ROMA, CRISI E TASSE FANNO CHIUDERE L’IMPRESA. AMICONI (FARE): OCCORRE AZZERARE L’IRAP.

Redazione

RomaRoberto Amiconi, capolista alla Regione Lazio di Fare per Fermare il declino, denuncia la prossima chiusura dell’attività commerciali nei mercati rionali di Roma.

“La crisi economica legata all’eccesso di tassazione porta inevitabilmente l’economia reale, della piccola e media impresa, ad arrendersi, nell’abbandono delle istituzioni. Soprattutto le imprese a conduzione familiare , parte integrante del tessuto economico del paese , vivono una particolare condizione di disagio alla quale non si può  rimanere indifferenti. La  Regione Lazio ha il dovere di orientarsi all’azzeramento dell’IRAP per dar fiato alle imprese salvaguardando posti di lavoro. 

Azzerare l’IRAP, dal 1 gennaio 2013, è possibile in quanto ciascuna regione a statuto ordinario, con propria legge, può ridurre le aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) fino ad azzerarle e disporre deduzioni dalla base imponibile, nel rispetto della normativa dell'Unione europea ( ex articolo5, comma1, Gazzetta Ufficiale 12 maggio 2011, n. 109)”.

Amiconi, dopo aver incontrato i commercianti dei mercati rionali di Roma , i quali assieme alla piccole e medie imprese rappresentano il perno dell’economia reale , ha denunciato la profonda crisi che investe i commercianti che fra tasse, stretta creditizia, e crollo dei consumi, sono costretti a chiudere le attività. Amiconi conclude “la Regione ha bisogno di un piano per ridurre le imposte che bloccano le piccole e medie imprese. I commercianti chiedono proposte concrete, non più promesse.”
 




RIFIUTI, BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE): “SI CONTINUA A PERSEGUIRE MODELLO DISCARICHE, INCENERITORI E ORA CEMENTIFICI”

Redazione

Lazio – "Se si tratta di un reato o meno, l'approssimazione con cui si gestiscono i rifiuti nel Lazio è relativamente importante in questo momento e lo deciderà la magistratura. – afferma Nando Bonessio, candidato capolista di Rivoluzione Civile alla Regione Lazio e Presidente regionale dei Verdi, commentando le notizie di stampa circa le indagini dei Noe sugli impianti Tmb del Lazio – Ciò che è incredibile è il fatto che nessuno si assuma la responsabilità sia per gli errori commessi in passato, sia per quelli che si stanno commettendo ora da parte di tutte le istituzioni preposte, commissario compreso. Quanto abbiamo appreso ci lascia esterrefatti: ne il commissario, ne la Regione conoscono la natura degli impianti del Lazio e per saperlo il ministro all’Ambiente ha dovuto inviare i Carabinieri del NOE. Secondo noi, non è casuale che tutte queste energie da parte delle istituzioni siano spese solo sulla questione Tmb mentre nulla si fa sul recupero della frazione secca. La verità è che non si vuole a nessun costo uscire da questo modello di gestione dei rifiuti, fatto di inceneritori e mega-discariche. Del resto che cosa bisogna aspettarsi da amministrazioni che non hanno fatto nulla se non essere accondiscendenti verso il monopolista della monnezza e da un ministro del "non-ambiente" come Corrado Clini per il quale è la soluzione al problema dei rifiuti è quella di bruciarli negli inceneritori o, adesso, anche nei cementifici?".




ROMA, SERVIZIO PUBBLICO PER PERSONE DISABILI: LA STORIA INFINITA

Alberto De Marchis

Roma – Approvata la delibera sul trasporto disabili del Comune di Roma. Il servizio è partito ieri 4 febbraio, preceduto dall’entrata in funzione, lo scorso1 febbraio, del numero verde 800.033.929, a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie. Quando il servizio entrerà a pieno regime, l’amministrazione provvederà, tramite meccanismo graduale, ad abbattere definitivamente la lista d'attesa. “Si ricorda alla gentile utenza – riporta il comunicato dell’amministrazione –  che, finché non riceverà la chiamata della societa' di trasporto Meditral, potrà usufruire del servizio taxi e delle altre modalità di trasporto già previste dall’amministrazione nel mese di gennaio.”

Roberta Sibaud vice Presidente dell’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus e candidata alle prossime regionali con MIR dichiara:
“oggi 5 febbraio alle  ore 11.24 ho ricevuto la telefonata di Marco di Roma Capitale per comunicarmi che i miei 5 viaggi per attività sociali, sono diminuiti a 4. A questo punto vorremmo sapere dove finiscono i fondi destinati alle persone disabili e vorremmo leggere la convenzione stipulata dal Comune di Roma con Atac che subappalta alla Meditral (ex Falaschi ditta che ha avuto da sempre in subappalto il servizio trasporto per disabili del Comune di Roma, societa’ in fallimento che ha licenziato 90 autisti “assumendo” ex dipendenti Atac in pensione per il servizio pulmini) questo e’ il sistema con il quale  si annullano le liste d'attesa: si diminuiscono i viaggi agli utenti accreditati da anni (per le attivita’ sociali 5 viaggi al mese – 10 tra andata e ritorno). – La Sibaud conclude – Identico sistema adottato per concedere l'assistenza domiciliare agli utenti disabili in lista d’attesa: diminuire  le ore a tutti e aumentare gli utenti e nel contempo pero’ si concedono aumenti della paga oraria alle cooperative da 18.00 euro a 22.50 euro. Al centro delle politiche sociali non ci sono i bisogni reali degli utenti disabili, ma altro…. noi non ci prestiamo a questa farsa vergognosa. e’ indispensabile fare chiarezza o dobbiamo rivolgerci alla Corte Europea e alla Corte dei Conti per sapere come vengono spesi i fondi destinati alle persone disabili? .. l' opposizione si muove a rilento!!”
 




BERSANI E L'IMU: C'E' PRIMA CASA E PRIMA CASA… E C'E' PURE IL PRIMO AEREO PER SHANGAI

Chiara Rai

Caro Bersani, mi sei molto simpatico. Con il tuo volto pulito, la tua serenità interiore, permettimi di dirti che appari come “la persona giusta”. Detto questo, mi sono presa la libera concessione, pur non essendo economista o ragioniere o politologo, di analizzare le tue dichiarazioni in merito alle intenzioni del Pd sull’imposta Imu. Pierluigi caro, non si possono sentire. E cercherò anche di spiegartene i motivi. Come premessa, aprirò e chiuderò subito una parentesi: non se ne può più di sentire parlare di Imu a destra, sinistra e Grilletti vari. Per favore, se avete qualche altro argomento utile a far riflettere gli elettori, tiratelo fuori.

Vedi Pierlu, come direbbe la Littizzetto, ormai siamo arrivati ad un punto che chi ha i soldi si vergogna come un verme perché dove si gira si gira c’è povertà allo stato puro. La media classe è completamente desaparecida, perse le tracce perché per pagare l’aumento delle tasse è costretta a sopravvivere e chiedere aiuto ai genitori pensionati. Sui pensionati poi, caliamo un velo pietoso: altro che conti gratis, hanno ridato indietro persino il bancomat. Le persone disagiate socialmente, disoccupati e giovani in cerca d’autore si cibano, per la stragrande maggioranza alla Caritas.

Con questo piattino Pierluigi, pensare di alleggerire soltanto chi paga l’Imu fino 400 – 500 euro, non serve a nulla. Perché il povero disgraziato che ha avuto la sconsiderata idea di mettersi sulle spalle un mutuo pluriventennale per acquistare poco più di 100 metri quadri alla Sgurgola e far vivere dignitosamente moglie e prole non rientrerà forse nel famigerato esonero che sbandieri ai quattro venti.

E’ vero Pierlu, c’è prima casa e prima casa, ma se una persona lavora una vita per farsi una dimora dignitosa col giardinetto all’inglese deve essere additato come fosse il Briatore della situazione? Lo dobbiamo caricare di più di tasse perché l’incosciente ha osato avere un pezzo di giardino e un villino a Ostia? Sostanzialmente con una soglia fino a 400 – 500 euro (pensiamo per difetto a 400 euro) quanti potranno beneficiare di un alleggerimento dell’Imu? Molti sì ma altrettanti no.

Non ho finito, perché adesso veniamo al pezzo forte. Hai detto che bisogna caricare di più sui grandi patrimoni. Ti sei forse accorto quante imprese hanno chiuso i battenti e aperto oltre oceano o al caldo di isole dove non vi è tassazione? I ricchi italiani se la sono data a gambe levate. Vogliamo farli scappare proprio tutti? Grazie ai più abbienti, ai ricchi, si regge l’economia. Il negozio di abbigliamento italiano che beneficia del fatto che una signora con i dindi acquista il paltò esposto anziché rifornirsi ai negozi orientali che hanno prezzi stracciati, secondo te Pierlu, è contento che questa signora, solo per il fatto di essere abbiente, verrà tassata duramente, tanto da non poter più comprare nulla? Voglio dire, facendo piangere anche i ricchi non si risolvono i problemi dei poveri.

Finiamo tutti a Shangai. Si ritorna indietro alle discriminazioni, ai servi e ai padroni. A questo punto facciamoci un aereoplanino con gli tabella fondamentali della Costituzione. Tu hai soldi, e giù di tasse. Senza armonia non si arriva da nessuna parte. Poi ci ritroviamo a dare i miliardi ai banchieri che non li utilizzano per venire incontro alle nostre esigenze ma li trattengono per loro, perché spiegami quanti mutui sono stati erogati dal 2009 ad oggi. Accedere ad un mutuo è come vincere al totocalcio. A proposito alla gente non gli è rimasto che sognare, strofinano il gratta e vinci per disperazione. Abbiamo tutti tirato la cinghia è giusto? Adesso quello che dovreste garantire voi politici è semplicemente il “benessere” che mette radici laddove non ci sono discriminazioni. Perché esistono centri commerciali con gli occhi a mandorla dove non si conosce la parola fattura e ci sono centri commerciali pizza spaghetti e mandolino dove il fisco ti viene a trovare un giorno sì e l’altro pure?

Perché non proviamo ad esempio a ridurre l’Iva al 10 per cento? Avremmo una drastica riduzione degli evasori, questo è certo, persino un bambino lo capirebbe. Con le promozioni si risollevano i buoni intenti. Visto che con gli esempi mi vai in visibilio ti dico: se allo scolaro gli metti sempre dei votacci, sei sicuro che quest’ultimo migliorerà il proprio rendimento scolastico? Il bastone senza la carota è dannoso.

L’Imu è una tassa che abbiamo pagato con dei sacrifici per giovare a chissà quali persone perbene, quelle, per intenderci, che sanno fare le creste meglio che il proprio lavoro. Qui, purtroppo, il problema non è tanto l’Imu, quanto una realtà che non piace ripetere in campagna elettorale: i politici si sono mangiati tutto. Tutti si sono fagocitati tutto. Quanti consiglieri della Regione Lazio hanno resistito alle spese pazze? Nessuno, persino la nutella si sono fatti rimborsare.




BRACCIANO CARNACIALESCO: SABATO 9 FEBBRAIO LA TRADIZIONALE SFILATA DI CARRI ALLEGORICI

Redazione

Bracciano (RM) – Per il Carnevale 2013 torna a Bracciano l’ormai tradizionale sfilata di carri allegorici. In corso in questi giorni i preparativi per mettere a punto i tre grandi carri che sfileranno, sotto una densa pioggia di coriandoli, sabato 9 febbraio alle 15 su un percorso che interessa via Ansuini Guardati, via Salvo D’Acquisto, Via Ruggeri e via Varisco. Ad organizzare l’evento, ancora una volta il Comitato per il Carnevale Braccianese, la Pro Loco Bracciano ed il Comune di Bracciano – Assessorato alle Politiche Culturali. “Alla sfilata del 9 febbraio – sottolinea il vicesindaco Gianpiero Nardelli –  prenderà parte anche una mascherata organizzata dalle due classi della scuola materna di Pisciarelli”. L’evento, quest’anno in versione ridotta per esigenze di economia e di sicurezza, ha riscosso sempre un grande successo con migliaia di visitatori accorsi a Bracciano ad ammirare le creazioni di cartapesta degli appassionati locali. Top secret, finora, i temi scelti per i carri. Il clou del Carnevale si avrà, come è tradizione, Martedì Grasso, 12 febbraio a partire dalle 15 in piazza IV Novembre. “Ci sarà l’animazione – dice Nardelli  – e in chiusura la tradizionale cremazione di Re Carnevale”.
 




NEMI RISCALDAMENTI A SCUOLA: FUMATA BIANCA

Angelo Parca

Nemi (RM) – A quanto pare, dal grande fermento e lavoro della caldaia, comprendiamo che dopo la denuncia de L'osservatore laziale [ Art. del 02/02/2013 NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI ], che si è potuta effettuare solo grazie a coloro che hanno contribuito a fornire testimonianza e il materiale fotografico, la temperatura nell'edificio scolastico principale di Nemi (medie e elementari) è stata ulteriormente alzata rispetto ai 14 – 17 gradi che sono stati immortalati la settimana scorsa.

Avevamo segnalato che il lunedì era più freddo del solito e inaspettatamente, questa mattina (4 febbraio 2013), la grande fumata della caldaia ha sorpreso svariate persone nel paese. L'auspicio è che cotanto fumo corrisponda ad altrettanto calore. E ci auguriamo che la caldaia continui a funzionare a pieno regime  in questa maniera fino a che la primavera non si porti via questo rigido freddo. Di fatti a Nemi, stamane presto, la temperatura è scesa sotto lo zero. 

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02/02/2013 NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI


 




SILVIO BERLUSCONI PUNTA AL PORTAFOGLI DEGLI ITALIANI: "VI RESTITUISCO L'IMU E POI L'ABOLISCO"

Chiara Rai

Roma – Di promesse e proposte se ne stanno sentendo diverse, il “la” lo hanno dato sia il Pd che il Pdl e di riflesso Monti, ha sempre ripetuto gli stessi intenti dando una botta a destra e un’altra a sinistra come un autentico professore con i suo scolaretti.

Questa volta il Cavaliere l’ha sparata grossa e ha lanciato una sfida prima a se stesso che ai suoi elettori: “Restituire quanto pagato per l'Imu sulla prima casa nel 2012 e abolire la tassa”.
 
I soldi dell'Imu sulla prima casa saranno restituiti con un rimborso sul conto corrente oppure, specie per i pensionati, in contanti, attraverso gli sportelli delle poste. "Se una famiglia ha pagato 1.200,00 euro di Imu riceverà un rimborso di 1.200,00 euro; se un pensionato ha pagato 900 euro riceverà un rimborso di 900 euro, e così via. Puntiamo ad una riorganizzazione della macchina dello Stato che può arrivare al 10 per cento della spesa pubblica e al ricavato dell'aumento delle accise su giochi, scommesse, lotto e tabacchi”.

Guerra ai vizi e via libera a far tirare un respiro di sollievo alle famiglie. Berlusconi lo ha detto e adesso ci si può credere oppure no. Ha tirato fuori quest’asso che dopo la sparata di Monte Paschi di Siena ci sta, direbbero a Roma, come il cacio sui maccheroni. D’altronde il Silvio è un imprenditore e di strategie ne conosce a bizzeffe. Bisognerà vedere adesso, quanto le denigrazioni dei suoi avversari che si sono affrettati a paragonarlo a Wanna Marchi e a racconta storie riusciranno ad affondare questo picco di ciclone che rischia di investire e fagocitare Monti e il suo mini Fli da una parte con Casini che ogni settimana si restringe sempre di più dall’altra. Vorrà dire che gli si regaleranno un paio di brache nuove.  

Per coprire l'operazione, spiega Berlusconi, si chiuderà  l'accordo con la Svizzera per la tassazione delle attività finanziarie detenute in quel Paese dai cittadini italiani: il gettito è una tantum di 25-30 mld e poi all'anno un flusso di 5 mld". Ecco che la sua operazione è tale e quale alle gesta di Robin Hood: "Le famiglie italiane saranno rimborsate come risarcimento ad un' imposizione sbagliata". Altro che proposta choc, se si trattasse di un tiro al bersaglio capiremmo subito che il quasi ottantenne Silvio ha centrato l’obiettivo mentre tutti cinguettano e fanno spettacolini: al primo CdM sarà abolita l'Imu sulla prima casa e saranno restituiti i soldi versati nel 2012.

Mettiamoci una pezza sopra e critichiamolo quanto desideriamo, ancora sul piatto, dai suoi avversari politici solo detti e canzonature. L’unica maniera di far tornare ai cittadini la fiducia nello Stato è restituirgli ciò che gli è stato imprudentemente tolto. "Sarà un atto di ricucitura, un atto simbolico ma concretissimo”, ha asserito Berlusconi, conscio che dopo che gli italiani si saranno intascati l’Imu perduta avranno bisogno di un reale programma di rimessa in piedi.  Oltre alla soppressione dell'Imu sulla prima casa, il governo del Cavaliere attuerà anche altri interventi. "In cinque anni – ha detto – elimineremo l'Irap, imposta che pesa sulle imprese, un'imposta odiosa che deve essere pagata dalle aziende anche se non chiudono i bilanci in utile. Poi non ci sarà alcun aumento dell'Iva e ovviamente nessuna patrimoniale”.

L’Imu è di fatto tra le principali cause della crisi economica: "Con questa tassa – ha detto il candidato ministro dell’Economia – c'é stato il crollo dei mutui, la riduzione della compravendita delle abitazioni, il crollo delle aziende per costruzioni residenziali e tutto ciò ha determinato la creazione di 360 mila disoccupati in un anno. Siamo sicuri che vinceremo". E poi, ancora una stoccata alla sinistra:"Ho sentito ieri un rappresentante della sinistra affermare che noi non siamo credibili. Se c'é qualcuno che ha credibilità siamo proprio noi. Siamo credibili – ha aggiunto – anche perché sentiamo dentro di noi che la prima moralità è mantenere gli impegni dichiarati in campagna elettorale. Non ho nulla da chiedere per me, farò un' ultima grande battaglia elettorale e politica per allargare lo spazio di libertà, e far uscire l'Italia dalla prospettiva cupa in cui l'hanno costretta i tassatori tecnici e i tassatori della sinistra".

Adesso il gioco si fa duro e chi è in ballo deve usare quel criterio di autocritica che serve a non scadere nella pura critica sterile. Un appello alla sinistra: Non vi soffermate a sminuire Berlusconi perché il vostro potrebbe essere soltanto un boomerang potentissimo. In quella che può chiamarsi una sana competizione in campagna elettorale, mettersi a parlare di Wanna Marchi è deleterio, anche il professore dall’alto (perché è salito) del suo bavero blu del loden che non solo si è tolto ma lo ha anche calpestato. Un programma economico serio è quello che ci vuole.
Si faccia un elenco completo con dei punti secchi e comprensibili alla gente che ha fame.
 
Ho sentito che ci sono persone che voteranno Cicciolina o Beppe Grillo, oppure non andranno neppure a votare. Neppure commento. Questa competizione elettorale è di Bersani e Berlusconi, che ci piaccia o no. Questi i competitors, si può chiacchierare quanto si vuole. E’ giusta una rivoluzione della politica, è giusto mandare a casa i veterani che per anni non hanno fatto nulla, ma allora non doveva essere questo lo scenario: Berlusconi sarebbe dovuto restare in una delle sue tante ville al calduccio e Bersani lasciare posto a Matteo Renzi.

Ma il conto alla rovescia è già iniziato, la sinistra ha persino cambiato le regole per Matteo (che non ha tradito) e Berlusconi si è dato una tiratina generale e si è ripresentato (perlomeno facendo fuori Cosentino & Co). Guardiamo ai programmi seri, è questo l'appello. E chi è entrato da professore tornasse al suo vecchio mestiere così come i magistrati e i comici. Bersani non giocava col pallottoliere alla Bocconi e Berlusconi il passo lo ha fatto nel fior fiore dei suoi anni nonostante gli ammonimenti di Montanelli. Lo avesse ascoltato, ma ora è in ballo e oggi ha dato una grossa scossa. Se manterrà la parola? A quasi ottantanni di età non gli rimane altro da fare. Pd e Pdl hanno comunque un obiettivo: mandare a casa i tecnici.


 




ROMA, FARMACAP LAVORATORI IN STATO DI AGITAZIONE

Redazione

Roma – “Sono solidale con i lavoratori e le lavoratrici della Farmacap che, nell’esprimere una fortissima preoccupazione sul futuro dell’azienda e consapevoli delle difficoltà in cui versa, si sono riuniti in assemblea e hanno proclamiamo lo stato d’agitazione, con l’obiettivo e quello di difendere il carattere pubblico di Farmacap, i suoi livelli occupazionali e i suoi servizi”. E’ quanto il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, candidato del Prc nella lista di Rivoluzione Civile Lazio.

“Il trattamento riservato ai lavoratori, i quali prestano servizio in un’azienda speciale del Comune di Roma che gestisce 44 farmacie pubbliche, è inaudito. La diminuzione del fatturato farmaceutico del 7%, la disdetta da parte di Assofarm del contratto di riferimento, l’assenza di un piano d’investimento, la mancata stipula di un contratto di servizio tra Azienda e Comune, ma anche nuove nomine non giustificate da criteri professionali e economici e avvisi di cambiamento dell’orario di lavoro senza aver prima convocato le organizzazioni sindacali, stanno penalizzando i lavoratori”, prosegue Peduzzi.

“Per questo motivo – conclude – ritengo urgente una presa di posizione politica per il rilancio aziendale e parteciperò, con questo obiettivo, alle iniziative che i lavoratori vorranno mettere in campo,  a partire da una prima manifestazione presso l’Assessorato alle politiche sociali”.




LAZIO, NECESSARIO CHE LA REGIONE SEGUA LO SVILUPPO SESSUALE DEI GIOVANI

Redazione

Lazio – “Da quando non esiste più la visita prevista nei distretti militari per il servizio di leva, e lo sviluppo sessuale degli adolescenti e dei giovani adulti è lasciato alla sensibilità e all’attenzione dei singoli e delle famiglie, la sanità pubblica non dispone più di un quadro attendibile della situazione, e di fatto non c’è uno screening, a differenza di quanto invece avviene per le ragazze grazie all’attività dei consultori”.

Lo afferma in una nota Eugenio Patanè, presidente del Pd Roma e candidato al Consiglio regionale del Lazio nella lista del Partito democratico.

“I problemi che nascono da questo mancato controllo non sono soltanto di ordine sanitario, ma spesso anche di carattere sociale – continua Patanè – perché chi sa di avere un problema ma non vuole parlarne è spesso portato ad agire in maniera aggressiva, provando disagio e senso di inadeguatezza. Sono convinto che sia importante, per il nuovo Consiglio regionale che si insedierà dopo le elezioni, occuparsi di questo tema, e proporre una legge che istituisca una visita gratuita nelle strutture pubbliche per tutti gli adolescenti maschi, e la creazione in ogni ospedale di strutture andrologiche in grado di intercettare e curare questo genere di problematiche”.





LAZIO ALLARME IMMIGRAZIONE, CANGEMI: NECESSARIO RISOLVERE PROBLEMI DI CONFLITTUALITA' LOCALI

Redazione

Lazio – “Nel Lazio l’immigrazione è un fenomeno statisticamente significativo, strutturale e in continuo aumento. Secondo i dati forniti dall’Istat si è passati da 390.993 presenze del 2008 alle 542.688 presenze del 2011. In questo contesto lo strumento della  mediazione, attraverso il dialogo e il confronto aperto, è importante per cercare di risolvere i problemi relativi all’emergere di conflittualità locali”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore enti locali e sicurezza, ambiente e sviluppo sostenibile, politiche dei rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi presentando il Rapporto “Analisi delle dinamiche e delle caratteristiche delle conflittualità locali in relazione alla presenza di cittadini stranieri nel Lazio”, promosso dall’Assessorato e realizzato dall’Osservatorio sulla Sicurezza e Legalità della Regione Lazio.

Ad illustrare i dati del rapporto il presidente dell’Osservatorio tecnico-scientifico per la Sicurezza e Legalità della Regione Lazio, Rosario Vitarelli, il segretario generale dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani (Uftdu), Anton Giulio Lana, e il sociologo esperto di relazioni etniche Mauro Valeri.

“La mediazione può divenire un strumento capace di riassorbire il senso di insicurezza – ha proseguito Giuseppe Cangemi – attraverso la ricostruzione di un tessuto sociale sottoposto a lacerazioni o a forti tensioni, derivanti dalla convivenza di culture ed esperienze diverse. Il ricorso a forme di mediazione/conciliazione in tema di diritti umani si configura come una soluzione ottimale da vari punti di vista: essa, infatti, oltre a creare un clima favorevole al superamento delle ostilità e dei pregiudizi ha il merito di fornire alle parti coinvolte i modelli e gli strumenti di dialogo e ricostruzione delle relazioni interetniche riproducibili in tutte le situazioni, generando così – ha concluso Giuseppe Cangemi – un circolo virtuoso i cui benefici saranno visibili all’intera collettività”.




VITERBO APERTURA AD UNA POLITICA VERDE, SI COMINCIA DALL'ARSENICO

Redazione

Farnese (VT) – “I cittadini non possono stare senza acqua potabile a causa dei ritardi e delle inadempienze della Regione Lazio nell'affrontare l'emergenza arsenico –afferma Cristiana Avenali, candidata alla Regione Lazio nel listino di Nicola Zingaretti, nel corso dell’incontro con la cittadinanza nel piccolo Comune di Farnese (Vt)-. L’acqua è un bene comune, un diritto fondamentale che va garantito a tutti, con i necessari investimenti anche per la depurazione e la rete fognaria, aggiornando il piano per la tutela delle acque.”

Dalla provincia di Viterbo, Avenali lancia alcune sfide per una Regione Verde, impegni da portare con forza al centro dell’agenda politica del nuovo governo della Regione.

Servono politiche per fermare il consumo di suolo e tutelare il nostro meraviglioso paesaggio, battere il rischio idrogeologico e valorizzare parchi e piccoli Comuni -continua Avenali-. No a cementificazioni inutili e dannose per il territorio, sì a opere di prevenzione in paesi a forte rischio frane ed alluvioni. Per la tutela delle aree protette serve una nuova strategia, azioni per la salvaguardia della biodiversità e iniziative per favorire agricoltura e imprese sostenibili. In un momento di crisi come quello che ci colpisce, bisogna anche puntare sulla realtà dei Piccoli Comuni come Farnese, cuore pulsante della nostra regione e custodi delle nostre tradizioni, da difendere e valorizzare con iniziative specifiche come un bando regionale per sostenerne le idee.”