Connect with us

Metropoli

Anguillara Sabazia, governo Anselmo: dalle origini dei mal di pancia alla manifestazione di domani

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Cittadini, associazioni, organizzazioni politiche e comitati scendono in piazza ad Anguillara Sabazia per esprimere dissenso verso l’amministrazione guidata dalla sindaca Sabrina Anselmo. La manifestazione si terrà alle 11 di domani in largo Arturo Toscanini dove partirà il corteo che con tutta probabilità si dirigerà sotto la sede del palazzo comunale.

Una manifestazione che arriva dopo 30 mesi di quello che avrebbe dovuto rappresentare il governo del cambiamento per la città sabatina e che stando ai fatti contestati avrebbe tradito la totalità dei punti programmatici urlati durante la campagna elettorale del 2016.

Il crescendo dei “mal di pancia”

Molteplici gli episodi che si sono succeduti fino ad oggi che hanno causato il crescendo di mal di pancia soprattutto nell’elettorato che aveva creduto nel così detto “nuovo che avanza” e che ora vede un fronte unico di dissenso verso un’amministrazione che non è stata capace di cementificare il successo elettorale ottenuto nelle amministrative 2016.

Franco Bernardini il primo a dare forfait

Un governo locale del cambiamento che dopo soli 24 giorni dalla nomina assiste alle dimissioni dalla carica di assessore con deleghe al Centro storico, Biblioteca, Associazionismo e Piroga da parte di Franco Bernardini

Le epurazioni di Chiriatti e De Santis

Subito dopo vengono epurati l’assessore alle aree periferiche e vice sindaco Giovanni Chiriatti rivelatosi fondamentale per la vittoria della compagine pentastellata di Anguillara Sabazia e l’assessore alla cultura Franca De Santis rei di essersi presi un periodo di vacanza.

La nomina di Piccioni e i puristi del M5s

E tra le new entry spuntano i nomi di Viviana Normando, Sara Galea e Andrea Piccioni, quest’ultimo mal digerito dai puristi del Movimento in quanto già assessore all’ambiente con delega sulla società municipalizzata ESA durante la seconda giunta di centrodestra di Antonio Pizzigallo e già coordinatore del locale circolo de “La Destra” di Francesco Storace.
Piccioni presenta poi le dimissioni da assessore all’Urbanistica, Edilizia Pubblica, Privata e Scolastica, Aree Periferiche e Contenzioso e vengono nominati due nuovi assessori: l’architetto Maria Acrivoulis all’Urbanistica ed Edilizia e l’architetto Angelo Palloni all’Ambiente, Sviluppo e Tutela del Territorio.

I motivi della contestazione

Tanti i punti che vengono contestati agli amministratori e che hanno portato ad organizzare la manifestazione di domani. Sull’ordine del giorno si legge:
TRASPARENZA – è stata il cavallo di battaglia della campagna elettorale del M5S, si è rivelata una falsa promessa. La nostra Amministrazione non condivide nessuna iniziativa con i cittadini e ne ostacola persino i normali iter informativi.
PARTECIPAZIONE – è democrazia … la compagine guidata dalla Sindaca Anselmo ha svilito ogni forma e strumento di partecipazione diretta alla vita amministrativa. La modifica allo Statuto ha di fatto svuotato di valore ed efficacia i Comitati di Quartiere.
LEGALITÀ – doveva essere il loro bollino di qualità, caratterizzare le loro scelte politiche e gli atti operativi. Accade proprio il contrario!
Per giunta, dopo anni e anni di morale, scopriamo una Sindaca condannata per calunnia, un Consigliere denunciato per abuso edilizio e una sua collega che aggredisce fisicamente una cittadina.
DEGRADO – economico: assenza di politiche di sviluppo e forte regressione economica; infrastrutturale: assenza di manutenzione dei plessi scolastici, quartieri senz’acqua, strade piene di buche, periferia abbandonata; sociale: nessuna iniziativa volta ad aumentare la coesione sociale e, paradossalmente, boicottaggio delle iniziative dei Rioni; ambientale: territorio allo sbando.
ACQUA PUBBLICA – un bene comune che hanno svenduto all’Acea e alle regole del mercato: avremo tariffe più care del 45%, e qualità del servizio sempre più scadente che costringerà i cittadini a recarsi a Roma agli sportelli Acea per i ricorsi. Una decisione che oltraggio il referendum, avalla le “non scelte” nel Lazio per rendere inefficace l’attuazione della legge regionale sull’acqua pubblica.”

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.