MARINO, CASO BACCO JAZZ FESTIVAL. ONORATI: "PAGHINO DI TASCA PROPRIA IL SINDACO O L'ASSESSORE"

Redazione

Marino (RM) – In piena estate del 2011 si svolse a Marino, nella parte del bosco prospiciente la via dei Laghi una gran bella manifestazione dal titolo “Bacco Jazz Festival” dedicata soprattutto ai giovani e agli amanti della musica jazz. L’idea di mettere insieme l’ambiente naturale con la cultura , la gastronomia con la musica per offrirli a chi era rimasto nei Castelli Romani, anziché andare al mare, era stata di Ivan Galea, un musicista ottimo organizzatore di eventi. E l’evento era riuscito particolarmente bene. Soddisfatta anche l’amministrazione comunale di Marino, guidata dal sindaco Adriano Palozzi, che però pensò bene di non onorare più l’impegno preso con tanto di lettera scritta che assicurava il sostegno economico di qualche migliaio di euro.

Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano. Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento. 

Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: “Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.

Alcuni amministratori pubblici, privi di idee e di iniziativa, a volte si avvalgono del lavoro di volontari o di operatori professionali per trarne un ritorno di immagine attraverso i loro organi di propaganda, ma poi furbescamente si sottraggono alle promesse fatte.

 

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LATINA, NOMINATO IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PRESSO IL COMUNE

Redazione

Latina – Il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha recentemente nominato, agli effetti della legge 190/2012, il Segretario Generale Avv. Pasquale Russo quale responsabile della prevenzione della corruzione del Comune.

Il responsabile dovrà provvedere alla efficace attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione, di cui il Comune deve dotarsi, e della sua idoneità, nonché a proporre la modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni, ovvero quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’amministrazione.

Dovrà verificare, d’intesa con il dirigente competente, dell’effettiva rotazione negli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione e dovrà individuare il personale da inserire nei programmi di formazione.

La legge 190/2012 avente ad oggetto “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” è stata emanata in attuazione dell’articolo 6 della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 31 ottobre 2003. Tale legge prevede che, oltre all’Autorità Nazionale Anticorruzione, sia previsto anche un responsabile della prevenzione della corruzione per ogni amministrazione pubblica, sia centrale che territoriale che, di norma, negli enti locali, è individuato nel segretario.

[ LEGGE ANTICORRUZIONE – 192/2012 ]




QUELLO CHE SI DOVREBBE SAPERE PRIMA DI VOTARE, MA CHE NON DICONO PER PURA CODARDIA

Ninnj Di Stefano Busà

Quello che sta accadendo nel mondo e soprattutto nella UE è qualcosa di  scandaloso, vergognoso e immorale, ma soprattutto si fa a discapito del cittadino ignaro e incosciente di ciò che i governanti perpetrano a loro danno.

Ecco che cosa si sono inventati, detto in massima sintesi: le banche europee sono al collasso, tutte; Ma soprattutto quelle di Grecia e Portogallo, che però essendo indiziate e segnalate per cattivo funzionamento e fallimento, sono diventate fondamentali per organizzare un giro di fatture contabili da accreditare al sistema bancario europeo;

Si comportano nel seguente modo: la BCE presta 10-20 miliardi alla Grecia all’interesse ufficiale dell’1%, sostenendo che così si riprende e si rimette in piedi una nuova crescita. Il governo si prende la sua bella tangente e ringrazia; il giorno dopo fa un bonifico e usa quei soldi per pagare gli interessi alle banche private europee che si è calcolato in un originale 9% al quale va aggiunto il successivo 12% per il ritardo e poi aumentato di altri interessi per via di un meccanismo matematico-finanziario che si chiama anatocismo che significa il calcolo del debito di interesse sull’interesse “non pagato” in modo tale da raggiungere una cifra vertiginosa perchè gli interessi si sommano in progressione chilometrica e verticale.

In tal modo, le banche europee possono mostrare bilanci in profitto relativi a soldi che non hanno avuto dalla BCE e che nvece vengono iscritte in bilancio come se fossero guadagni di esercizio e di servizio.

La BCE applaude e dice: voi banche siete solidissime, allora vi presto dei soldi perché avete i conti a posto.

Se la Grecia e il Portogallo dichiarano di non pagare più, le banche europee di ogni singolo paese sono costrette a vedersela con i propri debiti veri, quelli non immessi e non conteggiati in bilancio.

Quindi loro (compresi noi italiani) devono a tutti i costi mantenere in vita il sistema bancario greco-portoghese, per evitare che falliscano MPS, Unicredit, Societa¨ General, Dredsner Bank, Santander, ecc. ecc

E la Grecia e il Portogallo affondano senza nessuna speranza di potersi riprendere mai. Le persone, le esistenze degli esseri umani coinvolti in questo “giochetto di prestigio” non contano, non vengono prese in considerazione, vengono calpestati e revocati i loro diritti alla vita. Tutti gli stati membri le avranno sulla loro coscienza: un paese che affonda è un genocidio, è inutile girarci intorno. Inoltre anche l’Italia come nazione e come stato, sta in bilico, non è salda, intanto che affonda si porta dietro, affamandoli, e distruggendoli due paesi, con l’unico obiettivo di nascondere i nostri debiti, pensando di poterla far franca, senza capire che si tratta soltanto di questione di tempo. Tutti i nodi vengono al pettine – prima o poi –  Il che, oltre a essere criminale è immorale.

Siamo ad un punto di valanga, da precipizio e di rischio infiniti. Cerchiamo di nascondere le sporcizie sotto il tappeto per evitare guai, ma andremo a finire in un baratro senza via di uscita. Solo l’uscita da questi ingranaggi tendenziosi, macabri e rovinosi potrà ormai salvarci, lo vado dicendo da un po’ e ormai lo dicono anche altri personaggi importanti della politica, i quali  hanno capito la gravità di andare avanti con questi “mezzucci” .

Forse in un rigurgito di coscienza, in uno scatto di dignità e di amore cristiano, comprendono la gravità e la rovina di intere generazioni, lo fanno ancora timidamente, quasi in sordina: dicono e non dicono, timidamente, come se vedessero un film dell’orrore, ma lo fanno per pochi attimi, poi tacciono soggiogati dal vantaggio, dall’egoismo, dall’utile, dall’ambiguità, dalla strafottenza e dall’incapacità di essere uomini-liberi. o forse semplicemente: Uomini.

 




BRACCIANO, DISCARICA CUPINORO: DIVIETO DI ACCESSO AI TECNICI, VIA LIBERA SOLO AI CONSIGLIERI

Redazione

Bracciano (RM) – "Il movimento politico Bracciano Bene Comune ha  più volte stigmatizzato l’atteggiamento di totale chiusura alla richiesta dei cittadini di partecipazione e trasparenza, dell’attuale maggioranza che governa la città di Bracciano, e lo ha fatto sempre nella sede che ritiene più opportuna: il Consiglio Comunale. – Dichiara in una nota Elena Carone del movimento politico Bracciano Bene Comune – Ma ciò che sta accadendo – prosegue la nota – merita di essere condiviso e portato a conoscenza di un pubblico più vasto di quello che normalmente frequenta le sedute dei Consigli Comunali.
Ecco i fatti:
Il 7 Dicembre 2013,  ho protocollato, presso gli uffici della B.A., una semplice e regolare richiesta di autorizzazione ad effettuare, insieme a due tecnici di mia fiducia, una visita presso la discarica di Cupinoro. Ho atteso una risposta fino al 4 Gennaio, quando perplessa per il protrarsi dei tempi, la ho sollecitata telefonicamente.
Il 7 Gennaio, il Direttore Generale mi comunicava che l’accesso in discarica era consentito a me, in qualità di consigliera, ma non avrei potuto essere supportata dai miei tecnici che, al contrario, non potevano essere autorizzati.
Ho subito ricontattato telefonicamente il D.G. chiedendo spiegazioni  su tale decisione e, dopo un approfondito confronto, lo stesso mi ha consigliato di inviargli una mail indicando le generalità dei due tecnici in questione.
Ho immediatamente eseguito quanto mi era stato chiesto e ho aspettato diversi giorni prima di risollecitare una risposta che ho ricevuto il 29 gennaio, quando ho appreso, con non poco stupore, che la mia richiesta era stata inserita tra le varie ed eventuali dell’ordine del giorno del CDA della B.A. che si sarebbe tenuto il 7 Febbraio 2013. Quindi, il giorno 8 febbraio , ho inviato una nuova mail al D.G. per conoscere il parere del CDA in merito alla mia richiesta. Il riscontro l’ho avuto dal Presidente che ha confermato la decisione precedentemente assunta di autorizzare il mio ingresso in discarica e di non consentire l’accesso ai due tecnici di mia fiducia che , invece, avrebbero potuto accedere in discarica solo in occasione di visite guidate che la B.A. organizza per i cittadini.

Il movimento politico Bracciano Bene Comune ha chiesto, già da tempo, in sede di Consiglio Comunale, l’istituzione di un Comitato per la trasparenza e la partecipazione ; la risposta è stata negativa e abbiamo iniziato una raccolta di firme per sensibilizzare i cittadini che dovrebbero essere, non solo periodicamente informati sullo stato della nostra discarica, ma dovrebbero poter partecipare alle scelte e alla programmazione delle politiche su un tema, quello dei rifiuti, che a nostro avviso riveste un importanza strategica soprattutto in questo momento in cui , governo regione e provincia stanno cercando di affrontare il grande problema dello smaltimento dei rifiuti della capitale.

Ricordiamo che la B.A. s.p.a. ha richiesto e ottenuto un’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) da 135.000 tonnellate che a noi appare molto sovradimensionato considerando che attualmente il conferimento annuo dei rifiuti a Cupinoro è di 120.000 tonnellate e che, per legge, tutti i comuni dovranno avviare la raccolta differenziata, fatto questo che dovrebbe far diminuire il conferimento in termini di quantità. Ricordiamo inoltre che, come spesso avviene, si potrebbe arrivare ad una situazione d’emergenza in virtù della quale tutto potrebbe essere possibile.
Non capiamo quali possano essere le motivazioni che hanno indotto il CDA della B.A. a negare ad una consigliera comunale e ai suoi tecnici di fiducia l’accesso presso gli impianti di Cupinoro. Sicuramente riteniamo questo un atto lesivo del diritto di controllo che legittimamente dovremmo poter esercitare anche e solo come semplici cittadini.

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NEMI, DOPO 5 ANNI RIAPRE LA STRADA DEL LAGO.

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da "Insieme per Nemi"

Nemi (RM) – Nel 2008 l’Amministrazione provinciale di Roma, a seguito di un evento franoso, verificatosi in occasione di intemperie, ordinò la chiusura della Strada del Lago per garantire la pubblica incolumità, atteso che, a parere dei tecnici della Provincia era in atto uno stato di dissesto geologico di tutta la collina sovrastante la strada, fino al displuvio della zona di Fontan Tempesta.
 
Il quadro appariva veramente apocalittico. Le indagini geologiche successivamente attivate anche dall’allora Amministrazione comunale di Nemi, confermavano la necessità di un intervento di bonifica e di risanamento di importante rilievo.
 
Nel periodo autunno – estate del 2012, la Regione Lazio con il Dipartimento Tutela del Territorio, dopo anni di richieste da parte dell’Amministrazione comunale di Nemi, impegnava l’importo di euro 206 mila comprensivo di tutto: opere, progettazione, Iva ecc.
 
A fronte di questo intervento, la strada del lago viene riaperta. Intendiamoci, come cittadini siamo ben lieti che questo servizio di importanza capitale per l’economia e turismo di Nemi venga ripristinato dopo ben cinque anni.  Possiamo pure essere certi, che le opere eseguite siano in grado di garantire in modo assoluto l’incolumità di tutti, compresi quelli che abitano nella zona.
 

Tuttavia sentiamo il dovere, ritenendo anche di avere il diritto di saperlo, di domandare alle Autorità preposte, tutte e nessuna esclusa, se gli interventi effettuati forniscono le risposte adeguate alle indicazioni tecniche sollevate dall’amministrazione provinciale di Roma nel 2008 e che portarono da allora alla chiusura della strada.
 
A fronte, infatti, della relativa modestia della somma impiegata, euro 206 mila, e della circostanza che le opere hanno interessato soprattutto via Roma (strada comunale) ed alcune proprietà private confinanti con essa, qualche dubbio appare legittimo.
 
Delle due l’una: o nel 2008 l’amministrazione provinciale di Roma gettò un allarme sovradimensionato, ed in tal caso, come cittadini ci sentiamo presi in giro; oppure l’allarme era corrispondente allo stato dei luoghi e, in tal caso, ci sentiremo ancora di più presi in giro con l’aggravante di coltivare un legittimo sospetto sul fatto che lo stato di pericolo non sia per nulla cessato.
 
In ogni caso l’Amministrazione provinciale di Roma, in questi cinque anni, non ha investito un centesimo per la riapertura della strada e, probabilmente, avrebbe potuto agevolmente impiegare, in questo lungo periodo, la modesta somma di euro 206 mila, oggi impegnata con apparente successo. 

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CASTEL GANDOLFO, EMERGENZA BOMBE SUL LUNGOLAGO: IL SINDACO MONACHESI SI APPELLA ALLE AUTORITA' PER UNA BONIFICA PROGRAMMATA

Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Affiorano sempre più numerose cassette piene di bombe risalenti alla seconda guerra mondiale sul lago Albano a Castel Gandolfo. Decine e decine. Non si tratta più di ritrovamenti occasionali una tantum, adesso le bombe in spiaggia sono una vera e propria emergenza tanto che il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha dovuto addirittura emettere una ordinanza di interdizione al transito dei pedoni per più di un chilometro di spiaggia a partire dalla località “porticciolo”. 

Gli ordigni sono uno dei più massicci regali che ha fatto finora il bacino lacustre ritirandosi ancora di livello. Più le acque si ritirano e più emergono gli esplosivi che i tedeschi gettarono in acqua durante la ritirata per non farli trovare agli americani. Dunque, sepolte dalla bruna ghiaia ed argilla alluvionale, intere cassette colme di bombe, adesso mettono paura. “Di recente c’è stata la bonifica di una bomba a Ciampino – ha detto la prima cittadina Monachesi – colgo l’occasione per rinnovare l’appello alle autorità competenti, Prefettura e Genio Civile compresi, affinché avviino quanto prima un intervento di bonifica ma che sia programmato e non straordinario perché occorre studiare insieme un'azione risolutiva dell’annoso e emergenziale problema”. Del resto lo scorso anno è stato sommerso l’armamento intero del secondo battaglione Friuli che fu disarmato dai tedeschi al momento dell’armistizio.

Già allora, gli artificieri dell’Esercito, hanno indicato che in corrispondenza del porticciolo di Castel Gandolfo dovrebbero essere sommerse bombe da mortaio, al centro canottaggio le bombe a mano e in via dei Pescatori le bombe di tipo ballerina e lenticolare. Insomma un vero e proprio arsenale che rischia di creare non pochi problemi di sicurezza, specialmente adesso che ci si avvia verso la primavera e la spiaggia torna ad essere frequentata. Addirittura nell’aprile del 2011 un uomo di Ariccia  ha consegnato alla polizia di sua spontanea iniziativa un ordigno bellico trovato lungo il lago senza chiamare gli artificieri. Si trattava di un mortaio della seconda guerra mondiale, preso in mano e trasportato su un carro attrezzi di proprietà dell'uomo. In commissariato scattò un piano di sicurezza e blocco delle attività del presidio di polizia per permettere l'arrivo degli artificieri e il disinnesco del mortaio. E di ordigni bellici ce ne sono da scovare, se si pensa che proprio durante la seconda guerra mondiale, nella fase più dura dei bombardamenti anglo-americani seguita allo sbarco di Anzio, molti civili si rifugiarono nelle gallerie ferroviarie e proprio lì vicino avvenivano i passaggi di munizioni, se si immagina inoltre che la stazione di Castel Gandolfo, è posta a metà strada tra l'omonima cittadina e la spiaggia del lago. Poi, attraversato con un passaggio a livello, il secondo tornante della strada statale che scende verso il lago, vede sbucare la ferrovia dal cratere con un altro traforo, fino su alla stazione di Albano Villetta lungo la via Appia, anch’essa sosta prediletta dei guerriglieri.

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LANUVIO E APRILIA: AL VIA IL PROGETTO DI COLLABORAZIONE INTERCOMUNALE DI POLIZIA LOCALE

Redazione

Lanuvio (RM) – Più sicurezza nella strade di Lanuvio e Aprilia. Giovedì 14 Febbraio 2013 ore 10 si terrà l’inaugurazione del primo Progetto di Collaborazione Intercomunale di Polizia Locale tra i Comuni di Lanuvio e Aprilia. “ La collaborazione tra Istituzioni – dichiara il Sindaco di Lanuvio Luigi Galieti – è la base per costruire un paese migliore mettendo in rete esperienze, risorse e progetti per migliorare la qualità della vita. Questa iniziativa – continua il Sindaco di Lanuvio – è la prima nel centro sud Italia ed è fondamentale per gestire in modo coordinato il vasto territorio tra Lanuvio e Campoleone.” Una maggiore presenza dei vigili urbani nelle vie di Campoleone e un controllo ancora più capillare della Nettunense saranno i due aspetti principali all’attenzione della gestione intercomunale. “Le Amministrazione di Lanuvio e Aprilia –  come spiega il Vice Sindaco di Lanuvio Maurizio Santoro – hanno fortemente voluto questa collaborazione per sperimentare sul campo un nuovo modo di garantire sicurezza ai cittadini. I colleghi di Aprilia – conclude il Vice Sindaco con delega a Campoleone – hanno condiviso dal principio la necessità di lavorare insieme per risolvere i problemi del territorio e abbiamo scelto di fare questo importante passo nonostante le nostre amministrazione non abbiamo beneficiato di alcun finanziamento per avviare il progetto”.




NEMI, PROCESSO BERTUCCI: PROSSIMO APPUNTAMENTO AL 12 NOVEMBRE

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Angelo Parca

Nemi (RM) – Prima udienza per il processo penale che ha investito il sindaco Alberto Bertucci e che vede imputato il primo cittadino di Nemi per turbativa d’asta e frode nell’acquisto dei beni comunali. Si ricorda che Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco, parte lesa. Notifiche non andate a buon fine hanno fatto slittare l’udienza al prossimo 12 novembre. La notifica va ripetuta per il Comune di Nemi in veste di persona offesa e per altri due imputati.

Lo scorso 7 novembre 2012 il Gup (Giudice per le udienze preliminari) ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pubblico Ministero Giuseppe Travaglini. Insieme a Bertucci sono stati rinviati a giudizio anche Gianpaolo Miglietta (già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi), Mauro Cesaretti e Riccardo Schiaffini.

In concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune di Nemi e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara avrebbe provveduto a modificarla: formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato a Bertucci.

Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.

Il 6 giugno scorso, il Giudice ha ravvisato un conflitto di interessi tra sindaco imputato sostanzialmente per turbativa d’asta e frode contro lo stesso Ente che amministra. Per questo ha nominato commissario ad Acta il vicesindaco Edy Palazzi affinché prendesse decisioni al posto del sindaco su questo caso penale. Ma Palazzi, con delibera di giunta ha deciso che come Ente, il Comune non si costituirà parte civile sulla base parere legale dell’avvocato Alessandra Capozzi, che tramite perizia giurata, avrebbe evidenziato che non si sarebbero verificate ipotesi concrete di danno per l’Ente.

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ANGUILLARA, ARSENICO: CHE FARE?

Redazione

Anguillara (RM) – Sabato 16 febbraio si svolgerà il secondo incontro pubblico, organizzato dal Comitato Acqua Pubblica Anguillara Sabazia sul tema Arsenico: che fare? In seguito alle proposte fatte dai cittadini nell'assemblea precedente, in questa occasione si delineranno le modalità in cui come cittadini attenti ed attivi vorranno procedere in modo collettivo. L'appuntamento è alle ore 16,30 presso la sala don Alvaro Orsi della parrocchia Regina Pacis (zona stazione).

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VELLETRI, RIFUGIO FORESTALE DELL'ARTEMISIO: PRONTO ENTRO IL 2013

Redazione

Velletri (RM) – Entro il 2013 Velletri avrà il suo Rifugio della Forestale agibile. I lavori, finanziati dall’Ente Parco, sono iniziati a dicembre 2012 e il Progetto sarà concluso entro l’anno corrente. “Un altro finanziamento che va a buon fine – commenta il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Matteo Mauro Orciuoli – e che porta servizi al territorio. Il Rifugio di Velletri, una volta ristrutturato, sarà una struttura nella quale troveranno posto iniziative, attività e servizi per i cittadini e per tutti coloro che vorranno scoprire e conoscere l’area naturale protetta”.

I monti dell'Artemisio, ricoperti da una fitta vegetazione arborea ed arbustiva a prevalenza di castagno, furono abitati dall'uomo fin dalle epoche più remote; testimoni di questa presenza sono i ruderi del “Castello” e le “Tombe” rupestri sulla cima del Maschio di Lariano, punti di interesse visitati ogni anno da turisti ed escursionisti.

Il Rifugio della Forestale si trova lungo il sentiero 523 denominato “Percorso delle Fonti” che dall'abitato di "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati." Velletri raggiunge la vetta del Maschio di Lariano, e fa anche parte del circuito degli itinerari per il turismo equestre.  Il Rifugio, dunque è in posizione strategica per il “Sentiero dell'acqua”, progetto cui il Parco sta già lavorando e che prevede la manutenzione ordinaria dell'itinerario che collega i fontanili di proprietà comunale.

L'edificio, di proprietà del comune di Velletri, è in comodato d'uso gratuito per un periodo di vent'anni all'Ente Parco, che lo utilizzerà per finalità istituzionali. In particolare, nell'edificio troverà posto un laboratorio didattico ambientale per scuole primarie e secondarie di primo grado, ospiterà un punto informativo dell'Ente Parco e sarà un luogo dove poter svolgere attività culturali e sportive proposte dall'associazionismo locale.
 




ESERCITO ITALIANO: BARACK OBAMA CONCEDE LA "LEGION OF MERIT" AL GENERALE GRAZIANO

La “Legion of Merit” è un’onorificenza istituita dal Presidente Franklin D. Roosevelt il 20 luglio 1942 e può essere concessa ai Capi di Stato Maggiore o a cariche superiori.

 

Redazione

Roma – A nome del Presidente degli Stati Uniti d’America, il Generale Donald Campbell, Comandante dell’Esercito statunitense in Europa, ha decorato, questo pomeriggio, presso la Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, il Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, della “Legion of Merit”, con il grado di “Commander”.

Il Generale Campbell, rivolgendosi poi al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha dichiarato: “Oggi è un giorno speciale, è un vero onore insignire il Generale Graziano della Legion of Merit, l’onorificenza più alta che le forze armate USA conferiscono ai leader stranieri. L’impegno e l’iniziativa personale del Generale Graziano hanno contribuito al potenziamento delle operazioni internazionali di sicurezza e hanno rafforzato la cooperazione tra Stati Uniti, Italia e NATO”.

Il Generale Graziano, dopo aver ringraziato il Generale Campbell che “con la sua presenza ha voluto conferire particolare risalto all’evento”, nel suo intervento, ha voluto sottolineare “la profonda e antica amicizia che lega l’esercito italiano e quello statunitense, basata sulla condivisione di valor fondamentali quali libertà, giustizia e democrazia, che si estrinseca nell’alleanza atlantica e nell’ambito delle numerosi organizzazioni tra Italia e Stati Uniti.” – ha poi proseguito il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – “Un forte vincolo che quotidianamente è ulteriormente vivificato dai molteplici impegni operativi che vedono i nostri soldati operare fianco a fianco per stabilizzare le aree di crisi e permetterne la ricrescita”.

L’alta onorificenza è stata concessa al Generale Graziano per “il servizio eccezionalmente meritorio in qualità di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, dal dicembre 2011 al luglio 2012.” – si legge nella motivazione – “L’approccio olistico del Generale di Corpo d’Armata Graziano nel trasformare l’Esercito Italiano in una forza interoperativa e più efficace ha offerto supporto agli sforzi della coalizione. Il Generale di Corpo d’Armata Graziano ha introdotto un cambiamento dinamico, strutturale e istituzionale che ha potenziato le capacità expeditionary dell’Esercito Italiano. La sua visione della natura complessa e in continua evoluzione della guerra moderna insieme al suo stile di comando altamente efficace hanno massimizzato i contributi della componente terra alle operazioni di sicurezza internazionali e hanno rafforzato la cooperazione strategica tra gli Stati Uniti e l’Italia. L’acuta consapevolezza del Generale di Corpo d’Armata Graziano delle esigenze di interoperabilità dell’Esercito Italiano, le attività di approntamento delle missioni, e il suo supporto alle Forze Armate degli stati Uniti di stanza in Italia avranno impatto significativo, duraturo e positivo sugli Stati Uniti, sull’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord e sull’Italia. Lo sforzo straordinario, la leadership eccezionale e l’iniziativa personale mostrati dal Generale di Corpo d’Armata Graziano danno grande credito non solo a lui, ma anche all’Esercito Italiano e alla sua Nazione”.

Il Generale Graziano è già stato insignito della “Legion of Merit”, con il grado di Ufficiale, per il periodo di servizio prestato quale Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Washington DC dal 2001 al 2004. Nella schiera degli illustri Comandanti e uomini di Stato insigniti di questa prestigiosa onorificenza, tra gli altri, Re Giorgio VI, Charles De Gaulle, il Generale Leclerc e l’Ammiraglio Giampaolo Di Paola. La “Legion of Merit” è un’onorificenza istituita dal Presidente Franklin D. Roosevelt il 20 luglio 1942 e può essere concessa ai Capi di Stato Maggiore o a cariche superiori.