CIVITAVECCHIA: CADE LA GIUNTA TIDEI

Redazione

Civitavecchia (RM) – Cade la giunta Tidei a Civitavecchia. Il Sindaco, aveva già diramato una nota nella quale annunciava le proprie dimissioni. Decisiva, sicuramente, la decisione di entrare in Acea Ato 2  che ha trovato la delegazione di Sinistra Ecologia e Libertà contraria.  "Ho deciso – ha dichiarato l’ex sindaco nella nota – di rassegnare le mie dimissioni in quanto impossibilitato ormai ad assumere importanti provvedimenti a favore della città e del suo sviluppo. Sono stanco dei continui mercanteggiamenti e delle tensioni anche spesso strumentali che ogni giorno alimentano un clima diventato ormai insopportabile. I responsabili dovranno farsi carico sino in fondo delle gravi conseguenze che peseranno irrimediabilmente sulla citta', sui lavoratori e sullo sviluppo futuro".   Pietro Tidei, che era gia' stato Sindaco di Civitavecchia per due mandati tra il 1994 e il 2001, ha ricoperto anche il ruolo di parlamentare dei Ds e del Pd.
 

Santori: “Chiuso un capitolo disastroso”
“Con la caduta del sindaco Tidei, dopo solo un anno e mezzo, si chiude un capitolo disastroso per Civitavecchia e questo lo dobbiamo soprattutto agli atti di coerenza e capacità di chi da sempre si è opposto a questo modo di amministrare caratterizzato da incapacità e non curanza nei confronti della cittadinanza e dei grandi progetti cui in prospettiva è chiamata questa città”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, commentando le dovute dimissioni del sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei.  “Il percorso di Tidei è stato rocambolesco, fatto di giochetti che poco hanno a che vedere con la cittadinanza, ribaltonismi e incompetenze. Era la sua terza volta da sindaco già due volte parlamentare l’epilogo dei vecchi volti della politica era prevedibile, fortunatamente meglio tardi che mai. Ora auspichiamo un nuovo capitolo per Civitavecchia, senza cialtroni della politica e con un modo differente di amministrare. Si torni al voto per ridare serietà alla politica cittadina”, conclude Santori.
 




VITERBO, PROGETTO CIVITER: IL PRIMO CITTADINO HA INCONTRATO I SINDACI DI RIETI, TERNI E CIVITAVECCHIA

Redazione

Viterbo – Il primo cittadino Leonardo Michelini ha incontrato ieri pomeriggio a Palazzo dei Priori i colleghi sindaci di Civitavecchia, Rieti e Terni, Pietro Tidei, Simone Petrangeli e Leopoldo Di Girolamo.

Motivo dell'incontro l'ambizioso progetto che sta prendendo forma e che vedrà protagoniste le quattro città.

"Si tratta di un progetto – ha spiegato il sindaco di Viterbo Michelini – che vedrà protagoniste quattro città medie, dell'Italia di mezzo.

Città medie, non piccoli comuni, né grandi metropoli. Saremo noi sindaci, rappresentanti di prossimità, deputati al coordinamento di tutte le iniziative che nasceranno sul territorio.

Un'alleanza questa tra le aree interne del nostro Paese e un legame che unisce quattro città dell'Italia di mezzo. Alla base di Civiter, c'è l'attuazione di politiche di sviluppo territoriale, ma anche il sostegno agli interventi infrastrutturali, indispensabili per i nostri territori.

Tra questi rientra il completamento della trasversale, arteria strategica che unisce le città con i nodi produttivi e di scambio.

Il progetto, di ampio respiro – prosegue il sindaco Michelini – vede in campo Viterbo con le sue principali risorse: la cultura, l'agricoltura e non ultima l'Università; Civitavecchia con il porto, Terni con il comparto industriale e Rieti con le risorse ambientali e gli eventi sportivi.

È nostra intenzione entrare quanto prima nella fase operativa del progetto, lavorare quindi per dare vita a un modello unitario di sviluppo, frutto delle diverse progettualità delle quattro città di mezzo.

Questo protagonismo che parte dai sindaci – ha concluso il sindaco di Viterbo – è un metodo innovativo per lavorare concretamente allo sviluppo del territorio con una progettualità d'insieme, necessaria per congiungere e assemblare intenti e obiettivi diversi e diffusi, che guardano non solo ai territori provinciali ma anche quelli di differenti regioni".

In linea con il sindaco di Viterbo Michelini anche il primo cittadino di Terni Di Girolamo.

"L'incontro di ieri testimonia le capacità progettuali delle città medie che si collocano a nord dell'area metropolitana romana.

Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti hanno sperimentato e stanno sperimentando forme di collaborazione per uno sviluppo integrato dei loro territori. E lo fanno in sintonia con le indicazioni della programmazione europea per il prossimo periodo 2014-2020, indicazioni che sostengono progetti "dal basso" che integrino diverse realtà urbane, puntando sulle risorse locali, con piena assunzione di responsabilità gestionali e in collaborazione con i governi regionali e con quello nazionale.

Un esempio di protagonismo delle città medie dell'Italia di mezzo".

Dello stesso avviso anche il sindaco di Rieti Petrangeli.

"Civiter, l'Italia di mezzo è un progetto strategico e di grande importanza per tutti noi. Dobbiamo metterci al lavoro per realizzare subito iniziative congiunte per dare corpo e anima all'idea di unire territori limitrofi e costruire un'asse per lo sviluppo integrato delle nostre città.

Questa occasione, per Rieti, Terni, Viterbo e Civitavecchia, è un momento importante anche per fare rete e favorire la cooperazione tra comunità e amministrazioni. Dalla crisi si esce insieme o non si esce".

Del completamento della trasversale ha parlato anche il sindaco di Civitavecchia Tidei, che a conclusione dell'incontro ha evidenziato:

"Civitavecchia è già il porto di Roma, ed il più grande scalo per le crociere del Mediterraneo. Con questa iniziativa si candida a diventare anche il porto dell’Italia di Mezzo, dando nuovo slancio ai traffici merci e container.

Per questo assume valore strategico il completamento della Civitavecchia-Orte che sarà l’asse portante per lo sviluppo dell’intero progetto, darà concrete prospettive di sviluppo allo scalo e offrirà a Vietrbo, Terni e Rieti lo sbocco sul mare di cui si è sempre parlato e che non hanno mai avuto".

Nei prossimi giorni si terrà un nuovo incontro a Palazzo dei Priori con i tecnici delle quattro città promotrici del progetto CIVITER, a breve anche un incontro con i presidenti delle due regioni e con il ministro Lupi per cercare di accelerare l'iter per il completamento della trasversale Orte – Civitavecchia.

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CIVITAVECCHIA, PALAZZINA IN FIAMME:SALVATE NUMEROSE VITE

 Redazione

Civitavecchia – Questa notte, intorno all’1,30 è stato segnalato un incendio di vaste proporzioni che aveva interessato un’intera palazzina in via Benedetto Medici.
All’arrivo degli agenti del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal Dr. Giovanni Lucchesi l’intero stabile, composto da 8 appartamenti su 5 livelli, si presentava completamente avvolto da una fitta coltre di fumo che aveva saturato la quasi totalità degli ambienti, mentre i VV.FF., con un’autobotte ed un’autoscala, erano intenti a domare le fiamme che si erano sprigionate da un’abitazione del 4° piano.
I poliziotti hanno quindi fatto irruzione nella palazzina per soccorrere i numerosi inquilini che erano rimasti imprigionati nella proprie abitazioni e, affacciati ai balconi, chiedevano disperatamente aiuto.
Per evacuare l’intero stabile gli agenti hanno perlustrato i vari appartamenti e, giunti al terzo piano, hanno udito il pianto disperato di due bambini provenire da un’abitazione.
Una volta entrati all’interno, si sono trovati davanti ad una intera famiglia, madre padre e due bambini, immobilizzati dalla paura.
I poliziotti hanno avvolto i bimbi con alcune coperte, prendendoli in braccio per poi condurli in strada, con non poca difficoltà visto che la rampa delle scale si presentava con la pavimentazione particolarmente viscida per la presenza di acqua utilizzata per lo spegnimento del rogo.
Una volta usciti dalla palazzina, i quattro sono stati affidati ai sanitari del “118”, nel frattempo giunti sul posto.
Poiché mancavano all’appello altri inquilini, gli agenti, coadiuvati dal caposquadra dei VV.FF., si sono addentrati nuovamente nella palazzina, constatando che quattro donne erano rimaste imprigionate nei rispettivi appartamenti posti al 4° e 5° piano e si erano rifugiate atterrite sul balcone.
Una volta raggiunte le malcapitate sono state tratte in salvo e successivamente condotte al Pronto Soccorso dove sono state curate per intossicazione da fumo.
Le cause che hanno generato l’incendio, in attesa di controlli più accurati, secondo i tecnici dei Vigili del Fuoco, sarebbero da ricondursi ad un corto circuito scaturito dal cattivo funzionamento di un elettrodomestico installato in un appartamento del 4° piano.
Alle prime luci dell’alba, a seguito di verifica tecnica che ha escluso danni strutturali all’edificio, è stato consentito agli inquilini dei primi tre piani di fare rientro nelle rispettive abitazioni, mentre sia l’appartamento del 4° piano, dove si era sviluppato l’incendio, che l’intero 5° piano, sono stati al momento dichiarati inagibili.

 
 




CIVITAVECCHIA: SEQUESTRATO CENTRO MASSAGGI A LUCI ROSSE

Redazione

Civitavecchia (RM) – Ieri, nel primo pomeriggio, la squadra informativa del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal Dott. Giovanni Lucchesi, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia, ha proceduto alla chiusura ed al sequestro preventivo di un Centro benessere, mentre il titolare è stato denunciato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

L’indagine, durata alcuni mesi, è stata avviata in seguito alle proteste dei cittadini che hanno segnalato una possibile attività di prostituzione all’interno dell’esercizio commerciale.

In proposito, nel mese di marzo, gli agenti hanno proceduto preliminarmente ad un controllo di Polizia Amministrativa finalizzato alla verifica delle previste autorizzazioni in materia. In quell’occasione è emerso che proprio il figlio del titolare, che svolgeva un compito attivo nella gestione dell’attività, solo pochi mesi prima era stato segnalato dalla Squadra Mobile della Questura di La Spezia per reati inerenti la prostituzione, a seguito di una vasta operazione che ha portato alla chiusura di un analogo centro massaggi orientali e alla denuncia di 10 persone coinvolte a vario titolo nella vicenda.

Nel corso delle indagini sono state acquisite testimonianze e denunce sull’attività di sfruttamento e induzione, in seguito comprovate dalle dichiarazioni di alcuni clienti abituali che, durante mirati servizi di appostamento, sono stati fermati all’uscita dal centro. Gli avventori hanno fornito una dettagliata descrizione su quanto avveniva all’interno, precisando che non si rivolgevano alle massaggiatrici solo per risolvere problemi muscolari.

Infatti, secondo i testimoni, le ragazze che operavano all’interno, dopo un primo approccio più “professionale” proponevano, di loro iniziativa, una maggiorazione del costo pattuito in cambio di altro tipo di prestazioni.

A conclusione dell’attività investigativa sono state rimesse al vaglio dell’Autorità Giudiziaria le posizioni di altre persone emerse durante le indagini e che potrebbero avere avuto un ruolo attivo nel reclutamento e nello sfruttamento delle giovani.

 




CIVITAVECCHIA: "STUPEFACENTI IN BIKINI"

Redazione

Civitavecchia (RM) – Sono stati arrestati in nottata dagli agenti di una volante del Commissariato di Civitavecchia, che li hanno sorpresi in flagranza mentre spacciavano la loro roba.

I poliziotti, prima di intraprendere il servizio, hanno notato dei movimenti sospetti da parte di due cittadini extracomunitari nei pressi di un bar di Via Thaon De Revel, ed hanno deciso di verificare quanto stesse accadendo, appostandosi con discrezione nelle vicinanze.

Poco dopo, sopraggiungevano altri due individui che, una volta avvicinatisi ai soggetti messi sotto osservazione, si scambiavano qualcosa e subito dopo si allontanavano.

A questo punto gli agenti hanno deciso di intervenire.

Fermati e perquisiti addosso ad uno di questi, è stata rinvenuta una dose di sostanza risultata essere “canapa indiana” che, come candidamente dichiarato dai due, era stata acquistata poco prima da due giovani di colore incontrati al “Pirgo”.

Alla luce di quanto rinvenuto e delle testimonianze acquisite, i presunti spacciatori, nel frattempo tenuti d’occhio da un terzo agente, sono stati raggiunti e, prima del controllo, uno di questi ha tentato invano di disfarsi di un pacchetto di sigarette gettandolo in terra.

L’oggetto, immediatamente raccolto dai poliziotti che ne verificavano il contenuto risultato essere una dose preconfezionata di stupefacente dello stesso tipo di quella rinvenuta indosso all’acquirente ecuadoregno.

A seguito della perquisizione effettuata nei confronti dei due, risultati uno di origini nigeriane, l’altro del Ciad, i poliziotti hanno sequestrato anche la somma di 60,00 euro, provento della cessione dello stupefacente.

Accompagnati nel vicino Commissariato, i due sono stati identificati per I.E., 28enne originario del Ciad ed il nigeriano O.A., di anni 32, e tratti in arresto per rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso




CIVITAVECCHIA, INSTALLAZIONE ANTENNA PER CELLULARI: INSORGONO I RESIDENTI

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Redazione


Civitavecchia (RM) –  – L’associazione cittadina “Il Popolo della Città” prosegue nel suo impegno sociale e sostiene la protesta dei residenti di via La Marmora, i quali hanno visto spuntare da un giorno all’altro un’antenna per la telefonia mobile a pochi metri dalle loro abitazioni. In molti Comuni d’Italia i cittadini hanno affrontato il problema con determinazione e attraverso proteste e manifestazioni continue sono riusciti a bloccare l’istallazione di antenne. Ora i residenti di via La Marmora si trovano di fronte allo stessa questione, che a Civitavecchia sembra nessuno voglia veramente risolvere e tanto meno regolamentare.


“Noi sosteniamo da sempre che le antenne non vanno collocate in prossimità di abitazioni, scuole, parchi e grandi centri di aggregazione – afferma Carlo Stabile, Vice Presidente dell’associazione Il Popolo della Città – perché dannose alla salute dei cittadini”.


“E' impensabile – sottolinea l’associazione – che si possa autorizzare l’istallazione di qualcosa che ha un impatto così forte sui cittadini ed è altrettanto pericoloso per il territorio. Visto però che a Civitavecchia tutto ciò continua ad accadere c’è bisogno di supportare e difendere il diritto alla salute dei cittadini. Il nostro intervento risponde a una richiesta di sostegno che abbiamo ricevuto dagli stessi residenti i quali, senza essere interpellati, si trovano a dover subire l’ennesimo abuso”.


Per queste ragioni Il Popolo della Città sostiene con convinzione la protesta e dichiara sin da subito la disponibilità a dialogare e a collaborare con chiunque abbia a cuore la vicenda e soprattutto la tutela della salute e del territorio.








CIVITAVECCHIA: IN MANETTE 30ENNE DI ORIGINI SICILIANE CHE DEVE SCONTARE 3 ANNI PER RAPINA

Redazione

Civitavecchia (RM) – E’ stato bloccato dai poliziotti appena sbarcato a Civitavecchia. L’uomo – 30enne di origine siciliane – proveniente da Olbia, è stato fermato e arrestato.

A suo carico infatti vi era un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa lo scorso mese di luglio 2013 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania; il ricercato deve scontare una condanna a 3 anni e 2 mesi di reclusione per una rapina.

Ieri mattina, gli agenti del Commissariato di Civitavecchia – diretto dal dr. Giovanni Lucchesi – appreso la notizia che l’uomo era a bordo di una Motonave proveniente da Olbia, hanno predisposto un servizio di appostamento.

Gli investigatori del Commissariato, in collaborazione con l’Ufficio di Polizia di Frontiera marittima – coordinato dalla dr.ssa Lorenza Ripamonti – al termine del controllo hanno individuato l’uomo tra i passeggeri.

T.D., queste le sue iniziali, è stato fermato; dopo ulteriori accertamenti è stato poi condotto presso la Casa Circondariale Nuovo Carcere Aurelia e messo a disposizione della Procura della competente Autorità Giudiziaria.

 




CIVITAVECCHIA: DETENUTO ITALIANO MUORE. CAUSE DA ACCERTARE

Redazione

Civitavecchia (RM) – Sarà l’autopsia ad accertare le cause della morte di un detenuto di 42 anni, morto nella sua cella del carcere di via Aurelia di Civitavecchia. La notizia di questo nuovo decesso registrato nelle carceri del Lazio, il 14mo dall’inizio del 2013, è stata resa nota dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.

Il decesso risale allo scorso martedì. Della vittima, un detenuto italiano di 42 anni, non sono state rese note le generalità.

A quanto appreso dai collaboratori del Garante che operano quotidianamente nei due istituti di pena di Civitavecchia, la vittima era in attesa di primo giudizio ma, in passato, era già stato in carcere per altre circostanze. Tossicodipendente conclamato, era stato preso in cura dal SERT.

Dallo scorso mese di gennaio ad oggi i decessi registrati nelle carceri del Lazio sono stati 14: cinque suicidi, tre per malattia e cinque per cause da accertare. Al computo va aggiunta anche una donna che lavorava come infermiera a Rebibbia.

«Dalle prime informazioni assunte – ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – quello di Civitavecchia non dovrebbe essere classificato come suicidio. Al di là delle circostanze che hanno portato alla morte di quest’uomo resta, tuttavia, da affrontare il nodo dei detenuti tossicodipendenti in carcere che rappresentano oltre il 25% dei reclusi in tutta Italia. La tossicodipendenza è una malattia, non un reato e chi vi è affetto non dovrebbe stare in un carcere ma in una comunità terapeutica di recupero, soprattutto se è accusato di reati minori. Il problema è che non è in grado di offrire alcun conforto medico e terapeutico per i tossicodipendenti, per i più deboli e per quanti sono affetti da problematiche di carattere psichiatrico. Il sovraffollamento, la ristrettezze economiche, i vuoti di organico sono tutti fattori che costringono a guardare ai grandi numeri e non alle persone, ai loro problemi ed alle loro debolezze».

 




CIVITAVECCHIA: VIOLENTA LITE SEDATA DALLA POLIZIA

Redazione

Civitavecchia (RM) – E’ stato un episodio originato da una “problematica” situazione familiare, quella che ha reso necessario l’intervento della Polizia.

E’ di ieri pomeriggio infatti una segnalazione giunta al “113” di una violenta lite tra 2 uomini in via San Gordiano, a Civitavecchia.

All’arrivo degli agenti del Commissariato, uno dei due contendenti si era chiuso dentro casa mentre l’altro ha cominciato ad inveire contro di loro.

Cercando di giustificare e “motivare” il suo comportamento con la volontà di voler riportare a casa sua figlia 20enne.

I poliziotti, ricostruendo l’intera vicenda, hanno accertato la reale situazione.

La figlia dell’uomo infatti viveva in quella casa con il suo compagno, sua figlia neonata e il suocero; decisione presa con il benestare dei servizi sociali vista la non facile condizione.

L.M., queste le iniziali del 50enne, non accettando la situazione venutasi a creare, aveva dapprima aggredito il consuocero, per poi con violenza accanirsi contro il cancello dell’abitazione nel tentativo di far irruzione all’interno.

Bloccato e accompagnato, con non poca difficoltà, negli uffici del Commissariato – diretto dal dr. Giovanni Lucchesi – l’uomo è stato arrestato per i reati di lesioni e danneggiamento oltre che per resistenza, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
 




CIVITAVECCHIA, POLIZIA IN AZIONE: SEQUESTRA E MINACCIA CON PISTOLA E COLTELLO I VICINI DI CASA

Redazione

Civitavecchia (RM) – Sequestro di persona e porto abusivo di armi. Questi i reati commessi da un 40enne civitavecchiese P.S., arrestato la notte scorsa da una pattuglia del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal Dr. Giovanni Lucchesi.

L’uomo, armato di pistola, appurato poi essere ad aria compressa, ha minacciato una coppia, vicini di casa, tenendoli in ostaggio.

L’odissea della coppia, che è andata ad abitare nello stabile da poco tempo,  è iniziata verso le 22.00, quando l’uomo, sentendo delle urla provenire  dalle scale,  si è affacciato per capire cosa stesse succedendo.

Ha così notato che l’inquilino del piano sottostante, ancora a lui sconosciuto, stava litigando animosamente con due persone che nel frattempo si erano allontanate.

Quando si è avvicinato all’uomo per capire cosa stesse succedendo,  il P.S., tornato alla calma, ha approfittato del momento per presentarsi all’altro invitandolo nel suo appartamento per prendere un caffè  e far conoscere così anche le rispettive consorti.

Poco dopo P.S., ricevuta una telefonata,  ha chiesto al nuovo vicino di accompagnarlo per una commissione, lasciando le mogli a conversare tra di loro.

Accettato l’invito, i due sono usciti dall’appartamento per recarsi in centro città dove il P.S. si è incontrato con una persona mentre il vicino di casa lo ha atteso sullo scooter.

Ritornati a casa, l’uomo che l’aveva accompagnato e al quale non era piaciuta la situazione in cui si era trovato, ha chiesto alla moglie di tornare nel loro appartamento.

Quando però si è diretto alla porta, ha trovato il proprietario di casa, che, dopo avergli puntato prima la pistola alla testa e poi un coltello alla gola,  l’ha minacciato impedendogli di uscire dall’appartamento.

Dopo più di mezz’ora, P.S., convinto dalla propria moglie, ha lasciato andare la coppia. I due malcapitati hanno così telefonato al 113 raccontando l’accaduto.

Prontamente la volante del Commissariato si è portato all’indirizzo dell’uomo, dove ha trovato la porta dell’appartamento del P.S. socchiusa, ma all’interno non c’era nessuno.

Sono iniziate così le ricerche dell’uomo, rintracciato poco dopo seduto in un bar.

Immediatamente i poliziotti gli hanno intimato di alzare le mani e hanno notato che aveva ancora la pistola alla cinta dei pantaloni.

Gli agenti, dopo aver bloccato l’uomo, sono riusciti a recuperare la pistola.

 

 

 

 

Tornati nell’appartamento hanno sequestrato anche il coltello, utilizzato per minacciare  la coppia e trovato conficcato nel tavolo della cucina.

All’interno di un piatto i poliziotti hanno trovato anche alcuni residui di cocaina.

E sempre gli uomini del Commissariato di Civitavecchia, nel corso dei servizi di prevenzione dei reati e controllo del territorio hanno arrestato una giovane rumena di 21 anni residente a Perugia che, dopo aver avvicinato e raggirato un pensionato civitavecchiese, adescato in un bar del centro, approfittando della sua giovane età e dalla sua avvenenza ha convinto l’uomo a portarla presso la sua abitazione.

Subito dopo l’uomo, mentre riaccompagnava la giovane al luogo dove si erano incontrati,  si è accorto che gli era sparita  la collana in oro e la medaglia con sopra inciso il proprio nome, che portava al collo.

L’anziano, già per strada con la ragazza, si è insospettito dall’improvvisa fretta mostrata dalla giovane e quando l’ha accusata del furto lei ha negato ogni accusa.

E’ iniziata così una discussione che ha provocato l’intervento dei poliziotti.

Quando sono arrivati, gli agenti hanno accompagnato le due persone in ufficio e durante la perquisizione, la collana della vittima è stata ritrovata occultata nella biancheria intima indossata dalla ragazza.

Gli inquirenti stanno ora indagando per accertare eventuali responsabilità della giovane nel compimento di altri furti commessi qualche giorno fa, con le stesse modalità e sempre ai danni di uomini soli e anziani.

 

 




CIVITAVECCHIA: TUTTO PRONTO PER IL TORNEO BEACH WATERPOLO

Redazione

Civitavecchia (RM) – Per i civitavecchiesi si sa, il mare è una propria vocazione. Ed è proprio da questa convinzione che nasce l’idea del primo torneo di Beach Waterpolo “Città d’incanto e pallanuoto” , presentato in conferenza stampa stamani presso l’aula Cutuli del Comune, che si terrà dal 20 al 24 agosto a Piazza Betlemme.

“Questo evento  – sono le parole dell’organizzatore Gaudenzio Parenti –  ha la particolarità di essere il primo torneo in notturna per Civitavecchia ed il secondo di Italia. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione del Pincio che, oltre a patrocinare l’iniziativa, ha spesato il montaggio delle torri di illuminazione alte ben 10 metri. Un sentito ringraziamento va anche ai partner come la SNC , il Nucleo Sommozzatori Santa Marinella, la Marinella Nuoto S.S.D. e lo stabilimento il Sand che hanno messo a disposizione le loro professionalità per la buona riuscita della manifestazione.

Il torneo – conclude Parenti – ha la mission di ricordare le origini della pallanuoto, nata tra le acque marine, e si svilupperà in due gironi dove 8 squadre – arbitrate da Giovanni Taormina del GUG – si giocheranno la vittoria. Al termine, in pieno spirito sportivo, tutti insieme festeggeremo al Sand, allietati dagli Audiomagazine”.

Presente anche l’allenatore della SNC, Marco Pagliarini, il quale ha accolto con grande interesse la manifestazione “che punta a far vivere la Città anche dopo Ferragosto” , auspicando che essa diventi “un esempio per fare altri tornei nel week end, magari anche lungo la Costa ”.

Un’iniziativa che unisce lo sport al sociale, in quanto nel corso del torneo saranno raccolti i fondi per l’A.D.A.M.O. che, come spiegato in conferenza stampa dalla vicepresidente Laura Pennesi “utilizzerà il ricavato per portare avanti le attività storiche dell’Associazione, come il trasporto per le cure chemioterapiche o radioterapiche dei malati oncologici”. A tal proposito è intervenuto anche l’assessore ai diritti sociali, Enrico Leopardo, il quale ha affermato che il Comune sta lavorando proprio ad un protocollo d’intesa con questa Onlus.

Presenti anche il delegato allo sport Ivano Iacomelli ed il delegato all’impiantistica Patrizio Scilipoti i quali hanno sottolineato che “Lo sport è la chiave del cambiamento” e quanto questa Amministrazione abbia lavorato per valorizzare tutto lo sport cittadino a 360°, con la volontà di non privilegiare nessuna disciplina.

Altrettanto importante è stata la dichiarazione del vicesindaco Enrico Luciani, il quale ha evidenziato “il valore che questo Primo Torneo ha per la nostra Città” paragonandolo ad “una piccolo tassello che nel complesso crea un meraviglioso mosaico”.

Secondo Luciani Civitavecchia ha bisogno “oggi più che mai” di vivere un rapporto diverso con il mare e lancia la possibilità di dar vita ad un grande Expò, il cui obiettivo primario “deve essere quello rilanciare tutte le attività come ad esempio la pesca in apnea,  con la canna, le immersioni ricreative con il gruppo ARA così da valorizzazione le nostre origini e far riscoprire, magari ai più giovani, le meravigliose tradizioni della nostra Città”.