi in seguito alla morte dei loro colleghi. Le esplosioni sono state sentite anche a molti km di distanza e molti residenti hanno persino pensato che si trattava di terremoto, altri hanno pensato che fosse esplosa addirittura la bomba atomica. Tantissimi i feriti, dall’ospedale della città riferiscono che sono giunti circa 300/400 feriti di cui molti in condizioni gravi e molti di loro sono stati portati presso l’ospedale di Taida. Quattro Vigili del Fuoco sono rimasti feriti, altri due risultano dispersi nel terribile incidente. Riferiscono le fonti sul posto che al momento dell’esplosione la terra tremava talmente forte e in modo talmente intenso che i vetri si sono rotti in tanti edifici, sembrava un terremoto violento, le automobili si muovevano in modo violento, la luce è andata via nei palazzi, i binari della metropolitana sono stati gravemente danneggiati e le persone, prese dal panico e dalla paura sono scappate, la nube di fumo ha invaso la città. 
 
Intanto le indagini sull’esplosione sono in corso, le cause non sono ancora chiare ma la polizia ha fermato il responsabile dell’azienda Port Rui Hai International Logistics. Il presidente cinese e il primo ministro hanno chiesto all’amministrazione locale di Tianjin di aiutare i feriti quanto più possibile vista la criticità della situazione. Intanto cresce la preoccupazione per l’inquinamento nella zona del disastro poiché i materiali chimici esplosi potrebbero aver inquinato l’aria ma ancora non è stato alzato il livello d’allerta. Stamane nell’area del porto c’era un livello di 160 microgrammi di polveri sottili pm 2.5, invece nelle ultime 24 ore il livello di pm10 è salito da 129 microgrammi a metro cubo di aria a quota 206. I testimoni che hanno vissuto l’inferno di fuoco hanno raccontato: “La palla di fuoco era enorme, alta un centinaio di metri, ho sentito la prima esplosione e sono usciti tutti dalle case, poi ce ne sono state altre, i vetri delle finestre sono andati in frantumi e molte persone sono rimaste ferite e sono uscite dalle case coperte di sangue”. 



GRECIA IL CONTRARIO DELL'ITALIA: POLIZIA MANGANELLA GLI IMMIGRATI A KOS

di Angelo Barraco

Il tema immigrazione è scottante poiché quando lo si affronta non può fare a meno di parlare del flusso migratorio che invade il paese, delle risorse economiche impiegate per gli immigrati e delle strutture che le ospitano. L’Italia ha largamente tenuto e tiene tutt’ora le porte aperte, tutti entrano, vengono identificati e fanno nelle strutture. Ma anche li c’è un business poiché chi ospita gli immigrati riceve dallo Stato Italiano un guadagno considerevole. E la ruota gira, gli immigrati arrivano, gli alberghi diventano strutture solo ed esclusivamente per immigrati, il business nelle tasche di chi vuole far soldi sulla pelle altrui cresce e il nostro premier dice che va tutto bene, che facciamo tutto da soli, malgrado siamo sprovvisti di strutture per ospitarli e malgrado non vi è la possibilità di garantire loro un futuro, si perché vengono nel nostro paese per una nuova vita, scappano dalla guerra e affrontano un viaggio estenuante e anch’essi sono vittime di una terribile macchina chiamata “denaro”. E l’Unione Europea? Una carta piena di ideali comunitari ma oggettivamente il nulla di fatto. Ma tutto cambia in baso a come viene affrontata la situazione e a coma la si vuole affrontare, in Italia ci sono interessi, in Grecia si agisce in modo concreto. L’Italia ha creato un Business sugli immigrati ma la Grecia? La Grecia no. La Grecia, malgrado la crisi affrontata e la situazione difficile ha preso la situazione di petto e ha deciso di non essere così permissiva come l’Italia. La polizia ellenica ha caricato i migranti sull’isola di Kos con i manganelli, estintori e schiuma, altri migranti -1.500 circa- si trovavano nello stadio in attesa dei documenti. Il sindaco dell’isola ha chiaramente detto che la situazione dell’isola è grave poiché il flusso di immigrati è si 600-800 persone al giorno ed è difficile per la polizia e la guardia costiera far fronte a tale flusso. Una fonte della polizia riferisce che c’è il serio pericolo la situazione possa degenerare e che possa scorrere il sangue. Sull’isola ci sono 30.000 abitanti ma 7.000 sono immigrati. Recentemente ci sono state esplosioni causate da immigrati che hanno cercato di forzare il blocco della polizia per ottenere i documenti necessari per partire. Il poliziotto riferisce inoltre che presto sull’isola arriveranno agenti in assetto antisommossa e poliziotti dalle isole Rodi e Syros. Il governo creerà 2.500 posti per i migranti senza documenti, ma il flusso è enorme e continuo. La situazione viene affrontata di petto, in modo oggettivo e in base alle difficoltà che si vengono a creare in seguito al flusso consistente di immigrati. In Italia è l’opposto, ma sembra che vada tutto bene, almeno così ci propinano, dobbiamo star sereni?