La delegazione di centrodestra andrà unita al Colle. Salvini: “Possibile solo governo con noi e M5s”

Alle prossime consultazioni il centrodestra si presenterà unito con Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi“. L’ex premier raccoglie così la proposta venuta in mattinata – in una intervista al Tg1 – da Matteo Salvini. “Chiederò – aveva detto Salvini – a Berlusconi e Meloni di andare insieme alle consultazioni. L’unico governo possibile è quello del centrodestra insieme con il M5s”.

Intanto dal Movimento cinque stelle arriva un nuovo appello al Pd. Il capogruppo alla Camera Danilo Toninelli chiede: ‘Sediamoci a un tavolo con i Dem’.

Toti: accordo con M5S su programma minimo è possibile – “E’ possibile trovare un programma minimo di Governo tra centrodestra e M5S con la buona volontà, il dialogo sugli incarichi istituzionali è stata una prova che induce un po’ di ottimismo, ma non è facile e non so neanche quanto possa durare”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, stamani a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Che Di Maio dica ‘non faccio alleanze con qualcuno’ fa parte della narrazione necessaria a fare digerire al proprio mondo la necessità di dialogare con qualcuno. – commenta Toti – L’accordo quale che sia tra le forze politiche è una dolorosa necessità frutto di una legge elettorale sbagliata con un ritorno al proporzionale che ha portato indietro il Paese”. “Una sorta di Governo che traghetti il Paese a fare una nuova legge elettorale, a sterilizzare le clausole di salvaguardia, credo che Mattarella dovrà metterlo in piedi, – prevede Toti – potrebbe durare uno-due anni, la darei molto alta come possibilità. Un governo di coalizione centrodestra-M5S che dura cinque anni non è facile, è abbastanza lontano”.

Delrio, no ad accordo con m5s, sarebbe trasformismo – “Non è un problema personale quello con i 5 stelle, la questione è che bisogna essere seri, non siamo minoranza per capriccio e oltretutto abbiamo idee diverse rispetto ai 5 stelle su temi sostanziali sottoposti al giudizio degli elettori”. Con queste parole il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio, parlando a Radio Anch’io, spiega il no dei Dem ad un accordo di governo con il partito di Di Maio aggiungendo che da un punto di vista tecnico una intesa con il Movimento sarebbe definito “trasformismo”. Delrio parla di “ricette diverse” e che con quelle del “centrodestra e dei 5 stelle l’Italia peggiorerà”. “Se ci sarà un governo M5s-Lega vuol dire che ci sono convergenze programmatiche e credo che ci siano su diversi punti, lo temo per l’Italia”, continua Delrio che aggiunge: “Gli elettori non vanno presi in giro, la politica è anche serietà con promesse da mantenere”.

Orlando: Renzi lasci lavorare Martina o ritiri le dimissioni – “Renzi deve decidere: se ritiene che la colpa della sconfitta non sia sua, ma mia o dei cambiamenti climatici ritiri le dimissioni. Se invece si assume una quota significativa di responsabilità, la cui conseguenza sono le dimissioni, deve consentire a chi ha avuto l’incarico pro tempore di esercitarlo, altrimenti non riparte l’iniziativa e la ripresa dei rapporti del Pd con la società”. Lo dice il ministro e leader della minoranza Pd Andrea Orlando, lasciando Palazzo Chigi al termine del Cdm. Orlando commenta la riunione di Renzi con i suoi di ieri a Roma: “Bisogna fare chiarezza e l’episodio di ieri credo non contribuisca ad andare in questa direzione”