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Ferrovia Roma-Viterbo a rischio chiusura. I Pendolari: “Siamo ai titoli di coda”

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Tempo di lettura 3 minuti Da un lato le soppressioni e i ritardi giornalieri, dall’altra la minaccia dell’ANSF di sospendere il servizio ferroviario. In mezzo il destino della ferrovia regionale Roma-Viterbo e, di conseguenza, quello dell’utenza

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Da un lato le soppressioni e i ritardi giornalieri, dall’altra la minaccia dell’ANSF di sospendere il servizio ferroviario. In mezzo il destino della ferrovia regionale Roma-Viterbo e, di conseguenza, quello dell’utenza. “Siamo ai titoli di coda”, tuonano il Comitato Pendolari RomaNord e l’associazione TrasportiAmo in un comunicato congiunto, “il 31 ottobre, mentre si riuniva l’Osservatorio di Vigilanza, composto da Regione Lazio, Atac e i Sindaci dei Comuni, per analizzare le problematiche riferite alla ferrovia, plurisegnalate dal Comitato e dall’Associazione, l’Agenzia già cavala la mannaia da almeno 15 giorni”.  

È bastata una rapida occhiata al verbale della seduta, pubblicato in primis dal Comune di Morlupo, per innescare la reazione perentoria. Specie quando dice, al primo punto, che “l’attuazione della proposta di nuovi orari è rimandata a seguito delle comunicazioni di ANSF”. Insomma, ci vorrà ancora del tempo prima di vedere le modifiche o integrazioni al contestatissimo orario entrato in vigore il 16 settembre, nonostante sia Regione che Atac abbiamo ricevuto a fine agosto la proposta d’orario alternativa – e fattibile – avanzata Comitato e dell’Associazione stessi, “costruita seguendo le Direttive dell’Agenzia e volto a efficentare il servizio e alleggerire l’uso delle navette bus”.

Comunque sia, è stato il deputato Mauro Rotelli a svelare la comunicazione cui fa riferimento l’Azienda capitolina, tutt’altro che conciliante, nel corso della conferenza stampa svoltasi il 28 ottobre scorso davanti alla stazione di Viterbo. Insieme all’assessore ai lavori pubblici Laura Allegrini, all’assessore alla cultura Marco De Carolis e ai consiglieri comunali di maggioranza (FdI) Minchella, Grancini, Buzzi e Scardozzi:“Qualora per tale tratta non vengano comunicati, entro i tempi indicati, gli elementi richiesti, con la presente nota questa agenzia non avrà elementi per poter ritenere presenti, sulla tratta medesima, le condizioni per l’effettuazione in sicurezza di servizi di trasporto ferroviario. E, pertanto, tali servizi non potranno essere proseguiti. Presenseremo un’interrogazione”, ha poi aggiunto l’esponente politico, “nella quale chiederemo anche di valutare il commissariamento della ferrovia da parte del governo e il suo passaggio a RFI”.

Un punto che preoccupa, e non da poco, Comitato e Associazione. Infatti, cosa avrà rilevato l’Agenzia per minacciare addirittura la chisura? Di certo qualcosa afferente la sicurezza della circolazione ferroviaria, saranno forse le disposizioni assunte da Atac a luglio e settembre? Si vedrà. “Stiamo quindi rischiando, da un giorno all’altro, di non veder partire più treni dalle stazioni e così diciamo addio ai raddoppi, alle innovazioni, ai nuovi treni, ai sogni di gloria tanto sbandierati dalla Regione Lazio nei suoi recenti incontri?”, rimarca il comunicato. “E che ne sarà del destino dei Pendolari? Tutti con l’automobile sulla Flaminia, Cassia e Tiberina per muoversi? Oppure tutti in autobus…Bella prospettiva di mobilità sostenibile, nel 2019!” E ancora: “Se dovesse accadere l’irreparabile sappiamo che il primo responsabile è l’ente proprietario, quindi la Regione Lazio, poi viene Atac nella sua manifesta incapacità di gestire una ferrovia”.

Da qui l’invito ai Sindaci ad “abbandonare un inutile Osservatorio, fatto ad arte (a questo punto) per tenerli buoni, e a manifestare a fianco dei propri concittadini e pendolari perché la Ferrovia ROMANORD è patrimonio di tutti”, dando l’appuntamento all’evento del 7 novembre ore 18 presso il Teatro Le Sedie a Labaro. Che più di un incontro rappresenta “un punto di partenza per farci sentire, tutti, seriamente. La ferrovia RomaNord è patrimonio di tutti. E senza di essa si distruggerà in pochi anni il tessuto sociale e produttivo costruito con tanto tempo e fatica, proprio grazie alla ferrovia”.

Ma non è finita. In quella stessa lettera, l’ANSF avrebbe messo in discussione anche i provvedimenti presi sulla Roma-Lido, e questo apre un altro capitolo. Ugualmente importante. C’è inoltre da chiarire quanto riportato dal Fatto Quotidiano nell’inchiesta pubblicata ieri, 1 novembre, che riguarda il Direttore di Esercizio metroferroviario Atac, garante della sicurezza degli esercizi ai sensi del DPR 753/80. “Quando è stato nominato nel 2010”, rileva il giornalista Luca Teolato, “non aveva i requisiti per tale incarico. A sottolinearlo è l’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che nel 2010, quando è stata proposta la sua nomina ha scritto, analizzando la documentazione del candidato, che il requisito della sua esperienza specifica maturata per almeno 5 anni ‘non soddisfa quanto prescritto dall’articolo 1 del Decreto Ministeriale del 15/03/1993’, riferendosi al decreto del ministro dei Trasporti su ‘Disposizioni riguardanti l’idoneità tecnico-professionale, fisica e morale dei direttori di esercizio dei servizi di pubblico trasporto terrestre e dei loro sostituti’. Il documento che rilascia il nulla osta alla sua nomina, per chi non ha potuto leggere il parere dell’Ustif, sembrerebbe redatto a regola d’arte. Questo perché il direttore generale del ministero, nelle premesse, scrive testualmente ‘visto il parere dell’Ustif’, omettendo però di specificare che il giudizio è negativo e terminando le ultime righe dell’atto con il rilascio del nulla osta ai fini della sicurezza”’.

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Meta lancerà in autunno Quest 3, il nuovo visore a realtà mista

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Quest 3 è il visore a realtà mista (aumentata e virtuale) di nuova generazione che Meta, l’azienda di Mark Zuckeberg, renderà disponibile in autunno.

L’annuncio sui profili social del fondatore di Facebook, arriva qualche giorno prima della conferenza degli sviluppatori di Apple, il 5 giugno, in cui molto probabilmente l’azienda di Cupertino mostrerà la sua idea di visore. “Meta Quest 3 è il primo visore per la realtà mista a colori ad alta risoluzione, 40% più sottile e più confortevole, display e risoluzione migliori – scrive Zuckerberg – Ha un chipset Qualcomm di nuova generazione con prestazioni grafiche raddoppiate e le nostre cuffie più potenti di sempre.

E’ in arrivo quest’autunno”. Il prezzo del dispositivo si aggirerà intorno ai 500 dollari, mentre quello di Apple è previsto abbia un prezzo più alto. “Quest 3 – aggiunge il Ceo di Meta – sarà il modo migliore per sperimentare la realtà mista e virtuale in un dispositivo autonomo. Sarà compatibile con l’intera libreria di Quest 2 con altri titoli in arrivo. Maggiori dettagli alla nostra conferenza Connect il 27 settembre”. La società, intanto, dal 4 giugno abbassa i prezzi dei visori già in commercio Quest 2 e Quest Pro e con il prossimo aggiornamento software rinnova l’unità di elaborazione grafica e l’unità centrale di elaborazione promettendo un aumento delle prestazioni e della velocità su app e giochi. Insomma, dopo questo annuncio, la guerra ad Apple per il mercato del mondo dei visori a realtà mista entra nel vivo. Solo gli utenti sapranno far capire quale dei due device sarà più apprezzato. Non resta che aspettare e capire soprattutto quanto sarà rivoluzionario questo dispositivo.

F.P.L.

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Ambiente

Emilia Romagna, una alluvione annunciata?

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Nel 2022 l’ANBI ha registrato 104 fenomeni alluvionali: 2 a settimana

Mentre in Emilia Romagna si continua a lavorare per superare l’emergenza alluvionale, l’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche illumina una verità sotto traccia, che conferma l’immagine di un’Italia alla mercè della crisi climatica e che, accanto alle tragedie, annovera una serie impressionante di episodi, che avrebbero potuto avere ben più gravi conseguenze.

Nel solo 2022, anno per altro caratterizzato da una grave insufficienza idrica soprattutto nel Nord Italia, i fenomeni alluvionali sono stati 104, cioè 2 alla settimana

“E’ un dato, che allarma e che dovrebbe sollecitare un grande piano di manutenzione del territorio, la più importante opera pubblica, di cui l’Italia abbisogna – sottolinea Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Per questo, rendiamo noto un elenco delle più gravi emergenze meteo registrate dall’Agosto scorso, cioè dalla fine della fase più acuta della siccità.”

Ecco l’elenco:

5/8/2022 – Alluvione in Val di Fassa (Trentino Alto Adige): cumulate di pioggia fino a 123 millimetri in un’ora (a Monzon, frazione di Pozza di Fassa); allagamenti, frane, torrenti esondati ed oltre 150 persone evacuate.

12/8/2022 – Alluvione in Calabria e Sicilia: fiumi di fango in provincia di Reggio Calabria e Messina, nonchè sull’isola di Stromboli. A Scilla ed a Stromboli automobili trascinate in mare dalle acque.

15-18/8/2022 – Nubifragi e vento forte in Emilia, Liguria, Toscana e Veneto: 2 morti per alberi caduti a Lucca e Carrara. 100 evacuati tra Massa e Carrara. Danni ad edifici ed infrastrutture. Proclamato lo stato di emergenza in Toscana e Veneto, nonchè lo stato di crisi in Emilia Romagna.

27-30/8/2022 –  In Emilia-Romagna, nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini: forti piogge con cumulate superiori ai 30 millimetri in poche ore provocarono danni ed allagamenti.

15-16/9/2022  Alluvione delle Marche: 13 vittime, 150 sfollati, 2 miliardi di danni.

25/9-1/10/2022 –  Nubifragi in Sicilia con cumulate di pioggia superiori a mm. 100  in 24 ore tra le province di Ragusa, Trapani, Palermo, Agrigento: allagamenti e danni.

9-13/10/2022 –  Alluvione nella Sicilia Occidentale: esondati fiumi, allagamenti in diversi comuni, frane e danni per milioni di euro ad infrastrutture ed a privati.

21-22/11/2022 – Ciclone Poppea: in Campania e principalmente nei comuni irpini e cilentani, cumulate di pioggia superiori a mm.100  in 24 ore. Fiumi di fango in diversi comuni.

26/11/2022 – Alluvione ad Ischia: cumulate pluviali di mm. 170  nella mattinata (mm.126  in 6 ore). Nella frana di Casa Micciola hanno perso la vita 12 persone, 5 sono stati i feriti, 450 gli sfollati, 40 le case danneggiate.

26/11-4/12 – Alluvione in Sicilia e Calabria, nelle province di Crotone, Catanzaro, Cosenza: allagamenti, esondazioni, frane e danneggiamenti ad infrastrutture, abitazioni, attività commerciali. A Roccabernarda mm. 104  di pioggia in 2 ore; in provincia di Messina (il 3/12) le cumulate hanno sfiorato i 300 millimetri.

19/1/2023 – Campania, “bombe d’acqua” sulle province di Caserta, Benevento e Salerno con cumulate superiori ai mm. 100 in 24 ore. In Molise e nel Casertano esondato il fiume Volturno; danni alle colture ed allagamenti.

8-10/2/2023 – Uragano Medicane sulla Sicilia: mm. 309 di pioggia in 48 ore a Siracusa (mm. 224 in 24 ore); mm. 270 sulla provincia di Ragusa; esondazioni, frane, allagamenti e danni. Proclamato lo stato di crisi.

2-17/5/2023 Alluvioni in Emilia-Romagna, Nord Toscana, Nord Marche: 14 morti

20/5/2023 – Nubifragi sulle province di Catania (a Paternò mm. 210  di pioggia in 24 ore) e di Nuoro (mm. 210 tra il 20 ed il 21 Maggio a Dorgali).

“Oltre all’incommensurabile tributo in vite umane – dichiara in conclusione Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – vanno considerati i miliardi di danni, di cui mediamente solo il 10% viene realmente ristorato ai cittadini; intervenire in prevenzione costerebbe 5 volte meno. Non solo: l’insicurezza idrogeologica è un freno allo sviluppo e l’alluvione è l’evenienza naturale, che permane più a lungo nella memoria collettiva di una comunità, condizionandone la vita per anni. Mettiamo a disposizione del Paese ed a chi lo rappresenta la nostra esperienza e centinaia di progetti cantierabili, il piano Invasi che hanno presentato ANBI ed Coldiretti ne costituisce la testimonianza più concreta.” 

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Cultura e Spettacoli

Premio letterario Internazionale Città di Cattolica: diploma d’onore per Antonello Iovane

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Lo scrittore lametino si è distinto nella categoria romanzi editi con il suo primo romanzo “È giunta l’ora”
 
 
“La giuria del Premio letterario Internazionale Città di Cattolica, al termine delle valutazioni dei libri in concorso, ha deliberato di assegnare ad Antonello Iovane un Diploma D’onore per il romanzo È giunta l’ora. Tale decisione è scaturita dal fatto che il manoscritto, superate le durissime selezioni, è stato considerato un’opera letteraria di sicuro rilievo”
 
Sono queste le parole con le quali il dott. Roberto Sarra, presidente del Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica, ha conferito il Diploma D’onore allo scrittore lametino Antonello Iovane nell’ambito della XV edizione del Pegasus Literary Awards. È giunta l’ora, edito dalla casa editrice Echos Edizioni, si è fatto notare dalla giuria in mezzo a ottocentocinquanta libri editi provenienti dall’Italia e da vari paesi europei, duemila autori, tra cui grandi firme del romanzo italiano, nell’ambito di un concorso considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti letterari italiani.
 
È giunta l’ora è il primo romanzo scritto da Iovane, un giallo ambientato a New York dove il giovane Marty scoprirà che non bisogna fermarsi alle apparenze, perché ogni esistenza e luogo celano segreti e misteri tutti da scoprire.
 
“Ringrazio la casa editrice che ha creduto in me e i membri della giuria per aver apprezzato il mio libro.” Un emozionato Antonello Iovane dedica, poi, il premio ricevuto ai suoi genitori, recentemente scomparsi.
 
 
 
 
 
 
 



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