“La libertà è donna”, il convegno di Castel Gandolfo: un focus dopo 9 mesi dalla firma dello storico protocollo interistituzionale

CASTEL GANDOLFO (RM) – La libertà è donna il titolo del convegno promosso dal Comune di Castel Gandolfo e realizzato insieme a “Incontriamoci”, laboratorio di idee Associazioni di Castel Gandolfo.

IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 29/11/2018

Nel corso dell’incontro è stato fatto un focus sul protocollo Operativo Interistituzionale realizzato dalla Procura di Velletri guidata dal Procuratore Capo della Repubblica dr. Francesco Prete e dalla Asl Roma 6 diretta dal prof Narciso Mostarda e siglato lo scorso 8 marzo a Palazzo Chigi ad Ariccia. Un protocollo che ha visto l’adesione di ben 30 comuni del territorio, del Tribunale di Velletri, del Tribunale e la Procura per i minorenni di Roma, della Regione Lazio, della Questura di Roma, dell Comando provinciale dei Carabinieri, dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’ordine degli psicologi.

L’incontro moderato dalla giornalista Chiara Rai ha visto la partecipazione di relatori d’eccezione che hanno snocciolato le varie criticità sulle quali fare fronte comune per cercare di debellare il fenomeno della violenza di genere.

Il direttore generale della Asl Rm6 professor Narciso Mostarda riferendosi ai casi di violenza ha parlato di numeri molto più alti rispetto alle segnalazioni che arrivano nei pronto soccorso o all’Autorità Giudiziaria. “Una violenza diluita – ha detto Mostarda accendendo i riflettori su quelli che ha definito come “atteggiamenti che quotidianamente imprimono accelerazioni perverse vere e proprie distorsioni della qualità della giornata” Un meccanismo la sanità sta cercando di aggredire aldilà dei protocolli per cercare di fare sempre di più. Mostarda ha poi concluso l’intervento invitando a pensare a come superare i retaggi antropologici che ci portiamo in eredità e che sono alla base di molti fenomeni di violenza lavorando soprattutto su come rigenerare quelli che saranno gli adulti di domani ovvero i bambini di oggi.

La dr.ssa Cristiana Macchiusi Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, che si occupa di questi casi da oltre un ventennio ha illustrato a grande raggio quelle che sono le direttive europee in merito ad un sistema di tutela tra i vari stati. Macchiusi ha anche parlato del grande tema dei così detti reati culturalmente orientati “quando l’uomo – ha detto il magistrato – è convinto di poter ammazzare di botte la moglie, è convinto che la può sequestrare, è convinto che la può stuprare, è convinto che può ammazzare la figlia perché è andata a letto con uno di religione diversa e ha disonorato tutta la famiglia”. Macchiusi ha poi snocciolato in maniera analitica quelle che sono concretamente le azioni messe in campo per attuare le tre P Prevenzione, Protezione e Punizione di chi commette questi reati.

Le psicologhe Clara Borri e Giovanna Vannini hanno approfondito quelli che sono gli aspetti determinanti, spesso trascurati, del ruolo della famiglia. Borri e Vannini hanno esposto la tematica legata alle dipendenze affettive sane illustrando quella che viene definita dipendenza affettiva patologica nella relazione di coppia

Non sono mancati i saluti istituzionali del sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, un amministratore donna che da sempre ha mostrato una particolare sensibilità nell’affrontare queste tematiche.

Allestita per l’occasione la mostra “La Caduta” a cura dell’artista iraniana Bahar Hamzehpur a cura di Laura Giovanna Bevione: ritratti di donne che hanno vissuto all’ombra di un uomo.

Antonella Ingiosi e Roberta Pettinella hanno interpretato dei brani sul tema della violenza alle donne oltre alla giovane Erica Sciacca.




Bracciano, Tondinelli su interrogazione parlamentare M5s: “Osservazioni piene di congetture e omissioni. Ecco perc”

BRACCIANO (RM) – A Bracciano non è bastato un intero collegio di magistrati della Corte dei Conti riuniti in speciale composizione a placare la volontà dei Cinque Stelle di voler quasi trovare a tutti i costi qualcosa che non va in una vicenda che palesemente è iniziata e si è conclusa in maniera cristallina. Tant’è che è stato lo stesso sindaco di Bracciano a spiegare di volta in volta tutti i passaggi che hanno portato ad una sentenza che di fatto ha avvalorato l’operato dell’amministrazione che altrimenti sarebbe andata a casa.

Soprattutto il dispositivo della Corte dei Conti ha evitato il dissesto finanziario dell’Ente e un periodo di sicuro commissariamento che sarebbe stato deleterio per le stesse tasche dei cittadini già messi a dura prova dal precedente commissariamento.

Anche nell’ultima video intervista, il sindaco Tondinelli ha snocciolato ancora una volta l’intera vicenda spiegando i passaggi del ricorso

L’interrogazione parlamentare M5s

Dopo che il consigliere di opposizione Marco Tellaroli è arrivato addirittura a richiedere il licenziamento di tutti coloro che hanno accolto l’istanza del sindaco Tondinelli è arrivata anche una singolare interrogazione parlamentare M5S dove addirittura si parlerebbe di una sorta di commissione promossa dalla maggioranza per controllare l’operato dei Consiglieri comunali dell’opposizione.

Insomma sembra l’ennesimo atto che punta a colpire quelle persone mal informate che pensano che i Cinque Stelle stiano portando avanti chissà quale battaglia contro pseudo mafie e poteri forti, contro debiti nascosti e numeri oscuri che vengono celati per chissà quale disegno diabolico. Queste continue insinuazioni politiche sembrano più dettate da una cieca volontà di salire sullo scranno piuttosto che fare sana e costruttiva opposizione.

In una nota il sindaco Tondinelli ha inteso ancora una volta dare conto ai cittadini delle parole spese dai pentastellati, in particolare, dal parlamentare M5S

“Il Movimento 5 Stelle ha trasmesso alla stampa locale, per la sua divulgazione, il testo di una interrogazione parlamentare presentata dall’on. Trano, deputato del gruppo M5S, con la quale si invoca l’intervento del Ministero dell’Interno e quello dell’Economia al fine di fare chiarezza sullo stato amministrativo del nostro Comune, adombrando anche un possibile interesse della mafia sul territorio.

Desta meraviglia che un deputato della Repubblica, peraltro appartenente ad altro collegio elettorale ma che si presume sia un profondo conoscitore delle problematiche locali, abbia presentato una interrogazione dalla quale traspare una chiara approssimazione nella rappresentazione degli eventi, forse a lui riferiti superficialmente. Prima di dare una risposta alle sue osservazioni, mi preme evidenziare il brusco e repentino passaggio del M5S locale da una dichiarata posizione di sollievo ad un atteggiamento di forte amarezza, rancore e contrasto per la decisione delle Sezioni Riunite della Corte dei conti.

Questo cambio di sentimenti denota un maggiore interesse verso le logiche di partito piuttosto che un attaccamento al bene del paese.

A parte le congetture che accompagnano le sue osservazioni, l’interpellante On. Trano omette di indicare che le problematiche evidenziate, sia di natura finanziaria che urbanistica e legale, sono state ereditate dalla precedente Amministrazione che ha visto coinvolti diversi suoi componenti e altri soggetti, compresi alcuni dipendenti, in una indagine per associazione a delinquere. E se si è giunti alle indagini della Magistratura, tuttora in corso, un contributo è stato dato anche dalla mia persona tramite le denunce da me presentate, al tempo, come Consigliere di minoranza.

Questa puntualizzazione era necessaria per comprendere meglio gli avvenimenti che sono in parte legati a questa situazione e condizionati dalle vicissitudini giudiziarie come, per esempio, gli avvicendamenti di alcuni dirigenti comunali. Si stigmatizza anche la rappresentazione critica delle dimissioni degli Assessori formulata da un movimento che ha praticato l’alternanza continua degli stessi in una città come Roma.
In merito ai rilievi mossi alla gestione urbanistica, che si afferma essere in contrasto con i dettami regionali, preciso che la difforme opinione è riferita esclusivamente ad una diversa interpretazione degli atti e, comunque, attentamente seguita dalla Magistratura perché oggetto di contenzioso.

La mia Amministrazione non ha mai presentato alcuna variante al P.R.G. ma ha solo cercato di mettere ordine e corrispondenza tra i vari atti documentalmente presenti, evidenziando in alcuni casi significative carenze.

Per quanto riguarda l’indicazione di una maggiore situazione debitoria evidenziata dalla Corte dei conti rispetto a quella riportata dal Comune, tengo a precisare che la differenza, per un disguido contabile, è contenuta solo nella relazione del Piano di riequilibrio finanziario e non ha alcuna incidenza sui bilanci comunali pregressi.

L’interpellanza termina con la fantasiosa affermazione della costituzione di una commissione di controllo sull’operato dei Consiglieri di opposizione. Niente di più risibile. Si è tentato di costituire una commissione di indagine, composta da Consiglieri di maggioranza e di minoranza con la presidenza riservata alla minoranza, con il solo fine di fare chiarezza sulla documentazione agli atti, assicurandone la completezza e la loro sistemazione. L’iniziativa era nata proprio per l’esigenza di sopperire alla riscontrata carenza documentale di alcuni atti di collegamento, soprattutto riferiti all’urbanistica, che potevano generare interpretazioni non oggettive, come avvenuto con la Regione.

E’ totalmente falsa, inoltre, l’affermazione circa le mancate risposte ai quesiti posti dal momento che la trasparenza, insieme all’onestà, rappresenta un aspetto basilare della mia Amministrazione.”




Bracciano, l’amministrazione Tondinelli promossa dalla Corte dei Conti. Il sindaco: “L’inizio di una nuova era per la città”

BRACCIANO (RM) – Il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli nella video intervista rilasciata a Chiara Rai, direttore de L’Osservatore d’Italia, ha parlato di una nuova era per la città di Bracciano che, alla luce del dispositivo della suprema Corte contabile, potrà ora vedere impiegate diverse risorse finanziare, tra cui 500mila euro di contributo che la Cassa Depositi e Prestiti ha svincolato a favore dell’amministrazione comunale.

Si potranno ora gestire e risolvere le diverse criticità che affliggono la città iniziando dall’asfaltatura delle strade e il sindaco ha garantito che entro la fine di questo suo primo mandato porterà a termine tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale, tra cui, a breve, la risoluzione delle criticità relative i campi sportivi e il palazzetto dello sport che non risultavano a norma e che rilanceranno lo sport a Bracciano.

L’intervista a Tondinelli arriva alla luce del recente dispositivo emesso lo scorso 21 novembre dalla Corte dei Conti a sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale composizione nell’udienza dello scorso 21 novembre che ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Bracciano per l’annullamento della deliberazione del 10 agosto 2018 della sezione Regionale di controllo per il Lazio in cui la procura contabile bocciava il piano di riequilibrio del Comune di Bracciano. Un accoglimento, quello della magistratura contabile, che di fatto ha evitato un nuovo dissesto finanziario per la città “capoluogo” del comprensorio sabatino.

Una decisione che è apparsa come una sorta di “sconfitta politica” per il Movimento Cinque Stelle dopo le parole e i svariati comunicati, soprattutto sui social, del consigliere pentastellato Marco Tellaroli che aveva fatto più volte leva politica su questa notizia, anche con intere “istruzioni per l’uso” su come capire tutti i “debiti” accumulati dal Comune e i presunti danni arrecati dall’amministrazione guidata dal sindaco Tondinelli e che dopo la decisione di quella che è la massima Istituzione contabile nei confronti del Comune di Bracciano ha dichiarato che “… o la Corte dei Conti ha le ‘traveggole’, così come le aveva il sottoscritto Consigliere comunale, quando denunciava i presunti danni arrecati dall’Amministrazione, oppure chiediamo che vengano licenziati tutti gli esperti che compongono la Sezione di controllo del Ministero dell’Interno prima, e tutti gli esperti della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per il Lazio dopo.”

E il primo cittadino non ha mancato dal togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del consigliere Tellaroli rendendo noti alcuni fatti che riguardano quest’ultimo.

La questione del distretto socio sanitario e Anguillara Sabazia

Nella seconda parte dell’intervista è stata affrontata la questione della gestione associata dei servizi socio sanitari tra i Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia, Canale Monterano, Trevignano e Manziana dove il Comune di Anguillara Sabazia, dopo aver firmato la scorsa primavera per mano del proprio rappresentante (il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Sara Galea) il rinnovo della convenzione dopo circa 4 mesi ha fatto sapere di non essere più d’accordo su alcuni punti. Un dietro front inaspettato quello di Anguillara Sabazia per il sindaco del Comune capofila. “Dopo che la Regione Lazio si è pronunciata con una lettera tecnica – ha detto Tondinelli – i tecnici del Comune di Anguillara Sabazia hanno detto che la lettera della Regione era politica”. Una questione, quella sollevata dall’amministrazione guidata dalla sindaca Sabrina Anselmo, che ora rischia di vedere dimezzato il finanziamento regionale destinato al distretto, oltre al pericolo di creare dei grossi disservizi all’utenza dell’area, compresa quella di Anguillara Sabazia.




Aerei civili e militari, scie chimiche ed effetti collaterali: ecco quello che non si dice. L’intervista a Rosario Marcianò

Da quando la maggior parte degli aerei, civili e militari, ha abbandonato l’elica in favore dei cosiddetti motori a reazione, siamo abituati a vedere in cielo lunghe scie bianche che seguono il volo; in special modo quelle prodotte dai grandi aerei di linea che volano oltre i 30.000 piedi – o diecimila metri. Alzi lo sguardo, e vedi un puntino argentato che lascia dietro di sé due grandi code bianche, che si fermano per lungo tempo nell’aria, quasi a volerci far seguire la strada del velivolo.

Una strada a noi invisibile, ma non ai radar che ne dirigono il traffico, come se fosse un incrocio all’ora di punta in una grande città. Da un po’ di tempo queste scie si sono dimostrate più persistenti, quasi non siano soltanto una condensa prodotta dallo scarico dei motori, ma qualcosa di diverso: qualcosa che ci fa pensare a quei film americani in cui si vedono piccoli aerei da turismo che ‘seminano’ la pioggia, rilasciando al di sopra delle nubi grandi quantità di prodotti chimici. Oppure si occupano di spargere pesticidi o fertilizzanti passando a bassa quota sui campi coltivati.

La notizia che le odierne scie non siano soltanto di condensa, e che non si comportino come tali, ha incominciato da qualche tempo a filtrare da fonti non ufficiali. Fino a che qualcuno ha deciso di occuparsene, o ci si è imbattuto casualmente, come nel caso di Rosario Marcianò, titolare del sito Tankenemy.

Di sicuro possiamo dire che è plausibile che le tecnologie militari non chiedano permesso – costrette, come sono, al segreto militare – e che tante volte potrebbero essere in contrasto con le abitudini della vita civile. Qualcuno, visti gli effetti collaterali presunti di queste scie, ha parlato di ‘guerra meteorologica’: il che, di questi tempi, sarebbe perfettamente plausibile.
Rosario Marcianò ha rilasciato in esclusiva questa intervista a l’Osservatore d’Italia, in cui parla delle scie, dei loro effetti, dei loro scopi, e di come è arrivato a fare la loro ‘scoperta’.
Oggi possiamo dire che è la persona che più di ogni altra se ne è occupato. Come in tutte le cose, ci sarà chi è d’accordo, chi è possibilista, e chi ci darà del ‘complottista’. Certo è che l’argomento, negli Stati Uniti, lo conoscono fin dagli anni ’90.

Roberto Ragone




Nemi, assemblea per il ponte monumentale: ecco cosa hanno detto i consiglieri metropolitani Borelli, Gabbarini e Libanori

NEMI (RM) – Gli interventi dei tre consiglieri metropolitani – Massimiliano Borelli, Flavio Gabbarini e Giovanni Libanori – durante l’assemblea pubblica con focus sul ponte di Nemi sulla via Nemorense organizzata dai consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri organizzata nell’accogliente e centralissimo bar Byron. L’incontro è stato moderato da Chiara Rai direttore di questo quotidiano.

Massimiliano Borelli consigliere della città metropolitana presidente della 6° commissione Viabilità

Flavio Gabbarini consigliere della città metropolitana presidente della 4° commissione Ambiente

Giovanni Libanori consigliere della città metropolitana e capogruppo consiliare di maggioranza di “Uniti per Nemi” del Comune di Nemi

Il video servizio trasmesso nella puntata di Officina Stampa del 22/11/2018




FS, quando la comunicazione disorienta i viaggiatori. Il video

Un tragico incidente e la comunicazione esterna di FS che va in tilt, o così almeno sembra, con buona pace dei viaggiatori in attesa di imbarcarsi sul treno per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino. È quanto accaduto – e segnalato – sabato scorso, 17 novembre, durante la sospensione/limitazione degli esercizi del Leonardo Express e della linea FL1, a causa dell’investimento avvenuto nella stazione Fiera di Roma.

L’episodio, mortale, si è verificato intorno alle 18.30 faceva sapere RFI nel proprio sito, “in corso la riprogrammazione del servizio ferroviario con cancellazioni e limitazioni di percorso”. Inoltre, nei successivi aggiornamenti l’azienda precisava che “lo stop è stato necessario per consentire i rilievi dell’Autorità Giudiziaria” e che “per garantire la mobilità delle persone è stato attivato un servizio spola con autobus fra le stazioni di Ponte Galeria e Fiumicino Aeroporto”, come tra l’altro previsto dal Contratto di Servizio con la Regione Lazio. E fin qui nulla da ridire.

La vicenda si complica quando, invece, si scopre che agli ignari utenti giunti a Roma Termini, capolinea del servizio primario Leonardo Express, collegamento diretto con l’aeroporto, veniva data una notizia incompleta, se non addirittura forviante, attraverso i monitor informativi piazzavi ovunque, in testa ai binari come lungo i marciapiedi. “Attenzione!”, scorreva in continuazione, “La circolazione dei treni della relazione Roma Termini Fiumicino Aeroporto, è temporaneamente sospesa, per accertamenti dell’Autorità Giudiziaria, a seguito dell’investimento di una persona, nella fermata di Fiera di Roma. I viaggiatori sono invitati ad utilizzare mezzi alternativi. Ci scusiamo per il disagio”.

Mezzi alternativi? E il servizio automobilistico sostitutivo? Nessun riferimento, neanche per sbaglio, un disagio nel disagio. Da qui l’emblematico interrogativo: considerata la discrepanza, è stato veramente istituito il servizio bus a spola? Nell’attesa di conoscere maggiori dettagli, si invita l’intero Gruppo FS a coordinare la comunicazione esterna, prima che questa arriva al pubblico, onde evitare il ripetersi di episodi spiacevoli e antipatici.

David Nicodemi




Roma, seconda edizione per Officine del Sapore: intervista allo chef Fabio Campoli, organizzatore della manifestazione

Il mese di novembre a Roma si caratterizza per una serie di manifestazioni enogastronomiche di assoluto livello, un panorama variegato di produttori, chef, esperti del settore, aziende dell’indotto, che sperimentano nuovi piatti e tendenze, esperienze sensoriali, lezioni di gusto, tutto quanto può contribuire a una maggiore consapevolezza di quanto viene proposto nei nostri piatti a casa come al ristorante.

In questo senso si contraddistingue Officine del Sapore, kermesse organizzata da Fabio Campoli, uno dei primi chef televisivi, che ha focalizzato la sua carriera in un percorso di divulgazione finalizzata al miglioramento dell’approccio che il singolo consumatore ha con il cibo. Spazi per incontri, showcooking, lezioni gustative, tutto organizzato con grande professionalità, unita all’approccio umano. Nessuno si erge a “professore” che tutto sa, e che diffonde il suo verbo, ma gli approfondimenti sono contraddistinti da un senso di empatia e amicizia che mette a suo agio chiunque visiti la mostra. Abbiamo incontrato il deus ex machina, lo chef Fabio Campoli, che ci ha rilasciato un’intervista in esclusiva.




Da Anzio la filiera della cocaina tra Lavinio e Torvaianica: smantellata organizzazione criminale. In manette 10 persone

ANZIO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Anzio stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone l’arresto per 10 persone ritenute responsabili in concorso fra loro di acquisto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa portata avanti dai Carabinieri della Tenenza di Ardea, nel primo semestre del 2017, che ha avuto inizio a seguito di alcuni controlli effettuati sul Lungomare ardeatino dalle cui risultanze è emerso che alcuni soggetti gravitanti nell’area e con precedenti specifici avevano ceduto delle dosi di cocaina.

L’indagine consentiva, attraverso il monitoraggio degli indagati, di scoprire l’esistenza di una proficua ed assai redditizia attività di spaccio nella citata zona, portata avanti fondamentalmente da un gruppo di soggetti a capo del quale vi era uno degli odierni arrestati il quale, oltre ad approvvigionare i suoi collaboratori di stupefacente del tipo cocaina, aveva messo in atto un vero e proprio sistema basato sulla costante presenza di uno spacciatore pronto a portare la droga in uno degli 11 luoghi di spaccio del litorale tra Lavinio e Torvaianica, con un vero e proprio cambio turno.

Per la ricezione dell’ordine veniva utilizzato sempre lo stesso telefono, passato in consegna da uno spacciatore all’altro

Proprio la dinamicità degli spacciatori e il numero elevato di luoghi di incontro per la cessione dello stupefacente ha reso particolarmente difficili gli accertamenti da parte degli investigatori.
Il modus operandi era sempre lo stesso, il richiedente contattava lo spacciatore di turno e, mediante l’uso di termini in gergo utilizzati per quantificare la dose – Promo, Jeep/Jeeppetta, Pandino – ordinava la dose per poi concordare il luogo di incontro. Una volta giunti sul posto a bordo dei rispettivi autoveicoli o motoveicoli, avveniva lo scambio. Quindi piccoli trasporti, poco rischiosi e rapidi.

L’Attività d’indagine ha consentito contestualmente di far emergere come uno degli indagati, spacciatore al soldo del capogruppo, sfruttando la rete di vendita aveva avviato un’attività di spaccio in proprio con l’ausilio di un suo parente il quale era il custode dello stupefacente “parallelo”.

A tali conclusioni investigative si perveniva mediante l’ausilio di attività tecnica ma anche in virtù di meticolosa, paziente e scrupolosa attività investigativa tradizionale di riscontro con servizi di osservazione e controllo, che permettevano ai militari di documentare uno smercio continuo di stupefacente; si arrivava ad accertare decine di cessioni al giorno che, seppur fatte in piccole quantità, risultavano particolarmente proficue al gruppo in oggetto portando introiti quantificati in circa 45mila Euro mensili.

L’operazione dei Carabinieri si è svolta nelle prime ore del mattino ed è stata attuata con l’impiego di circa 50 carabinieri della Compagnia di Anzio e del Gruppo di Frascati e con l’ausilio di militari del Nucleo Cinofili di Roma S. Maria di Galeria (RM), presenti con cani addestrati alla ricerca di droga.




Roma, sabato prossimo la manifestazione indetta da Magnitudo Italia: cittadini in piazza contro Raggi e M5S

ROMA – Magnitudo Italia scende in piazza. Sabato 24 novembre i cittadini di Roma si uniranno alla manifestazione indetta da movimenti e comitati civici che partirà da piazza Risorgimento alle ore 16:00. Degrado, criminalità, servizi inefficienti ed immondizia che inonda i quartieri sono alcune delle problematiche che affliggono i cittadini della capitale.

Il luogo scelto per la mobilitazione è emblematico:

“Il rione Prati, storico quartiere romano, – dichiara in una nota Francesco Capasso, portavoce di Magnitudo Italia – tocca con mano le incapacità amministrative di questa giunta comunale. È una situazione insostenibile – prosegue Capasso – – ed è per questo che il 24 novembre scenderemo in piazza. Dal degrado del parco di Castel Sant’Angelo, in cui regnano sovrani ratti e incuria, alle centinaia di alberi caduti soltanto nell’ultimo anno. Dall’immondizia che straborda dai cassonetti e si riversa sui marciapiedi, fino al senso di insicurezza e paura diffuso fra i residenti del quartiere. Questa manifestazione sarà un forte segnale nei confronti della giunta Raggi – conclude Capasso – che in due anni e mezzo di governo ha dimostrato tutta la sua incompetenza e la sua scarsa professionalità”.

Il corteo terminerà in piazza Cola di Rienzo, dove verrà allestita un’area in cui potranno intervenire tutte le forze politiche aderenti e tutti i cittadini presenti.

OFFICINA STAMPA 27/9/2018 L’INTERVISTA AL SEGRETARIO DEL FRONTE DELLA GIOVENTU’

 




Anguillara Sabazia, tegola “abusiva” sul consigliere Massimo Pierdomenico: pausa di riflessione?

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Indagini in corso per opere abusivamente realizzate senza alcun titolo abilitativo e taglio di alberi e piante per rifare il manto stradale per Massimo Pierdomenico, consigliere di maggioranza del Comune di Anguillara Sabazia.

La vicenda è stata denunciata da un cittadino attraverso un esposto, presentato lo scorso mese di settembre, in cui ha segnalato il disboscamento della strada di accesso al fabbricato, oltre alle opere in cemento e muratura realizzate nella proprietà del consigliere comunale.

Ma non è tutto, sembrerebbe, per stessa ammissione di un operaio comunale, che il trasporto del materiale inerte, necessario al rifacimento del manto stradale della via di ingresso all’abitazione, sia stato effettuato dallo stesso dipendente comunale. Quindi sarebbe stato utilizzato un dipendente pubblico per finalità private.

Uso della privacy a fase alterne?

Intanto, nonostante l’avvio del procedimento sia datato 31 ottobre, lo stesso non viene riportato sull’elenco abusi del mese scorso, probabilmente perché secretato. Diversamente viene invece esplicitato il nominativo della società proprietaria del Country sull’elenco abusi di ottobre.

Anguillara Sabazia, il Comune si prende la discoteca. L’avvocato del Country: “Azione persecutoria”

Le dichiarazioni sull’uso della privacy del capogruppo Pd Silvio Bianchini

In sintesi sembrerebbe un uso della privacy a fase alterne come aveva denunciato il Consigliere comunale e capogruppo Pd ad Anguillara Sabazia Silvio Bianchini durante la trasmissione Officina Stampa dello scorso 25 Ottobre e come è stato da questo giornale ben evidenziato nell’ambito del caso riguardante l’emergenza loculi dove il dirigente comunale non ha esitato a pubblicare nomi e cognomi dei destinatari di un provvedimento di requisizione temporanea dei posti cimiteriali.

OFFICINA STAMPA 25/10/2018 CLICCARE QUI PER LA PUNTATA INTEGRALE

Il dilemma: dimettersi o allinearsi alla sindaca?

Pierdomenico, che al momento parrebbe in tutt’altre faccende affaccendato (love story?) sotto qualche palma o noce di cocco, dovrà raccogliere tutte le energie possibili per prendere una delicata decisione: dimettersi, in linea con i principi del movimento oppure decidere se seguire le orme della prima cittadina eletta nelle fila del M5s senza aver dichiarato di avere una condanna ad un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di cui all’art. 648 cp (ndr ricettazione) i successivi prenditori sapendoli innocenti”.

E intanto Di Maio silura l’eroe De Falco ma prosegue a non pronunciarsi riguardo l’amministrazione sabatina. Benvenuti nell’era, è il caso di dire, di coloro che predicano bene ma razzolano male.




Amministrazioni comunali sotto la lente: Castel Gandolfo

Come verificare se un sindaco e la sua amministrazione rispettano le promesse fatte in campagna elettorale? Un buon metodo può essere quello di consultare il DUP (Documento Unico di Programmazione) che i Comuni devono rendere pubblico anche sul proprio sito istituzionale.

Abbiamo quindi deciso di passare in rassegna questo documento per alcuni Comuni e dopo aver dato un’occhiata ad Albano Laziale, a Genzano di Roma, Marino Laziale e Rocca di Papa ci occupiamo di quello di Castel Gandolfo guidato dal sindaco Milvia Monachesi. In particolare ci siamo soffermati sulle sue linee programmatiche. Quest’ultime, che comprendono il triennio 2018-2020, sono contenute in un documento separato dal DUP e divergono per eccesso o per difetto rispetto all’opuscolo presentato dal sindaco area Pd Milvia Monachesi al momento delle elezioni.

Nel DUP sono presentate le relative spese per missione che nel primo anno ammontano alla cifra totale di 4 milioni e mezzo anche se per diverse missioni non è stata prevista alcuna spesa come nel caso della Giustizia e del Soccorso Civile. Le linee programmatiche sono suddivise in aree tematiche e, per motivi di spazio, riportiamo i punti che risultano essere salienti ed interessanti per un’amministrazione comunale e per i suoi cittadini.

OFFICINA STAMPA 15/11/2018 – IL VIDEO SERVIZIO SU CASTEL GANDOLFO

Nel primo paragrafo dedicato alla tutela sociale viene menzionato il Question Time

Tale istituto è stato oggetto del consiglio comunale dell’8 ottobre, in occasione del quale è stato approvato un regolamento non senza alcuna frizione come quella avvenuta tra i consiglieri Camerini e Gasperini. Paolo Gasperini si è astenuto dal voto dato che aveva riportato una mozione per allargare il diritto da mezz’ora ad un’ora. Durante lo stesso consiglio l’amministrazione ha provato per la prima volta lo streaming come riporta il consigliere a 5 stelle Belli sulla sua pagina Facebook. Ma l’amministrazione si ferma qui perché non vi è nessuna traccia del bilancio partecipato, della banca dati delle figure professionali del territorio e dell’albo dei cittadini in cerca di lavoro.

La sezione dedicata all’ambiente

Il comune di Castel Gandolfo sta trovando molte difficoltà a garantire la riapertura del sentiero che circonda il lago anche se il ministero dell’ambiente ha stanziato 4 milioni di euro per la programmazione dei lavori di riparazione che dovevano terminare nel 2013. Mantenuto la promessa dell’assegnazione degli spazi dell’ex mattatoio oggi occupati dalla Protezione Civile come anche la creazione di una seconda casetta dell’acqua (ACEA).

I cittadini possono, poi, beneficiare di un servizio bus-navetta che collega il centro storico alla stazione ferroviaria e le coste del lago. Per le fermate autobus in via Appia sono state installate, come prospettato nelle linee programmatiche, le pensiline.

Ma restando nella zona dell’Appia c’è da segnalare come l’amministrazione si era impegnata nel bandire una gara per l’assegnazione di chioschi (nel Parco Archeologico Ibernesi e non solo) ma sembrerebbe che nessuno vi aveva partecipato: l’assegnatario avrebbe dovuto provvedere agli allacci elettrici, idrici e fognari e, allo scadere della concessione, avrebbe dovuto ristabilire la condizione preesistente.

Spostandoci verso il lago troviamo ancora le vecchie tribune olimpiche (Olimpiadi del ’60) abbandonate dagli anni ‘80 che, complice anche la presenza dell’eternit, rimangono ben ancorate al suolo.

Se invece si fa riferimento alla tutela dei siti archeologici: il villaggio delle Macine, compreso nel Parco dei Castelli Romani, da quando l’abbassamento delle acque lo ha portato alla luce del sole, è esposto al rischio degrado mentre l’Emissario è inaccessibile a seguito di una frana verificatasi lo scorso anno.

Per quanto riguarda l’urbanistica, il sindaco Monachesi ha provveduto alla pianificazione esecutiva delle aree PRG della zona R ossia alla costruzione di complessi abitativi alle Mole ma anche alla manutenzione del “Cilindro Pertini”. Nelle stesse modalità è stata prevista la riapertura della palestra Terzo Millennio mentre i 5 stelle avevano presentato una mozione per il caso dell’ampliamento e della manutenzione del cimitero. Un provvedimento, che invece gioverebbe alle tasche dei cittadini di Castel Gandolfo, è la tariffa puntuale della gestione dei rifiuti: attraverso un codice a barre si utilizza come metro di misura per l’ammontare della bolletta il volume effettivo dell’immondizia prodotta.

Gianpaolo Plini