Reddito di cittadinanza, Milena Gabanelli: “Chi realmente troverà lavoro forse saranno i 4000 che verranno assunti ai centri per l’impiego.”

Milena Gabanelli è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte a partire dall’1.30.

La giornalista del Corriere della Sera ha parlato di Reddito di Cittadinanza

“Non ho la più pallida idea di come andrà, – ha detto Gabanelli – registro solo che il reddito di cittadinanza passerà e deve giustamente passare dai centri per l’impiego e i centri per l’impiego non funzionano. O almeno, quelli che funzionano sono veramente molto pochi. Bisogna mettere mano ai centri per l’impiego, uniformare le informazioni, dare la possibilità a tutte le regioni e le province di vedere la disponibilità di lavoro che c’è nelle altre regioni e nelle altre province, la possibilità di incrociare i dati, di connettersi al database del Miur, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, in modo che colui che accoglie la persona che chiede lavoro sia in grado di sapere chi ha davanti e aiutarlo al meglio. Oggi le informazioni le fornisce il richiedente, e molto spesso non lo fa in modo completo. Ad esempio chi si accontenta di un lavoro manuale non dice se ha una laurea. Le aziende non danno le loro richieste ai centri per l’impiego perché questi, se rispondono, lo fanno dopo tanto tempo. In alcuni casi dopo 2 anni.

Bisogna riorganizzare il sistema, sono tanti i punti che vanno sistemati

La riforma dei centri per l’impiego è stata annunciata, verranno assunte persone, ma se il sistema è questo, dove oggi di fatto si emettono dei certificati di disoccupazione senza che poi venga monitorato il disoccupato, chi realmente troverà lavoro forse saranno i 4000 che verranno assunti ai centri per l’impiego. E allora è un assumificio?”

Milena Gabanelli, poi, è tornata a parlare di quanto le sta accadendo con Facebook

“C’è qualcuno che lascia credere che alcuni articoli siano scritti da me, anche se non sono miei. C’è un soggetto a me non noto e non è possibile che io sappia chi sia che da ben sette anni utilizza il mio nome e la mia faccia per veicolare diversi blog suoi e io non posso farci niente. Trae in inganno le persone perché prende delle mie dichiarazioni, degli argomenti di cui io mi sono occupata, e li mischia con tanti altri. Me ne sono accorta perché ho ricevuto un’ondata di indignazione da parte di molti utenti che mi hanno scritto. Ho chiesto di togliere la mia foto da lì direttamente alla casa madre e non mi hanno risposto. Sono andata dal responsabile di Facebook Italia a Milano e mi ha detto che non poteva fare nulla. Ho chiesto di sapere chi fosse a scrivere certe cose e mi hanno detto che era impossibile perché c’è la privacy. Ho fatto denuncia e non ho risolto nulla perché non c’è diffamazione. Ora sto intentando una causa civile. E’ possibile che uno si appropri del volto e del nome di una persona per veicolare il proprio business? A me pare di no”.