ROMA METRO B1, SERVIZIO SOSPESO QUESTA MATTINA DALLE 6.25 ALLE 7 PER GUASTI AL SOFTWARE DI GESTIONE

Alberto De Marchis

Guasti alla metropolitana linea B1 questa mattina dalle 6.25 alle 7 circa. Attivato immediatamente il servizio sostitutivo di bus mentre la ditta costruttrice è intervenuta per porre rimedio. Le cause secondo quanto comunicato dall’Atac sono state dovute alle cosiddette "false occupazioni" in alcune sezioni della diramazione B1 della metropolitana determinate da errori del software di gestione.

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22/06/2012 ROMA, METRO B1: ASCENSORE BLOCCATO CON PASSEGGERI A FERMATA LIBIA
30/07/2012 ROMA METRO B1, A SETTEMBRE FUNZIONERA' BENE: PAROLA DI GIANNI



INSEGNAMENTO: LA BEFFA DEI TFA E LA RABBIA DEI NEO LAUREATI

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Angelo Parca

Gli esperti di miss Gelmini sbagliano a formulare una domanda su 5 dei test per l'ammissione ai Tfa: i Tirocini formativi attivi che servono per abilitare all'insegnamento circa ventimila laureati. Così l'accesso a numero chiuso alla carriera di insegnante si trasforma in una roulette russa. Ai ragazzi laureati, le domande sono parse da subito strane, mal formulate, e con più    o nessuna    risposte corrette. Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha subito annunciato la nomina di una commissione di accademici per dare un'occhiata ai 38 test    uno per ogni classe o gruppo di classi di insegnamento    che devono selezionare i nuovi insegnanti.

La vita è diventata molto dura per gli aspiranti insegnanti perché da quest'anno, per insegnare alla media e al superiore occorre iscriversi ad un corso universitario a numero programmato di cinque anni per poi frequentare un anno di Tirocinio formativo attivo, prima di ottenere l'abilitazione. Il ministero ha ammesso alla frequenza del solo tirocinio coloro che sono in possesso della laurea vecchia maniera. Una selezione a numero chiuso che prevede un test di ammissione, due scritti e un colloquio. Ma la prima uscita dei Tfa è stata un fallimento. I neo laureati promettono battaglia, vogliono far sentire la loro voce, si sentono umiliati, scoraggiati e stanchi. Hanno voglia di prendere la valigia e andarsene. Ma perché lasciare il loro Paese? Chiè stato incompetente, loro o gli esperti? Chi ha sbagliato? Intanto un gruppo di 27 tra esperti ed esponenti del mondo della cultura umanistica italiana    da Guido Baldassarri, presidente dell'Associazione degli Italianisti (Adi) a Gabriele Burzacchini, presidente della Consulta Universitaria del Greco (Cug) fino a Rita Librandi, presidente dell'Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Asli)    è intervenuto contro le prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo inviando una lettera al Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, pubblicata da Adnkronos, per sollecitare "modalità di valutazione davvero consone alla professione di insegnante". Per Luciano Canfora si è trattato di "quiz degradanti, buoni per i cretini" e per Nuccio Ordine di semplice "nozionismo di bassa lega e quiz avvilenti".

 

Alla nostra redazione de L’osservatore laziale è arrivata una lettera da una giovane laureata, Saviana Colazza che scrive una lettera dalla quale si evince l’indubbio malessere che purtroppo colpisce le persone più preparate che vogliono costruire il loro futuro in Italia. Ma noi, cosa gli offriamo?

Ecco la lettera di Saviana Colazza

"Nella notte delle stelle cadenti, nella notte dei desideri, noi giovani insegnanti, aspettiamo di vedere una meteorite perché solo quella, potrà realizzare il nostro desiderio più grande: abilitarci all’insegnamento.

Reduce dai Tfa, umiliata, offesa  e rammaricata aspetto la mia stella, ho smesso di credere nei sogni, ho smesso di sperare in un futuro, non mi resta che il miracolo.

Laureata con 110 e lode in lettere, con fatica e lavorando costantemente (cameriera,  postina, commessa) cresciuta con pane e amore per la lettura e la giustizia sociale. Amore che cerco di trasmettere ai miei alunni costantemente e quando mi viene data la possibilità.

Invece mi trovo qui, davanti ad un foglio bianco per sfogare la mia rabbia, per chiedere aiuto, sostegno, diritto per questa classe sociale che un tempo era ritenuta ammirevole, fondamentale per la crescita dei ragazzi ed oggi è bistrattata.

Perché un laureato che ha svolto tutti gli esami abilitanti, iscritto nelle graduatorie,  che fa supplenze, deve fare un test per entrare in una scuola di abilitazione, per di più a pagamento? Perché devo fare un test per pagare 3000 euro?  Perché devo pagare due classi di concorso accorpate per poi fare un solo test?

Non sarebbe più semplice, come in altri mestieri, appena laureati fare uno o più anni di tirocinio e poi svolgere un esame finale?

Certo che no, le università, lo stato hanno bisogno di soldi e dove li prendono? Dalle casse dei precari della scuola, quelli che prendono mille euro al mese, quelli che d’estate vanno a cercarsi lavoretti come camerieri perché non percepiscono stipendio, quelli che non possono comprarsi una macchina, progettare il futuro perché non sanno se a settembre verranno di nuovo chiamati. Quelli che partecipano in massa, facendosi prestare i soldi dai genitori ai Tfa…”è l’unica strada da intraprendere -si dicono- proviamoci”.

 Mentre insegnano, lavorano, studiano, si preparano a questo test, ci credono, hanno speranze.

Giungono lì, preoccupati, con i sogni nel cuore ed ecco l’orrore: gente con cellulari accesi, vocii continui, domande assurde, errate. A cosa è servito studiare? A cosa è servito imparare Dante Boccaccio, Ariosto, quando si chiede Il Cardillo Addolorato? Quando si chiede Niccodemi che nemmeno sui manuali di letteratura  c’è…Dove lo avremmo dovuto imparare?

 Dove avremmo potuto leggere la poesia di montale che non c’è nemmeno sull’opera omnia? Come avremmo potuto sapere le date di un programma così vasto? Non siamo computer, siamo esseri umani che insegnano ad i loro alunni che le date non sono fondamentali, che bisogna sapere i perché, i come, le cause le conseguenze,  tirare fuori le emozioni. Invece siamo giudicati con numero, solo numeri…

Aspettiamo i risultati, a Roma, nella mia facoltà, Tor Vergata, ne sono passati  22  su più di 400 iscritti….siamo tutti incompetenti, ignoranti..??

Per finire il Ministero della Pubblica Istruzione chiede scusa per gli errori, promettendo di far valutare la prova da una commissione di esperti.

 Finalmente ieri esce il giudizio definitivo, nella mia classe di concorso sono state abbonate 11 domande e beffa delle beffe..6 sull’analisi del testo, la più semplice, quella a cui tutti avevamo risposto bene…

Ulteriore presa per i fondelli!  Mi chiedo come si possono  abbonare 11 domande, in altre classi di concorso addirittura 25? Che cosa significa? Chi sono gli incompetenti? Noi o chi ha preparato le prove? Come si può in un test ministeriale, in teoria serio, che decreta il nostro futuro, commettere tali e tanti errori? Noi che fine facciamo? Dobbiamo fermare questa mediocrità, disonestà.

Si deve fermare tutto…annullare tutto.

Non possiamo restare in silenzio, non possiamo permettere di essere trattati in questo modo. Dobbiamo gridare, far sentire la nostra voce!".




ARDEA, I VICINI DI CASA TROVANO ANZIANA MORTA IN CASA. INTERVENGONO I CARABINIERI E TROVANO UN LADRO NASCOSTO NELL'ABITAZIONE

Angelo Parca

Rimane bloccato dentro la casa dell’anziana morta un giovane ladro di nazionalità ucraina. L’uomo è stato trovato dai Carabinieri con la refurtiva in mano nascosto all’interno dell’abitazione. Probabilmente non ha avuto il tempo di darsi alla fuga grazie al tempestivo intervento dei militari dell’Arma avvertiti dai vicini di casa dell’anziana signora. Maria Di Amato, 89 anni, è stata trovata morta questa mattina 19 agosto verso le otto da alcuni vicini i quali notavano i due cani di piccola taglia dell’anziana abbaiare come per chiedere aiuto. Provavano quindi a citofonare e a suonare il campanello dell’abitazione inutilmente. E introdotti nel giardino osservavano da una finestra l’interno dell’abitazione della signora Di Amato che era riversa sul letto, decidevano quindi di avvertire i Carabinieri.  Non sembrerebbe, almeno per il momento, che ci sia stata violenza, ma si aspetta l’esito delle analisi dei tecnici del Ris che hanno esaminato il cadavere.




FERENTINO BASKET, AL VIA LE AMICHEVOLI…LEGGI IL PROGRAMMA

Redazione

La Società Basket Ferentino Srl rende noto il programma gare pre-campionato per la stagione 2012-2013 per la FMC Ferentino che da lunedì 20 agosto 2012 inizierà la preparazione fisica in vista dell’inizio del campionato LegaDue EuroBet il 7 ottobre con la trasferta di Pistoia.
 

Ecco nel dettagli le amichevoli in programma:
28 agosto: Montegranaro-FMC Ferentino (a Montegranaro)
29 agosto: Chieti-FMC Ferentino (a Chieti)
01 settembre: FMC Ferentino-Brindisi (a Ferentino)
08 settembre: Sant’Antimo-FMC Ferentino (a Napoli)
12 settembre: Avellino-FMC Ferentino (ad Avellino)
15 settembre: Scafati-FMC Ferentino (a Scafati)
22 settembre: FMC Ferentino-Sant’Antimo (a Ferentino)


Il 26 settembre è in programma la gara d’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia con la Prima Veroli. Il 30 settembre si giocherà invece, a Frosinone, la gara di ritorno.
Orari ed eventuali dettagli sulle gare in programma saranno comunicate in seguito.




LAZIO SANITA', MONTINO (PD): POLVERINI MINACCIA IL SINDACO DI RIETI, A TERRACINA ARRIVANO I NAS

Redazione

“Denunciare l’ovvio e cioè che la sanità regionale è allo sfascio, è procurato allarme. – Dichiara in una nota il capogruppo regionale del Pd Esterino Montino – A leggere le dichiarazioni rilasciate alla stampa – prosegue Montino – sembra che la Presidente Polverini abbia intenzione di denunciare il sindaco di Rieti per procurato allarme dopo che il primo cittadino ha avuto l’ardire di denunciare le condizioni più che critiche del reparto di neonatologia del De Lellis. Siamo all’intimidazione, cioè siamo ormai a corto di argomenti Non ricordo di un altro presidente di regione che si sia rivolto con questi toni minacciosi e irriguardosi a un sindaco colpevole solo di pretendere soluzioni alle difficoltà dell’ospedale della città che amministra. Esprimo al sindaco di Rieti, Petrangeli, la solidarietà mia e del Gruppo Pd alla Regione Lazio. Siamo con lui e con i cittadini di Rieti e di tutta la Provincia la cui sanità è stata massacrata da questa Giunta con la complicità e l’assenso dei politici Pdl locali. La realtà, purtroppo, è che in questo agosto tutte le difficoltà della sanità laziale stanno venendo a galla, a Rieti e non solo. Segnalo anche che dopo la nostra denuncia del tavolo operatorio ceduto durante un intervento, all’ospedale Fiorini di Terracina sono andati i carabinieri dei Nas per capire cosa non ha funzionato e ancora non funziona visto che del tavolo nuovo non c’è traccia e i problemi riguardano anche una Tac e altri importanti macchinari adibiti ad esami diagnostici. Insomma, ammalarsi in piena estate sembra costituire un rischio in una sanità laziale a corto di mezzi e personale. I nodi stano tutti venendo al pettine. Gli errori compiuti con il decreto 80 e successivi iniziano a presentare il conto. L’unico primato registrato dalle strutture dell’assessorato sanità della Regione Lazio da un anno a questa parte è quello delle bocciature da parte del Tavolo tecnico sul piano di rientro. Null’altro, purtroppo”.

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18/08/2012 RIETI, LA POLVERINI TUONA: "NESSUN DECLASSAMENTO PER IL DE LELLIS"



ROMA, NON CE L'HA FATTA ANGELO DI CARLO L'OPERAIO CHE SI ERA DATO FUOCO LO SCORSO 11 AGOSTO A MONTECITORIO

A. De. M.

E' morto all'alba di oggi 19 agosto  Angelo Di Carlo, 54 anni, originario di Roma ma da anni trasferito a Forlì, che lo scorso 11 agosto si era dato fuoco davanti a Montecitorio per protesta contro il suo stato di disoccupazione. Ricoverato all'ospedale Sant'Eugenio, era ustionato sull'85% del corpo. L'operaio, vedovo, aveva difficoltà economiche ed era impegnato in un contenzioso con i fratelli per un'eredita'. In uno zainetto aveva messo due lettere, una per il figlio cui ha lasciato 160 euro.

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11/08/2012 ROMA, SI DA FUOCO DAVANTI MONTECITORIO. RICOVERATO AL SANT'EUGENIO



IL CONSENSO A MONTI… EGLI, "SALVATORE" DELL'ITALIA, MA DI QUALE ITALIA STIAMO PARLANDO?

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Ninnj Di Stefano Busà

Il consenso frettoloso quanto inspiegabile di Mario Monti è certamente il risultato  di un rigetto viscerale alla politica berlusconiana, una sorta di esorcizzazione e di riadattamento all'idea di poter contare su una politica seria del  -fare-  tanto ventilata e opportunamente motivata da Berlusconi (prima versione).

L'Italia avverte un grandissimo bisogno di adeguarsi alle riforme, di  realizzare misure di emergenza che mantengano l’allineamento all'Europa, ha l'esigenza  di un nuovo riscatto morale e istituzionale, di un salto di qualità, di una marcia in più che possa riscattare la politica divenuta marcia e collusa, dopo l'afflosciamento e il galleggiamento degli ultimi tempi dell'esecutivo Berlusconi.

Pur di mandare il Cav. a casa, i partiti di sinistra e la stessa destra del buon Fini avrebbero venduto l'anima al diavolo. Oggi, bisogna leggere in chiave di avvicendamento fisiologico: l'entrata in scena di Monti è una sterzata a sinistra per evitare il vecchio governo, ma bisognerà valutarlo nei fatti, non nella speranza, giudicarlo dalle azioni di governo e non mi sembrano mosse ben azzeccate, sin dal suo primo esordio parlamentare.

Intanto, l'esecutivo Monti, con tutto il suo enturage riflette un atto di illealtà verso il popolo italiano, verso l'elettorato che si era democraticamente espresso,  il cui voto già espropriato del suo diritto di scelta, da un metodo poco ortodosso di veti incrociati, di congreghe tra capi-gruppo, arbitri decisionali degli eletti e di sotterfugi interscambiabili e di malapolitica perpetrati ai danni del popolo come quello del sistema di voto: "porcellum" definito così perfino dal suo stesso firmatario, si è visto ora espropriato del suo sacrosanto diritto di eleggere per scelta e non per imposizione.

La ragione per cui Monti ha tutto questo credito tra il popolo italiano è soprattutto di ordine psicologico. Dopo quasi un ventennio di berlusconismo portato alle sue estreme conseguenze, soprattutto negli ultimi tempi, da un ostruzionismo di carattere patologico e spesso esacerbato da contrasti, quanto inficiato nelle forme di legalità istituzionali, (inammissibili da parte di un alleato come Fini).

L'esecutivo di Berlusconi navigava in brutte acque, sul "filo del voto", ormai impossibilitato a svolgere le sue funzioni di rafforzamento alla spesa pubblica, tagli, riforme richieste dalla U.E, disoccupazione alle stelle, quindi esigenza di modifiche strutturali per la crescita e la riforma sul lavoro, per il sistema pensionistico etc. era divenuto una roccaforte contro il giustizialismo forsennato della magistratura di sinistra, inceppato già dai mille divieti di Bossi, che nutriva una coalizione d'interesse esclusivamente federalistica,  in funzione del voto della prossima campagna elettorale che gli avrebbe fruttato altri voti, non poteva più reggere.

Il rutto condito con l'odio viscerale verso il cittadino di status mediocre, (borghese di ceto medio: Berlusconi che, dal  -nulla-  si era catapultato alle altissime vette, fino ad essere il 2° uomo più ricco d'Italia avevano ingenerato calunnie, malumori, invidie, polemiche a mai finire. Tutti sappiamo quanto l'odio sia meschino e crudele, mai obiettivo nei confronti di un uomo che, seppure impedito nell'espletamento del suo ruolo, tuttavia in tempi non sospetti, aveva dato il meglio di sé.

Ma tant'è, si è portati a considerare solo il brutto degli ultimi tempi…

Ora si inneggia al tecnocrate Monti quale "salvatore" dell'Italia, ma di quale Italia stiamo parlando? Allo stato dei fatti, sta facendo le medesime mosse. Non porta avanti nulla dei tagli alla politica capitalistica e onerosa e alla spesa pubblica; ha escluso, eluso, volutamente “glissando sulla patrimoniale”, (anzi non l'ha posta tra le priorità del governo), non effettua la strategia di mercato nell’interesse dell’introito economico, utilizzando l'etere come deterrente: i canali di trasmissioni televisivi vengono dati gratuitamente e distribuiti tra Mediaset e Rai; non colpisce le fasce alte dei redditi o patrimoni immobiliari megagalattici, non fa pagare l'ICI al megastratosferico patrimonio immobiliare di proprietà della Chiesa. Senza pensare che poteva colpire il reato di tentativo di frode fiscale nei riguardi dei “Furbastri” di turno, il che, se andava bene, avrebbero occultato ingenti ricchezze, (tentativo di furto ai danni dello stato) passibile di galera… Poteva, ipso facto, con un decreto-legge “lampo” portare il rientro dei capitali dall'estero e tassarlo al  5/6%, invece  che all’ 1,1/5%, ma  se è egli stesso un magnate, come può colpire i suoi simili? Tassa il popolo e i pensionati, strozza la povera gente, i cassaintegrati, gli operai…a quelli sì, è facile prelevare gli ultimi spiccioli per il latte e il pane, i magnati se lo divorerebbero, perciò li teme. Intanto, aumentano le accise della benzina e lui resta inerte. In poche parole, sta facendo tutto quello che avrebbe potuto fare Berlusconi, Dov'è la differenza?  quest’ultimo (se non avesse dovuto scontrarsi  Fini e coi veti di Bossi, (il quale vede il territorio come terreno di caccia al voto, sperando di giungere al tanto sospirato "federalismo"), anche Berlusconi avrebbe potuto operare in tal verso e lo avrebbe fatto, se avesse avuto ancora  la maggioranza, questo ricordiamocelo quando si voterà…

Dunque, apriamo gli occhi, guardiamo la realtà, che è quella di voler vedere a tutti i costi il bicchiere "mezzo pieno", perché assediati da una sete irrefrenabile, che è quella della speranza, dettata da fiducia cieca ed esasperata in "qualcuno o qualcosa" che ci dia una mano a salvarci dal baratro.

Ma non sarà Monti, per quanto si cerchi di farlo passare per un governo tecnico, tale da non essere costretto a passare sotto la mannaia dell'elettorato, a fare il miracolo e…allora non potremo più fare la battaglia dell'odio personale per il ricco, ma solo per la nostra inadeguatezza a capire.

Calunnie a mai finire. So per certo che Berlusconi ultima maniera si era afflosciato, quasi snaturato, estraniato dal suo fervore iniziale. Ma sfido chiunque nei suoi panni: con le sentenze passate ingiudicate presso le preture di mezza Italia, con la giustizia che le dà la caccia come a un malfattore o un criminale, chiunque si sarebbe arenato nelle strettoie e nei labirinti subdoli di un potere occulto pronto a denigrarlo, a fare carte false per distruggerlo nella sua integrità morale, e istituzionale. Berlusconi, è vero, colpe ne ha a iosa. Non sarò qui a difenderlo, avrebbe dovuto avere più coraggio, più fiuto e non imbarcare un camicia nera che poi si è trasformato in un serpente "rosso". Col senno del "poi"…anche noi scorticheremo Monti, che non sarà affatto diverso dal precedente premier, se non nel fatidico "bunga bunga" e nella gogna mediatica che lo ha travolto.

Monti non è un Santo, non sta realizzando nulla per la povera gente, non mettiamolo sull'altare, prima di constatarne la validità dell’operato e mi pare che come inizio non c'è malaccio…tutte tasse, sacrifici per il popolo e nulla in corrispettivo per i più abbienti.  Se questo doveva essere il suo rimedio, mi pare siamo messi piuttosto male. Non solo non rimedierà nulla, ma peggioreranno molte, troppe cose, perché il buon giorno si vede dal mattino, e sotto la pelle dell'orso quasi mai si ritrova l'agnello. Non dimentichiamo che proviene dall'elite, è anch'egli uno che si schiera per le fasce alte… non difenderà mai i deboli della società, perché le sue motivazioni sono connaturate con lui e non sono certamente di ceto basso…




LAZIO, OK GIUNTA A GIORNATA REGIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE. STANZIATI 150 MILA EURO

Redazione

Si svolgerà a novembre la “Giornata regionale per la sicurezza stradale”. Lo ha stabilito la Giunta Polverini approvando la delibera che prevede uno stanziamento di 150 mila euro per l’organizzazione dell’evento e definisce i criteri del bando per la selezione delle associazioni e le modalità di concessione ed erogazione del finanziamento.

L’obiettivo della Giornata regionale, che si terrà in concomitanza con la “Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada” celebrata ogni terza domenica di novembre, è quello di informare e sensibilizzare soprattutto i giovani sul tema della sicurezza stradale.

“La Giornata regionale per la sicurezza stradale – dichiara l’assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Lazio, Luca Malcotti – prevede un programma ricco di importanti iniziative rivolte in primo luogo agli studenti, che vanno educati fin da piccoli, ma rappresenta anche un momento importante per l’intera collettività. Ridurre drasticamente il numero degli incidenti – conclude Malcotti – resta il nostro principale obiettivo”.




MISS ITALIA: BEN 223 MISS IN ARRIVO A MONTE CATINI TERME

Redazione

Montecatini Terme accoglierà martedì prossimo le ragazze di Miss Italia in un vero clima da Olimpiade poiché  il  gioco estivo caro a Enzo Mirigliani si trasforma in una gara dai giusti toni della competizione. E’ la prima impressione che emerge osservando i numeri: 223 miss in arrivo (oggi domenica le ultime qualificate); di queste, 23 sono già in finale; tra le altre 200, in tre giorni di lavoro della giuria capitanata da Fabrizio Frizzi, ne saranno selezionate 78 per comporre il gruppo delle 101 che si sfideranno per raggiungere il titolo. Certamente le ragazze non si trasferiscono in Toscana, nella città delle terme, per trascorrere una vacanza. O, almeno, non è questo il momento.

L’edizione 2012 si apre con un appuntamento molto atteso ed incentrato sulla spiritualità. Le 223 miss incontreranno infatti al loro arrivo Tara Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, invitata da Patrizia Mirigliani per parlare loro di bellezza interiore e del messaggio di suo nonno.

L’appuntamento avverrà nelle Terme Tettuccio, in un ambiente quanto mai suggestivo e adatto al tipo di cerimonia organizzata, semplice ma molto sentita. La Gandhi riceverà poi dalla patron il “Premio Idea Donna Miss Italia”, già assegnato alla ricercatrice neurologa Annamaria Vezzani, alla stilista Micol Fontana e all’artista Carla Fracci. Nello stesso contesto verrà presentato il libro della psicoterapeuta Miss Italia Mind, realizzato sulla base di uno studio del comportamento delle finaliste 2011.  Saranno presenti la stessa Carla Fracci e Stefania Bivone, che torna così  – come è avvenuto più volte durante l’anno – nella città che ha visto la sua elezione.

A Montecatini Terme le ragazze faranno bene a godersi, per prima cosa, lo spettacolo di cui sono protagoniste: la passerella davanti alla Commissione tecnica, formata dagli stessi autori della trasmissione, occasione importante per farsi conoscere (se hai aspirazioni in questo campo, il primo passo è qui); servizi fotografici di qualità, firmati tra l’altro da Tiziana Luxardo, diffusi alla stampa, a internet, ai social network tramite il sito del Concorso; due feste inimitabili come le sfilate in “Parata” che coinvolgono la città nel rinomato Viale Verdi. Peccato – viene da dire – che queste giornate (dal 22 al 26 agosto) durino così poco!

Montecatini richiama l’attenzione di tutta Italia, facendo sfoggio della sua organizzazione, delle sue Terme e della sua celebre ospitalità. Già da alcuni mesi, in tutte le selezioni regionali, la città e il suo nome sono diventate l’obiettivo di migliaia di ragazze, mentre il “Tettuccio”, con l’immagine della Bivone, ha arricchito la scenografia comune delle circa 600 selezioni svolte nelle piazze del nostro Paese.

La città toscana, al secondo anno con Miss Italia, accoglie – con le 223 miss italiane –  venti  ragazze straniere, frutto di un’idea di Patrizia Mirigliani, consapevole che la bellezza si sostiene con tante idee e con alcune iniziative sociali come questa. La consapevolezza che proprio le donne possono contribuire a tener vivo il problema dell’integrazione dei cinque milioni di stranieri che vivono – e risiedono – nel nostro paese ha fatto nascere questa particolare edizione di Miss Italia nel Mondo.

 Le venti straniere candidate a questo titolo arriveranno il giorno 26, in tempo per sfilare nelle strade della città insieme alle concorrenti di Miss Italia. Poi il loro numero si restringerà alle tre finaliste tra le quali, domenica 9 settembre, sarà scelta la vincitrice. 




ROMA, LUIGI ESPOSITO ALIAS "NACCHELLA"….SCALA I RANGHI DELLA CAMORRA E DIVENTA SUBITO UN BOSS.

Redazione

Luigi Esposito, il camorrista arrestato dalla Squadra Mobile di Roma, personaggio noto alle cronache come “Nacchella”, e’ stato capace nel giro di pochi anni di scalare i ranghi del vertice dell’alleanza di Secondigliano, tanto da essere considerato uno dei principali esponenti della cupola del quartiere napoletano.

E di passare a collaborare con la giustizia, prima di darsi alla macchia, e di intraprendere una fuga che si e’ interrotta soltanto ieri, grazie ad una brillante azione di intelligence. Dopo aver scontato parte della condanna a 16anni  di reclusione in quanto appartenente al potente clan camorrista dei Licciardi operante nella zona di Secondigliano, lo scorso anno aveva ottenuto il beneficio della detenzione ospedaliera presso una clinica della capitale da dove era evaso lo scorso novembre.

Da allora era riuscito a far perdere le sue tracce, allontanandosi anche dai suoi affetti piu’ cari sino all’ultimo periodo quando, evidentemente, riteneva di aver  creato attorno a se una rete di contatti e rapporti che potessero rendere sicura la sua latitanza.

L’uomo, malgrado il suo stato di latitanza non aveva rinunciato a trascorrere un periodo a Porto Rotondo ove ha alloggiato, con documenti falsi, in uno dei migliori resort.

Luigi Esposito e’ considerato un fedelissimo dei fratelli Licciardi di Masseria Cardone.




ROMA, PERUVIANO SI AVVICINA A UNA CINESE SI ABBASSA I PANTALONI E SI STRUSCIA…IN MANETTE PER VIOLENZA SESSUALE.

Redazione

E salito sul tram ed approfittando dell’affollamento del mezzo, ha cominciato ad avvicinarsi ad una donna di nazionalità cinese.

S.V.L.L., cittadino peruviano di 49 anni si è più volte “avvicinato” alla donna, fingendo che quel contatto, era dovuto al sovraffollamento del mezzo.  

Questa vicinanza ha però cominciato ad infastidire la donna che ha sospettato che quel contatto non fosse soltanto dovuto all’elevato numero di passeggeri.

Si è quindi scatenata la sua reazione ed ha tentato di allontanarlo con le braccia spostandosi poi in un altro punto della carrozza.

Ma l’uomo non si è dato per vinto, ed è tornato alla carica, abbassandosi i pantaloni e cercando di avvicinare le sue parti intime a quelle della donna.

La donna lo ha respinto di nuovo con molta decisione ed in corrispondenza della fermata successiva, all’apertura delle porte si precipitava fuori dalla carrozza.

Ma anche in questa circostanza, nonostante in attesa sulla banchina ci fosse il fidanzato della vittima intervenuto subito in suo soccorso, l’uomo ha continuato ad inseguirla.

E’ stato quindi grazie al tempestivo intervento degli agenti del Commissariato Esquilino, diretto dalla dr.ssa Rossella Matarazzo avvisati da alcune segnalazioni pervenute al 113,  che l’uomo è stato bloccato.

Accompagnato negli uffici di Polizia, S.V.L.L. dovrà rispondere del reato di violenza sessuale.