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LATINA: IL GOVERNO BACCHETTA IL COMUNE, INOLTRE FATTURE NON DOVUTE PER 200 MILA EURO

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Tempo di lettura 2 minuti Un'altra prova della disorganizzazione amministrativa, Zuliani: nel Piano Triennale delle Opere pubbliche non è stata ancora inserita l'isola pedonale del centro storico

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Redazione

Latina – “L'isola pedonale del centro storico appare ben oltre la fase progettuale: è stata già addirittura presentata ai cittadini, nonostante la débacle della maggioranza nel consiglio comunale che avrebbe dovuto approvarla. Eppure adesso si scopre che la Ztl, con relativa parziale pavimentazione da 1 milione di euro del centro di Latina, non è stata ancora inserita nel Pianto triennale delle Opere pubbliche, strumento senza il quale non è possibile realizzare nulla. Stessa cosa per quanto riguarda il parcheggio multipiano. Aver dimenticato di inserire nel piano un'opera della la quale si sta facendo tanta pubblicità, fa pensare: si tratta dell'ennesima prova della disorganizzazione amministrativa del governo della città” – afferma Nicoletta Zuliani.

Non è però tutto. Dall'analisi del bilancio comunale effettuata dalla consigliera del Partito Democratico, si sono rese evidenti ulteriori anomalie, che sarebbero risolvibili – come già sottolineato in precedenza dalla vice presidente del consiglio comunale – attraverso una gestione più razionale delle risorse a disposizione e attraverso controlli più rigorosi delle entrate e delle uscite. “I controlli non possono essere casuali: devono essere organizzati e sistemici. È anche qui – sostiene Zuliani – che si gioca la credibilità di una gestione. Non è stato ancora istituito un ufficio unico per la gestione delle utenze ed è di questi giorni la notizia della lettera da parte del Governo centrale al nostro Comune per un maggiore controllo delle spese: spendiamo troppo e male, perché non vogliamo organizzare un unico ufficio che si occupi delle utenze del Comune, seguendone l'iter dall'inizio alla fine, a partire dai contratti per arrivare ai pagamenti. Ed è li che potremmo fare la differenza. Sempre in questi giorni, un casuale controllo da parte di un dipendente ha fatto emergere fatture non dovute per circa 200mila euro: un risparmio fortuito, non degno di un'amministrazione della seconda città del Lazio”.

Altri aspetti negativi sono l'aumento del personale dello staff del sindaco, “mentre non si riesce proprio – sottolinea Zuliani – ad istituire un ufficio unico per la gestione dei rapporti con le partecipate, così come anche i revisori dei conti avevano fortemente consigliato. La maggioranza vantava una vera svolta nella gestione dei rapporti con la partecipata più importante: la LatinAmbiente. Ebbene, nei documenti di bilancio non compaiono dati e documenti relativi all'anno 2014, bensì quelli del 2013. Gli uffici sono stati costretti ad una copia-incolla dei dati e obiettivi dello scorso anno. Nel bilancio del 2014 abbiamo, quindi, un buco tappato con i dati e gli obiettivi di un anno fa: un vergognoso rimedio. Tutto questo, mentre si cerca di fare cassa vendendo il vendibile: la Farmacia Comunale di viale Kennedy sarà ceduta così come quella dell'ospedale: con il ricavato tapperemo qualche buco, ma per i prossimi anni, quando le farmacie comunali da vendere saranno finite… come si risolveranno i rossi di bilancio? Per ora non sembrano esserci, nella previsione di bilancio prospettive di nuove entrate: le uniche sono le tasse”.

 

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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