Marino, Multiservizi: nessun peculato per Adriano Palozzi. La Procura proscioglie l’ex sindaco

MARINO (RM) – Prosciolto dall’accusa di peculato il Consigliere regionale Adriano Palozzi in merito alla vicenda del presunto utilizzo improprio di un mezzo della Multiservizi dei Castelli di Marino.

“Sono molto soddisfatto per questo pronunciamento che riconosce e testimonia la totale liceità e la totale correttezza delle mie azioni” ha commentato l’ex sindaco di Marino a margine della sentenza.




Albano Laziale, “Officine del Futuro”: tra dancing majorettes e ras locali andato in scena il solito bagno di retorica

ALBANO LAZIALE (RM) – Si è tenuta ieri, presso il teatro Alba Radians di Albano Laziale, la conferenza di “Officine del Futuro” che raccoglieva tutti i delusi dell’area berlusconiana e appartenenti al partito di Fratelli d’Italia.

Tra gli ospiti più conosciuti Francesco Aracri che a maggio del 2017 ha abbandonato il gruppo di Forza Italia al Senato – pur rimanendo nel partito – aderendo al gruppo parlamentare di centro-destra Federazione della Libertà, il governatore forzista della Liguria Giovanni Toti, il consigliere regionale del Lazio di Forza Italia Adriano Palozzi, l’onorevole Marco Silvetroni deputato di Fratelli d’Italia e il candidato di Fratelli d’Italia per le prossime elezioni europee Alfredo Antoniozzi.

Le dancing majorettes in classico stile forzista

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La convention ha visto, in classico stile forzista,
l’esibizione delle dancing majorettes per ingraziare un pubblico folto che come
ammette lo stesso Palozzi è composto “da amici e da quadri” provenienti dai
vari comuni dell’area romana accompagnati ad Albano Laziale tramite dei
pullman.

Un incessante bagno di retorica

Idee per il futuro davvero poche come anche i
contenuti, quello a cui si è assistito è stato un incessante bagno di retorica
che ha colpito dapprima la maggioranza gialloverde di governo per poi passare
alla struttura verticistica di Forza Italia. Secondo Antoniozzi, questo governo
non rappresenta la maggioranza degli italiani e per questo si doveva andare
subito al voto dopo il 4 marzo: forse ignora che nel caso si fosse votato il
giorno seguente poco sarebbe cambiato.

Ras locali preoccupati per il futuro del centrodestra

In ogni caso questa assemblea ha visto raccolti vari
ras locali preoccupati per il futuro di un centrodestra che si colora sempre
più di verde e per il “contenitore (Forza Italia Ndr) che si svuota di
consensi”.

Allora l’obiettivo è quello di “presentare gli amici
al presidente Toti” come chiosa Palozzi, riassumendo in poche parole la reale
finalità dell’incontro. I discorsi più interessanti sono stati proprio quelli
articolati dal governatore Toti e da Palozzi, i quali hanno sferrato un duro
attacco contro il mai citato Silvio Berlusconi colpevole di non aver compreso
il popolo, di aver vissuto solo di politica e non di idee, di aver perso il
rapporto con le imprese. La colpa del tracollo di Forza Italia, secondo Toti, è
da ricondurre anche alla legge elettorale Rosatellum che, purtroppo per Toti, ha
visto il bene placito anche dei suoi colleghi di partito.

Tifo da stadio per Adriano Palozzi

Adriano Palozzi

Quando prende la parola Adriano Palozzi, la sala
assume le fattezze di uno stadio in grado di accogliere veri e propri cori di
tifoseria per lodare e rendere riverenza al buon Adriano.

Strano che nessuno degli ospiti, e soprattutto delle
figure istituzionali di Fratelli d’Italia, abbiano chiesto al consigliere regionale
qualche notizia sulla richiesta di rinvio a giudizio che gli pende sulle spalle
per quanto riguarda l’inchiesta che la magistratura porta avanti sul nuovo
stadio della Roma e sulla rete di interessi costruita da Parnasi. La sensazione
è che Fratelli d’Italia, in vista delle elezioni europee e del crepuscolo del
fu Berlusconi, stia raccogliendo qualsiasi tipo di uomo politico in grado di
racimolare qualche voto. E Palozzi ha una buona riserva di consensi nel Lazio da
portare al partito della Meloni.

Dotati di buona pazienza si continua ad ascoltare Toti che, tra uno sprazzo di retorica salviniana e tono clericale, si è incessantemente soffermato, come anche “l’amico Palozzi”, sul tema della meritocrazia: ”basta candidati calati dall’alto”. Certo è strano che a dirlo sia proprio il governatore ligure prototipo di giornalista strappato dalla bottega e fatto tutto ad un tratto politico di creazione berlusconiana: già vicecapo ufficio stampa di Mediaset, condirettore di Mediaset, condirettore di Studio Aperto, direttore di Studio Aperto, direttore del Tg4 al posto di Emilio Fede, poi nominato da Berlusconi consigliere politico di Forza Italia in vista delle elezioni europee nel 2014. Ora che Forza Italia sta in odor di soglia di sbarramento, molti si cominciano a ricordare la meritocrazia e l’esperienza, addirittura l’onestà.




Albano Laziale, la sfida a Forza Italia: Palozzi e Aracri con Giovanni Toti nel feudo di Tajani

ALBANO LAZIALE (RM) – Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, parteciperà all’iniziativa “Officine del Futuro” che si terrà alle 17.30 di domani al teatro Alba Radians di Albano Laziale.

Un futuro movimento, quello pensato dal governatore della Liguria, con basi assolutamente democratiche senza congressi ma con primarie. Un “Movimento liberale e liberista” come sottolineato più volte da Giovanni Toti successivamente alla sua applaudita partecipazione durante la conferenza di Fratelli d’Italia a Torino e che ora potrebbe portare via acqua a Forza Italia.

Un incontro, quello dell’Alba Radians, che chiude il convegno dei consiglieri regionali, primo fra tutti Adriano Palozzi, e amministratori del Centro Italia (Lazio, Umbria e Marche) che con lui condividono le critiche a Forza Italia.

E la scelta della location ad Albano Laziale non sembra del tutto casuale

La città castellana è la roccaforte del collegio elettorale di
Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia e capolista per le Europee in
Centro Italia. Uno sconfinamento, quindi, che è fonte di fibrillazioni all’interno
del partito guidato da Berlusconi.

“È necessario tornare a dare voce a un pezzo di Italia che vuole continuare a riconoscersi in un centrodestra riformista, liberale ed europeo. – Hanno dichiarato in una nota comune il consigliere regionale del Lazio ed ex vice presidente del Consiglio regionale Adriano Palozzi e l’ex senatore Francesco Aracri – Per queste ragioni, ecco “Officine del Futuro”, un laboratorio di idee e di persone che, rapportandosi quotidianamente con i territori e i suoi rappresentanti, intende elaborare e raccogliere soluzioni e proposte per un centrodestra realmente partecipato, meritocratico e radicato, quindi più vicino ai bisogni delle famiglie”.




Stadio della Roma, chiesto il rinvio a giudizio per Adriano Palozzi e altri 14

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. I pm hanno chiesto il processo, tra gli altri, per l’imprenditore Luca Parnasi, per l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, per l’ex assessore regionale, Michele Civita, per il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Davide Bordoni e per il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.
    Contestati, a seconda delle posizioni, i reati di associazione a delinquere, corruzione e finanziamento illecito.

A dicembre ad Adriano Palozzi sono stati revocati gli arresti domiciliari ed è tornato al suo posto come se nulla fosse. Arrestato lo scorso 13 giugno in seguito all’indagine della Procura di Roma in merito al progetto di stadio della As Roma, a Tor di Valle.

L’istanza presentata dall’ avvocato Francesco Scacchi, legale del consigliere regionale sospeso a seguito delle note vicende sullo Stadio della Roma, è stata accolta.

La notizia è stata annunciata da Palozzi, che su facebook ha scritto un eloquente post: “A volte nella vita tutto fila liscio e a volte accadono imprevisti, l’importante è saper reagire trasformando i problemi in opportunità. Più forti di tutto! Più forti di prima e a testa alta! Vi abbraccio forte!”.

Adriano Palozzi è “combattivo, in forma, e positivo”. Palozzi, per cui è stato disposto l’obbligo di firma, può tornare sedere in consiglio, cosa che sancisce la fine dell’esperienza di Roberta Angelilli che, in qualità di prima dei non eletti, aveva fatto il suo ingresso alla Pisana aderendo al gruppo guidato da Stefano Parisi.

Ma, oltre al ruolo di consigliere regionale, in ballo c’è quello di vice presidente del consiglio, oggi ricoperto da Pino Cangemi, su cui pende il ricorso al Tar presentato da Palozzi. 




Il ritorno di “Adriano tuo”: revocati gli arresti a Palozzi. Si presenta in Regione e scoppia il caos

Adriano Palozzi che era stato interdetto dalle funzioni pubbliche si è presentato in Consiglio regionale bloccando i lavori dell’aula. Questo quanto accaduto durante la mattinata di oggi in Regione Lazio, dove l’esponente di Forza Italia Adriano Palozzi che, nonostante l’interdizione temporanea dalle funzioni pubbliche a seguito dell’arresto lo scorso giugno per l’inchiesta sul nuovo Stadio della Roma, ha firmato il registro presenze bloccando di fatto i lavori dell’aula, impegnata nella discussione del bilancio.

Palozzi, infatti, si è visto revocare dal Tribunale la misura degli arresti domiciliari qualche giorno fa con la conseguente decadenza degli effetti della legge Severino.
Al tempo stesso, però, esiste un’ordinanza del giudice che ha stabilito l’interdizione temporanea dalle funzioni pubbliche per lo stesso Adriano Palozzi. E questo impedisce al rappresentante di Forza Italia di riaffacciarsi in Consiglio regionale, ma Palozzi sembra non aver tenuto conto dell’ordinanza in questione.

Secondo quanto riportato da alcuni presenti in aula Adriano Palozzi si sarebbe presentato verso le 10.30, firmando al banco della presidenza. Il consigliere M5S Devid Porrello, che presiedeva il Consiglio regionale, gli ha fatto notare che aveva l’interdizione dai pubblici uffici, chiedendo a Palozzi la documentazione che attestasse la revoca della stessa. E secondo alcune testimonianze dei presenti l’esponente FI ha dichiarato di possedere la sospensiva dell’interdizione dai pubblici uffici ma non l’ha voluta presentare al presidente di turno del Consiglio regionale perché, a suo avviso, non è tenuto a farlo.




Roma, nuovo stadio Tor di Valle: arrestato Adriano Palozzi, Luca Lanzalone, Luca Parnasi e Michele Civita

Nove arresti dei carabinieri nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.

Arrestato l’imprenditore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio, mentre ai domiciliari Luca Lanzalone, l’attuale presidente Acea (di cui il Comune detiene il 51%) che ha seguito, in veste di consulente per la giunta cinquestelle, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle e il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi di Forza Italia.

Tra gli arrestati compaiono anche il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi), l’imprenditore Luca Parnasi e l’ex assessore regionale Michele Civita del Pd. Arrestato pure il presidente di Acea, Luca Lanzalone. Quest’ultimo ha seguito, in altra veste, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle.

C’è anche il capogruppo degli M5S in campidoglio, Paolo Ferrara, tra i 27 indagati dell’inchiesta. Nei primi mesi del 2017 Ferrara aveva partecipato alla trattativa con il gruppo Parnasi per la modifica della prima stesura del progetto sulla struttura che dovrebbe sorgere a Tor di Valle.

Civita si trova agli arresti domiciliari come Lanzalone e Palozzi. Sono invece in carcere il costruttore proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio, Parnasi, e altri 5 suoi collaboratori.

I militari dell’Arma stanno inoltre proseguendo le perquisizioni domiciliari.

Nomi importanti anche tra gli indagati: il presidente dell’ordine degli avvocati, Mauro Vaglio, vicino al Movimento 5 Stelle, il consigliere capitolino di Forza Italia, Davide Bordoni, e Paolo Ferrara, capogruppo in Campidoglio del Movimento 5 Stelle. La società As Roma è invece estranea alle indagini.

Gli indagati avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali anche l’assunzione di amici e parenti

Sono diversi e di diversa provenienza i politici arrestati stamattina all’alba dai carabinieri del nucleo investigativo. Nove in tutto le persone colpite da misure cautelari, sei in carcere e tre ai domiciliari, tra i quali politici e imprenditori: l’accusa degli inquirenti è che siano parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive. Il tutto per le procedure legate alla realizzazione dello stadio di Tor di Valle

L’inchiesta potrebbe portare allo stop dell’intero progetto modificato. Proprio ieri era scaduto il termine per presentare le osservazioni al progetto e si era fissata la scadenza per le controdeduzioni per le quali è stato dato un tempo di 30 giorni. A metà luglio sarebbe prevista la delibera col progetto variato da inviare alla Regione Lazio per l’ok definitivo. Ma ora arresti e indagini potrebbero imporre lo stop al progetto.

 




Anguillara, Palozzi(FI): “Basta silenzi M5s su sindaco condannato. Vergogna”

ANGUILLARA (RM) – “Movimento 5 Stelle sempre più a trasparenza zero. Soprattutto ad Anguillara, dove la prima cittadina, Sabrina Anselmo, l’estate scorsa era finita nella bufera mediatica per non aver dichiarato a M5S una condanna per calunnia di 9 anni fa. La sua pena a un anno di reclusione fu condonata ed estinta per indulto, ma non è mai comparsa sul casellario giudiziale, né fu comunicata esplicitamente al momento della sua candidatura a sindaco di Anguillara. Una vicenda ambigua, su cui i vertici pentastellati hanno deciso di non proferire parola. Da fine giugno, non a caso, si è in attesa di capire se i probiviri M5S emettano il provvedimento di richiesta dimissioni dalla carica di sindaco. Per il bene della comunità locale è arrivato il momento di fare chiarezza: adesso, come cinque mesi fa, dunque chiediamo ai falsi moralisti grillini se Sabrina Anselmo sia ufficialmente nel Movimento 5 Stelle e, nel caso, di rendere pubblica la risultanza del procedimento disciplinare del Regolamento grillino a carico della sindaca. La città di Anguillara merita una amministrazione credibile e competente, non certamente la cialtroneria e l’ambiguità pentastellata”. Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.

Anguillara, paralisi M5S: Pizzigallo, “l’assessore ondivago” e la trasparenza




ROMA E CASTELLI ROMANI: DAL FLOP DI FORZA ITALIA ALLA TENUTA DEL PD, ECCO I NUOVI EQUILIBRI

di Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – Un bilancio amaro per la vecchia politica a Roma e Castelli Romani dove i dati parlano chiaro: Forza Italia è defunta la nuova leadership è in mano a Fratelli d’Italia e Lega e i grillini hanno abbattuto la ormai superata divisione tra destra e sinistra. Intanto a Roma il M5s risulta essere il primo partito, con una percentuale che si attesta al 35,44%.

Alle comunali del 2013 era al 12,82%, quindi ha quasi triplicato le preferenze. Alle Elezioni Europee del 2014 la percentuale era del 24,95%. La sfida al ballottaggio sarà tra Raggi e Giachetti che incassa un 24,77. Non è detto che la sfida finale possa riservare la sorpresa di Giachetti eletto sindaco, sarà un’ulteriore sfida per i grillini riuscire a tenere testa al Pd che comunque, almeno per questa prima tornata, esce sconfitto e indebolito.

Ottimo il risultato di Giorgia Meloni rispetto al superato Marchini: 20,69 rispetto al 10,91. Dati che non lasciano spazio a malintesi sulla fine del partito di Berlusconi.

E così è successo anche ai Castelli Romani dove il dato di Marino è pressoché significativo: il regno di Adriano Palozzi è finito e tutti i mal di pancia dei marinesi si sono riversati sul voto ai grillini che sono in testa con Carlo Colizza al 32,20 seguito da eleonora Di Giulio con il 31,58: solo un “nazareno bis” potrebbe permettere la conquista della città del vino da parte del Pd e sottobanco gli accordi potrebbero esserci eccome del resto parla la storia. Cecchi, candidato di Palozzi, ha preso un 24,57% mentre Sabrina Minucci è riuscita a strappargli quasi il 10 per cento una vittoria per Fdi che guadagna terreno. Giulio Santarelli ha preso circa il 3% in coda ai candidati marinesi.

Ad Ariccia ha vinto il civico Roberto Di Felice che ha raggiunto quasi il 60% di consensi, un vero e proprio plebiscito rispetto al 34% incassato dall’”erede” di Emilio Cianfanelli Mauro Serra Bellini. Il candidato Fdi Roberto Cuccioletta ha incassato quasi il 5 per cento di consensi. Ultima Luisa Sallustio con un 3,28 per cento ma i dati definitivi devono ancora arrivare.

A Genzano dove era quasi certa la vittoria di Flavio Gabbarini al primo turno sarà ballottaggio tra il sindaco uscente che si attesta intorno al 43% e i Cinque Stelle di Daniele Lorenzon che hanno incassato quasi il 22%. Certo è che se non ci fosse stata la corsa solitaria di Patrizia Mancini, che da sola ha incassato quasi il 9% di consensi, Gabbarini sarebbe passato subito. Il candidato di centrodestra Papalia che si è presentato con tre liste civiche ha incassato il 13,04 per cento, probabilmente lo ha penalizzato il fatto di aver deciso di correre senza simboli di partito nonostante la sua chiara provenienza politica. Ago della bilancia saranno anche i voti di Michele Savini (11,20 %) altra espressione di centrosinistra che ha deciso di concorrere in solitario al primo turno.




CASTELLI ROMANI: DECLINO DI FORZA ITALIA E NUOVI EQUILIBRI NEL CENTRODESTRA

di Chiara Rai

Castelli Romani
– Si avvicina a grandi falcate il giorno fatidico delle elezioni e sui Castelli Romani la battaglia dei consensi risulta quanto mai accesa. Solo pochi anni fa il centrodestra e il centrosinistra si fronteggiavano aspramente ma richiamavano alle urne elettori e consensi in un clima di sana competizione per l'alternanza. Sembrano passati secoli da quando il centrodestra governava la maggior parte dei Comuni castellani e del mare arrivando ad eleggere un proprio esponente quale presidente del Comitato di Rappresentanza della Asl. Tempi nei quali venivano espugnate le roccaforti della sinistra storica e il centrodestra arrivava a governare contemporaneamente le città di Albano Laziale, Ariccia, Marino, Velletri, Nemi, Grottaferrata, Anzio, Nettuno, Pomezia, Ardea.

Ebbene di quei tempi ora sembra esserci solo un opaco ricordo. Il Centrodestra si presenta diviso in quasi tutti i comuni e in particolare Forza Italia sembra vergognarsi di esporre il proprio simbolo in campagna elettorale. Le cause possono essere molte ma sembra impossibile che da quando alla guida di Forza Italia, nella Provincia di Roma, siede un esponente Castellano il partito abbia subito una catastrofica riduzione di consensi e un'emorragia di eletti e simpatizzanti mai vista prima.

Forse la situazione creatasi a Marino ha influenzato i comuni circostanti? E' possibile ma gran parte del lavoro di demolizione va ascritto ad una gestione miope del consenso mirato ad uso e consumo del segretario per le prossime elezioni regionali. Non contenti di aver frantumato il partito a Tivoli, Albano, Ciampino e Civitavecchia lo scorso anno ci si riprova quest’ anno ad Ariccia, Genzano, Nettuno e nella stessa Marino.

A Marino pesano come macigni gli addebiti, veri o presunti, che vengono fatti al Piccolo Leader che ha lasciato dietro di se solo macerie. Sembra dunque che stiano giocando un ruolo importante, oltre al disastro combinato dalle amministrazioni precedenti, anche le azioni che quotidianamente mette in campo la Procura della Repubblica di Velletri. Il Candidato sindaco Stefano Cecchi si sta muovendo nelle intemperie che stanno colpendo le passate gestioni. In questo panorama sta prendendo corpo la candidatura civica appoggiata da Fratelli d'Italia di Sabrina Minucci che ha raccolto il testimone per tutti coloro che, nel centrodestra non si riconoscono nelle passate amministrazioni. Oltre a lei corrono l’ex sindaco, già presidente della Regione e deputato per due mandati Giulio Santarelli, Eleonora Di Giulio che raccoglie parte del centro sinistra e il grillino Carlo Colizza.

Ad Ariccia il segretario provinciale di Forza Italia ha acconsentito a mascherare i pochi riferimenti rimastigli in un calderone civico che raccoglie esponenti che vanno dall'estrema sinistra alla destra palozziana. Tutto ciò per sfruttare il forte consenso che sembra stia ottenendo il candidato sindaco Di Felice. I consiglieri uscenti di Forza Italia hanno preferito appoggiare la lista di Fratelli d'Italia capeggiata da Cuccioletta quale candidato sindaco. Quattro i candidati a sindaco di Ariccia dunque, oltre a Di Felice e Cuccioletta corrono Mauro Serra Bellini che si presenta sostenuto dal Pd e una discreta coalizione di centrosinistra che però ha visto la defezione dell’ex piddina e presidente del Consiglio comunale Luisa Sallustio che corre sola con l”Italia dei diritti” e dall’Idv. Rita Foligno si candida con il Mo
vimento 5 stelle.

A Genzano accade l'esatto opposto di Ariccia, a fronte della candidatura del consigliere comunale Fabio Papalia, quale candidato Sindaco di un raggruppamento civico di centrodestra, Forza Italia decide di esporre il simbolo e andare da sola per marcare in altro modo la propria diversità.
Tutto ciò avviene a pochi mesi dal terremoto causato dall'emorragia provocata dalla scelta autonomista di Area Democratica che affiancando Fratelli d'Italia e confluendo nel nuovo partito ha ridotto ai minimi termini gli esponenti eletti in comuni importanti come Albano e Velletri. Area democratica con 5 consiglieri comunali ha rafforzato il partito della Meloni in netto dissenso con la politica suicida del coordinatore provinciale di Forza Italia. In questo caos epocale fare pronostici su ciò che accadrà risulta
molto complesso.

Di certo la scelta di Grillo di scomunicare i suoi adepti su alcuni comuni rende ancor più complesso il quadro. E di fatto sembra che la bandiera ammainata dal centrodestra e da Forza Italia in particolare sembra dare il passo, al Sindaco uscente Gabbarini, per una larga vittoria al primo turno a Genzano. Del resto Gabbarini è ancora sostenuto da un ampia coalizione di centrosinistra e ha governato bene portando a casa numerosi risultati e le primarie sono state già un grosso banco di prova.




PROVINCIA DI ROMA, FORZA ITALIA AL COLLASSO: BOTTA E RISPOSTA TRA PALOZZI E SILVESTRONI

Red. Politica
Roma
– “Trovo fuori luogo le esternazioni, rilasciate a mezzo stampa dal coordinatore provinciale FdI Marco Silvestroni che, invece di lavorare per un centrodestra realmente unito e coeso in ottica elettorale, continua a scagliarsi contro il suo storico e naturale alleato, Forza Italia. – Con queste parole il consigliere regionale Forza Italia Adriano Palozzi interviene sulle dichiarazioni rilasciate dal coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia-AN Marco Silvestroni riguardo il passaggio di molti esponenti di Forza Italia nelle fila di Fratelli d'Italia – Pur comprendendo lo slancio di gioia di Silvestroni per l’adesione in FdI di Andrea Volpi  al quale rivolgo il mio personale “inboccallupo”, – prosegue Palozzi – nonostante non ne condivida le scelte, reputo tuttavia inaccettabile il fatto che il coordinatore provinciale sembra quasi compiacersi nell’osservare un centrodestra spaccato, come se Forza Italia fosse l’avversario politico numero uno: più del Pd, più della demagogia grillina. Noi, al contrario dell’esponente meloniano, nell’area metropolitana abbiamo sempre operato per costituire un centrodestra unito e forte, lasciando da parte inutili egoismi e sterili personalismi. Ed è per questo che, nell'ipotesi in cui i nostri candidati non riuscissero a superare il primo turno nei Comuni al voto in provincia, sarà nostra intenzione aprire le porte, con senso di responsabilità e dialogo democratico, a un eventuale candidato sindaco espressione di tutto il centrodestra. Un gesto, il nostro, – ha detto ancora Palozzi – che la dice lunga sulla volontà di Forza Italia di lavorare al fianco dei nostri alleati, su principi di lealtà e buonsenso. Forza Italia che rimane il primo partito di centrodestra in provincia di Roma. Auspico, dunque, – conclude Adriano Palozzi – si possa ritrovare quanto prima quella serenità e quell’unione di intenti che ci ha già visti alleati e vincenti in tanti comuni dell’area metropolitana”.

Immediata la risposta da parte del coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni:  "Caro Adriano, – ha detto Silvestroni in riscontro alle dichiarazioni di Adriano Palozzi – sono io che non capisco, – ha proseguito Silvestroni – perché fin dal 2014 Forza Italia con un atteggiamento arrogante vanifica ogni sforzo per vincere le elezioni amministrative: prima a Civitavecchia e Tivoli, poi ad Albano  e oggi a Nettuno e Ariccia dove Forza Italia non presenta neanche il simbolo. La scelta di Roma di appoggiare un noto imprenditore di sinistra non trova poi giustificazione alcuna.
È inutile mistificare la realtà dei fatti, ma se Adriano Palozzi non è l'artefice di queste scelte scellerate sappia che la costruzione del nuovo centrodestra è iniziata e che non è più rappresentato da Forza Italia. Se Adriano Palozzi vuole seguire le orme dei tanti suoi dirigenti – ha concluso il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia-AN – è il benvenuto in Fratelli d'Italia-AN".
 




MARINO LAZIALE: BUFERA GIUDIZIARIA SUL CONSIGLIERE REGIONALE ADRIANO PALOZZI (FI)

Redazione

Marino Laziale (RM) – Bufera sull’ex sindaco di Marino Adriano Palozzi colpito da un avviso di garanzia insieme ad altri quattro nell’ambito del grosso filone d’indagine denominato "Mercurio", condotta dai Carabinieri di Castel Gandolfo, diretti dal Capitano Tamorri e dal Tenente Alessandro Iacovelli e seguita in Procura a Velletri dal Procuratore della Repubblica, Francesco Prete. Lo scorso 20 aprile sono finiti in manette due ex assessori Marco Ottaviano e Mauro Catenacci, insieme al commercialista Marco Baldi per la vicenda delle tangenti in cui è coinvolta la catena Lidl.

Dunque informazione di garanzia e avviso conclusione indagini per: Adriano Palozzi, ex sindaco di Marino e attuale consigliere regionale di Forza Italia, ad AntonellaTurco ex segretaria di Palozzi, a Marco Boldrini, manager della Asl RmH e a Bruno Purificato di Frascati, operatore del 118. E infine avviso di garanzia anche a Sergio Ronconi, responsabile del servizio Nettezza urbana responsabile del settore Nettezza urbana della Multiservizi dei Castelli di Marino SpA.