YARA GAMBIRASIO: LETTERE DI MINACCE CON BOSSOLI AL PM

di Angelo Barraco
 
Bergamo – Intimidazioni al Pm Letizia Ruggeri e alla Corte d’appello del Tribunale di Bergamo: è opera di un mitomane? Nella giornata di ieri è stata intercettata presso l’ufficio postale di Redona (Bergamo), una busta all’interno della quale vi erano due proiettili e una lettera di sostegno indirizzata a Massimo Giuseppe Bossetti ma non è tutto, vi erano anche insulti e minacce al Pm Letizia Ruggeri e per la Corte d’Appello del Tribunale di Bergamo. Il materiale è stato posto sotto sequestro dalla Squadra Mobile della questura che sono stati contattati dalla posta, insospettita dall’oggetto. Da quanto emerso risulta che non vi sarebbero impronte digitali e il testo sarebbe stato scritto con un pennarello. Il pm Letizia Ruggeri  ha chiesto l’ergastolo con 6 mesi di isolamento per Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso la piccola Yara Gambirasio. Sul muratore pendono le accuse di omicidio volontario pluriaggravato e calunnia nei confronti di un collega. L’arrivo di questa lettera con intimidazioni al Pm e alla Corte d’Appello, ha fatto riaffiorare nella memoria di chi è abituato a sfogliare le pagine del passato una storia vecchia di 30 anni. Siamo a Frirenze, anno 1985 e il Mostro di Firenze ha ucciso Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, a Scopeti. La città è in pieno terrore, non si parla d’altro e tutti sono alla ricerca del “mostro delle coppiette” quanto un giorno giunge, presso la Procura della Repubblica di Firenze, una strana lettera anonima con lettere assemblate mediante ritagli di giornale. La lettera è indirizzata alla Dottoressa Silvia Della Monica, Pm che all’epoca svolgeva le indagini sul killer. L’apertura della busta porta ad una scoperta raccapricciante, ovvero un lembo di seno della ragazza uccisa. Successivamente giunsero buste anonime anche ai sostituti procuratori dell’epoca contenenti proiettili e messaggi minatori.