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Editoriali

TUTTI PAZZI PER L'EUROPA O PER LE POLTRONE?

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Tempo di lettura 3 minutiEurodeputati impegnati sulle relazioni con gli Stati Uniti

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di Cinzia Marchegiani


Gli appuntamenti elettorali per le nuove votazioni in Europa stanno accelerando un insieme di azioni tese a valutare e mettere i conti a posti anche con i nuovi “amici” oltre oceano. Proprio questa settimana il Consiglio Europeo di Bruxelles ha un importante appuntamento in agenda. L'esito del summit appena conclusosi del 20 e 21 marzo sarà discussa in una conferenza straordinaria dei presidenti, aperta a tutti i deputati, con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. In data odierna una delegazione della commissione affari economici e monetari incontrerà i membri del Congresso degli Stati Uniti, il Tesoro degli Stati Uniti e le autorità di vigilanza a Washington per discutere il ruolo dei servizi finanziari nel commercio e gli investimenti partenariato transatlantico, le politiche macro – economiche e la lotta contro l'evasione fiscale. Nel frattempo, una delegazione della Commissione Affari Economici e Monetari incontra le autorità polacche intenta a valutare i progressi della Polonia verso l'adozione dell'euro mentre altre delegazioni, precisamente la “Sottocommissione per i Diritti dell'Uomo” e la “Commissione per gli Affari Esteri” andranno in Qatar per valutare la situazione dei lavoratori migranti in Qatar come follow-up alla risoluzione del PE novembre 2013, dove incontreranno i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e del Lavoro, Comitato per i diritti Umani Nazionale ed esperti indipendenti.
Il Parlamento Europeo è in fibrillazione, anche il diario degli impegni del Presidente Schulz ha programmato la sua presenza in Danimarca per incontrare il ministro degli Esteri Martin Lidegaard e il Parlamento Speaker Mogens Lykketoft. Altre date lo vedono nel successivo tour in Finlandia per incontrare il presidente Sauli Niinistö, Presidente del Parlamento Eero Heinäluoma e le elezioni il primo ministro Jyrki Katainen.

Mentre nei Paesi membri dell’UE i partiti euroscettici stanno prendendo sempre più forza, Bruxelles si sta preparando per le elezioni europee, ma dovranno mettere a posto e lucidare tutte le azioni partorite in questi ultimi anni, sicuramente la fantasia non mancherà. Il dato oggettivo però fotografa una povertà devastante e un’economia cristallizzata in una morsa letale retrocessa di 40 anni, che non saranno facili da encomiare. In Italia, sulla strada percorsa rimangono i segni delle morti non arginate e ignorate dal silenzio istituzionale, una burocrazia senza logica ha definitivamente svuotato le aziende agricole, che nella disperazione hanno venduto le loro terre agli affaristi della green economy, le altre hanno delocalizzato in paesi dove la pressione fiscale permette di lavorare serenamente, il mondo delle partita iva è quasi andato in default, e i dipendenti pubblici sono gli unici che saranno ancora più spremuti. L’ombra inquietante dell’Inps miete già il terrore, forse fra poco non riuscirà a onorare le pensioni, mentre i continui tagli sempre più pesanti hanno tolto la dignità alla cultura, ai diritti dei malati e ai lavoratori. Fanno onore all’UE i fondi scialacquati in Africa per incentivare cultura ed economia, dimenticandosi però di dare pari opportunità alle nostre future generazioni e di difendere quelle che finora hanno lubrificato i motori dell’economia, questa è la patologia del non senso…I governi sono impegnati a fare i conti in bilancio, per mantenere un’Unione Europea che di fatto non è stata in grado di mantenere quei principi per cui è nata, cifre asettiche che testimoniano soprattutto la desertificazione industriale e dei diritti, questa è l’Europa che i tecnoeurocrati vogliono ancora difendere? Stonata ora l’obiettivo del trattato dell’UE: “Il diritto europeo attribuisce dei diritti e impone dei doveri non soltanto agli Stati membri, ma anche ai cittadini e alle imprese: diverse norme si applicano infatti direttamente ai soggetti di diritto privato. Il diritto dell'Unione europea costituisce parte integrante dell'ordinamento giuridico degli Stati membri: è ad essi che spetta in primo luogo attuare e applicare concretamente le norme europee. Ogni cittadino ha quindi il diritto di attendersi dalle autorità nazionali di tutti i paesi dell'Unione europea il pieno rispetto dei diritti conferitigli dal diritto europeo.”

Ed ecco che il Parlamento Europeo ci tiene ad organizzare un seminario per giornalisti sulle elezioni europee il 25 e 26 marzo, si legge:”il contesto politico delle elezioni, il ruolo dei partiti politici europei, le tendenze, le sfide e il futuro dell'Unione europea sono all'ordine del giorno.”

Queste le priorità..l’importante è saperlo.

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