LAZIO, ANCORA UN'ALTRA OLIATA ALLE PORTE GIREVOLI E CE L'ABBIAMO FATTA. FORSE…

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Chiara Rai

I dispetti sono finiti? Sulla nostra pelle perlomeno Polverini non ci metterà più mano. Con una sanità al collasso e una spending review che avrebbero dovuto fare Fiorito, Maruccio & Co anziché bivaccare alla strenua dei mitologici porci della Circe che viene Polverizzata dal Governo in 24 ore. Ieri mattina 17 ottobre il nuovo commissario per la sanità del Lazio, Enrico Bondi, ha varcato il cancello del palazzo della Regione. E chi l’avrebbe detto che in tempi non sospetti le porte girevoli di cui parlavo ad agosto, [LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?] pronte per la rossa Birindelli, sarebbero entrate in funzione prima per Renata? Ci sono voluti circa quaranta minuti di dialogo tra Bondi e Polverini per capire che il debito della sanità rimane sul nostro groppone così come la minaccia della cesoia bondiana che dovrà tagliare ancora posti letto per portarli a 3,7 ogni mille abitanti. E’ sì i sacrifici non sono finiti e intanto i camerini sono tutti occupati perché si è in eterna campagna elettorale e ci si cambia d’abito, si prendono lezioni su come porsi davanti alle telecamere per convincerci a mettere la crocetta al posto giusto. Intanto le croci, quelle pesanti dei sacrifici che tanto commossero  la ministra Fornero sono tutte per noi.  E gli ospedali laziali sembrano gironi infernali con le persone ammassate sulle barelle nei corridoi. Ma Marrazzo tagliò 6 mila posti letto e dopo l’allontanamento dai riflettori ne è uscito rinnovato con un contratto in Rai e la Renata, che di posti letto ne ha tagliati 2.700 e ha aperto il fuoco con i gruppi San Raffaele, Santa Lucia e Gemelli, adesso cambia forzatamente aria (almeno riguardo la sanità) dopo che ha dato sfogo ai suoi capricci e tappezzato il Lazio con i suoi slogan da ex sindacalista.  Per far sì che le porte girevoli funzionino definitivamente affinché si chiuda questa dolorosa e vergognosa vicenda, dobbiamo aspettare qualche altro puntiglio, dispetto, insomma capriccio. L’invito di tanti è quello di prendere il proprio fagotto e andare a casa. Intanto a sinistra non è che lo spettacolino sia migliore: Massimo D'Alema ha annunciato nella serata di ieri che non si ricandiderà al Parlamento nelle prossime elezioni di primavera se Pier Luigi Bersani vincerà le primarie del centrosinistra, ma ha annunciato battaglia nel caso in cui a prevalere sarà il “bischeraccio” di Matteo Renzi. E noi stringiamo ancora la cinghia in attesa di sentire e leggere argomenti più concreti. E’ tempo di cambiare aria.

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23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?



LAZIO PISANOPOLI, L'OPPOSIZIONE OCCUPA LA REGIONE: AL VOTO ENTRO DICEMBRE!

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Redazione

Occupazione da parte dell'opposizione della sede della Regione Lazio sulla Cristoforo Colombo. "Occupiamo l'androne per richiedere l'indizione delle elezioni entro dicembre. E' uno scandalo, ripristiniamo la legalità", dicono i manifestanti.

Presenti al presidio simbolico anche i capogruppo dell'opposizione alla Pisana Esterino Montino (Pd), Luigi Nieri (Sel), Ivano Peduzzi (Fds), Annamaria Tedeschi (Idv) e il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.

"Renata Polverini deve sbrigarsi ad indicare una data per le elezioni. – Ha detto Carlo Lucherini, consigliere regionale del Lazio  –  Si può votare entro breve tempo. Perché il Lazio dovrebbe essere diverso dalla Lombardia? È già passato troppo tempo dalle sue dimissioni. Non può continuare a tenere una Regione paralizzata solo perché il centro destra ha paura di perdere e vuole prendere tempo".

 

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06/10/2012 LAZIO PISANOPOLI, MALCOTTI: "NON CI SONO I TEMPI PER VOTARE A DICEMBRE"

02/10/2012 PISANOPOLI, ARRESTATO "ER BATMAN"

  01/10/2012 PISANOPOLI, SDANGHI (PRC-FDS): "RIDURRE I CONSIGLIERI REGIONALI NON RIDUCE RISCHI DELLA MALAPOLITICA"

  30/09/2012 REGIONE LAZIO, PRIMAVERA LAZIALE: ONTA E MACERIE

   30/09/2012 REGIONE LAZIO, ALLE URNE ENTRO IL 2012?

  29/09/2012 ROMA, STEFANIA PRESTIGIACOMO DISGUSTATA DAL PDL SALUTA E SE NE VA

  28/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, PARRONCINI (PD): “COME FA L’EX ASSESSORE BIRINDELLI A USARE ANCORA UOMINI E MEZZI DELLA REGIONE?”
27/09/2012 LAZIO REGIONE, SU NOMINE DIRETTORI E' SUBITO POLEMICA. VERDI: "IL GRANDE BLUFF DELLA POLVERINI"
  26/09/2012 LAZIOGATE, MARCO PANNELLA CHIEDE LE SCUSE PUBBLICHE A SILVIO BERLUSCONI
  25/09/2012 PISANOPOLI, MARIO PERILLI (PD): DOPO 3 ANNI DI PARALISI OCCORRE RILANCIARE IL LAZIO.
  25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO
  25/09/2012 RIETI, LA BUFERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO. LA NOTA DI GIORDANI (SABINA RADICALE)
  25/09/2012 REGIONE LAZIO, MARUCCIO (IDV): AL PIU' PRESTO AL VOTO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, PISANOPOLI: ANCHE LA CHIESA DECISIVA PER LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, RENATA LASCIA LO SCRANNO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, "PISANOPOLI": L'UDC NON FA NE IL BELLO NE IL BRUTTO TEMPO
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, MANCIURIA (UDC): “CHI SI DIMETTE NON SI RICANDIDI”
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI: PARRONCINI (PD) INVITA L'UDC A FARE UN PASSO INDIETRO
  23/09/2012 LAZIO SCANDALO PISANOPOLI: POLVERINI "GO HOME"
23/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO
  22/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
21/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LA POLVERINI NON SI E' DIMESSA.
20/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, CHE MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI
  20/09/2012 LAZIO, PISANOPOLI: DIMESSO IL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI. DOMANI L'ORA DELLA VERITA'
18/09/2012 LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA
18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
  17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
  14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
  14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
  14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
  23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?

 




ROMA, VILLA ADRIANA: IL CONSIGLIO PROVINCIALE VOTA LA MOZIONE DELL'ITALIA DEI VALORI

Si trattava di un piano edificatorio di 120.000 metri cubi, ai quali la maggioranza di Renata Polverini e il suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti della Regione Lazio hanno concesso ulteriori 60.000 metri cubi.

Onorati (Idv): “Sono soddisfatto perché in tal modo la Provincia di Roma ha dato un segnale politico all’amministrazione comunale di Tivoli e alla Regione Lazio che si può e si deve rimediare agli errori fatti in passato, che l’interesse di uno non può andare a danno di un’intera comunità."

 

Redazione

Dopo ben due rinvii per mancanza di numero legale nelle precedenti sedute, finalmente è stata votata la mozione presentata dal partito Italia dei Valori al Consiglio della Provincia di Roma per evitare che a Tivoli si costruisse intorno a Villa Adriana, un patrimonio archeologico di importanza nazionale che ha rischiato – prima con la discarica di Corcolle, poi con la lottizzazione Nathan – di essere declassata dall’UNESCO dall’elenco dei beni culturali dell’umanità, provocando in tal modo anche un danno economico al commercio e al turismo locale. La vicenda nasce nel 2011, quando un amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Marco Vincenzi approvò una lottizzazione a ridosso di Villa Adriana, all’interno di una fascia di rispetto inclusa in un accordo internazionale tra la Repubblica Italiana e l’UNESCO, una zona geologicamente a rischio anche per le inondazioni dell’Aniene. Si trattava di un piano edificatorio di 120.000 metri cubi, ai quali la maggioranza di Renata Polverini e il suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti della Regione Lazio hanno concesso ulteriori 60.000 metri cubi. La battaglia di civiltà per Villa Adriana è stata condotta da Italia dei Valori con una mozione presentata dal consigliere Ugo Onorati. Al momento della votazione il Partito Democratico si è mostrato diviso o assente. Cinque consiglieri del PD più quello il consigliere Sabatino Leonetti passato di recente alla Lista Zingaretti hanno votato contro la mozione di Onorati, altri sei consiglieri del PD si sono astenuti, contrariamente alle indicazioni del capogruppo, mentre altri nove dello stesso partito erano assenti. Sinistra e Libertà astenutasi in una prima votazione, ha poi dato il suo appoggio alla mozione di Onorati, il quale ha dichiarato: “Sono soddisfatto perché in tal modo la Provincia di Roma ha dato un segnale politico all’amministrazione comunale di Tivoli e alla Regione Lazio che si può e si deve rimediare agli errori fatti in passato, che l’interesse di uno non può andare a danno di un’intera comunità. Invito le associazioni locali e gli imprenditori del turismo e del commercio di Tivoli a far sentire ancora la loro voce, perché si scongiuri definitivamente la minacciata edificazione a ridosso di Villa Adriana”. Subito dopo la mozione di Onorati, il PD ha presentato una sua mozione sullo stesso argomento, che però non ha trovato in aula i numeri sufficienti per essere approvata.

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07/07/2012 TIVOLI VILLA ADRIANA, REALIZZAZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI PER 122MILA METRI CUBI
   26/06/2012 TIVOLI, VILLA ADRIANA: UNESCO MINACCIA DI TOGLIERE PATROCINIO SE NON SI FA CHIAREZZA SU PIANI COSTRUZIONE


 




MARINO, SAGRA DELL'UVA: E' FLOP. SUL WEB UN FIUME DI POLEMICHE

Degrado, sporcizia, gente ubriaca che molesta i residenti e orina davanti ai portoni, minorenni che bevono senza sosta, commercianti che approfittando dell’evento si mettono a vendere i panini a sei euro ciascuno, negozi di giocattoli che si sono improvvisati “porchettari” e che hanno elargito bicchieri di vino a chiunque, minori compresi.  E poi ancora, ci sono state molte lamentele rispetto agli scarsi controlli da parte della polizia municipale.

 

Chiara Rai
Il bilancio della sagra dell’uva di Marino lascia una scia di critiche, nonostante le migliaia di persone che vi hanno partecipato. “Mi ha fatto bene uscire stamattina e sentire tanta gente complimentarsi per la buona riuscita della sagra dell'uva di quest'anno!”. Questo il commento entusiasta rilasciato ieri direttamente su Facebook da Adriano Palozzi, sindaco marinese. Proprio il primo cittadino che ha sempre ritenuto il social network uno strumento fondamentale per ascoltare in maniera diretta la voce dei cittadini, ha incassato, con questa esternazione, un fiume di polemiche  e critiche rispetto l’organizzazione dell’evento. Solo leggendo una cinquantina di messaggi si percepisce immediatamente che l’evento non è piaciuto a tanti. A cominciare dal fatto che l’antica sagra dell’uva marinese si sia ridotta ad una passerella politica, un isola felice in mezzo ad un mare di problemi: degrado, sporcizia, gente ubriaca che molesta i residenti e orina davanti ai portoni, minorenni che bevono senza sosta, commercianti che approfittando dell’evento si mettono a vendere i panini a sei euro ciascuno. Hanno fatto “colore” i negozi di giocattoli che si sono improvvisati “porchettari” e che hanno elargito bicchieri di vino a chiunque, minori compresi.  E poi ancora, ci sono state molte lamentele rispetto agli scarsi controlli da parte della polizia municipale. Disordine e poca attenzione alla sicurezza sono le critiche “tormentone” del post sagra.  Un coppia fa notare che un tempo la sagra era fatta dai marinesi. Anche la sfilata era dei marinesi.... invece oggi le persone di Marino che sfilano sono sempre meno. E ancora un ragazzo fa notare: “la Polizia Locale dove stava? A bere anche lei?”. Commenti su commenti rispetto ad un evento di cui il sindaco va fiero e che ha visto anche la partecipazione dell’ex governatore del Lazio Renata Polverini. Una presenza non da tutti gradita tanto che qualcuno è arrivato persino al punto di proporne l’abolizione, “una sagra che serve soltanto come vetrina ai politici” . C’è chi racconta che la terrazza del centro di Marino, fino al lunedì mattina era uno spettacolo vergognoso e ciò che è peggio è stata la mancanza di decoro e buon costume: ubriachi ai quali nessuno ha messo un freno. Solo l’anno scorso tre uomini avvinazzati che orinavano davanti ad un portone di casa hanno rotto il femore ad un ragazzo che si era permesso di dirgli di sbrigare i suoi bisogni altrove: “alla sagra avrò visto massimo tre o quattro poliziotti – dice una ragazza – e tutti fermi a sedere sulle transenne anziché girare per mantenere l’ordine pubblico”. L’unico plauso è andato alla multi servizi che ha ripulito bene tutto.
 




LAZIO, POLVERINI: MANIFESTI E CHIACCHIERE

Dichiarazione dell'Avv. Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino-Pannella al Consiglio Regionale del Lazio.

"Oramai e' chiaro. Alla Polverini piace imbrattare i muri delle nostre città con manifesti che, oltre ad essere abusivi, raccontano delle sonore balle ai cittadini. "Eliminate le liste d'attesa" "Ho chiuso Malagrotta" e "Li mando a casa io" rimarranno nella storia dei "manifesti balla". Fin'ora le liste d'attesa sono raddoppiate, non ha chiuso Malagrotta e non ha mandato a casa neppure uno dei prodi della sua maggioranza, ma soprattutto non pare proprio sia intenzionata a farlo: forse se ne parla nell'aprile 2013. E di balla in balla si finisce sempre a Ballaro' dove, si sa, le chiacchiere se le porta via il vento. Come il tanfo di Malagrotta."

 




REGIONE LAZIO, PRIMAVERA LAZIALE: ONTA E MACERIE

Per Bersani sono necessarie trasparenza e riduzione dei costi della politica. A forza di ripetere questo binomio, trasparenza e riduzione dei costi della politica, li hanno logorati da renderli completamente senza alcun significato.

Casini va dalla Polverini e chiede dignita' e responsabilità. La responsabilità è come il coraggio ed Il coraggio, chi non ce l'ha non se lo può dare (Manzoni) Lo sapeva questo Casini?

Alfano ha convocato i vertici Pdl del Consiglio Regionale e ha avvertito che  non deve accadere “mai più” quanto successo “nel Lazio“. Bravo Angelino. Siete contenti? Così sistema le cose Alfano.

Per Napolitano bisogna risanare la politica.  Bella scoperta!

 

Emanuel Galea

L’implosione della Regione Lazio non l’ha certamente causata la raccolta firme del Pd. E non è stata causata da qualche spontanea iniziativa della ex presidente. Con tutto il merito che gli è dovuto non è stato neanche l’effetto della manovra dei consiglieri regionali Radicali. Il “palazzo“ è collassato su se stesso. E’ stata la corruzione, il marciume. Il comportamento deplorevole e vergognoso dei gruppi consiliari  che ha eroso le fondamenta della “morale e dell’ etica”, ha svilito le istituzioni e dato il colpo di grazia  alla figura patetica dell’uomo politico. Dalle rovine di quel palazzo echeggiano ancora le reciproche accuse e giungono segnali di resistenza, volontà da parte della casta di perseverare e di rimanere attaccata alle poltrone come telline agli scogli. Ormai la gente lo sa,  i partiti sono restauratori del “vecchio”. Sale la protesta per ribadire ancora che le Regioni sono un corpo  estraneo nell’amministrazione italiana e vanno abolite. Si sa che non è un’operazione da farsi fra l’oggi ed il domani. Ripetiamo quanto già abbiamo scritto, [PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO] in attesa di una soluzione definitiva, sarebbe auspicabile il ridimensionamento dei costi delle Regioni attraverso un forte intervento legislativo non lineare. La soluzione ottimale sarebbe il ridimensionamento dei consigli regionali e la trasformazione ad organi composti da rappresentanti locali (comuni) e cittadini a rotazione con un simbolico rimborso spese.

Pensavo e riflettevo sulle ambigue dichiarazioni rilasciate dai diversi politici all’indomani della miserevole faccenda della Pisana. Quanta miseria nei palazzi del potere! Quanta vergogna in quel palazzo! Festini in costume, ostriche, champagne, “magnate” a Rocca di Papa, mentre fuori aumenti, disoccupazione, suicidi, chiusura negozi, famiglie senza reddito.  Mi sono ritornati in mente i versi di uno stornello della Roma antica, che recitava : “Se pensi ar male che jè stato fatto non c’hai più voja manco de cantà” E’ così!  Se pensiamo al male che hanno fatto a Roma, all’Italia, ad ognuno di noi, viene il mal di stomaco. La cosa più  triste è che gli apparati politici stanno aggiungendo la beffa alle ferite già inflitte con la loro assurda ambiguità. Dopo la Primavera Araba ci tocca assorbire la  Primavera Laziale con tutto quello che c’è intorno. Sono state alienate delle ingenti risorse. Chi le ha utilizzate per mangiate d’ostriche e bevute di champagne, chi per metri cubi di  manifesti, tanti manifesti da tappezzare gran parte di Roma, chi dice di averle adoperate per attività politiche, per congressi, addirittura c’è chi dice di volerle donare in beneficenza. Un carosello, un ventaglio di usi e consumi di nostri contributi. Una corsa a chi arriva prima a raccontare la più grossa fandonia al primo che passa.  Molto ambigua è questa “primavera laziale”. Secondo taluni quelli che hanno intascato i soldi e li hanno adoperati per ostriche e champagne sono più colpevoli, moralmente parlando, di quelli che li hanno adoperati per chilometri di  manifesti, e via dicendo. Non è in discussione in questo contesto come sono stati spesi quei soldi. Questo aspetto, se riterrà, lo potrà verificare la magistratura. Di sua iniziativa senza dotti suggeritori. Senza trascurare il fatto che quei soldi sono proventi di una indebita forma di finanziamento pubblico. Sono perciò risorse dei contribuenti . E’ denaro espropriato dalla sua giusta destinazione, sono soldi sottratti ai servizi pubblici. Ambiguo è "quello che può venire inteso in vari modi o prestarsi a diverse interpretazioni, dando luogo di conseguenza a dubbi, incertezze o confusione".

In questi giorni siamo assistendo ad un tentativo meschino di rendere la gente incapace di distinguere tra ciò che si dice e ciò che realmente è avvenuto. Si vuole appunto creare confusione, dubbi ed incertezze. Si vuole convincere la gente che un gruppo di consiglieri sia stato più corretto istituzionalmente da un altro. Non è così. Parlando della Pisana tutti i gruppi sono stati scorretti istituzionalmente. Hanno tutti accettato, partecipato alla grande spartizione. Poi, c’è stato qualcuno che non era presente al voto, Sel e Radicali.  Questo è vero. La coppia Radicale Rossodivita e Berardo “hanno fatto scoppiare il “quarantotto”. Giusto pure questo. Però, intorno al tavolo per la divisione del malloppo ci sono stati tutti e gli elettori del Lazio, per le prossime elezioni è giusto che questo lo sappiano. Sarebbe bene che imparino a conoscere i nomi di ognuno di questi signori.  La preoccupazione della gente è una: “passata la festa, gabbato lo santo”. Ed il santo, strano a dirlo, è il Popolo Italiano. La politica si auto-assolve, è bravissima nell’arte parolaia,  cerca di confondere e creare confusione. Renata Polverini ha escluso una sua ricandidatura alla Regione Lazio. E vorrei proprio vedere! Con quale coraggio oserebbe ripresentarsi? Per Bersani sono necessarie trasparenza e riduzione dei costi della politica. A forza di ripetere questo binomio, trasparenza e riduzione dei costi della politica, li hanno logorati da renderli completamente senza alcun significato. Casini va dalla Polverini e chiede dignita' e responsabilità. La responsabilità è come il coraggio ed Il coraggio, chi non ce l'ha non se lo può dare (Manzoni) Lo sapeva questo Casini? Alfano ha convocato i vertici Pdl del Consiglio Regionale e ha avvertito che  non deve accadere “mai più” quanto successo “nel Lazio“. Bravo Angelino. Siete contenti? Così sistema le cose Alfano. Per Napolitano bisogna risanare la politica.  Bella scoperta! Ha aggiunto poi il presidente che quelli di questi giorni sono stati scandali vergognosi . Siamo in piena sintonia con il presidente e ci permettiamo aggiungere che gli scandali di ieri, dell’altro ieri e quelli di pochi giorni fa erano vergognosi anche loro. C’era una volta un Presidente, ex magistrato che toccata la sua dignità  ha reagito vigorosamente affermando “ Io non ci sto” Oggi la gente ripete con lui che anche loro non ci stanno, no, non ci stanno, a questa onta, a questa vergogna non ci stanno.

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   30/09/2012 REGIONE LAZIO, ALLE URNE ENTRO IL 2012?

  29/09/2012 ROMA, STEFANIA PRESTIGIACOMO DISGUSTATA DAL PDL SALUTA E SE NE VA

  28/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, PARRONCINI (PD): “COME FA L’EX ASSESSORE BIRINDELLI A USARE ANCORA UOMINI E MEZZI DELLA REGIONE?”
27/09/2012 LAZIO REGIONE, SU NOMINE DIRETTORI E' SUBITO POLEMICA. VERDI: "IL GRANDE BLUFF DELLA POLVERINI"
  26/09/2012 LAZIOGATE, MARCO PANNELLA CHIEDE LE SCUSE PUBBLICHE A SILVIO BERLUSCONI
  25/09/2012 PISANOPOLI, MARIO PERILLI (PD): DOPO 3 ANNI DI PARALISI OCCORRE RILANCIARE IL LAZIO.
  25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO
  25/09/2012 RIETI, LA BUFERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO. LA NOTA DI GIORDANI (SABINA RADICALE)
  25/09/2012 REGIONE LAZIO, MARUCCIO (IDV): AL PIU' PRESTO AL VOTO
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  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, MANCIURIA (UDC): “CHI SI DIMETTE NON SI RICANDIDI”
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI: PARRONCINI (PD) INVITA L'UDC A FARE UN PASSO INDIETRO
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23/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO
  22/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
21/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LA POLVERINI NON SI E' DIMESSA.
20/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, CHE MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI
  20/09/2012 LAZIO, PISANOPOLI: DIMESSO IL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI. DOMANI L'ORA DELLA VERITA'
18/09/2012 LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA
18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
  17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
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  14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
  23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?

 




REGIONE LAZIO, MARUCCIO (IDV): AL PIU' PRESTO AL VOTO

Redazione

“Anche se in ritardo le dimissioni di Renata Polverini sono arrivate. Rivendichiamo con forza l’azione dell’opposizione, che ha lavorato per ridare la parola ai cittadini e dignità a un’intera Regione per troppo tempo mortificata. E’ merito di quella stessa opposizione che durante questi 2 anni e mezzo ha combattuto le politiche sbagliate del governo regionale, sulla sanità, sull’urbanistica, sui rifiuti, nell’assenza di ricette per il rilancio dell’economia, del welfare e lavoro. Ora dobbiamo chiudere in fretta questa brutta pagina della storia della nostra Regione e andare al più presto al voto. In un momento così drammatico per il tessuto economico e sociale del Lazio, non possiamo permetterci sei mesi di amministrazione ordinaria e quindi di paralisi. La Regione ha bisogno, il prima possibile, di un governo forte, credibile e soprattutto legittimato dal consenso popolare. Gli argomenti esposti dall’ormai ex presidente nel suo atto di commiato non ci appassionano e non li condividiamo. Perchè non siamo tutti uguali.” Lo dichiara in una nota Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori.

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  24/09/2012 REGIONE LAZIO, PISANOPOLI: ANCHE LA CHIESA DECISIVA PER LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, RENATA LASCIA LO SCRANNO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, "PISANOPOLI": L'UDC NON FA NE IL BELLO NE IL BRUTTO TEMPO
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REGIONE LAZIO, PISANOPOLI: ANCHE LA CHIESA DECISIVA PER LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI

Angelo Parca

“Questi signori li mando a casa io”, così ha detto Renata. Una volontà di parlare a giochi fatti? La voglia di sfogarsi e dire tutto sulla faida all’interno del Pdl che si era andata a creare? Il fatto che l’Udc ha tolto l’appoggio alla Giunta regionale significa che il partito centrista si è fatto corteggiare dal  centrosinistra e dalla scia moralista che è passata nel pomeriggio. Così, riempiendosi la bocca di “dignità”, l’unione di centro ha mollato la presa. Comunque la posizione di Pier, inaspettata, insieme al monito di Bagnasco hanno portato Renata Polverini alle dimissioni. L’ex sindacalista non è arrivata neppure a metà mandato. Adesso si vuole sfogare, vuole dire tutto da cittadina libera. Ma veniamo alle parole del presidente dei Vescovi italiani, grande sostenitore del governo Polverini, durante l'apertura del Consiglio episcopale permanente: ''Che l'immoralità e il malaffare siano al centro come in periferia non è una consolazione, ma un motivo di rafforzata indignazione, che la classe politica continua a sottovalutare. Ed è motivo di rabbia per gli onesti''. E dice ''no a soggetti chiacchierati alle prossime elezioni''.  Come al solito Casini è voluto uscire dal “marciume” che ha condannato oggi: "Domani mattina faremo una riunione – ha detto Pier –  io credo che dopo il marcio che è emerso, dopo la cupola che ha fatto venire fuori uno schifo, la cosa migliore, ma è la mia opinione e potrò andare in maggioranza o minoranza è che bisogna restituire parola ai cittadini". "Mi auguro che Polverini non ascolti chi le dice di rimanere ancora lì. Gli italiani apprezzeranno. Mi auguro che il Presidente Polverini e chi ha collaborato con lei in modo serio capisca che con questa marea di fango che si é alzata restituire la parola agli elettori significa essere dignitosi", ha aggiunto Casini.

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LAZIO PISANOPOLI: PARRONCINI (PD) INVITA L'UDC A FARE UN PASSO INDIETRO

Redazione

"Insieme agli altri 13 colleghi del Partito democratico, ieri sera con decisione unanime abbiamo consegnato le nostre dimissioni da consiglieri regionali nelle mani del segretario regionale Enrico Gasbarra e del capogruppo Esterino Montino. – Fa sapere in una nota il Consigliere regionale Pd Giuseppe Parroncini – Una scelta, questa, – prosegue la nota – scaturita in seguito al protrarsi di una situazione divenuta ormai insostenibile, di fronte alla quale abbiamo ritenuto opportuno dare un segnale forte. Naturalmente l’obiettivo è arrivare allo scioglimento del consiglio regionale, raccogliendo le 36 adesioni necessarie: oltre a noi, c’è la disponibilità di tutta l’opposizione e anche di alcuni esponenti della maggioranza. La gravità di quanto emerso in questi giorni impone l’apertura di una nuova fase: noi ci prendiamo la responsabilità di provarci, anche se siamo convinti che la prima a doverlo fare sia il presidente Renata Polverini, per come in poco più di in due anni ha ridotto il Lazio. E non solo per gli scandali, ma anche per tutto il resto, dalla sanità alle politiche per il territorio. – La nota del Consigliere Pd conclude – A questo punto invitiamo gli esponenti dell’Udc, oggi fondamentali per far pendere l’ago della bilancia a favore della risposta forte auspicata, a fare un passo indietro: noi abbiamo scelto di non tenere in piedi l’amministrazione dello scandalo, loro hanno l’opportunità di dare prova, insieme a noi, che voltare pagina è possibile."

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LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO

Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Lodovisi coordinatore regionale PD Rieti

Il quadro che è stato descritto in questi giorni sulla gestione della Regione Lazio ed il putrido contesto nel quale matura le sequela di feste, festini, spese allegre e spreco di danaro pubblico, per i racconti dell'ex capogruppo del PDL, non si può archiviare come la Presidente vorrebbe: quattro  votazioni un “mea culpa” parziale e via si ricomincia per un nuovo giro come se nulla fosse accaduto.  Sbaglia la signora Polverini quando ritiene che sia sufficiente addossare la croce di un comportamento scorretto ad taluni consiglieri per riconquistare una verginità perduta già con l'elicottero usato all'epoca della fiera del peperoncino.  Lo scandalo sta suscitando nelle persone un disgusto talmente profondo che nulla sarà sufficiente per riconquistare la credibilità necessaria per chiedere ancora sacrifici da lacrime e sangue ai cittadini del Lazio. Perché in questa analisi manca, e questo è l'aspetto più deprimente, il cittadino nel cui nome ciascun politico è chiamato ad amministrare la cosa pubblica; e questo dà il senso della distanza abissale che oggi c'è tra il presidente della Regione ed i suoi amministrati. Ha sbagliato la signora Nobili ad umiliare la circoscrizione elettorale dalla quale proviene. Ha sbagliato a ritenere che tutto le fosse concesso, sempre ed in ogni circostanza, non solo in Regione. Sbaglia ancora, aggravando le cose,  quando prova a  tappare la falla, che ha creato con i propri comportamenti, con giustificazioni puerili, aprendo voragini più estese.  E' veramente cosi ingenua da pensare che appaia credibile  quando sostiene che Lei si occupava solo di organizzare gli eventi perché al resto ci pensava  il commissionario ed il capogruppo del PDL?  Con i suoi danari fa lo stesso? Non si cura quando va a pagare il caffè al bar se gli viene presentato uno scontrino pari al valore di un anello d'oro?  Se anche fosse non pensa che i cittadini, quelli che ogni giorno salgono sui pessimi autobus del Cotral  Le chiedono di verificare con cura quando, quanto e come utilizza il pubblico danaro?  Sbaglia La signora Nobili a non prendere atto degli errori commessi e conseguentemente a fare un gesto riparatore. Sbaglia pure Cicchetti il quale, pur avendo una posizione defilata,  perde l'occasione per essere uomo delle Istituzioni rifugiandosi in una difesa d'ufficio ma omettendo il contesto. Per lui vale la stessa domanda fatta a quelli del mio partito: può essere che non si sia accorto di nulla essendo peraltro più a contatto di gomito e, frequentando le stesse stanze?  Può non aver visto il vorticoso giro di danari che inondava i corridoi della Pisana e l'odore nauseabondo che ne promanava? Perché non si è opposto al trasferimento dei fondi dal finanziamento delle opere pubbliche locali alle casse dei gruppi?  Perché non ha detto una parola quando ha votato la decuplicazione dei fondi a disposizione dei gruppi?  Oppure questo è un dovere richiesto solo a Perilli ed quelli dell'opposizione?  Sbaglia Berlusconi quando afferma che la Polverini deve rimanere per salvare il PDL. Da un uomo di Stato mi sarei atteso un gesto diverso, un pensiero ai cittadini del Lazio, malamente amministrati da troppi anni. E invece il primo pensiero è per il suo partito, alla faccia del bene comune tanto invocato ma mai praticato. Sbaglia da ultimo quando pensa che la faida che si consuma all'interno del PDL dal momento di presentare la lista per elezioni regionali, possa finire qui. Come insegna la votazione per il nuovo capogruppo, 8 voti alla Colosimo -area Forza Italia – 6 voti a Cicchetti – ex AN – la battaglia è tuttora in corso e la guerra è lungi dal terminare. Ed in queste condizioni la Polverini sarà in grado di dare ai cittadini del Lazio, di ogni credo, un governo che possa parere tale? Non vorrei sbagliare ma ho il timore che la frattura e la delegittimazione della istituzione regionale, che invece incide fortemente nella vita di tutti i giorni, è talmente forte e profonda che l'unico lavacro in grado di restituire autorevolezza e dignità paiono essere nuove elezioni con nuova classe politica, nuovi programmi, nuovi stili di vita,  per una istituzione regionale più sobria,  rinnovata e più aderente al mandato che leggi e cittadini oggi le assegnano. 

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22/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
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LAZIO PISANOPOLI, LA POLVERINI NON SI E' DIMESSA.

Polverini: "Abbiamo bisogno di capire se ce la sentiamo di fare uno sforzo importante sapendo che tutto quello che faremo avrà un'osservazione particolare rispetto a quanto abbiamo fatto fino a oggi"

 

Redazione

"Se voi ve la sentite, io me la sento di andare avanti. Abbiamo bisogno di capire se ce la sentiamo di fare uno sforzo importante sapendo che tutto quello che faremo avra' un'osservazione particolare rispetto a quanto abbiamo fatto fino a oggi." Così Renata Polverini al Consiglio regionale di oggi. "Bersani dovra' spiegarmi – ha inoltre detto – perche' io dovrei dimettermi se un consigliere regionale ha sbagliato e lui no di fronte ai casi di Lusi e Penati. Oggi dimostriamo che siamo in grado di reagire e di rilanciare un'azione di Governo. Su queste scelte che cambieranno in modo irreversibile l'impianto di gestione della Regione Lazio, possiamo andare avanti insieme. Con il voto di oggi abbiamo gia' centrato la maggior parte degli obbiettivi, – ha aggiunto la governatrice facendo riferimento  all'abolizione delle commissioni speciali e al dimezzamento di quelle permanenti. Il voto unanime del Consiglio regionale ai provvedimenti che tagliano i costi della politica mi ha convinto che vale ancora la pena andare avanti. – Riaffermando che quanto deciso oggi in Consiglio "e' solo un piccolo passo". Polverini è poi passata ai ringraziamenti “Ringrazio la mia maggioranza, per avermi sostenuto anche emotivamente in questi giorni, ma anche all'opposizione, perche' pur nella diversita' di vedute ha compreso che fosse necessario, per dignita' istituzionale del Consiglio regionale e della classe politica nazionale, dare un segnale di vivacita' in grado di ribaltare la situazione.”  Ha inoltre dichiarato "ho fatto uno sforzo immane per spiegare cosa era accaduto: l'unica cosa che abbiamo compreso e' che abbiamo dato, nostro malgrado, un cattivissimo esempio e che eravamo pronti a pagare un prezzo alto".

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