RIETI: LA SALARIA E' IN STATO PIETOSO

di Sandro De Luca, Segretario provinciale UILTrasporti Rieti
Rieti – Sono il segretario della Uiltrasporti di Rieti Sandro De Luca e per lavoro percorro la Statale Salaria SS4 da e per Roma quasi tutti i giorni, pertanto è inevitabile non accorgersi dello stato di abbandono in cui versa questa Consolare, frutto questo purtroppo per una buona percentuale di incidenti che si verificano quotidianamente, a tal punto da essere considerata una tra le strade più pericolose della Provincia se non della Regione.

Sembra percorrere strade di un paese del terzo mondo, tra buche, alberi o arbusti e siepi non potati, asfalto dissestato e a volte anche consumato, cosa ancor più grave bastano poche gocce e si vola, e questo non vale solo per la Salaria.

Basta sfogliare un qualsiasi quotidiano locale per rendersi conto della gravità della situazione, non si capisce come tutto ciò non stimoli l’attenzione e la coscienza di chi è preposto per competenza ad intervenire in modo operativo-risolutivo, almeno in quelle strade ad alta frequenza.

Perché non si interviene immediatamente, ma con escavatori e ruspe, sulla doppia S dell’ormai famoso km 60 della via Salaria e renderlo quasi rettilineo, penso si debba porre fine una volta per tutte a questo spettacolo vergognoso; cosa si sta aspettando..? forse il nulla osta per la costruzione di un cimitero da un lato e raccolta rottami dall’altro.

Ricordo che un tempo si parlava di ferrovia, si fecero progetti, furono stanziati e in parte spesi fondi e non si è fatto più nulla, poi si parlò di raddoppio della Salaria idem con patate, oggi prendiamo atto nostro malgrado che si è trattato solo di aria fritta; ma vogliamo almeno intervenire strutturalmente nei punti più nevralgici e pericolosi laddove la morte è sempre in agguato e ad interventi di semplice e ordinaria manutenzione.

Non mi pare si stia chiedendo la luna nel pozzo, qualcuno parla di far ripartire questo benedetto paese, ma se nessuno prova a metterlo in moto che speranza abbiamo di farlo ripartire.