FROSINONE: PERICOLO MAFIE PER L'INTERA PROVINCIA

Redazione

Frosinone – Con un'economia in crescita dopo anni di stagnazione e con tante imprese che tornano ad investire, il Lazio è un territorio molto appetibile per le organizzazioni mafiose che ormai non agiscono quasi mai con la violenza ma attraverso i colletti bianchi.  Dalle vicende della città di Roma con l’inchiesta “Mafia Capitale", all’appalto sui rifiuti della città di Frosinone, alle infiltrazioni camorristiche nel pontino,  per arrivare alle dimissioni del presidente del X Municipio di Ostia per la presenza della mafia sul litorale, il fenomeno è reale. A livello regionale sono 88 i clan mafiosi presenti, 35 appartenenti alla 'ndrangheta, 29 alla Camorra, 16 a Cosa Nostra, 6 locali e  due alla sacra corona unita.  "La mafia fa male all’economia, impedisce ai territori di crescere e danneggia le imprese sane, favorendo la concorrenza sleale. Non possiamo permetterle di distruggere quanto di buon striamo costruendo e non sono più ammissibili posizioni ambigue, che tendono a negare il problema e a non fare nulla per fermarlo. Tutti sono coinvolti, e ognuno è chiamato a fare la propria parte. A partire dai Comuni, ad esempio, che dovrebbero sottoscrivere un protocollo di legalità e rendere trasparenti e aperti tutti i loro dati." Così  Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "PD" in occasione della presentazione del rapporto "Le Mafie nel Lazio" a cura dell'Osservatorio sulla legalità della Regione Lazio. 

Come emerge dal rapporto "Le mafie nel Lazio" a cura dell’Osservatorio sulla Legalità della Regione, per la  provincia di Frosinone il pericolo maggiore arriva dal riciclaggio di denaro sporco (attraverso nuove  attività economiche apparentemente legali) e dal narcotraffico. Tra le aree a maggior rischio troviamo quella di Coreno Ausonio, con il distretto del marmo,  Cassino con l’indotto Fiat e l’area di Frosinone colpita  dal  traffico di stupefacenti. E non possiamo certo escludere che con l'avvio delle politiche di reindustrializzazione  non si correranno gli stessi pericoli di infiltrazione anche nelle aree produttive del nord della provincia. Un quadro che non deve però scoraggiare, ma al contrario spingerci ad essere più vigili e decisi nelle nostre azioni.  La Regione su questo è in prima linea: solo pochi mesi fa ha sottoscritto un protocollo con Cantone, direttore Anac, per il controllo preventivo su tutti gli appalti regionali. E’ stata inoltre  introdotta  per la prima volta la fatturazione elettronica, la centrale unica degli acquisti e un albo elettronico dei fornitori sicuri, la così detta “white list”. Molte altre azioni restano da fare e sono già in cantiere, come l’open data regionale (in particolare sulle spese sanitarie) per rendere accessibili con un click tutti i dati della regione (spese, progetti, investimenti) e una legge regionale sulla trasparenza.

La Regione però non può fare tutto da sola: senza l’attiva partecipazione delle imprese, degli enti locali, del mondo scolastico e della cultura e dei singoli cittadini sarà difficile emarginare le mafie dal Lazio. Per questo lo scorso dicembre è stato firmato "Patto  per la Legalità e il contrasto all’economia criminale" che impegna la Regione ad aiutare le vittime di racket, prevedere nei bandi delle premialità per le imprese che investono in progetti sulla legalità e a promuovere azioni di contrasto all'abusivismo commerciale e alla contraffazione.  Gli strumenti quindi ci sono: i Comuni, come detto, possono sottoscrivere il protocollo di legalità che permetterebbe una vigilanza antimafia anche sugli appalti sotto i 250 mila euro e a rischio infiltrazione oltre ad attuare politiche di trasparenza con gli open data. Le imprese in difficoltà possono rivolgersi agli sportelli anti usura e avere l’accesso al credito grazie ai vari fondi che la Regione dedica alla PMI e alle startup. Solo con questo profondo cambiamento, potremmo ambire non solo a cacciare le mafie da i nostri territori ma anche contribuire ad avere più lavoro, più imprese e più benessere.

 




FROSINONE: ARRESTATO LADRO DI PROSCIUTTI

di Matteo La Stella

Frosinone – Nella notte tra venerdì e sabato un 41enne è stato arrestato a Frosinone per aver rubato 2 prosciutti. L'arresto, avvenuto grazie al protocollo di intesa tra la Polizia di Stato e gli istituti di vigilanza, denominato “mille occhi sulla città”, denota il perfetto gioco di squadra tra le parti, che di “prosciutti” davanti agli occhi sembrano proprio non averne. Intorno all'1 e 45 scatta l'allarme di un noto caseificio della zona dove si portano subito le guardie particolari giurate. Queste ultime riscontrano l'infrazione in una vetrina rotta da un mattone e segnalano subito quanto appreso alla sala operativa della Polizia di Stato. Gli agenti, diramano via radio l'allerta alle volanti sul territorio mentre una pattuglia, già impegnata nel controllo dei sorvegliati speciali, verifica l'assenza di uno di questi, che si aggiudica subito la leadership nella classifica dei sospettati. Parte dunque la caccia all'uomo, che viene rintracciato sulla Via adiacente il caseificio, a passo svelto e con un borsone in spalla. Vedendo gli agenti, il 41enne  si disfa del borsone e tenta la fuga, scavalcando la recinzione di un condominio per cercare rifugio dietro una siepe, confidando nell'aiuto del buio. Gli agenti riescono ugualmente a raggiungerlo e ad arrestarlo, dopo aver recuperato il borsone contenente due prosciutti per un valore complessivo di 300.00 Euro. L'uomo dovrà ora rispondere di furto aggravato e violazione della sorveglianza speciale.




FROSINONE: TENTANO RAPINA AL SUPERMERCATO, ARRESTATI ALL'USCITA

di Matteo La Stella

Frosinone – I Carabinieri della stazione di Ceccano, supportati dalla sezione autoradio di Frosinone, hanno arrestato nel tardo pomeriggio di venerdì tre malviventi al termine di un tentativo di rapina. I tre,  I. M. di 21 anni, M. S. di 37 anni e D. M. M. di 44 anni, tutti nativi e residenti di Ceccano, tranne l'ultimo originario di Latina, hanno fatto irruzione nel supermercato Sisa, sulla via che porta a Frosinone. Nello stesso momento in strada, una donna che aveva assistito al loro ingresso, ha allertato i Carabinieri, raccontando loro ciò che stava accadendo. I banditi, all'interno del supermercato avevano minacciato i dipendenti con una pistola per farsi consegnare l'incasso, che era già stato messo al sicuro. I tre avevano allora sottratto una mannaia dal reparto macelleria per tentare in vano di forzare la cassaforte. Intanto fuori dal supermercato erano giunti 3 militari della stazione di Ceccano che, come da manuale, si erano appostati  pronti ad accogliere l'uscita del trio.  Due dei rapinatori nel tentativo di dileguarsi sono incappati nelle maglie della giustizia proprio all'uscita dell'attività commerciale. Il terzo ha cercato invece di sottrarsi all'arresto nascondendosi sotto il banco dell'ortofrutta, finchè i militari dell'Arma non lo hanno trovato e arrestato. Le accuse mosse nei confronti dei malviventi sono di tentata rapina aggravata, possesso di arma clandestina e ricettazione. Oltre alla pistola utilizzata per le minacce, una calibro 7,65 con matricola abrasa, la banda aveva lasciato una Fiat Panda con il motore acceso nel parcheggio, risultata essere rubata poche ore prima a Frosinone.




FROSINONE: FESTA DELLA DONNA ALL'INSEGNA DELLA PREVENZIONE ALLA VIOLENZA

Redazione

Frosinone – L’amministrazione comunale di Frosinone, in occasione della festività dell’8 marzo, ha pianificato un programma di eventi al fine di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione della violenza, sul rispetto delle donne e sul loro ruolo sociale. E questo perché, come ha evidenziato, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore alla pubblica istruzione ed alle pari opportunità del Comune capoluogo, prof.ssa Ombretta Ceccarelli «si è donne tutti i giorni, non solo in date particolari come l’08 marzo o il 25 novembre, quando, purtroppo, si ricordano le donne vittime di violenza». Proprio per questo, attraverso un’attenta attività di sensibilizzazione su più fronti, l’assessorato ha realizzato diverse iniziative, tra cui un concorso di arte e letteratura rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo grado di Frosinone: « “La donna come essenza della scrittura” , – ha dichiarato l’assessore Ceccarelli – è stato molto apprezzato non soltanto da alunni ed insegnanti ma anche da psicologi e pedagogisti, come confermano le parole, tra l'altro, della dottoressa Marcella Ciapetti, componente della giuria, che si è emozionata nel constatare quanta sensibilità trapelasse dai lavori dei ragazzi. A tal proposito, gli elaborati sono stati già valutati ed il prossimo 12 marzo, presso la sala consiliare, ci sarà la premiazione dei vincitori con attestati, targhe e libri a volontà». Numerosi gli ulteriori eventi in programma: «Con l’Auser del frusinate – sportello antiviolenza , ed in particolare con il presidente Mario Ceccarelli e la dottoressa Sonia Sirizzotti, abbiamo promosso altre iniziative; – ha continuato – giovedì 5 marzo, infatti, presso l’auditorium Colapietro, alle ore 9:30 ed alle ore 16:00, si è tenuto uno spettacolo dal titolo emblematico: “Finché morte non ci separi”, interpretato dall’attrice Samantha Silvestri. A conclusione, il prof. Piergiorgio Binetti, responsabile dell'associazione sportiva internazionale "Margot", è intervenuto sull’importanza dell’autodifesa. Proprio su questo tema, inoltre, il 7 e l’8 marzo il prof. Binetti terrà un corso presso la Soho School in via Monti Lepini. Quindi, nella giornata dell’8, a partire dalle ore 18:00, ci sarà una fiaccolata sulla strada Asi». Proprio perché informazione e condivisione sono strumenti importanti, l’assessorato ha realizzato anche uno striscione rosa con la scritta “Un sorriso in rosa per affermare … i tuoi diritti di donna”, attualmente affisso su una sede comunale in piazza VI dicembre. «Sensibilizzare i cittadini alla cultura del rispetto ed al rifiuto della violenza è un dovere sociale prima che amministrativo; – ha commentato il sindaco Nicola Ottaviani – quando poi si tratta di una tematica tanto attuale ed importante come quella del rispetto e della valorizzazione delle donne, l'attenzione deve essere ancora maggiore. Per questo, l'amministrazione comunale, attraverso l'assessorato alle pari opportunità, ha lavorato molto sul tema, con iniziative concrete».




FROSINONE, DECORO CENTRO STORICO: ECCO GLI INTERVENTI DELL'AMMINISTRAZIONE OTTAVIANI

Redazione
Frosinone
– Continuano le iniziative dell’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Nicola Ottaviani  mirate alla valorizzazione ed alla tutela del centro storico di Frosinone.

Lo scorso 23 febbraio Ottaviani è intervenuto con un’apposita ordinanza mirata, come si legge nell’atto, a “… sensibilizzare la cittadinanza e prevenire comportamenti negligenti e/o azioni che possano generare condizioni di degrado ambientale e di potenziale pericolo pubblico e consentire la serena fruizione delle aree e spazi pubblici: piazze, giardini, monumenti, fontane, strade, marciapiedi e loro arredi, aree sportive, prossime a esercizi pubblici e commerciali, luoghi di ritrovo per giovani, di culto e altri luoghi similari, anche privati o di interesse pubblico”.

Di qui, una serie di provvedimenti volti a salvaguardia della salute, della sicurezza, dell’incolumità pubblica, del decoro urbano, al fine di evitare comportamenti contrastanti con le norme poste a tutela del patrimonio pubblico e ambientale:

“1) E’ vietato su tutta la zona del “Centro Storico” mettere in essere qualunque attività incompatibile con la conservazione dei beni comunali o comportamenti e/o azioni che compromettono il decoro urbano, la sicurezza delle aree e dei luoghi pubblici o aperti e/o di interesse pubblico ed in particolare: a. Deturpare e imbrattare, con disegni scritte, graffiti, se non autorizzati dall’Amministrazione Comunale, le facciate degli edifici e la pavimentazione stradale; b. Installare parabole TV ed antenne di ogni forma e dimensione su balconi, finestre e davanzali prospicienti piazze o pubbliche … (queste) devono essere posizionate correttamente sui tetti degli edifici limitandone per quanto possibile il numero, nel rispetto del Regolamento Edilizio Comunale e del Regolamento per l’Arredo e Decoro dell’Ambiente Urbano. Entro 180 giorni a far data dalla presente ordinanza le parabole irregolarmente posizionate dovranno essere rimosse e ricollocate come sopra indicato, o secondo altre indicazioni impartite dall’Ufficio Tecnico Comunale; c. Esporre e/o accatastare materiali o beni di qualsiasi genere e natura lungo le pubbliche vie, in aree pubbliche e/o private in assenza di preventiva autorizzazione; d. Insudiciare le aree urbane mediante l’abbandono di rifiuti e/o materiali di qualsiasi natura e oggetti di qualsiasi genere e di quant’altro possa nuocere al decoro urbano; e. Lasciare in luoghi pubblici, escrementi e/o avanzi di pasti ed altre lordure di animali provvedendo alla immediata pulizia; f. Deturpare e/o danneggiare l’arredo urbano nonché abbandonare nei luoghi pubblici lattine vuote o bottiglie o altri contenitori/involucri, cicche di sigarette e gomme da masticare;

2) ai proprietari, affittuari o comunque aventi titolo su fabbricati anche in fase di costruzione e/o non abitati, cortili, terreni scoperti, aree pertinenziali a case di civile abitazione, terrazze, pensiline e tettoie, portici e marciapiedi, accessori e pertinenze degli edifici, aree aperte al pubblico e/o soggette a servitù di pubblico passaggio o anche semplicemente in vista al pubblico, di provvedere a proprie cure e spese con regolarità, ogni volta sia necessario, in detti siti: a. Alla pulizia dei prospetti dei fabbricati, (anche di uso comune), ad una ordinaria ed accurata pulizia degli spazi pertinenziali (anche di uso comune) e alla rimozione di eventuali rifiuti presenti; b. Alla rimozione di erbe infestanti, infiorescenze, ecc., e al mantenimento in costante buono stato di manutenzione delle fronti dei fabbricati e gli elementi di decoro architettonico o di pertinenza (poggioli, tetti, aggetti, canali, gronde, cantieri edili ecc.), al fine di preservare il decoro urbano al fine di non arrecare danni a persone e/o a cose; c. A mantenere l’intera unità edilizia di propria competenza in stato di buona conservazione, in relazione al decoro e alle caratteristiche estetiche dell’ambiente, eseguendo i necessari lavori di riparazione, ripristino, intonacatura, ricoloritura delle facciate, delle parti comuni praticabili, delle coperture e delle recinzioni; c. Alla quotidiana pulizia dei luoghi prospicienti aree pubbliche al fine di assicurare, in ogni caso, per i predetti spazi un impatto estetico compatibile con il normale decoro urbano”. In caso di mancato adempimento, si legge ancora nell’atto, il Comune provvederà con un proprio intervento sostitutivo, anche a mezzo di ditte esterne, con imputazione della spesa sostenuta a carico dei trasgressori e/o inadempienti, oltre che all’applicazione delle sanzioni previste. E’ stato inoltre conferito mandato al Comando di Polizia Locale, agli Agenti della Forza Pubblica e al Settore Welfare dell’Ufficio Tecnico Comunale per la vigilanza sul rispetto delle disposizioni della presente ordinanza e per l’applicazione delle sanzioni previste nel caso di accertamento di eventuali violazioni a quanto in essa disposto. Il sindaco Ottaviani avverte infine che : “i trasgressori delle disposizioni della presente ordinanza saranno puniti con le sanzioni amministrative e pecuniarie definite nel “Regolamento per l’Arredo e Decoro dell’Ambiente Urbano”, approvato con la delibera di Consiglio Comunale n. 6 del 11.02.2010, stabilite dal Dirigente responsabile del provvedimento con atto motivato. Al trasgressore od altro soggetto obbligato al ripristino dello stato dei luoghi, della rimozione di oggetti e cose ecc., che non vi abbia provveduto, il Dirigente competente dispone, con ordinanza, che si provveda. Decorso il termine entro cui provvedere, lo stesso Dirigente può disporre di procedere all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati, ed al recupero delle somme anticipate secondo le modalità previste dalla legge. 2) Sono fatte salve eventuali altre sanzioni, anche di carattere penale, previste dalla normativa vigente”. Particolarmente soddisfatto l’assessore con delega alla riqualificazione del centro storico, Rossella Testa, che annuncia, nell’ambito delle iniziative volte a promuovere e valorizzare questa parte della città, l’installazione di 11 nuove panchine e 7 cestini; inoltre, sempre a tale scopo, ha convocato, con gli assessori Francesco Trina (ambiente e trasporti) e Massimo Renzi (commercio ed attività produttive), per il prossimo venerdì 5 marzo alle ore 19:30, presso la sala giunta del Comune, una riunione aperta ai commercianti, alle associazioni ed ai residenti del centro storico di Frosinone, mirata a recepire istanze e proposte per raggiungere in maniera più efficace l’obiettivo.
 




FROSINONE: CACCIA AL RAPINATORE TRA POLIZIA E CARABINIERI

Redazione
Frosinone
– Erano le 7,30 di questa mattina quando una cinquantatreenne del capoluogo stava aprendo il suo negozio di cartoleria. La donna viene avvicinata da un giovane con volto travisato che con minaccia le chiede la borsa. La signora si oppone e parte la violenza del giovane. La titolare della cartoleria viene scaraventata a terra mentre era in movimento un autobus. Viva per miracolo la donna è costretta a mollare la borsa. Il rapinatore fugge e viene allertato il 113.

Sul posto subito le Volanti che assumono le prime informazioni e diramano la nota anche alla centrale operativa dell’Arma dei Carabinieri. Le informazioni consentono di individuare il rapinatore. Volanti, Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri si dividono il territorio.Il trentasettenne viene aspettato sotto casa dai Carabinieri ma alla loro vista si da alla fuga. Corre il giovane nella parte bassa della città ma la sua fuga viene intercettata dalla tempestiva azione della Polizia di Stato. Non è servito al giovane cambiare il giubbotto trattandosi infatti di un  pluripregiudicato con precedenti per reati predatori. E’ stato infatti riconosciuto, per lui sono scattate le manette e dovrà ora rispondere di rapina. La donna accompagnata al pronto soccorso giudicata guaribile in 15 giorni. L’attività di oggi si inserisce nel piano di coordinamenti del territorio che su indicazione del Questore Santarelli è finalizzato in questo periodo alla prevenzione e repressione dei reati predatori.

 




FROSINONE: RAGGIUNGERE ROMA IN TRENO IN SOLI 37 MINUTI? ECCO COME!

Redazione

Frosinone – Raggiungere Roma in treno da Frosinone in 37 minuti (28 in meno rispetto all’orario attuale) e in 70 (31 minuti prima rispetto ad oggi) da Cassino, segnare un +35% di posti a sedere per gli utenti della provincia di Roma: il tutto senza realizzare nuove opere.

Sono questi alcuni dei risultati del progetto di integrazione tra la linea tradizionale e quella ad Alta Velocità formulato da “Roma Cassino Express”, associazione di pendolari attiva sulla linea ferroviaria Roma-Cassino. Risultati che riguardano, assieme all’Autostrada A1,  l’infrastruttura territoriale più importante della nostro territorio, e che sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Frosinone lo scorso Sabato 7 Febbraio.

L’idea di base è quella di utilizzare la linea AV Roma-Napoli anche per il traffico regionale: i treni da e per Cassino utilizzerebbero l’interconnessione tra AV e FL6 esistente a Sgurgola per bypassare la tratta finale della linea storica oggi particolarmente congestionata.
L’associazione Roma-Cassino Express, con la collaborazione di professionalità di tipo economico ed ingegneristico, ha analizzato il progetto definendo i livelli di servizio, individuando delle tabelle orarie di massima, valutando i tempi di percorrenza e l’offerta posti, offrendo sia una Stima del costo per l’acquisto/noleggio dei nuovi treni AV con segnalamento ERTMS che di quelli di esercizio (pedaggio per l’accesso alle infrastrutture, costi per manutenzione e personale).

La coesistenza di Treni Alta Velocità in regime di mercato libero con treni regionali già avviene in Italia sulle linee Arezzo Firenze e Roma-Orte, oltre che in Spagna, Gran Bretagna e Germania. L’associazione Roma-Cassino Express, nel proprio progetto, stima che lo stesso risultato si potrebbe raggiungere sulla Roma-Cassino ad un costo di 11,1 M€ l’anno in più di quanto speso oggi dalla Regione Lazio. A fronte di tale incremento di costo, circa il 3% dell’importo dell’intero Contratto di Servizio, si otterrebbe una vera e propria svolta per la vita delle 46.000 persone che giornalmente si muovono su questa infrastruttura, ma si avrebbe anche una opportunità straordinaria di rilancio per il basso Lazio che diverrebbe attrattivo per residenti e imprese nuove o relegate oggi nella periferia romana.

"Il Piano Mobilità del Lazio che la regione dopo oltre 30 anni sta elaborando dovrà tenere conto anche del progetto di utilizzo della linea TAV per la linea Cassino-Roma studiato dall'associazione di pendolari Roma-Cassino Express.- Queste le dichiarazioni di Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo PD Lazio.
-Il progetto dell'associazione, presentato nei giorni scorsi,  prevede un aumento del 35% dei posti disponibili per i passeggeri delle provincia di Roma e la riduzione dei tempi di percorrenza che per la tratta Frosinone-Roma sarebbero di soli 37 minuti e per il tragitto
Cassino-Roma di soli 70 minuti. Una proposta molto dettagliata, per la quale l'associazione Roma-Cassino Express ha fatto richiesta di essere ascoltata dalla commissione competente. Insieme al collega Mauro Buschini,  come consiglieri del PD, raccogliamo questa loro sollecitazione e chiediamo al presidente della commissione Mobilità del Consiglio Regionale Enrico Panunzi di fissare al più presto un’audizione sul tema. Alla richiesta si è unito anche il consigliere regionale del gruppo PD Simone Lupi, lasciando intendere che il tema dei trasporti regionali sulla linea FR6 coinvolge non solo la provincia di Frosinone ma anche quella di Roma.– La mobilità è un diritto che va garantito ad ogni cittadino del Lazio – riprende la Consigliera Bianchi – e per farlo dobbiamo lavorare ad un modello di trasporto che punti soprattutto su nuove infrastrutture e sull’uso migliore di quelle esistenti.  La Regione guidata da Zingaretti sta facendo molto per la mobilità, tornando ad investire in nuovi treni e riorganizzando orari e corse, raccogliendo anche i suggerimenti delle associazioni di pendolari. Con l’ordine del giorno a mia firma approvato lo scorso 30 dicembre abbiamo introdotto  proprio questo tema, inserendo la linea FR6 Cassino-Roma tra le infrastrutture strategiche per l’economia e lo sviluppo del Lazio. Ora è arrivato il momento di applicare questo indirizzo, iniziando a ragionare di progetti, con finanziamenti e tempi di realizzazione precisi". Conclude la consigliera.
 




FROSINONE: RAPINANO VILLA E FUGGONO. BLOCCATA PREGIUDICATA CROATA. SI CERCANO I COMPLICI

Redazione
Frosinone – Da tempo lo slogan della Polizia di Stato è “c’è più sicurezza insieme” nel quale si racchiude la ferma convinzione che è possibile raggiungere ottimali livelli di sicurezza con il contributo di ognuno. Questo è quanto successo il pomeriggio scorso.
Scatta l’allarme di un antifurto all’interno di una villa in prossimità del casello autostradale. I proprietari sono assenti ma i vicini immediatamente attivano la Polizia di Stato dopo aver notato 3 persone scavalcare il balcone dell’abitazione e darsi alla fuga.
Sul posto le pattuglie volanti riescono a bloccare una donna di origine croata mentre i complici a piedi riescono a far perdere le loro tracce. Il sopralluogo effettuato all’interno della villa consente di accertare che sono stato asportati monili in oro e che i ladri si erano introdotti in casa spaccando il vetro della porta finestra.
L’immediata segnalazione dei vicini è stata importante per consentire alla Polizia di Stato di assicurare con tempestività il proprio intervento. La donna ventinovenne con numerosi alias e precedenti per reati contro il patrimonio è stata arrestata per rapina, per aver sottratto beni mobili e reagito violentemente con un  morso nei confronti dei vicini che hanno tentato di bloccarla.
 




FROSINONE: FINISCE CON L'AUTO IN UN BURRONE, 17ENNE IN FIN DI VITA

Redazione

Frosinone – Un tragico incidente: un'auto con cinque ragazzi a bordo finisce in un burrone e una 17enne lotta fra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale pediatrico Bambin Gesu' di Roma. Questo il bilancio del gravissimo incidente che si e' verificato la notte scorsa nel comune di Atina, nella zona est della provincia di Frosinone. Il gruppo di giovanissimi si era recato in una zona di montagna probabilmente per trascorrere qualche ora in allegria, ma mentre con l'auto, una Fiat Punto, tornavano a valle, il conducente della vettura, un ventenne residente come gli altri in paese, non si sarebbe accorto di un tornante. L'auto e' volata per trenta metri in uno strapiombo e solo per un miracolo gli altri quattro occupanti non hanno riportato lesioni gravi. Ad avere la peggio e' stata una 17enne, che e' stata soccorsa dai carabinieri e dai vigili del fuoco e poi trasportata dal personale dell'Ares 118 dapprima presso l'ospedale di Cassino e poi in elicottero a Roma. I carabinieri stanno ora accertando eventuali responsabilita' da parte del conducente che e' stato sottoposto al narco test e all'alcol test.




FROSINONE: SUCCESSO PER IL CONCERTO DELLA BANDA DELLA POLIZIA DI STATO

Redazione

Frosinone – La banda Musicale della Polizia di Stato ha sperimentato con successo a Frosinone il concerto didattico. I 50 elementi diretti dal Maestro Roberto Granata si sono esibiti in occasione della ricorrenza liturgica di Santa Maria De Mattias davanti agli studenti dell'omonima scuola coinvolgendoli in un gioco istruttivo e divertente. Un nuovo approccio didattico che ha inteso stimolare da un lato la curiosità per ampliare la conoscenza e, dall'altro, un contatto positivo con le istituzioni. Sono stati eseguiti otto inni nazionali con il coinvolgimento degli studenti chiamati ad associare l'inno alle nazioni di riferimento alla bandiera simbolo dello Stato. Un'interazione tra adulti e bambini, istituzioni e piccoli cittadini che è riuscita, attraverso il linguaggio universale della musica, a proporre un singolare modello educativo fatto di semplicità e spontaneità.




FROSINONE: CAPITALE D'ARIA DELL'INQUINAMENTO

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Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 Frosinone –  Se il 2015 si apre con dati davvero poco rassicuranti, il 2014 ha visto il Lazio sempre sotto la lente di osservazione per la concentrazione di polveri sottili nelle aree urbane grandi e meno grandi. La capitale e Frosinone anche nell'anno trascorso hanno messo a dura prova le vie respiratorie dei propri cittadini, con un inquinamento dell'aria che per troppi giorni ha superato le soglie di tolleranza poste dalla legislazione. Il capoluogo ciociaro presenta la peggiore condizione a livello nazionale, con 110 giorni di superamento dei limiti di legge, ovvero per quasi tre mesi e mezzo gli abitanti della città hanno respirato un'aria insalubre. Lo sfortunato primato non stupisce, dato che la tendenza degli ultimi anni vedeva il capoluogo ciociaro avere un numero di sforamenti annuali sempre abbondantemente oltre quelli limite: nel 2012 erano 120, nel 2013 112. 

“Frosinone non può continuare ad essere la capitale italiana dell’inquinamento, – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – devono subito essere messe in campo contromisure serie ed efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico e consentire ai cittadini di respirare nuovamente aria pulita. Va prontamente ripreso il piano regionale di risanamento dell’aria, più targhe alterne, più blocchi del traffico ed una rete di piste pedonali sicure permetterebbero di abbattere l’inquinamento derivato dalle emissioni di polveri sottili. Oggi consegniamo a Frosinone il nostro cigno nero, ma non dobbiamo dimenticarci della capitale dove lo scorso anno centraline come quella in via Tiburtina hanno superato ben 43 volte il limite consentito”. 

Secondo i monitoraggi effettuati quotidianamente attraverso le centraline Arpa nel Lazio i casi più a rischio sono rappresentati quindi da Frosinone, ma anche da alcune aree della stessa provincia e da alcune zone della capitale. Già nel primo mese del 2015 la situazione rilevata dalle stazioni dalle centraline dell'ARPA Lazio ci racconta una regione con un importante problema di inquinamento.

“La situazione di Frosinone, fortemente compromessa l'anno scorso, non mostra alcun miglioramento quest’anno e anzi sembra poter raggiungere gli infelici record del 2014 – dichiara Francesco Raffa coordinatore Legambiente per la Provincia di Frosinone –  Al 28 gennaio le fonti dell'agenzia regionale facevano rilevare che il particolato aveva superato i livelli consentiti dalla normativa nazionale già 23 giorni nel nucleo urbano e addirittura 26 nel territorio della provincia, a Ceccano”.

A Roma la situazione nel 2015 vede emergere già 12 giorni di sforamento a largo Preneste, 11 a Cinecittà e 9 in via Magna Grecia e via Tiburtina, tutte zone trafficate abbondantemente dalle auto private. Per quanto riguarda il 2014 la situazione è stata critica anche nella capitale, dove ben quattro stazioni di rilevamento hanno riportato un'esposizione al particolato per i cittadini oltre i limiti di legge. Lo scorso anno sulla via Tiburtina i giorni durante i quali l'aria aveva una concentrazione di polveri superiore a 50 µg/m³ sono stati 43 e pochi di meno in altre congestionate zone della città: 40 giorni a Cinecittà e a largo Preneste, 36 a corso Francia.

Oltre all'inquinamento più tipico delle aree urbane (da veicoli e da riscaldamento) in certe zone della valle del Sacco si vanno ad aggiungere gli inquinanti degli impianti produttivi che sono installati lungo la valle. Su questa arteria industriale alcuni centri minori fanno registrare una qualità dell'aria simile a quella di capoluoghi italiani di medie dimensioni, mostrando nel solo 2014 un eccesso di polveri PM10 per 110 giorni a Ceccano, 57 a Cassino e 49 a Colleferro, quest'ultima nella provincia di Roma.