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La settimana politica del governo inizia con un clima teso e incerto, segnato da una trattativa complicata sul decreto fiscale e da contrasti interni alla maggioranza. Il nodo principale è il canone Rai: la proposta di riduzione, sostenuta dalla Lega, sta causando divisioni e rallenta il lavoro della commissione Bilancio del Senato.
Un braccio di ferro politico
Dopo una lunga riunione domenicale a casa della premier Giorgia Meloni, il centrodestra si è presentato al tavolo delle trattative senza aver risolto i nodi principali. In particolare, il taglio al canone Rai rimane un tema divisivo. La Lega spinge per una riduzione, anche se meno drastica rispetto ai 20 euro proposti in passato, ma Fratelli d’Italia e Forza Italia non sembrano allineati. La premier stessa appare scettica, consapevole che eventuali concessioni sul canone potrebbero aprire il fronte a richieste di compensazioni finanziarie su altri capitoli.
L’incertezza sul tema è stata confermata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, incaricato di valutare la fattibilità delle modifiche, considerando le coperture necessarie. “Gli incarichi difficili sono sempre quelli del MEF”, ha dichiarato con una punta di ironia, evidenziando la delicatezza della situazione.
Scontro sui territori e tensioni regionali
A complicare ulteriormente il quadro, emergono accuse incrociate tra le forze della maggioranza sui temi regionali. La Lega lamenta una presunta “pervicacia” di FdI nell’attaccare la sanità lombarda attraverso emendamenti sul payback sanitario, mentre FI critica la gestione del trasporto pubblico locale sempre in Lombardia. “Non capisco perché ci accaniamo tra alleati, governiamo insieme”, ha dichiarato il senatore leghista Massimo Garavaglia, rendendo evidente il clima di frizione.
Giustizia e cybersicurezza, un altro fronte caldo
Non è solo il decreto fiscale a dividere il centrodestra. Anche il decreto sulla giustizia, che include misure sulla cybersicurezza, è stato rinviato al prossimo Consiglio dei Ministri. Ufficialmente, l’assenza dei ministri di Forza Italia ha causato il rinvio, ma dietro le quinte si parla di disaccordi sugli ampi poteri attribuiti alla Procura nazionale antimafia in materia di reati informatici. Il senatore Maurizio Gasparri ha chiesto una “riflessione” sulle misure, sottolineando il malessere tra gli alleati.
Prospettive incerte e clima da pre-rimpasto
Il continuo rinvio di decisioni cruciali e le tensioni latenti alimentano voci di un possibile rimpasto di governo a gennaio. Tra i dossier più critici ci sono quelli che riguardano la ministra del Turismo Daniela Santanchè, sotto indagine per presunto falso in bilancio, e le deleghe del ministro Raffaele Fitto, che fanno gola a molti all’interno della coalizione.
La maggioranza, stretta tra esigenze di coesione politica e richieste divergenti, cerca di mantenere il controllo. Tuttavia, il crescente disallineamento tra i partiti rischia di mettere a dura prova la stabilità dell’esecutivo, proprio mentre affronta sfide cruciali per la tenuta economica e politica del Paese.