Metal Gear Survive, lo spin-off della saga Konami arriva su Xbox One, Ps4 e Pc

Prima di entrare nel vivo della recensione è bene premettere che Metal Gear Survive deve essere visto e valutato per quello che è, ossia un semplice spin off ambientato nell’universo della serie, un episodio a sè che non si propone in alcun modo di continuare o arricchire la storia pensata da Hideo Kojima. Metal Gear Survive non si vuole presentare agli occhi del mondo come un nuovo capitolo della saga principale, pertanto, il titolo sarà da noi descritto e valutato proprio come un videogame del tutto slegato dalle opere di Kojima ed è proprio con questo spirito che bisognerebbe giocarlo.

La trama di Metal Gear Survive ha inizio nel 1975, durante l’attacco contro Big Boss alla Mother Base, l’ormai celebre piattaforma marittima e sua base delle operazioni

Come ormai gli appassionati della saga sapranno, l’attacco è andato a buon fine, e Big Boss si trova costretto a scappare insieme a Miller e a pochi altri superstiti. Poco dopo la sua fuga, però, si apre nel cielo un grosso wormhole che risucchia al suo interno tutto quello che trova. La scena si concentra su due soldati in particolare, il protagonista, e un compagno, Seth. Sfortunatamente non si riesce a salvarlo e Seth viene risucchiato nel portale mentre l’alter ego virtuale di chi gioca cadrà a terra perdendo i sensi e venendo dato per morto. Dopo circa sei mesi da questo fatto, il protagonista sarà risvegliato in una struttura appartenente alla Sezione Wardenclyffe, un’organizzazione di ricerca segreta del governo, e un uomo soprannominato Goodluck aggiornerà il giocatore sulla situazione. Goodluck frà sapere che il Wormhole collega il mondo a una dimensione alternativa dove si è diffusa un’infezione che trasforma gli umani in creature simili a zombie, e spiega inoltre che il contatto del protagonista con esso lo ha infettato. A questo punto verrà assegnata la missione che bisognerà portare a termine, ossia: attraversare il wormhole e raggiungere Dite, cioè la destinazione da raggiungere, trovare una cura per l’infezione e salvare gli eventuali superstiti. Una volta ascoltato il brief e ottenuto il soprannome di “capitano”, il protagonista sarà pronto a partire per la sua missione. I primi due personaggi con cui si farà conoscenza su Dite saranno Reeve, un soldato che combatteva nello schieramento opposto sulla Mother Base, e Virgil, una IA dalla doppia personalità che guiderà il giocatore durante la sua permanenza su Dite. A questi, nelle circa 20 ore necessarie a terminare la storia principale, se ne affiancheranno poi altri: un’infermiera di nome Miranda e un poliziotto di nome Nicholas. Nonostante l’incipit da principio possa sembrare un po’ forzato, la narrazione della storia risulta nel suo complesso scorrevole e molto coinvolgente, senza momenti morti e coniata perfettamente per un titolo di questo genere.

Metal Gear Survive si presenta infatti come un Survival nel senso più classico del termine: dall’inizio alla fine della storia l’obiettivo principale sarà sempre lo stesso: sopravvivere. Sin dal primo minuto sarà necessario tenere sotto controllo due statistiche fondamentali, ovvero la fame che rappresenterà la vita massima, e la sete da cui invece dipenderà la stamina, ossia, l’energia necessaria per scattare, arrampicarsi o camminare accovacciati. A queste due, poche ore dopo l’inizio del viaggio su Dite se ne aggiungerà una terza, l’ossigeno, che non servirà nell’area principale, ma che verrà consumata durante le spedizioni nella “polvere”, ossia l’area dominata dagli infetti. Una volta raggiunto il campo base il giocatore avrà a disposizione solo un’area quasi senza difese e con soltanto poche strutture quali: un falò per cuocere il cibo o i banchi da lavoro per craftare gli indumenti, le armi e gli accessori. Tutte le ricette per gli equipaggiamenti e per le postazioni potenziate andranno trovate durante le spedizioni nella polvere. Un discorso simile vale anche per le risorse: tutto ciò che è necessario per costruire strumenti e molto altro ancora bisognerà trovarlo in giro, tra casolari abbandonati e rottami sparsi per la mappa. Queste risorse, da quelle alimentari ai materiali per costruzioni, ricompariranno ciclicamente negli stessi punti. Per ricordare le zone esatte dove si trova un determinato materiale interviene una feature della mappa di gioco molto interessante, che offre la possibilità al giocatore di posizionare a dei segnalini specifici come ad esempio una goccia d’acqua per indicare la presenza di risorse idriche o una testa di pecora per indicare dove poter trovare animali erbivori da cacciare. La mappa di gioco, da principio, sarà completamente oscurata, fatta eccezione per la zona del campo base, e ad ogni rientro da una spedizione si aggiornerà mostrando la morfologia ed eventuali punti di interesse delle zone che sono state esplorate. Gli equipaggiamenti, divisi per rarità attraverso i colori bianco, verde, blu, viola e arancione, sono davvero molti, tra armi corpo a corpo, armi da fuoco, granate e gadget vari. Quindi da questo punto di vista Metal Gear Survive offre una gran varietà. Durante le battaglie sarà possibile inoltre costruire barricate o torrette fisse per aiutare il protagonista a sopravvivere contro le ondate di mostri che si avventeranno su di esso. Armi e costruzioni potranno inoltre avere un danno elementare di fuoco, elettrico o ghiaccio, naturalmente con effetti differenti a seconda del tipo di nemico che bisognerà affrontare. Per quanto riguarda lo sviluppo e la crescita del protagonista, per farlo crescere di livello sarà necessario consumare punti Kuban, ossia la risorsa base del gioco, disponibile presso l’apposita postazione. Questa risorsa potrà essere facilmente ottenuta uccidendo i mostri e raccogliendola dai loro corpi morti, e ad ogni level up si otterrà un punto abilità che sarà possibile spendere per potenziare gli attributi base: forza, vitalità, destrezza e resistenza, o per sbloccare nuove mosse per danneggiare i nemici.

https://www.youtube.com/watch?v=gOb020icOzk

Metal Gear Survive, nonostante non riesca ad offrire una gran varietà di missioni da svolgere, offre la possibilità di giocare in maniera cooperativa online. Infatti, in qualsiasi momento, si potrà usare il proprio personaggio per giocare con altri players in missioni di recupero, una sorta di modalità ibrida fra orda e tower defense, in cui sarà necessario difendere punti specifici. Al contrario delle attività, le creature qui si differenziano molto bene tra di loro e oltre ai vaganti, ossia gli zombie più semplici, sono presenti anche gli striscianti, dei ragni giganti, le vedette, i kamikaze, i cercatori, gli afferratori e i temibili lanciatori. Le missioni multiplayer, purtroppo, soffrono di un’alta dose di monotonia, più di quanto avvenga nella modalità single player, dove la creazione della base permette di avere una gestione più variegata e un’offerta più interessante. In ogni caso l’esperienza in compagnia di altri tre amici è appagante, per le prime occasioni, e riuscirà a donare qualche interessante variante all’esperienza in solitaria nelle lande di Dite. Per quanto riguarda la grafica, il comparto tecnico si presenta molto solido grazie al Fox Engine, che non ha di certo bisogno di presentazioni: la campionatura sonora appartiene a quella che è presente in Metal Gear Solid V e non stona con il resto dell’esperienza, che dal punto di vista visivo pianta bene i piedi a terra e non dà spazio a incertezze o imperfezioni. Tirando le somme, con questo Metal Gear Survive Konami lancia sul mercato un’interessante variante alla storia canonica di Ideo Kojima. Metal Gear Survive paga lo scotto del nome che porta, ma trascina l’eredità e l’iconografica della saga nell’ambito dei survival, inventandosi una linea temporale alternativa per raccontare una storia sicuramente meno credibile, ma non per questo priva di spunti interessanti. Creando un sistema di progressione tripartito, basato sullo sviluppo di personaggio, equipaggiamento e base, il titolo riesce a valorizzare in maniera convincente delle meccaniche survival basilari ma efficaci. Quello che stupisce è però la struttura della campagna e la quantità di contenuti presenti dopo trenta ore di gioco, infatti, Metal Gear Survive propone un endgame suddiviso tra missioni co-op ed una fase esplorativa rinvigorita dalla presenza di boss inediti e sottoclassi da potenziare. Allo stato attuale dei fatti il punto debole del prodotto è soprattutto la monotonia del multiplayer, che spesso diventa meccanico, anche se non risulta mai banale o poco impegnativo. Per quanto per i puristi della serie sia legittimo non avere in simpatia Metal Gear Survive, chiunque deciderà di avvicinarsi al titolo con mente aperta, troverà nel prodotto di Konami un gioco di sopravvivenza più che discreto, che potrebbe addirittura migliorare nel caso in cui il supporto post-lancio sia costante e continuo. Insomma, Metal Gear Survive, seppur non fa gridare al miracolo, offre un’esperienza di gioco appagante, un livello di sfida buono e molte ore di sano divertimento.

 

GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 8
Gameplay: 8
Longevità: 7,5
VOTO FINALE: 8

 

Francesco Pellegrino Lise




Reddito di cittadinanza, M5S. A Marino è una realtà: ecco come funziona

MARINO (RM) – Il reddito di cittadinanza diventa una realtà per il Comune di Marino guidato dal sindaco M5S Carlo Colizza. Lo scorso 28 febbraio il Consiglio comunale ha approvato il regolamento che stabilisce i requisiti per poter accedere alla misura che intende sostenere quei cittadini e quelle famiglie classificate sotto la soglia di povertà.

Ecco dunque i requisiti necessari, richiesti dall’amministrazione locale di Marino per poter ottenere il Reddito di Cittadinanza:

Il richiedente la misura di Reddito di Cittadinanza locale deve trovarsi nelle seguenti condizioni soggettive:

– Essere cittadino italiano o cittadino comunitario UE o cittadino extracomunitario in regola con l’iscrizione anagrafica Residenza nel Comune erogante da almeno 60 mesi (5 anni)
– Età compresa tra i 43 e i 58 anni Condizione dello stato di disoccupato o inoccupato al momento della chiusura del bando con iscrizione al Centro per l’Impiego
– Mancato percepimento di qualsiasi ammortizzatore sociale (Naspi, Asdi, Dis-Coll)
– Mancato percepimento di qualsiasi sostegno al reddito (SIA, REI, contributi temporanei comunali)
– Stato di disoccupazione o inoccupazione in un periodo compreso tra 12 mesi (1 anno) e 60 mesi (5 anni) con almeno 36 mesi (3 anni) continui di assenza dal lavoro
– Dichiarare la disponibilità ad essere coinvolto in progetti finalizzati alla formazione e alla ricollocazione nel mercato del lavoro
– Appartenere ad un nucleo familiare i cui componenti risultano dallo Stato di famiglia (stesso nucleo familiare anche per i coniugi residenti separatamente ma che non sono separati legalmente) con attestazione ISEE non superiore a 9.000,00 euro; in alternativa, qualora fossero sopraggiunte rilevanti variazioni, può essere prodotto l’ISEE corrente rilasciato dal CAF competente, in corso di validità alla data di scadenza del bando
– Nessun componente il nucleo familiare deve essere in possesso di: Autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta Autoveicoli di cilindrata superiore a 1300cc (250cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei tre anni precedenti la richiesta
– Non essere proprietario di immobili ad eccezione dell’immobile di residenza e con l’ulteriore condizione che l’immobile non appartenga alle categorie catastali A8, A9.

La cifra che verrà concessa dall’amministrazione comunale di Marino è compresa tra i 400 e i 600 euro al mese.

Il primo cittadino, Carlo Colizza, concretizza dunque uno dei leitmotiv del Movimento Cinque Stelle ed esprime piena soddisfazione per aver portato in porto questo importante traguardo promesso durante la trascorsa campagna elettorale.

“Abbiamo approvato con delibera il 28 febbraio una formula propositiva che interessa una fascia di età compresa tra i 43 e i 58 anni che rimane scoperta dal Rei che è il reddito di inclusione sociale previsto dal Governo che prevede un bonus da 500 euro al mese – ha detto Colizza nell’intervista rilasciata a Chiara Rai durante il programma in diretta web Officina Stampa – Per il reddito di cittadinanza locale che abbiamo approvato – ha evidenziato il primo cittadino – invece sono coinvolti circa 600 nuclei familiari a cui si da la possibilità di poter trovare lavoro attraverso un interessamento e coinvolgimento dei centri per l’impiego e organi di intermediazione per l’inserimento nel mondo lavorativo”.

Il sindaco di Marino spiega come funziona il Reddito di Cittadinanza locale [Officina Stampa programma in diretta web del 08/03/2018]

 




Roma, ospedale Fatebenefratelli all’isola Tiberina: wi-fi nel reparto di terapia intensiva neonatale. Sotto i riflettori le onde elettromagnatiche

Ieri all’ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina è stata presentata una novità, che porta con se degli enormi punti interrogativi. Attraverso il wi-fi, tablet o smartphone, i genitori hanno la possibilità di controllare, salutare, coccolare anche se solo con lo sguardo il proprio figlio ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale. La novità tecnologica è nata da un accordo tra Fatebenefratelli e Philips, primo step di una partnership, nata nel 2017, che durerà altri cinque anni e che ha come obiettivo quello di rinnovare e potenziare la terapia intensiva neonatale della struttura ospedaliera, dando vita a un vero e proprio modello di Family-Centered Care (Fcc).

E ancora una volta sotto i riflettori le onde elettromagnatiche

Certamente una buona idea, anche se non vanno sottovalutati i possibili effetti sull’organismo, in questo caso dei bambini, provocati dalle frequenze della rete wi-fi. Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde Wi-Fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei: addirittura nel 47,7% dei casi di esposizione a queste radiazioni, i casi di aborto spontaneo si verificano entro la settima settimana di gravidanza. E il livello di irraggiamento incidente sulle donne in esame partiva da cinque microwatt per centimetro quadrato. Un tale livello potrebbe sembrare privo di senso per un non scienziato, ma diventa però più significativo se diciamo che è al di sotto di quello che la maggior parte delle studentesse riceve in un’aula dotata di trasmettitori Wi-Fi, a partire dall’età di circa cinque anni in su.

Il dato ancora più allarmante è che nei bambini l’assorbimento di microonde può essere dieci volte superiore rispetto agli adulti

Il tessuto celebrale e il midollo osseo di un bambino hanno proprietà di conducibilità elettrica diverse da quelle degli adulti a causa del maggiore contenuto di acqua. L’esposizione a microonde a basso livello permanente può indurre ‘stress’ cronico ossidativo e nitrosativo e quindi danneggiare i mitocondri cellulari (mitocondriopatia). Questo ‘stress’ può causare danni irreversibili al DNA mitocondriale (esso è dieci volte più sensibile allo stress ossidativo e nitrosativo del DNA nel nucleo della cellula). Il DNA mitocondriale non è riparabile a causa del suo basso contenuto di proteine istoniche, pertanto eventuali danni (genetici o altro) si possono trasmettere a tutte le generazioni successive attraverso la linea materna.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato questi rischi in un documento di 350 pagine noto come “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04” (“Effetti biologici e danni alla salute dalle radiazioni a microonde – Effetti biologici, la salute e la mortalità in eccesso da irradiazione artificiale di microonde a radio frequenza”).

La sezione 28 tratta in modo specifico i problemi riguardanti la funzione riproduttiva. Questo documento è stato classificato ‘Top Secret’ e i suoi contenuti celati dall’OMS e dall’ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection – Commissione Internazionale per la Protezione dalla Radiazione Non-Ionizzante). Alla luce di questi dati allarmanti e delle previsioni di molti scienziati secondo i quali, se proseguirà con questo ritmo la diffusione incontrollata dei sistemi Wi-Fi, entro il 2020 il cancro e le mutazioni genetiche saranno diffusi in tutto il mondo a livello pandemico, molti paesi stanno fortunatamente correndo ai ripari, varando leggi che limitano per i bambini l’uso dei cellulari e rimuovendo dalle aule scolastiche i dispositivi wireless. Mentre da noi….

Marco Staffiero

L’approfondimento sulle onde elettromagnetiche e effetti sulla salute 




Nemi, chiusura via dei Laghi: togliete i new jersey… tanto passano tutti

NEMI (RM) – Praticamente è meglio togliere i new jersey che dovrebbero impedire l’accesso nel tratto interdetto, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, della via dei Laghi che va dalla rotatoria dove c’è il ristorante La Foresta fino alla via della Radiosa a Nemi, perché ostacolano la circolazione. Inutile tenere dei blocchi di cemento che dovrebbero limitare la circolazione: chiuso al traffico “escluso i residenti”.

Una indicazione che come si può vedere dal filmato è completamente ignorata perché auto e camion passano senza problemi e allora meglio togliere definitivamente quell’impiastro, tagliare gli alberi pericolanti e iniziare a pensare alle buche di via del Vivaro che stanno creando grossi disagi a residenti e turisti.




Elezioni 2018, Barbara Saltamartini (Lega Salvini): “Bisogna essere capaci di amministrare, non basta essere onesti!”

Pienone per la Lega di Salvini all’hotel Duca D’Este di Bagni di Tivoli in provincia di Roma in occasione di un incontro con il vicesegretario federale Giancarlo Giorgetti a fianco della deputata Barbara Saltamartini, candidata alla Camera di tutto il centrodestra nel collegio uninominale. Giorgietti è un fiume in piena, non vuole essere definito economista perché “i professori” hanno affossato l’Italia mentre il suo obiettivo è liberarla e risollevare l’economia del Paese cominciando dal ristabilire bene i ruoli con l’Europa che non deve imporre prodotti stranieri agli italiani, non deve dettare legge e mettere in ginocchio le imprese. Parola di un politico nominato dal Quirinale il 30 marzo 2013 membro del gruppo di lavoro per le proposte programmatiche in materia economica e sociale, segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012, capogruppo per la Lega Nord alla Camera dei Deputati per la XVII legislatura. Uno che di conti e di stoffa ne ha da vendere: è stato anche dal 2001 al 2006 presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione. Inoltre, durante il Governo Berlusconi II e Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti.

IL VICE SEGRETARIO FEDERALE DELLA LEGA GIANCARLO GIORGETTI INTERVISTATO DA CHIARA RAI

Se una persona così mette la faccia per Saltamartini significa che la Lega candida pezzi da novanta

Quello di Bagni di Tivoli è stato un incontro con i professionisti, imprenditori e rappresentanti delle piccole medie imprese che vedono nella candidatura di Barbara Saltamartini un’ancora di salvezza per potersi risollevare dalla crisi. Realtà che rappresentano una ricchezza per il territorio e per l’economia locale che per la candidata deputata Barbara Saltamartini si possono tutelare e valorizzare soltanto abbassando le tasse e semplificando la burocrazia. Saltamartini ha visitato il Centro agroalimentare Roma, una realtà di persone e uomini che hanno bisogno di risollevarsi. La Saltamartini fa politica da 25 anni, sa stare in mezzo alla gente e raccoglierne le istanze per poi impegnarsi a risolverle. Appare cosciente del momento di crisi che attraversa l’Italia e della necessità di risollevarsi cercando di rimettere prima di tutti gli italiani al centro: cercando di alleggerire il peso dovuto alle tasse e ripristinare quel “decoro” che in assoluto manca sotto il profilo di tutti i servizi primari che oggi difettano: dalla viabilità alla sicurezza passando per i trasporti e una pianificazione che punti al benessere, sviluppo e crescita di una grande comunità oggi allo sbando.

LA DEPUTATA BARBARA SALTAMARTINI (LEGA SALVINI), CANDIDATA ALLA CAMERA DI TUTTO IL CENTRODESTRA NEL COLLEGIO UNINOMINALE INTERVISTATA DA CHIARA RAI

Saltamartini e Giorgetti hannno fatto emergere come sia davvero possibile ristabilire la vicinanza e la fiducia tra la politica e i cittadini che devono tornare a sentirsi partecipi

“Ho scelto di fare una campagna elettorale tra la gene – ha detto Saltamartini – quel contatto umano e personale necessario per ripartire”. Saltamartini ha parlato della criticità dei trasporti e viabilità ferroviaria di Guidonia dove “è assurdo che in tutti questi anni non si sia realizzato il raddoppio e le strade sono colabrodo, non c’è decoro”.

E poi ancora sulla necessità di riportare lavoro qualificato in Italia: “Mandiamo via eccellenze, i cosiddetti cervelli in fuga – aggiunge Saltamartini- e facciamo entrare gente che non ha preparazione e delinque. Non parliamo della sicurezza poi, con tantissimi anziani che hanno paura a girare anche la mattina”.

Poi un distinguo importante fatto dalla candidata alla camera tra la Lega e i Cinque stelle: “C’è una grande differenza, bisogna essere capaci di amministrare, non basta essere onesti! Ovunque governino i Cinque Stelle c’è l’immobilismo mentre noi abbiamo bisogno di far ripartire l’Italia e di mettere al primo posto le esigenze degli italiani, prima la certezza di un futuro migliore ai nostri figli”




Cerveteri, emergenza neve: pendolari bloccati per mancanza collegamenti

CERVETERI (RM) Ore 11.13 di lunedì 26 febbraio 2018, stazione di Cerenova. Nessun treno per Civitavecchia e solo 2 treni per la Capitale.

Pablo intervista Carina al Bar della stazione di Cerenova




Elezioni Regione Lazio, Sergio Pirozzi: “Non ho paura di niente io”

CIAMPINO (RM) – Ieri al Palacavicchi di Ciampino, l’ultimo incontro della campagna elettorale del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, candidato alla presidenza della Regione Lazio. Al suo fianco Lorenza Alessandrini consigliera regionale di Nettuno e Roberto Buonasorte già nel Comitato regionale di controllo contabile. Tra il pubblico Francesco Storace che ha portato il suo sostegno sin dall’inizio al primo cittadino di Amatrice. L’evento è iniziato con qualche minuto di ritardo, complice il tempo e un incidente sul G.R.A., ma, comunque, tante le persone (quasi 400) e molte con la famosa felpa.

Lorenza Alessandrini insiste sulla responsabilità politica e il territorio

La consigliera di Nettuno ha parlato di problematiche ai confini della realtà come carenza d’acqua e di servizi primari, le tratte ferroviarie troppo lunghe, – “Siamo in Italia” – il coprifuoco alle 22 effige della mancanza di prospettiva e fiducia nel futuro, nonché la sanità: tutti gli ospedali ravvisano gli stessi problemi. Alessandrini ha ricordato, che la salute è un diritto inalienabile sancito dalla nostra Costituzione. “Ma la colpa – ha detto Alessandrini – è anche degli italiani che hanno creduto al “libro delle favole e hanno perduto la Bibbia politica”. È necessario “tornare alla normalità” partendo dall’importanza della democrazia e allontanandosi dai vecchi partiti in eterna perpetuazione di loro stessi. Alessandrini ha poi terminato ricordando i 200 comitati spontanei a sostegno di Pirozzi Presidente e sottolineando, in relazione alla centralità del territorio, che Sergio Pirozzi non sarà un Presidente ma il sindaco di tutti.

Successivamente, ha preso la parola Roberto Buonasorte

Laconico ha definito chiaramente cosa significa candidarsi e cosa comporti stare al fianco di Pirozzi. “In questi mesi abbiamo fatto tanti piccoli incontri, abbiamo potuto guardare la gente negli occhi. – Ha detto – Bisogna trasformare la politica in umanità” ha poi concluso Buonasorte che ha spiegato come la candidatura sia una reale messa in discussione: “Ci sono i nominati che rispondono solo al padrone e gli eletti che rispondono ai cittadini e qualora non rispondessero vuol dire che sono in Commissione a lavorare per loro”. “Pirozzi? E’ un fenomeno sociale e politico destinato ad allargarsi, come testimonia la molta gente che lo ascolta – ha proseguito il consigliere – mi ha insegnato il coraggio contro una stampa che non ti dà spazio, la lealtà di chi non è in vendita, l’onestà di sapere quello che si fa”. Il discorso è poi terminato con l’abbraccio a Francesco Storace accompagnato dalle lacrime della Alessandrini.

Spinto da un’orda di applausi Sergio Pirozzi, con la solita mano in tasca, è apparso fin da subito più aggressivo rispetto alle altre apparizioni

Pirozzi ha ricordato i suoi 23 anni spesi tra campi di calcio e amministrazione, entrambe condotte con passione e veemenza. Tra i suoi successi ha rivendicato la presidenza della comunità montana ottenuta con 24 voti su 27 e la presidenza dei comuni dimenticati contro una “politica nazionale miope che sacrifica i piccoli a vantaggio dei grandi per difendere i poteri forti”.
Gli ultimi tre mesi di campagna elettorale hanno visto tante “persone serie ma anche troppi traditori”. Il sindaco chiarisce per la prima volta la posizione di Francesco Storace che secondo innumerevoli rumors sarebbe il precursore della sua candidatura: “Lo dico e lo affermo adesso, chi non ha mai tradito la propria idea è Storace che ha portato la Tac ad Amatrice nel 2005, – ha sottolineato Pirozzi – anche se dietro la dietrologia della politica, quella sporca, si pensa sempre che dietro a qualcuno ci sia qualcosa e chi dice questo significa che l’ha sempre fatto”.

 

La risposta di Pirozzi ai “calci in culo” di Berlusconi

La seconda parte del comizio è stata incentrata sulla risposta all’ex cavaliere Berlusconi che due giorni fa si è riferito a Pirozzi con toni definiti “poco educati” avvertendolo che dopo il dialogo sarebbero seguiti i “calci nel culo”. Il candidato alla presidenza del Lazio ha risposto ricordando le proposte per comprarsi il suo silenzio e la sua corsa alla Pisana: sottosegretariato, un seggio blindato e la telefonata di Berlusconi. Tutte rispedite al mittente con un sonoro no. “Berlusconi è un maleducato, e nessun partito ha fatto una lettera di diffida rispetto le sue affermazioni. Un sindaco guadagna 660 euro e rischia il culo e vuole rispetto! – riferendosi all’aggressione a una non specificata ragazza e ad atti mafiosi Pirozzi chiarisce – Non ho paura di niente io, ma ho paura per i miei figli e mia moglie, giù le mani dalla famiglia”

Non poteva mancare poi qualche parola in riferimento al suo avversario Zingaretti che

“Risponde ai partiti e viene dal Nord. Scommetto che se viene qua gli serve il GPS” Ha detto Sergio Pirozzi rivolgendosi all’attuale Presidente della Regione Lazio. Riguardo al tema della sanità il sindaco spiega come non dovrebbe essere possibile per un presidente della Regione nominare il direttore generale. Si dovrebbero creare tre organismi indipendenti ed infine solo due le proposte da presentare al Presidente che sceglierà quella che predilige la decentralizzazione. Col riferimento al Senatus popolusque romanus, Pirozzi ha salutato il pubblico dicendo “andiamo a vincere”.

Gianpaolo Plini




Roma, Nicola Zingaretti incontra la comunità molisana

ROMA – Si è svolto sabato, presso il Centro Congressi Frentani, a San Lorenzo, un incontro tra il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingareti, candidato al secondo mandato, con le comunità abruzzesi e molisane residenti nella regione Lazio. L’attrazione di Roma nei confronti dei paesi del centro-sud italiano è stata costante negli anni, in particolare nei decenni del boom sono stati molte le persone attratte dal lavoro nelle grandi città, alcuni al nord, molti, in particolare dalle regioni centrali, nella “vicina” Roma. Si sono sviluppate nei decenni scorsi una serie di comunità di romani che mantengono, in alcune forme, un collegamento con i luoghi di origine. A questo pubblico si è rivolto Zingaretti, con un discorso basato sui risultati ottenuti in questi cinque anni al governo della Pisana, in particolare nella sanità e nel potenziamento del sistema dei trasporti pubblici. Abbiamo incontrato il governatore all’uscita del centro congressi dove ci ha rilasciato una breve video intervista.




Anguillara, porta a porta su tutto il territorio comunale: Anselmo e Silvestri spiegano come funziona

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sabrina Anselmo e Silvia Silvestri, rispettivamente sindaco e presidente del Consiglio con delega all’Ambiente della città di Anguillara Sabazia, video intervistate in esclusiva da Silvio Rossi per L’Osservatore d’Italia sulla nuova metodologia di raccolta dei rifiuti: porta a porta su tutto il territorio comunale a partire dal prossimo 5 marzo 2018.




M5s, attacco alla piattaforma Rousseau: perquisizione e ispezione informatica per un presunto hacker

MILANO – Perquisizione e ispezione informatica nei confronti di un 30enne veneto indagato per accessi abusivi alla piattaforma informatica dell’associazione Rousseau utilizzata per gestire le attività politiche del Movimento Cinque Stelle. Ad eseguire il decreto di perquisizione informatica, emesso dalla Procura dalla Procura della Repubblica di Milano, il compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Le attività investigative, condotte con il supporto del Centro Nazionale per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, proseguono per accertare altre responsabilità nelle intrusioni informatiche compiute ai danni del Movimento 5 Stelle.




Convegno Erasmus, Leoluca Orlando: Palermo, terreno fertile per il progetto, nella sua fase di “cambiamento in corso d’opera”

PALERMO – Sotto un cielo plumbeo, nel centro storico del capoluogo siciliano, nella tarda mattinata di sabato 3 febbraio si è svolto il convegno “ERASMUS: un passaporto per l’integrazione e l’istruzione universitaria”. L’European Region Action Scheme for the Mobility of University Students (Erasmus) è un programma creato nel lontano 1987 con lo scopo di offrire l’opportunità per gli studenti europei di seguire periodi di studio presso università straniere per una migliore assimilazione di diverse culture e non solo.

L’obiettivo del convegno tenutosi nella sala Joe Petrosino presso l’Hotel De France – Casa del Goliardo, a pochi passi dal Palazzo Steri in Piazza Marina, è stato quello di analizzare gli effetti di trent’anni di Erasmus sotto profili pedagogici, politici e sociologici focalizzando il significato del Programma europeo in una realtà come quella di Palermo in una fase di cambiamento storico della città. Nella sala gremita di studenti e giornalisti hanno relazionato il convegno: Sofia Corradi, meglio conosciuta come “mamma Erasmus”, docente universitaria Roma TRE; Antonio La Spina, docente universitario LUISS Roma; Giuseppina D’Addelfio, docente università di Palermo e a moderare l’incontro Salvatore La Rosa, docente UNIPA.

Dal 1987 ad oggi il progetto ha consentito ad oltre quattro milioni di studenti di poter scambiare, in quattromila università, interazioni culturali e processo di integrazione

Alla luce di questo, il progetto è stato ampliato e chiamato Erasmus Plus con uno stanziamento europeo per il settennio 2014-2020 di circa 15 miliardi di euro. Il convegno è stato impreziosito dai commenti importanti di alte personalità che hanno presenziato quali: Roberto Rizzo, commissario straordinario Ersu; Leoluca Orlando, sindaco della città di Palermo; Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Sicilia; Ada Floreana, docente dell’Università di Palermo; Alida Lo Coco, docente dell’Università di Palermo e Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani.

Durante il convegno Sofia Corradi ha evidenziato gli aspetti importanti del programma con parole chiare:

“L’elemento essenziale dell’Erasmus è il fatto stesso che gli studenti facciano esperienza. Una volta un ragazzo descrisse l’Erasmus come un’esperienza che ‘imprime nell’animo sentimenti indelebili di fratellanza umana’. Il progetto poi, oltre a far studiare, ha la capacità di rendere lo studente meno litigioso, più attento ai particolari, facendo acquisire qualità trasversali che poi le aziende cercano nei professionisti. Non si può ignorare il fatto che l’Erasmus faccia vivere l’esperienza di essere minoranza a costi psicologici sottilissimi rispetto a quella che avranno subito i minatori italiani emigrati in altri Stati europei”.

Noi dell’Osservatore d’Italia abbiamo presenziato al convegno e intervistato il sindaco Leoluca Orlando

Il primo cittadino ha direttamente spiegato con parole sue come il progetto Erasmus riesca ad inserirsi in un terreno fertile in una città come Palermo nella sua fase di “cambiamento in corso d’opera”.
Paolino Canzoneri