La Regina dei Sussurri: Bungie fa centro con la nuova espansione di Destiny 2

Destiny 2 è un gioco in continua espansione e chi lo ama lo sa bene, ma l’insieme degli eventi narrati nella campagna de La Regina dei Sussurri (ultima espansione rilasciata per il titolo targato Bungie) non è altro che un concentrato di momenti epici ed estremamente esaltanti che rendono l’espansione inaugurale dell’Anno 5 la più interessante di sempre. Dopo aver esaminato a fondo tutte le novità disponibili al lancio del DLC, siamo pronti a spiegarvi i motivi per i quali l’ultima avventura dei Guardiani non va sottovalutata, ma anzi merita davvero di essere vissuta in tutta la sua bellezza. La Regina dei Sussurri offre una campagna che non solo dà finalmente una scossa alla lenta narrazione che ha caratterizzato i primi anni del gioco, ma riesce a proporre missioni all’altezza dal punto di vista prettamente ludico. La nuova espansione del titolo di Bungie segue le incredibili rivelazioni emerse di recente, che hanno portato alla scoperta del malvagio piano di Savathun, la Megera Regina. La sorella di Oryx è infatti la protagonista assoluta del DLC e, dopo una missione iniziale sul suolo di Marte, condurrà i guardiani dritti nella sua enorme dimora: il Tronomondo di Savathun. Proprio da questo luogo prendono il via tutta una serie di quest e sotto quest che porteranno i guardiani ad affrontare una minaccia senza pari e che, di fatto, è in grado di trasmettere sensazioni che non si provavano dall’uscita del Re dei Corrotti, la prima grande vera espansione del primo Destiny. Gli avversari affrontati sino ad oggi in Destiny 2, fatta eccezione per Ghaul e la sua Legione Rossa, non hanno infatti mai rappresentato una reale e concreta minaccia per l’umanità, ma con Savathun il discorso è ben diverso. La regina degli inganni infatti ha messo le mani sulla Luce e guida un esercito chiamato Alveare Lucente che, come suggerisce il loro nome, è costituito perlopiù da guerrieri in grado di sfruttare gli stessi poteri che rendono così forti i Guardiani. Addentrarsi nello splendido regno dell’imprevedibile nemico, e sconfiggere i suoi combattenti più valorosi distruggendone gli Spettri, è divertente ma allo stesso tempo shockante, perché sarà come guardarsi allo specchio. La stessa Savathun è un personaggio ben caratterizzato, e sicuramente è uno dei “cattivi” più meglio approfonditi dell’intera storia di Destiny 2. Senza voler spoilerare nulla, possiamo assicurarvi che le vicende narrate tra una missione e l’altra sono dense di colpi di scena, momenti toccanti e rivelazioni che gli appassionati della “lore” del titolo Bungie stavano ormai attendendo da anni, sebbene queste rispondano solo parzialmente ai tanti dilemmi sul mondo di gioco e diano vita ad altri forse ancora più grandi. È sempre più chiaro che l’epica lotta tra Luce ed Oscurità stia per arrivare al suo apice.

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Per quello che concerne il lato strettamente ludico, la modalità storia di Destiny 2: La Regina dei Sussurri è davvero interessante da giocare per diversi motivi. Il primo è senza ombra di dubbio l’introduzione della difficoltà leggendaria, che aumenta a dismisura il livello di sfida e blocca il Livello Potere, così che non abbia più importanza quanto siano forti le armi e le armature presenti nell’inventario. Noi abbiamo intrapreso questa sfida in solitaria e vi assicuriamo che è stato divertente, difficile e nello stesso tempo molto appagante. Ogni livello svolto in “leggendario” ci ha tenuti impegnati per un bel po’, e ci ha costretti ad avere un approccio alle attività molto più cuto, ragionato e strategico. Per la prima volta nella storia del titolo, infatti, non si andrà alla ricerca del pezzo di equipaggiamento che dia quel punto di potere in più, ma tutto verterà sull’abilità di chi gioca e sulle caratteristiche di ciascuna bocca di fuoco e da ogni pezzo di corazza indossato. Tra una missione e l’altra abbiamo passato diversi minuti a modificare attentamente i perk delle armature, ad applicare i bonus alle armi e a ritirare fuori dal deposito armamenti utilizzati in passato. Vivere una campagna in questo modo è stato molto più soddisfacente del normale, poiché evita che i contenuti si esauriscano in una manciata di ore per lasciare spazio alla scalata al cap di Potere. Portare a termine la storia in modalità Leggendaria garantisce inoltre un’arma esotica inedita e un intero set di equipaggiamento al 1520 che, considerato il soft cap al 1500, può essere reputato un ottimo incentivo per affrontare tale sfida. Il merito però non è tutto del livello di difficoltà, poiché è la struttura delle missioni che contribuisce a rendere la storia raccontata ne La Regina dei Sussurri davvero molto interessante. Ogni missione ha una durata notevole ed è arricchita da fasi platform, arene colme di nemici e numerosi boss che non sono i classici bersagli su cui scagliare una pioggia di proiettili, ma sono nemici che vanno sconfitti risolvendo piccoli puzzle che ricordano più le meccaniche di un’Incursione che quelle di un Assalto. Ovviamente chi ha un po’ di esperienza col titolo di Bungie non avrà particolari difficoltà a capire come abbattere tali nemici, ma per chi si avvicina per la prima volta a Destiny 2 la sfida sarà senza dubbio molto interessante. Parlando degli assalti, La Regina dei Sussurri introduce due nuove attività che come sempre si possono avviare dal menu delle Destinazioni o in maniera casuale nella Playlist dell’Avanguardia (senza contare i Cala la Notte): La Culla del Male e La Lama di Luce, il cui inizio contiene una splendida citazione. In entrambi i casi ci si dovrà addentrare in luoghi affascinanti con l’obiettivo di sconfiggere pericolosi boss e completare mini puzzle ispirati alle meccaniche proposte nel corso della campagna. Insomma, tutto perfettamente in linea con gli altri Assalti, sebbene i nuovi ereditino buona parte del fascino delle ambientazioni del DLC. Volendo parlare di difetti, una delle pecche de La Regina dei Sussurri è forse rappresentata da una certa pigrizia per quello che riguarda il design nemici, che non sono altro che le solite truppe dell’Alveare con un’estetica lievemente ritoccata. Fanno eccezione i guerrieri dell’Alveare, veri e propri mini-boss che si comportano esattamente come i Guardiani e in battaglia sfoggiano le loro abilità Solari, ad Arco e del Vuoto, che a difficoltà Leggendaria sono in grado di eliminare un giocatore al massimo degli scudi con un paio di colpi. Considerando che questi particolari boss sono sempre circondati da una schiera di nemici che sparano senza pietà, se non si sta particolarmente attenti la morte è assicurata.

La Regina dei Sussurri ovviamente non è solo una bellissima campagna, ma come i più sapranno Destiny 2 vive di attività end game che accompagnano i giocatori fra una stagione e l’altra. Naturalmente con la nuova espansione e con i contenuti sono arrivate anche importanti novità. Fra queste la più interessante è senza dubbio la Forgia, una meccanica di gioco che viene introdotta nel corso della storia e stravolge una delle caratteristiche di Destiny 2 in un modo che alcuni giocatori apprezzano e altri no, ovvero la ricerca del “god roll”, ossia le armi con i perk migliori. Le bocche di fuoco leggendarie che si possono ricevere al completamento delle attività o in maniera casuale scalando i gradi dei vari vendor, propongono caratteristiche casuali e occorre affidarsi alla fortuna per ottenere quella con le caratteristiche perfette. Grazie alla Forgia, questo elemento viene a mancare in buona parte, poiché viene data al giocatore la possibilità di creare una discreta quantità di armi e deciderne ogni singolo perk. Sia chiaro, il farming non viene meno con la Forgia, poiché i materiali per il crafting vanno accumulati nel tempo e gli stessi progetti richiedono ore di gioco per essere sbloccati e potenziati. C’è però una differenza sostanziale tra l’andare alla ricerca del “god roll” ripetendo infinite volte una stessa attività e giocare liberamente utilizzando un’arma alla quale non solo ci si affeziona nel tempo, ma che può anche essere progressivamente migliorata fino a rispecchiare esattamente quello che è il nostro canone di perfezione. Gli utenti più accaniti continueranno ad accumulare ore di gioco per ottenere le armi che non fanno parte dei telai della Forgia, ma chi non ha intenzione di cedere a questi meccanismi può ora procedere con calma e relax, instaurando anche un feeling con l’equipaggiamento, che è un fattore da non prendere sotto gamba in un prodotto del genere. Proprio attraverso la Forgia viene introdotta una nuova arma, ossia il Falcione, una sorta di picca che va ad ampliare le possibilità offerte nel corpo a corpo, ma che è anche in grado di sparare letali colpi a distanza. Il nuovo strumento possiede anche un notevole potere difensivo, visto che per qualche secondo è possibile attivare una specie di scudo grazie al quale vengono assorbiti per breve tempo i colpi. Interessante anche tutto il nuovo armamentario esotico, con alcune armi che riescono a distinguersi dalla massa per caratteristiche estetiche uniche come la letale mitraglietta Osteo Striga, che spara proiettili velenosi, o il possente Grande Ouverture, una sorta di ibrido tra mitragliatrice leggera e fucile a fusione lineare. Tra le varie modifiche apportate al gameplay, che include l’eliminazione totale delle munizioni cinetiche e il potenziamento di alcune esotiche, non si può certo non menzionare la rivoluzione delle classi del Vuoto. La Regina dei Sussurri, infatti, porta avanti il processo di trasformazione delle classi di Destiny 2 iniziata lo scorso anno con la Stasi, grazie alla quale è stato premuto l’acceleratore sull’inserimento di una componente ruolistica più profonda. Attualmente, la schermata di personalizzazione delle classi appartenenti al Vuoto è perfettamente in linea con quella della Stasi, con tanto di possibilità di aggiungere una serie di modificatori che alterano le statistiche e aggiungono effetti secondari alle abilità dei guardiani. Si tratta insomma di un piccolo grande cambiamento che verrà sicuramente ampliato alle sottocolassi del fuoco e dell’arco.

Parlando del nuovo Raid, ossia “La promessa del discepolo” possiamo dire che Bungie ha davvero colpito nel segno. L’entrata diretta verso la piramide presente sul Tronomondo (ossia la location del nuovo raid) è caratterizzata da una fase prevalentemente incentrata sul movimento. Una volta entrati ci si trova in un luogo ancora più strano rispetto alle piramidi già viste su Europa o su la Luna. Qui sono presenti i tratti caratteristici delle strutture già citate, ma viene fuori la personalità di colui che aspetta i guardiani alla fine. Fra simboli da ricordare e massima coordinazione, l’incursione presente sul Tronomondo risulta essere impegnativa, divertente, ma soprattutto appagante. Solo un team davvero coeso e unito riuscirà a portare a termine l’esperienza. Come anticipato da Mara Sov all’inizio del Raid, questa piramide è diversa dalle altre, poiché governata da un’entità oscura. Essa accoglie i giocatori e si presenta subito con il nome di Rhulk Ciò che si deve affrontare è qualcosa di totalmente diverso da qualsiasi altro “raid boss” mai affrontato in Destiny. Un’entità diversa che si muove con estrema compostezza e allo stesso tempo combatte con tremenda aggressività allontanandosi dal classico archetipo del boss che rimane fermo per qualsivoglia motivo durante una fase danni. Rhulk vuole l’eliminazione dei guardiani, durante tutta la fase danni perde la compostezza che lo caratterizza e avanza verso i giocatori con fare animalesco per raggiungerli e punirli. Diventa necessario danneggiarlo e allo stesso tempo sfuggirgli costantemente prima che ponga la parola fine sul team da sei giocatori. Promessa del Discepolo mantiene la stessa eccellenza presente nel resto dell’espansione e proprio per questo verrà ricordato come uno dei raid più interessanti di Destiny2. Per quanto riguarda la nuova ambientazione de La Regina dei Sussurri, ossia il Tronomondo di Savathun, l’area è splendida e propone un particolare dualismo che contrappone allo sfarzo della dimora della Regina Megera (la cui architettura ricorda molto i bastioni presenti sulla Luna) una marcescente palude in cui si aggirano prevalentemente Infami. Le dimensioni della mappa sono più generose di quanto ci saremmo aspettati, e la porzione di mappa esplorabile liberamente è più vicina ad aree come il Cosmodromo che alla più piccola Città Sognante. Se l’area paludosa del Tronomondo non eccelle dal punto di vista estetico, a stupire è invece tutto il resto: Bungie ha saputo creare un ambiente di gioco semplicemente spettacolare che eredita le architetture tipiche dell’Alveare e le stravolge dal punto di vista cromatico, quasi a voler comunicare con le immagini il contatto tra la fazione nemica e la Luce del Viaggiatore. La quasi totalità della fortezza della sorella di Oryx è luminosissima e presenta strutture color avorio, arricchite da rigogliose piante di un rosso acceso che rendono i paesaggi uno spettacolo per gli occhi. Armi, armature, ambientazione, narrativa, comparto audio e attività. L’insieme magistrale messo in atto da Bungie per La Regina dei Sussurri è davvero in grado di rendere questa espansione una fra le migliori in assoluto. Ognuno degli ambiti appena citati è ricco di arte, e ogni singola parte è collegata perfettamente da un filo rosso coerente e armonioso che esalta tutti i lati positivi di ogni aspetto. Savathun e il suo Tronomondo sono una splendida bellezza da esplorare. Un parco giochi orrorifico in cui sguazzare in cerca di segreti e misteri, cercando gli ampi spazi aperti per ricevere una bocca di ossigeno dagli angusti corridoi della fortezza. L’epopea fantascientifica di Bungie si è dimostrata ancora una volta una fucina di design in grado di sovvertire regole e canoni pur rimanendo fedele ai più alti crismi del genere di riferimento. Anche e soprattutto a livello audio, La Regina dei Sussurri eccelle proponendo sia una colonna sonora di altissimo livello sia un sound design incredibile che accompagna il giocatore nelle discese più oscure con temi orrorifici, ma anche lo incalza nei momenti concitati in spazi aperti con una spinta emozionale notevole. Ottimo e coerente come sempre il comparto audio che, tutto in italiano, accompagnerà i giocatori nel corso di questa nuova avventura. Tirando le somme, con La Regina dei Sussurri Bungie è riuscita a portare su Pc, PlayStation e Xbox un’espansione in grado di catturare l’attenzione dei fan di vecchia data, ma anche di avvicinare tutti quei giocatori che non hanno mai intrapreso la via dei guardiani o che l’hanno abbandonata.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9,5

Sonoro: 9,5

Gameplay: 9

Longevità : 8,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise