ALITALIA MAINTENACE SYSTEM: I SINDACATI SCRIVONO AL MINISTRO LUPI E AL PRESIDENTE MONTEZEMOLO

di Silvio Rossi

I sindacati che difendono i lavoratori di Alitalia Maintenace System hanno scritto due lettere aperte al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, e al Presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo.

L’incertezza che caratterizza la vicenda, con l’azienda specializzata nella manutenzione dei motori aeronautici sospesa in un limbo che non consente una programmazione adeguata delle attività, ha indotto i rappresentanti sindacali a scrivere alle istituzioni per far conoscere (o per non far cadere nel dimenticatoio) la propria posizione.
L’appello indirizzato ministro è accompagnato dalla richiesta di visitare l’azienda, per poter rendersi conto personalmente dell’alta professionalità delle maestranze impiegate, che possono essere impiegate, oltre che per la manutenzione di aeromobili di qualsiasi compagnia, anche per il supporto di attività diverse, dove sono impiegate le turbine aeroderivate, come in impianti di generazione di energia o per le applicazioni militari.
La qualità delle lavorazioni effettuate in AMS, e i know-how acquisito dai tecnici della società non sono competenze che si possono trovare facilmente in quei mercati a basso costo che spesso hanno tolto commesse a molte imprese italiane. Se l’industria italiana deve ripartire dall’alta professionalità, Alitalia Maintenance Systems è proprio l’esempio dell’industria da rilanciare.
Lo stesso auspicio accompagna la lettera inviata dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo al Presidente Montezemolo. I lavoratori sperano che lo spirito d’innovazione e di rilancio del prodotto che l’ex Presidente della Ferrari ha promesso, si concretizzi. Ricordano che AMS era una divisione di Alitalia, che la politica di esternalizzazioni ha diviso dalla casa madre, ma che il legame tra la compagnia aerea e la società di manutenzione è rimasto sempre molto stretto.
La speranza dei lavoratori è che l’ingresso di Etihad, con le sue compagnie controllate, possa garantire quella mole di lavoro che, affermano, sanno svolgere nel migliore dei modi.
Ovviamente per permettere tutto ciò l’azienda dovrà supportare l’attività con investimenti, che però i sindacati garantiscono verranno presto ripagati con i risparmi generati dalle attività attualmente svolte all’estero, e che potrebbero essere svolte in house. Nel frattempo, dietro l’angolo c’è un interesse di un gruppo Giordano pronto ad entrare nella società. Vedremo se tutto ciò si concretizzerà non prima di aver superato il problema giudiziale al quale l’azienda è legata.




MOLISE: CHIUDE L'AREA DI SERVIZIO AUTOSTRADALE

Redazione

Molise – La crisi economica determina la chiusura di molte attività commerciali per la contrazione dei clienti, e la concorrenza dei centri commerciali, che hanno contribuito a diminuire il flusso nei negozi tradizionali. Leggere di una bottega storica o di un’attività artigianale, purtroppo non fa più notizia.
Anche le attività che si pensa possano essere garantite da un flusso di clienti regolare, come le aree di servizio autostradali, soffrono la crisi. Più di un’area di servizio ha chiuso i battenti, in diverse regioni, su strade con elevato traffico, come l’autostrada del Brennero o l’autostrada dei Fiori in Liguria.
L’ultima, in ordine di tempo, a farne le spese è l’area di servizio Rio Vivo, in Molise, nei pressi del casello di Termoli. Dai primi di gennaio l’area Ovest chiuderà tutte le attività al pubblico, mentre l’area Est vedrà la chiusura dell’impianto carburanti, cosa che mette a rischio la sopravvivenza anche delle attività ristorative dell’area.
Una diminuzione dell’erogato, in una politica di liberalizzazione dei prezzi dei carburanti, che vede variazioni di prezzi anche di venti centesimi tra distributori diversi, con gli impianti autostradali penalizzati, poiché vincolati al prezzo standard dalle compagnie petrolifere.
Nel caso termolese sono ventisette i lavoratori che perderanno il posto, tutti con famiglia a carico, penalizzando un bilancio occupazionale regionale già al collasso per le numerose crisi industriali che hanno relegato la regione a una delle ultime posizioni come persone impiegate.
 




INDUSTRIA E AGRICOLTURA: IN ARRIVO 400 MILA POSTI DI LAVORO

Redazione

Buone notizie nel mondo del lavoro, in arrivo 400 mila nuovi posti di lavoro con contratto a tempo indeterminato nei settori dell'industria e dell'agricoltura. Si registra quindi un andamento positivo dei rapporti di lavoro con un aumento tendenziale del 7,1% rispetto ad un anno fa, concentrato nei settori dell'industria e dell'agricoltura, mentre diminuiscono gli avviamenti nel settore dei servizi, tranne che nell'istruzione, che presenta piu' di 17mila nuovi contratti a tempo indeterminato.
 

E' la prima indicazione che emerge da un'anticipazione dei dati forniti dal Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatoriesull'avviamento di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato relativi al III trimestre del 2014.

 Complessivamente, gli avviamenti di rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato sono stati 2milioni 474mila, con un aumento del 2,4% rispetto al III trimestre del 2013.

 I rapporti di lavoro a tempo determinato rappresentano circa il 70% dei nuovi contratti, con un incremento dell'1,8% rispetto al terzo trimestre 2013. Questa tipologia contrattuale soddisfa in particolare le esigenze dell'agricoltura per circa 460mila contratti, con un aumento rispetto al terzo trimestre 2013 del 10,6%.

I contratti di apprendistato crescono del 3,8%, confermando, pure in termini piu' contenuti, la tendenza che si era gia' evidenziata nel secondo trimestre, nel quale avevano fatto registrare un balzo del 16%.
  Le cessazioni dei rapporti di lavoro sono state 2milioni 415mila, con una dinamica di +0,9% rispetto all'anno precedente, dovuta ad una crescita delle cessazioni a termine dei contratti a tempo determinato (che rappresentano il 65% del totale delle cessazioni); per tutte le altre tipologie contrattuali si riscontra un andamento in diminuzione.

Tra le cause di cessazione si evidenzia un deciso aumento di pensionamenti (+55%), riscontrabili nel settore dell'istruzione, ed una diminuzione del 3,3% dei licenziamenti, che costituiscono il 9% di tutti i rapporti di lavoro cessati.
 

Questi dati, in continuita' con quelli relativi al II trimestre, confermano che il cosiddetto decreto Poletti, convertito nella legge 78/2014, ha prodotto l'esito che era auspicabile, cioe' un incremento dei contratti a tempo indeterminato e dei contratti di apprendistato. I dati completi delle Comunicazioni Obbligatorie relativi al III trimestre 2014 saranno diffusi con la Nota trimestrale mercoledi' 4 dicembre.




UE, IL PIANO DI JUNCKER PREVEDE SOLO 21 MILIARDI DI INVESTIMENTI

di Maurizio Costa

Roma – La Commissione europea approva un piano di investimenti da 315 miliardi di euro, ma i soldi messi a disposizione dall’Europa sono una somma molto inferiore di quella annunciata. La manovra voluta da Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e anche dal premier Matteo Renzi, prevederà l’istituzione di un Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) che erogherà questi fondi agli stati europei.

La somma messa a disposizione dall’Europa, però, non sarà di 300 miliardi, ma di appena 21 miliardi di euro, di cui 5 erogati direttamente dalla Banca europea degli investimenti (Bei), creata nel 1957 proprio per aiutare i paesi meno sviluppati del continente e per ammodernare le infrastrutture di ogni stato dell’Unione.

La somma sarà costituita anche da fondi di programma già investiti. Di questi, 8 miliardi di euro saranno costituiti da risorse da riallocare ma già esistenti all’interno dei piani europei: 2,7 miliardi verranno presi da Horizon 2020, un programma europeo per la ricerca e l’innovazione e altri 3 miliardi proverranno dal Cef, un programma per incentivare lo sviluppo delle infrastrutture e i trasporti. La rimanenza proverrà da margini di bilancio e da risorse che ancora devono essere reperite.

La Commissione prevede che questi 21 miliardi diventeranno 315 perché entreranno in gioco altri investitori all’interno dei progetti dei singoli stati, che faranno lievitare gli introiti di quindici volte: ogni euro investito dall’Europa porterà 15 euro sul mercato.

Queste previsioni non sono certe, ma sono state fatte in base alle esperienze economiche precedenti. I soldi investiti verranno utilizzati per trasporti, infrastrutture, energia pulita, ricerca ed educazione. Nessun paese avrà delle priorità e i risultati si vedranno tra qualche anno.




LAURA BOLDRINI LANCIA CAMPAGNA CESSIONI SOVRANITA’ CON UN "TWEET SHOCK"

di Cinzia Marchegiani

Un sabato italiano qualunque sta svegliando dal torpore gli italiani che come San Tommaso, non credono, se non vedono. Laura Boldrini, il Presidente della Camera del Parlamento italiano con il seguente tweet shock riporta tutti sull’attenti: “Nel processo costruzione #Europa resistenze a cedere quote sovranita’. Ma traguardo va raggiunto o prevarranno disgregazione e populismo."
Immediate le contestazioni forti, soprattutto di chi conosce il valore e il potere della Costituzione Italiana, così l’Avv Marco Mori interviene in merito richiama gli tabella della legge italiana: “Ribadisco per l’ennesima volta che la cessione di sovranità, costituzionalmente vietata ex art. 1 e 11 Cost., comporta la cancellazione della personalità giuridica dello Stato e costituisce un atto ostile contro di esso perseguibile ex art. 243 c.p. Invito dunque i Magistrati a procedere in tal senso.”
E’ da menzionare anche la missiva del 3 novembre 2014 con cui l’Associazione “Caino non tocchi mai più abele” ha posto all’attenzione del Consiglio e della Commissione Europea la questione dell’illegittima cessione della sovranità nazionale più volte sostenuta dallo scrivente e portata avanti con azioni sia civili che penali in collaborazione con “Salviamo gli Italiani“. Gli stessi pubblicano la replica dell’ufficio informazioni con il pubblico del Consiglio Europeo, nella sua semplicità, che ha lasciato di stucco in quanto ha confermato che i Trattati costituiscono “cessioni” di sovranità e che BCE tutela solamente la stabilità finanziaria.

L’associazione "Salviamo li Italiani", spiega in realtà cosa è permesso dalla legge:” La Corte Costituzionale, con sentenza n. 238/2014, ha ribadito la superiorità dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo sul diritto internazionale. Tra tali diritti fondamentali sono ovviamente ricompresi gli artt. 1, 5 ed 11 Cost.
In particolare, ai sensi dell’art. 1 Cost., la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme proprie del modello costituzionale. Questi limiti, fermo il riconoscimento dell’unità della Repubblica e del decentramento amministrativo di cui all’art. 5 Cost. (principio opposto all’accentramento di sovranità verso Bruxelles), sono sanciti nell’art. 11 Costituzione.Detta norma consente esclusivamente, in condizioni di parità con le altre nazioni, alla mere LIMITAZIONI di sovranità volte all’adesione ad ordinamenti sovranazionali che promuovano la pace e la giustizia tra i popoli. Fermo il vincolo di scopo e le condizioni di reciprocità, è in ogni caso chiarissimo che, come indicato nella lettera pubblicata, i Trattati UE costituiscono CESSIONI vietate di sovranità. Infatti l’Italia non si è limitata a contenere il proprio potere d’imperio ma ne ha ceduto l’esercizio a soggetti terzi a titolo definitivo.
Cedere la sovranità, esattamente come avverrebbe in caso di un’occupazione militare, significa necessariamente cancellare la personalità giuridica della nazione e sottoporre la stessa a “vincoli esterni” di carattere permanente che, nello specifico dei Trattati UE, riguardano anche le politiche monetarie ed economiche. Dette politiche sono oggi dirette alla stabilità finanziaria, come dichiarato nella missiva pubblicata, e non già al sostegno dell’economia reale e dell’occupazione.
Per questo “Salviamo gli Italiani” ha promosso un’azione civile la cui prima udienza si celebrerà a gennaio per fare si che la Corte Costituzionale possa finalmente dichiarare fuori legge la ratifica dei Trattati UE le cui regole hanno portato il paese in una violenta recessione dai costi sociali immani. La vittoria è alla nostra portata, sosteneteci iscrivendovi alla nostra associazione! 




OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA ITALIANO: INVASIONE DELLA PRODUZIONE STRANIERA DEL 45% IN UN ANNO

La Coldiretti lancia l’allarme, l’attacco all’olio italiano mette a rischio un patrimonio ambientale con oltre 250 milioni di piante sul territorio nazionale che garantiscono un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative all’anno e un fatturato di 2 miliardi di euro

di Cinzia Marchegiani

L’olio extravergine d’oliva, uno dei prodotti italiani che fa grande e unica la dieta mediterranea sembra essere sotto attacco proprio dalla produzione estera  dell’olio, e dall’importazione di olive nella nostra penisola. Coldiretti scende in difesa di questo prodotto unico nel suo genere e patrimonio forse universale non solo dell’alimentazione ma della salute stessa. Le importazioni di olio di oliva dall’estero sono aumentate del 45% rispetto allo scorso anno con un Paese come la Spagna che ha addirittura quasi quadruplicato le spedizioni verso la Penisola (273 %), ma sul mercato è praticamente impossibile riconoscere il prodotto straniero per la mancanza di trasparenza in etichetta. Una vera invasione! Lancia il grido di allarme la Coldiretti proprio sulla base di questi dati Istat relativi ai primi sette mesi di questo anno 2014. Un trend che se mantenuto attesterà l’arrivo in Italia di olio extravergine al massimo storico con un valore pari al doppio di quello nazionale che registra un produzione attorno alle 300 mila tonnellate. E a fare i conti della serva è proprio il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo: “In altre parole due bottiglie su tre riempite in Italia contengono olio di oliva straniero ed occorre adottare tutte le misure necessarie per garantire trasparenza negli scambi, combattere i rischi di frodi e assicurare la possibilità di fare una scelta di acquisto consapevole ai consumatori italiani”. Per questo lo stesso Moncalvo chiede di mettere a punto una task force coordinata di controllo per l’immediata attuazione delle norme contenute nella legge “salva olio” approvata dal Parlamento.
Il richiamo in particolare, è riferito alle norme sul funzionamento del mercato e della concorrenza, dalla previa autorizzazione del Ministero delle Politiche agricole all’ammissione al regime di perfezionamento attivo nel caso di acquisto dai Paesi extra Ue di miscele di olio fino alla disciplina contro il segreto, che contempla l’accesso ai documenti degli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera delle informazioni detenute attraverso collegamenti a banche dati elettroniche.
L’Italia è il primo importatore mondiale di oli di oliva che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009.
Una fotografia sulla sofisticazione va menzionata poiché spesso il consumatore porta a tavola qualcosa che neanche lontanamente assomiglia all’olio extravergine di oliva e soprattutto italiano. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Coldiretti spiega nel dettaglio cosa accade nel commercio:"spesso le bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli. I consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente. In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con piu' attenzione le etichette ed acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori mentre in caso di dubbio verificare attentamente l'origine in etichetta."

La sofisticazione o adulterazione dell’olio extravergine di oliva si ottiene miscelandolo con percentuali di altri tipi di olio, frodi spesso difficili da stanare e che solo un esame gascromotografico permetterebbe di stabilire la composizione qualitativa e quantitativa degli acidi grassi dell’olio in esame. Analisi che viene supportata anche dall’esame della frazione stereolica che rappresenta una maggiore conferma della genuinità dell’olio di oliva. Purtroppo con manipolazione genetiche apportate alle piante oleaginose è possibile modificare la composizione acida degli oli estratti dai semi e renderli simili a quella dell’olio di oliva. Ma la frazione stereolica, fortunatamente non subisce variazioni ed è tipica e rappresentativa per ogni tipo di olio esistente, e nell’olio di oliva vergine la quantità di beta-sitostereolo non è mai inferiore al 94%. Ecco perché è fondamentale avere un’etichettatura che dia la possibilità al consumatore di scegliere consapevolmente in base alle proprie esigenze e al portafoglio.

L’attacco all’olio italiano mette a rischio un patrimonio ambientale con oltre 250 milioni di piante sul territorio nazionale che garantiscono un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative all’anno e un fatturato di 2 miliardi di euro.




GREEN ECONOMY: C'E' LAVORO PER I GIOVANI, ECCO LE IDEE ANTICRISI

Redazione

Da chi ha inventato la prima chips di pane leggera, croccante e ai mille sapori, a chi ha sperimentato con successo un prodigioso energizzante afrodisiaco riscoprendo un’antica ricetta Maya, da chi ha testato la stravagante coltivazione di microalghe molto apprezzate in cosmetica e in ambito salutistico e anche in agricoltura come fertilizzanti naturali a chi ha avviato un virtuoso progetto di biomonitoraggio ambientale utilizzando le proprie api come vere e proprie centraline antinquinamento nella Terra dei fuochi fino a chi ha avuto la brillante idea di produrre la prima caramella contadina a base di vera frutta. Sono queste solo alcune delle idee creative che battono la crisi presentate al concorso “Oscar Green” 2014, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti dei premi “Oscar Green” sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica. Una testimonianza – sottolinea la Coldiretti – del profondo processo di rinnovamento green in atto nelle campagne come dimostra il fatto che quasi un’impresa agricola italiana su tre è nata negli ultimi 10 anni.

“I nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee” dichiara il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.  C’è anche chi – continua la Coldiretti – produce  un miracoloso pecorino anticolesterolo che addirittura abbassa i livelli dell’atavico nemico del cuore o chi ha deciso con coraggio e determinazione di diventare “agricustode” di un intero borgo abbandonato sperimentando con successo antiche coltivazioni ma anche chi ha realizzato con entusiasmo e passione una “commovente” crema ottenuta dalla lacrima di vite a chi ha ricavato dalla coltivazione della canapa per tanto tempo demonizzata straordinarie ricette culinarie ma anche materiali molto utili per la bioedilizia. In dettaglio, tra le tante novità di quest’anno all’Oscar Green, sorprendente è – sottolinea la Coldiretti – la nuova esperienza imprenditoriale di Domenico D'ambrosio che ha inventato la prima chips di pane sfruttando l’idea di un gesto antico, quello di strappare la corteccia del pane che ad Altamura in Puglia si compie da secoli per consuetudine. Da qui infatti nasce l’intuizione di creare una vera e propria sfoglia di semola di grano duro ai mille sapori dall’extravergine al formaggio di cui se ne può tranquillamente fare una scorpacciata senza temere per la linea perché risulta leggera e altamente digeribile. All’origine della brillante idea di Carlo Maria Recchia di produrre un nettare energizzante e afrodisiaco in Lombardia ci sono invece i Maya che utilizzavano lo stesso composto per sconfiggere i guerrieri durante le battaglie e il Polo nord da dove, nella banca dei semi, Carlo ha recuperato i suoi primi 40 semi. Da quei freddi 40 semi ora la sua azienda ha ricavato 75mila piante dalle quali Carlo ricava straordinari chicchi di mais nero con i quali produce il suo preziosissimo energizzante afrodisiaco. La cosa strabiliante è che in soli 3 mesi Carlo dice che ho esaurito tutte le scorte di prodotto e ha già raccolto nuovi ordini e per questo ha deciso di raddoppiare la superficie coltivata. Ma tra i giovani da Oscar della Coldiretti c’è anche Salvatore Sorbo giovane apicoltore che ha messo le sue arnie a disposizione di “Cara Terra” un virtuoso progetto di Biomonitoraggio dell'ambiente, nella Terra dei fuochi, attraverso le  api. Questo ambizioso progetto che prevede la collaborazione dell’'Università di Napoli e quella del Molise ha lo scopo di trasformare gli alveari e le arnie delle api in vere e proprie centraline di biomonitoraggio (ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati del territorio) per rilevare il grado di inquinamento presente sul territorio.  Le api, infatti si sa non mentono mai, volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili (il noto pm10) e trasmettono le informazioni raccolte, ogni giorno, al loro alveare. Matteo Castioni ha invece sperimentato con successo la stravagante idea di coltivare in Veneto le microalghe della specie Spiruline e Haematococcus che risultano essere davvero  portentose. Le microalghe di Matteo infatti non solo vengono ampiamente nel utilizzate nel mondo della cosmesi e consigliate come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perché particolarmente ricche di proteine sali minerali e antiossidanti naturali, ma sono molto utili anche in agricoltura perché risultano essere ottimi fertilizzanti naturali. Tiziana Calabrese – continua la Coldiretti – con le sue straordinarie capacità è riuscita a produrre in Calabria la prima caramella contadina a base dei suoi gustosissimi piccoli frutti coltivati con tanta passione e dedizione. E allora è così che ribes, mirtilli, more, fragole e lamponi si trasformano in gustose e sane caramelle da poter offrire ai bambini senza nessuna controindicazione. E ancora in Trentino Daniela Devigli si è tuffata nel passato della tradizione contadina per scoprire che la linfa della vite ha un potere energizzante incredibile ed è ricca di preziosi principi attivi, ideali per la realizzazione di creme e prodotti per il corpo. Nella sua vigna in un particolare periodo dell'anno le sue viti iniziano il pianto, un momento di meditazione e di totale immersione nell'alchimia della natura. La pressione incredibile con cui la linfa di vite viene su dalle radici per esplodere dove il tronchetto viene inciso, permette il gocciolare dell'essenza che Daniela raccoglie meticolosamente con delle bottiglie di vetro appese ai filari. E' un rito che si ripete ogni anno e che è possibile solo attraverso una totale simbiosi tra il raccoglitore e la natura. Carlo Santarelli invece in Toscana ha deciso di produrre con grande successo un pecorino anticolesterolo. Si tratta di uno straordinario progetto scientifico realizzato dal caseificio di Carlo, in collaborazione con l'Università di Pisa e di Cagliari che ha un aspetto davvero sorprendente ossia che  il pecorino anticolesterolo viene realizzato semplicemente modificando le abitudini alimentari delle greggi e cambiando i loro pascoli. Mille campioni, 24 prove di caseificazione, cento formaggi sotto analisi e i risultati sono sorprendenti. Pasquale Polosa invece – conclude la Coldiretti – in Basilicata dopo i suoi studi universitari  individua un antico canapaio, dove probabilmente in passato veniva prodotta la canapa e mette in coltura 10 ettari di canapa (cannabis sativa), di quelle a basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà terapeutiche. Ecco i trasformati: un olio incredibile per le sue potenzialità da impiegare nella medicina e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato, ma anche fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia oltre a  pannelli fonoassorbenti.

 

 

TUTTI I FINALISTI DI OSCAR GREEN 2014 PER CIASCUNA CATEGORIA

 

CATEGORIA IDEANDO

 

IL RITORNO DELL' AFRODISIACO DEI MAYA

Lombardia – Carlo Maria Recchia

 

Ci sono i Maya e il Polo nord, all'origine dell'incredibile nettare di Carlo Maria Recchia, una bibita energizzante con incredibili potenzialità energetiche e imparagonabili proprietà antiossidanti, grazie alla ricca presenza di omega tre. E' la bevanda che utilizzavano i Maya per sconfiggere i guerrieri durante le battaglie, una pozione afrodisiaca ed energetica ripresa anche nel cartone di Asterix e Obelix.  L'idea di riprodurla parte da una ricerca nata per indagare gli antichi mais che si coltivavano alle porte di Cremona per capire cosa c'era prima dell'avvento dell'ibrido. Così Carlo si imbatte in un antico mais di colore nero dai particolari chicchi a punta. Tutto splendido ma c’è un piccolo problema, per riuscire a metterlo in coltura occorre fare richiesta alla banca del seme del Polo Nord. Ma il giovane e tenace produttore non si abbatte e riesce a farsi spedire dai ghiacci 40 semi che dovrà poi restituire molto presto alla banca del seme. Da quei freddi 40 semi ora la sua azienda ha ricavato 75mila piante. Ed è da queste preziose piante che Carlo produce delle pannocchie di mais ricche di flavonoidi e betacarotene dalle quali ricava il suo preziosissimo energizzante afrodisiaco. La coltivazione del mais viene svolta senza l'uso di alcun prodotto chimico solo concime organico, le infestanti vengono rimosse manualmente tramite la zappa.  Una volta sgranato il mais viene fatto seccare su di un aia al sole in modo da evitare residui di anidride carbonica o metano.  Il nettare che si estrae viene poi sapientemente miscelato e aromatizzato con la radice di zenzero ed un aroma segreto, imbottigliato e pastorizzato. In soli 3 mesi Carlo dice ho esaurito tutte le scorte di prodotto e ho già raccolto nuovi ordini per questo ho deciso  quest'anno di raddoppiare la superficie coltivata. Meglio di così…

 

LE MICROALGHE ELISIR DI LUNGA VITA

Veneto – Matteo Castioni

 

Le microalghe della specie Spiruline e Haematococcus prodotte da Matteo sono davvero portentose. Non solo vengono ampiamente nel utilizzate nel mondo della cosmesi e consigliate come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perché particolarmente ricche di proteine sali minerali e antiossidanti naturali ma sono molto utili anche in agricoltura. Le microalghe infatti grazie a recenti studi scientifici, servono anche come ottimi fertilizzanti naturali (approvati dalla U.E. per l'agricoltura biologica e biodinamica) e come sistema di difesa da funghi, batteri e virus che spesso colpiscono le piante (basti pensare che con soli 5 grammi di microalghe si fertilizza un ettaro di terreno). La prossima frontiera di Matteo? Creare impianti per la produzione delle alghe fai da te, ognuno a casa sua.

 

I SUCCHI DI VERA ARANCIA CONTRO I TAROCCHI

Calabria – Giuseppe Piccolo

 

Mai più letti di arance abbandonate, è arrivato il momento di raccontare un’altra storia. Con queste parole Giuseppe Piccolo decide di lanciare sul mercato un nuovo prodotto: Aran-C, puro succo 100% di arancia bionda di Calabria da portare  in tavola per combattere le aranciate tarocche. Lo scopo è quello di portare dagli alberi ai bicchieri i veri agrumi e di garantire e certificare che la totale produzione dei prodotti è al 100% effettuata da Agrumi raccolti esclusivamente in Calabria. Dopo la raccolta le arance, infatti, vengono spremute nell’agrumaria, il succo pastorizzato filtrato e messo sottovuoto in comode bag-in box in cui il succo rimane intatto per ben 4 mesi perché la speciale confezione impedisce all’aria di entrare.  Così facendo il pregiato succo di vera arancia bionda calabrese può essere facilmente trasportato e arrivare sulle tavole delle famiglie, ma anche nei bar e negli uffici. E’ una vera e propria riscossa. Dell’agricoltura calabrese che ridà dignità a chi produce, salute e gusto al consumatore ma anche prospettiva di futuro ai giovani. In tutto questo il costo è molto contenuto, insomma l'arancia vera nel succo e a un prezzo inferiore di circa la metà rispetto al succo tarocco. Senza inquinare l'ambiente e riducendo i rifiuti a 4 centimetri di spazio. Ora il vero succo di arancia di Calabria si prepara a risalire lo stivale

 

 

CATEGORIA ESPORTARE IL TERRITORIO

 

LE PRIME CHIPS DI PANE CHE PIACCIONO A GRANDI E PICCINI

Puglia – Domenico D'ambrosio

 

Leggere, croccanti, ai mille sapori, dall’extravergine al formaggio. Si può fare una scorpacciata senza temere per la linea perché le chips di grano sono leggere e altamente digeribili. E’ proprio questo il segreto del successo di Domenico D'Ambrosio che sfruttando una lunga tradizione di panificazione di famiglia ha saputo ricavare una brillante idea imprenditoriale. Da un gesto antico (quello di strappare la corteccia del pane che ad Altamura si compie da secoli per consuetudine) nasce l'intuizione della “panatina” una vera e propria sottilissima sfoglia di semola di grano duro. La particolare chip di grano è pensata per tutti, per chi ha problemi di alimentazione e per chi tiene alla linea, per essere gustata come una semplice patatina o per accompagnare dei fantastici aperitivi. Molto presto le chips di Domenico sbarcheranno in America e approderanno alla Bottega Italiana di cui Domenico è gestore per essere proposte al mercato estero, dove i prodotti del Panettiere di Altamura sono già ben noti.

 

NEI VINI TOSCANI C’E’ L'OPERA D'ARTE

Toscana – Flavia Del Seta

 

In vigna, Flavia lavora secondo metodo biologico privilegiando vitigni autoctoni e in cantina, secondo metodologie tradizionali senza tralasciare l'innovazione, si produce dell’ottimo vino bianco 100% Vernaccia di San Gimignano fermentato in terracotta dell'Impruneta senza l'aggiunta di anidride solforosa. Il pezzo forte però avviene nel laboratorio dove si trasforma la passione per l'arte in sapienza contadina disegnando etichette del tutto eccezionali perché realizzate da  pittori che seguono una riabilitazione psichiatrica impegnandosi nell'arte terapia. Ogni bottiglia è un pezzo unico ed ha un nome di donna della loro famiglia o di loro carissime amiche proprio perché la Vernaccia è una donna bionda, affascinante e misteriosa. In ognuna delle loro bottiglie c’è gusto tradizione storia e tanta umanità  Lo slogan potrebbe essere … forse bisogna essere piccoli per produrre grandi idee.

 

IL TARTUFO ABRUZZESE APPRODA IN TUTTO IL MONDO

Abruzzo – Svetlana Kashina Fasciani

 

Svetlana, dalla lontana Siberia, dopo essersi laureata in ingegneria ambientale, arriva in Abruzzo dove tra il silenzio e la quiete che dominano le sue giornate decide, insieme a suo marito Gianni, di produrre tartufi biologici in un’area situata nel cuore della regione, all’interno del parco regionale Sirente Velino, e circondato da altri tre importanti parchi nazionali: parco nazionale d’Abruzzo, parco nazionale della Maiella, parco nazionale del Gran Sasso. C'è da alzarsi presto al mattino, anticipare l'alba perché i cani annusano meglio, per garantire che i cestini siano pieni e  profumati e ritornare di buon ora al laboratorio per preparare tutti i tartufi che andranno in barattolo ma ne vale davvero la pena. Si ne vale davvero la pena soprattutto da quando i loro tartufi sono apprezzati da clienti di tutto il mondo. Infatti oltre ad esportare il 40% del loro prodotto all’estero, Svetlana e Gianni sono riusciti ad avere l’esclusiva per la fornitura di tartufi e derivati (carpaccio,  olio aromatizzato ma anche miele e burro tutti rigorosamente al tartufo) per i ristoranti di una delle maggiori catene di navi da crociere extra lusso, riuscendo così a far conoscere la terra d’Abruzzo in ogni angolo del mondo.

 

 

CATEGORIA STILE E CULTURA D'IMPRESA

 

ARRIVA LA PRIMA CARAMELLA CONTADINA

Calabria – Tiziana Calabrese

 

Ribes, mirtilli, more, fragole e lamponi buoni da mangiare e ottimi per  produrre delle sane caramelle da poter offrire ai bambini senza nessuna controindicazione. E' così che nasce l’idea di produrre le gommose di Tiziana Calabrese, dolci e favolose caramelle che fanno fare salti di gioia a piccoli e grandi. L'idea dei piccoli frutti l'ha suggerita la montagna Tiziana c'ha messo la dolcezza e la sapiente pazienza di realizzare delle squisite caramelle dove l’industria non ci mette neanche un dito. Di se stessa Tiziana dice che non ha scelto un mestiere, ma uno stile di vita. Nella sua azienda tutto ha i ritmi e i rituali di un tempo. Bisogna attendere pazientemente le stagioni e stringere un accordo con la natura che è socia importante dell’azienda. Dal primo seme all'ultimo trasformato pensa a tutto lei.

       

DAL PIANTO DELLA VITE IL SEGRETO DELLA BELLEZZA

Trentino Alto Adige – Daniela Devigli

 

Daniela si è tuffata nel passato della tradizione contadina per scoprire che la linfa della vite ha un potere energizzante incredibile ed è ricca di preziosi principi attivi, ideali per la realizzazione di creme e prodotti per il corpo. Quei fantastici vigneti che si affacciano sulla Valle Di Cembra dal Maso Belvedere, in un particolare periodo dell'anno iniziano il pianto. E' un momento di meditazione e di totale immersione nell'alchimia della natura. La pressione incredibile con cui la linfa di vite viene su dalle radici per esplodere dove il tronchetto viene inciso, permette il gocciolare dell'essenza che Daniela raccoglie meticolosamente con delle bottiglie di vetro appese ai filari. E' un rito che si ripete ogni anno e che è possibile solo attraverso una totale simbiosi tra il raccoglitore e la natura. Quella magia che continua nella lavorazione della linfa per produrre queste fantastiche creme. L'intera linea di alta cosmesi naturale è un concentrato di bellezza e vitalità estratto dalla vite, che aiuta a distendere la pelle rendendone l'aspetto più luminoso e morbido. L'innovativa linea cosmetica mira a creare un connubio fra contenuti di alta cosmesi, preziosi e funzionali e la linfa di vite.

                             

DALLA CANAPA STUPEFACENTI SORPRESE CULINARIE

Basilicata – Pasquale Polosa

 

Pasquale dopo i suoi studi universitari  individua un antico canapaio, dove probabilmente in passato veniva prodotta la canapa e mette in coltura 10 ettari di canapa (cannabis sativa), di quelle a basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà terapeutiche. Ecco i trasformati: un olio incredibile per le sue potenzialità da impiegare nella medicina e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato, ma anche fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia oltre a  pannelli fonoassorbenti.

 

 

CATEGORIA NON SOLO AGRICOLTURA

 

LE API CENTRALINE ANTINQUINAMENTO DELLA TERRA DEI FUOCHI

Campania – Salvatore Sorbo

 

Salvatore Sorbo è un giovane apicoltore che ha messo le sue arnie a disposizione di “Cara Terra” un virtuoso progetto di biomonitoraggio dell'ambiente, nella Terra dei fuochi, attraverso le  api. Questo ambizioso progetto che prevede la collaborazione dell’'università di Napoli e quella del Molise ha lo scopo di trasformare gli alveari e le arnie delle api in vere e proprie centraline di biomonitoraggio (ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati del territorio) per rilevare il grado di inquinamento presente sul territorio.  Le api, infatti si sa non mentono mai.. volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili ( il noto pm10) e trasmettono le informazioni raccolte, ogni giorno, al loro alveare. E così ogni giorno un esercito di 10 milioni di giubbe gialle raccontano qual'é il grado di inquinamento dell'acqua di cui si abbeverano e le particelle di inquinamento presenti nell'aria. Il loro lavoro ammette Salvatore, è l’indagine più attendibile che possa esistere. Più di quanto gli strumenti classici di rilevamento possano raccontare. I prodotti di Salvatore vengono poi commercializzati insieme ad altri prodotti di suoi colleghi apicoltori, che aderiscono sempre al virtuoso progetto di biomonitoraggio ambientale, dalla cooperativa CoNaProA che per ora, fortunatamente, non ha subito danni diretti dalla triste vicenda della Terra dei fuochi.

 

L’AGRICUSTODE DEL BORGO ABBANDONATO

Emilia Romagna – Francesco Chinosi

 

Sembra una favola antica e invece è una storia moderna che accade proprio ai giorni nostri. E’ quella di Francesco Chinosi, giovane agricoltore che diventa custode di Predalbo, un borgo antico sull'Appennino tra l'Emilia e la Liguria, insidioso da raggiungere se non attraverso un serpentone di strade di montagna. E’ il sogno di bambino che si realizza, di quel bambino che veniva portato per mano dal nonno in quello che era un borgo in via d'abbandono, con pochi anziani contadini rimasti, pochi comignoli ancora accesi e una piccola e mesta chiesetta. Oggi Francesco è il giardiniere, il manutentore, il sagrestano e persino sindaco di questo antico borgo. Francesco ha deciso di ritornarci e di restarci, di riaprire la strada di sassi, di ricostruire le viuzze, i vicoletti, di tenere a bada le frane e gli smottamenti, di riordinare i giardini, di custodire e curare la chiesa. Francesco ha deciso di fare tornare la vita li dove la vita veniva soffocata da grovigli inestricabili di rovi che divoravano le case. E allora Francesco compra e affitta i terreni e, dopo averli ripuliti, e fertilizzati, avvia l'attività agricola della piantagione biologica di patate con le quali produce ottime torte di patate fatte in casa e cereali per la produzione di ottime farine macinate a pietra dalle quali ricava uno squisito pane. Oggi tutto è cambiato, sembra che quelle remote presenze di gente modesta i cui segni sono tutt'altro che scomparsi siano felici di questa ritrovata vitalità. In chiesa le candele sono nuovamente accese, e il borgo è di nuovo popolato, soprattutto nei periodi di villeggiatura, ma sempre affollato da tanta gente che fa visita a Francesco nel suo punto vendita di Campagna Amica per gustare ed acquistare i suoi meravigliosi prodotti.

 

SALAMI ANTITRUFFA CONTRO LA CRISI

Lombardia – Silvano Sonzogni

 

In un mondo sempre più confuso, dove la globalizzazione ha cancellato molte identità locali, Silvano Sonzogni, di 22 anni, ha deciso di sposare tradizione e innovazione. Infatti i suoi salumi sono prodotti secondo la ricetta tradizionale del territorio e le carni dei suini prodotti in azienda, sono  completamente "trasparenti". Il suo è proprio un allevamento di qualità,  dei suoi maiali Silvano infatti non vuole che si apprezzino soltanto le carni nutriti rigorosamente con mangimi ogm free ma vuole che si sappia anche quando e dove sono stai macellati e addirittura chi se n'è preso cura. Per raggiungere questo risultato è stato creato un sito internet che viene utilizzato per la promozione e la pubblicità dell'azienda, ma anche per la gestione della tracciabilità degli insaccati prodotti, sia per uso aziendale sia per dare la possibilità a chi li acquista di avere ulteriori informazioni sul prodotto che sta per assaggiare.  In sostanza dal sito vengono generate le etichette che vengono poi attaccate al salume, sulle quali sono riportate le informazioni obbligatorie di legge, ma anche un codice QR che il consumatore finale può leggere utilizzando un qualsiasi smartphone. In questo modo ci si collega con una pagina internet dedicata a quello specifico lotto di produzione, con tutte le informazioni relative all'animale da cui provengono le carni, l'alimentazione che hanno seguito, gli ingredienti e il metodo di lavorazione utilizzato per realizzare l'insaccato. 

 

 

CATEGORIA CAMPAGNA AMICA

 

LO SPRITZ AL MIELE ENERGIZZANTE

Puglia – Roberta Di Mauro

 

Roberta, mettendo a frutto l'esperienza di suo padre nell'apicoltura e i suoi studi di biologia, ha creato il primo 'spritz' afrodisiaco italiano composto da miele al mirtillo, miele al lampone, estratti vegetali di Cnidium Mannieri e Rosa Canina in un elisir di Damiana, Echinacea e Karkadè, senza coloranti né conservanti.  Ottimo per cocktail e aperitivi analcolici se diluito con acqua liscia o frizzante e ghiaccio, oppure succhi di frutta; alcolici se diluito con vino, prosecco o spumante. Può essere usato come tisana se diluito con acqua calda. Lo spritz agricolo  stuzzica l'allegria e rinvigorisce la passione: il suo potere afrodisiaco è pura alchimia per momenti indimenticabili. entra come un attore di punta sulla scena dei momenti di festa, per occasioni indimenticabili e appuntamenti eleganti. fa la parte del leone negli aperitivi, ma non disdegna l'intimità di una tisana in buona compagnia. insomma fiumi di miele ed è nuova vita. Aveva iniziato il nonno. quegli animaletti svolazzano su quell’angolo di macchia mediterranea, da tre, anzi quattro generazioni. A Massafra il nonno di Roberta ha garantito il miele a tutti, affrontando ogni avversità. Poi il testimone è passato al papà, il primo in Italia a dare vita ai miscelati. E a coronare il progetto c'ha pensato Roberta. 

 

LE FRAGOLE VOLANTI CON LA CARTA D’IDENTITA’

Lombardia – Guglielmo Stagno D'alcontres

 

A pochi passi dal centro di Milano nell’azienda di Guglielmo ci sono delle serre spaziali riscaldate con pannelli fotovoltaici dove vengono coltivate delle straordinarie fragole in orti sospesi. Tutto il prodotto poi viene sapientemente distribuito in tutta la città con delle Apecar insieme a confetture, succhi di frutta, piantine per arricchire i balconi dei palazzi ma soprattutto macedonie e frullati preparate sul momento per deliziare i palati dei turisti. Certificazione e qualità l’azienda Stagno non conoscono rivali: basta una foto al QR code e di quella fragola conosci chi l'ha raccolta, a che ora e in quale centimetro quadrato di orto sospeso è stata piantata. E' qui che viene prodotta ogni giorno energia pulita per 5mila persone, oltre tutta quella che serve per gli impianti dell'azienda.

 

VIA IL DEGRADO IN PIAZZA ARRIVANO FIORI E ORTAGGI

Piemonte –  Davide Carlo Almondo

 

Nel quadrilatero Romano di Torino, fiori,  zucchine e peperoni fanno da padrone. Nel bel mezzo della città di Torino dove prima regnava il degrado oggi ci sono fioriere ed un orto di tutto rispetto. E' una delle parti più storiche della città, ora chiunque può raccogliere i magnifici frutti di stagione. L'idea è stata sposata anche da ristoranti come il Pastisse, che promuove il progetto campagna amica nel piatto. I prodotti dell'orto, coltivati appena fuori i propri tavolini, finiscono nel menù del giorno. E a pochi passi più in la, il più grande orto urbano d'Italia. Davide l'ha ideato e sviluppato, partendo con 100 appezzamenti affidati ai cittadini a costi modici. Presto sono diventati 600 orti, per 740 famiglie che significano 4 mila persone coinvolte. Ma qui si coltiva e ci si diverte, servizi e consulenze sono alla portata di tutti. Dalla terrà nasce sempre nuova vita. 

 

 

CATEGORIA IN FILIERA

 

PECORINO ANTICOLESTEROLO IL MIGLIORE AMICO DEL CUORE

Toscana – Carlo Santarelli

 

Si sa che a chi ha il colesterolo alto è assolutamente vietato mangiare del buon pecorino, ma oggi, grazie alla brillante intuizione di Carlo Santarelli, non solo lo si può gustare, ma addirittura è consigliato per contrastare l’atavico nemico del cuore.

Si tratta di uno straordinario progetto scientifico realizzato dal caseificio di Carlo, in collaborazione con l'università di Pisa e di Cagliari che ha un aspetto davvero sorprendente ossia che  il pecorino anticolesterolo viene realizzato semplicemente modificando le abitudini alimentari delle greggi e cambiando i loro pascoli. Mille campioni, 24 prove di caseificazione, cento formaggi sotto analisi e i risultati sono sorprendenti. Questo formaggio arricchito di omega 3 e Cla (un acido grasso che appartiene al gruppo degli Omega-6) che risulta assolutamente inodore e insapore e quindi non altera le caratteristiche organolettiche del Pecorino, non fa soltanto bene all'uomo, ma per ottenerlo si nutrono le pecore in modo sano, migliorando anche la loro salute. Insomma le pecore al pascolo brucano il lino, e in stalla lo mangiano dell’ottimo foraggio arricchito col olio di soia producendo così un latte naturale di altissima qualità tutto l'anno. E' talmente richiesto che il consorzio è a caccia di allevatori che nutrano i propri animali con queste. Ecco come rinasce l'agricoltura. Scienza e natura a servizio della salute. 

  

COLORI MEDIOEVALI PER LOOK ANALLERGICO

Marche – Massimo Baldini

 

Utilizzare colori agricoli medioevali per tingere naturalmente capi e accessori moderni come abiti scarpe e borse in pelle. E’ l'idea lanciata da un imprenditore marchigiano Massimo Baldini che partendo da storici documenti ha recuperato la coltivazione di antiche piante tintorie (guado, reseda, robbia, scotano e mallo di noce) che nel Medioevo erano prodotte per realizzare gli affreschi. Dai circa cinque ettari di essenze produce oggi dei colori naturali grazie ai quali ha lanciato un progetto di filiera con un’azienda leader per la produzione di cashmere, che ora si sta estendendo al settore del calzaturiero, garantendo la tintura in botte di scarpe e pellami. La tavolozza dei suoi colori ottenuti è davvero variopinta, dai rossi, ai gialli, ai grigi è un turbinio di incredibili pigmenti e coloranti vegetali in diversi formati, in polvere, liquidi o in pasta Si parte dal guado, una fantastica pianta che ha fatto dell'Italia la patria del blu e si finisce alla buccia di cipolla, agli scarti di pomodoro, di carciofi, al mallo di noce all’edera e di tanti altri prodotti dell’orto che, attraverso un abile alchimia diventano colore allo stato puro. Storia, innovazione, ricerca e agricoltura, il futuro è proprio un arcobaleno. 

 

LA MIA CARRIERA È IN UNA STALLA

Umbria – Antonella Taglioni

 

C'è territorio, sapienza contadina, aria pura e odore di pascolo tra le mucche e i vitellini dell'azienda di Antonella Taglioni. Se dici latte dici qualità. «Sentiamo il dovere di prenderci cura della nostra gente, mettendo sulle loro tavole il meglio di anni e anni di duro lavoro». Ecco perché Antonella ha deciso di farsi carico del futuro dell'azienda di Famiglia. «Il primo mezzo che ho imparato a guidare è stato il trattore, con l'auto ho difficoltà. Le mucche dice Antonella  sono semplicemente la mia gioia e la mia vita. La sua bella azienda conta 165 vacche di razza frisona alimentate in modo naturale con prodotti aziendali, di cui 80 in mungitura per 22 quintali di latte al giorno che conferisce al Gruppo Grifo Agroalimentare che rappresenta una rilevante realtà produttiva e di trasformazione dell'agroalimentare umbro. Nella sua azienda Antonella controlla tutto dalla selezione del seme per fare nascere un vitello di qualità, fino all'ultimo trasformato, non delega nulla. Così facendo l’azienda produce benessere alimentare garantendo nei vari processi di filiera la massima trasparenza sia sull'origine della produzione sia sui metodi utilizzati nella trasformazione che garantiscono massima attenzione ai parametri di qualità e di rispetto verso l'ambiente. 

  

 

MENZIONE SPECIALE” PAESE AMICO”

 

FIRENZE HA GLI ORTI DIPINTI NEL CUORE DELLA CITTÀ.

Toscana – Alessia Bettini

 

l progetto del comune di Firenze  mira a sviluppare  l'orto didattico "Orti Dipinti" sorto a settembre in una vecchia pista di atletica in disuso, nel centro storico di Firenze.   E' una specie di Community Garden moderno, dove collaborano ragazzi disabili, cittadini, stranieri e chiunque vuole partecipare. Vi si coltivano  ortaggi biologici con tecniche antiche ed efficienti, ma anche con l'uso delle più moderne tecnologie. Sta diventando una vera e propria scuola aperta a bambini ed adulti, un punto di riferimento per la sostenibilità, l'educazione e la diffusione di buone pratiche ambientali.  Si coltiva e si raccoglie, si fa festa e sperimentazione. Si preparano piatti e tavolate. Dai frutteti alle erbe aromatiche, dagli ortaggi agli allestimenti da giardino è un pullulare di colori e vitalità. Gli anziani, tra un raccolto e l'altro, trascorrono piacevolissimi momenti all'aria aperta, mentre bambini e giovani non trattengono la gioia nel vedersi catapultati in questa splendida realtà.

 

  

LA LIBERTA’ E’ NELL’ORTO DEL CARCERE 

 

Umbria – Bernardina Di Mario

 

Nel carcere di Capanne a Perugia la vera libertà è nell’orto è nei dodici ettari di terra, con frutteto, oliveto, quattro serre, ma anche ortaggi in pieno campo e un allevamento di polli, con tanto di macello aziendale. Lavorare campi, la gioia di vedere i prodotti crescere, la bellezza di sentirsi cambiati, utili, positivi serve come spinta per restituire ai detenuti la voglia di vivere. Nel carcere di Capanne c’è persino chi ha scontato la pena, potrebbe uscire ma ha fatto richiesta di rimanere. E’ un oasi di pace dove è davvero possibile pagare gli errori e riconquistare la dignità, quella di essere lavoratori della terra, che producono qualità da mettere nel cestino della spesa, pensando ai bambini e alle famiglie che stanno a casa. A Perugia sono motivo di vanto e di orgoglio. I cittadini fanno la fila al mercato perché vogliono quegli ortaggi lì, quelli dei detenuti. E in tantissimi chiedono che gli vengano portati a casa. “Finalmente riesco a mandare la mia paghetta guadagnata onestamente col sudore, a mia moglie e ai miei figli” dice uno dei reclusi. Ecco la cifra di un cambiamento vero. Se carcere vuol dire rieducazione, metti un orto nella cella e l'obiettivo è a portata di mano.   

 

SERVIZI INNOVATIVI PER OGNI SINGOLO CITTADINO

Piemonte – Gianni Bonelli

 

A partire da Giugno 2013 Coldiretti Cuneo ha attivato una sperimentazione con l’ASL CN1 per la promozione di servizi innovativi a favore dalla popolazione  e dei cittadini.  Si pensa agli anziani a chi vive in aree periferiche, si mette al centro il cittadino e le sue esigenze e si disegna un sistema di servizi sanitari alla sua portata. Nell'era di internet e della digitalizzazione non ci si dimentica di chi è più svantaggiato. E' così che nascono gli sportelli di Coldiretti come front office per le pratiche sanitarie. Sfoltite le file agli sportelli dell'Asl, i cittadini di Cuneo e provincia si dicono “soddisfatti” e ne chiedono di più. Agli sportelli di Coldiretti si richiedono pratiche di invalidità, esenzione da reddito, prenotazioni visite specialistiche, cartelle cliniche ed anche le credenziali per il fascicolo sanitario elettronico. Presto, attraverso questo protocollo la sanità integrativa sarà realtà. Ma non finisce qui. Il mondo dell'agricoltura e quello della Sanità hanno ottenuto il risultato di garantire la massima qualità al cibo distribuito nella mensa dell'ospedale. Pazienti e operatori sanitari mangiano prodotti dell'orto a chilometro zero. Ecco come le istituzioni possono avvicinarsi al cittadino. 


 


 




UE E GAS RUSSO: ARRIVANO 4,6 MILIARDI DI DOLLARI

di Cinzia Marchegiani


UE – Dopo un lungo braccio di ferro tra Ucraina e Russia, l’UE stringe il patto di sangue nel pacchetto invernale appena firmato che consiste in un protocollo vincolante, firmato dalla Commissione europea (Vicepresidente Oettinger), Federazione Russa (ministro dell'Energia Alexander Novak) e l'Ucraina (ministro dell'Energia Yuri Prodan) e un addendum al contratto di fornitura di gas esistenti, firmato da Gazprom della Russia (CEO Alexey Miller) e Naftogaz Ucraina (CEO Andriy Kobolyev). Se l’Ucraina, non dovesse onorare gli impegni, sarà o l’Ue o il Fondo Monetario Internazionale o FMI il garante. Il pacchetto, che coprirà il periodo da ottobre a  fine di marzo 2015, comprende due punti principali. Il primo,  riguarda i debiti dell’Ucraina, la stessa dovrà onorarli sulla base di un prezzo preliminare di 268,5 / 1000 dollari al metro cubo, il pagamento dovrà essere effettuato in due tranche, la prima di 1,45 miliardi di dollari, senza indugio, e 1,65 miliardi di dollari entro la fine dell'anno 2014. Questo si aggiunge in totale fino a 3,1 bilioni di dollari del pagamento del debito. Il prezzo finale e quindi la somma finale del debito saranno determinati attraverso l'arbitrato in corso da parte dell'Istituto Arbitrale della Camera di Commercio di Stoccolma tra Gazprom e Naftogaz. Il secondo regola le nuove forniture di gas, la Russia procederà al rifornimento tramite pagamenti mensili da parte dell'Ucraina. Il prezzo è inferiore a 385 / 1000 dolari al metro cubo e calcolato secondo una formula nel presente contratto e una riduzione di prezzo tramite uno sconto in dazi all'esportazione da parte della Federazione russa. L'Ucraina è libera di ordinare il più gas di cui ha bisogno e non è soggetto a take-or-pay obblighi previsti dal contratto vigente. Ucraina prevede per l'acquisto di 4 miliardi di metri cubi fino alla fine dell'anno 2014, il che significa 1,5 miliardi di dollari.

Termina così, dopo i colloqui di ieri sera moderati da Günther H. Oettinger, Vice-Presidente della Commissione europea, una sette cicli di negoziati di gas, che vedono  come epilogo della trattativa, un pacchetto invernale che ammonta a 4,6 miliardi di dollari, con cui viene sancito il concordato tra Russia e Ucraina, e permette di assicurare gas per l'Ucraina e, infine, anche per l'Europa stessa.
José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea che ha assistito la firma odierna del pacchetto invernale, ha dichiarato: " Sono lieto di poter annunciare un importante successo alla fine del mio mandato come Presidente della Commissione europea. Con il nostro forte sostegno, Ucraina e la Russia hanno oggi trovato un accordo ai loro problemi di debito di energia in sospeso, e una soluzione provvisoria che consente di continuare le forniture di questo inverno. Sono contento che la responsabilità politica, la logica della cooperazione e il semplice senso economico abbia prevalso ".
Günther H. Oettinger, Vice-presidente della Commissione europea, ha dichiarato: " Questo è importante passo avanti, non solo per fare in modo che l'Ucraina avrà un riscaldamento sufficiente in pieno inverno è anche un contributo alla de-escalation tra Russia e Ucraina".

Nelle ultime settimane, la Commissione europea aveva lavorato intensamente con le istituzioni finanziarie internazionali (IFI) e l'Ucraina per aiutare l'Ucraina a pagare in anticipo le forniture di gas per il prossimo inverno. Gli aiuti dell'UE saranno erogati in modo tempestivo, e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rassicurato l'Ucraina, che può usare tutti i mezzi finanziari a sua disposizione per pagare il gas. Continuano ulteriori lavori con le istituzioni finanziarie internazionali in materia di assistenza finanziaria all'Ucraina, anche in relazione alle forniture di gas,  ma i tre firmatari si dicono sicuri del fatto che l'Ucraina avrà i mezzi finanziari necessari. 

Il gelo può arrivare, i dollari sembrano essere stati garantiti…




FISCO: 730 ARRIVA A CASA COMPILATO

Redazione

 Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata. E' quanto si apprende da fonti di governo. Una operazione che coinvolge una platea potenzinale di 30 milioni di contribuenti, tra dipendenti e pensionati. Secondo quanto trapela, la dichiarazione precompilata sara' disponibile dal 15 aprile, e chi la accettera' non avra' controlli. Intanto il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti ha fatto sapere che non si arrivera' alla depenalizzazione ma il governo studia alcune novita' sulla cosiddetta "dichiarazione infedele" circoscrivendo il carattere penale (cioe' il reato) ad alcuni casi precisi piu' legati all'effettivo occultamento dei ricavi che alle eventuali contestazioni sui casi di deducibilita' per cui restano ovviamente tutte le sanzioni amministrative. "Per cio' che riguarda il reato di dichiarazione infedele, esiste gia' la necessita' di una revisione, al fine di adeguare le sanzioni alla effettiva gravita' dei comportamenti, nel rispetto del principio di proporzionalita'", ha specificato Zanetti. La legge n.23 del marzo scorso piu' nota come "delega fiscale" portera' il governo – Zanetti auspica tempi brevi- a riscrivere il sistema tributario alla luce di maggiore equita' e trasparenza.
  Dalla data di entrata in vigore del provvedimento (27 marzo 2014), il Governo avra' 12 mesi di tempo per adottare i vari decreti legislativi per la revisione del sistema tributario. Ma i riflettori sono tutti puntati sulla revisione del sistema sanzionatorio, in modo da correlare le sanzioni all'effettiva gravita' dei comportamenti, aggiunge Zanetti, introducendo la possibilita' di "ridurre le sanzioni in casi di minore gravita' o di applicare sanzioni amministrative anziche' penali".
  "In questo modo si puo' circoscrivere in maniera piu' precisa l'ambito di applicazione della disciplina penale tributaria, con l'obiettivo di evitare inutili aggravi di lavoro per la magistratura inquirente" , ha concluso il sottosegretario, "consentendole una piu' precisa focalizzazione sui casi effettivamente rilevanti, aumentando da un lato la deterrenza effettiva e riducendo dall'altro le incertezze e i rischi per il contribuente"




EVASIONE FISCALE, CROLLA SEGRETO BANCARIO: 51 PAESI FIRMANO PER SCAMBIO AUTOMATICO TRA BANCHE

Redazione

Si va verso il crollo del segreto bancario. Indietro non si torna e gli aderenti sono molti e in continua crescita. E' stato siglato a Berlino l'accordo multilaterale per lo scambio automatico di informazioni finanziarie contro l'evasione fiscale internazionale a partire dal 2017. Un accordo che riguarda 51 paesi e che si estendera' a 92 nel 2018. Il documento, informa il Mef, e' stato firmato in occasione del Global Forum per la trasparenza e lo scambio di informazioni dell'Ocse (composto da 123 giurisdizioni piu' diversi organismi internazionali): 51 Paesi hanno sottoscritto l'accordo per l'implementazione del nuovo standard unico globale per lo scambio automatico di informazioni (Common Reporting Standard, elaborato dall'OCSE) a partire dal 2017.
  Altri 7 Paesi si sono impegnati a scambiare le informazioni a partire dalla stessa data, ancorche' oggi non abbiano firmato l'accordo. A partire dal 2018 agli 'early adopters' si aggiungeranno ulteriori 34 Paesi.
  "Si tratta – spiega il Mef – del punto di arrivo di un intenso e prolungato sforzo internazionale orientato a conseguire un accordo politico e tecnico tale da cancellare il segreto bancario. Risultato che puo' oggi dirsi raggiunto e implementato a partire dal 2017. In concreto, le attivita' di verifica sui conti saranno avviate dagli intermediari finanziari dei paesi early adopters gia' dal primo gennaio 2016". "L'Italia – ricorda il Ministero – e' sempre stata in prima linea nelle attivita' di contrasto all'evasione fiscale e ha sostenuto l'adozione di uno standard internazionale sin dai primi tentativi, partecipando al Gruppo dei 5 (G5: Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito) che ha elaborato, insieme agli Stati Uniti, l'accordo per l'applicazione del Fatca e il miglioramento della compliance fiscale internazionale)".
  Infine, in qualita' di presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea, l'Italia ha finalizzato il testo della nuova Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa, ottenendo l'accordo politico in occasione della riunione Ecofin del 14 ottobre. La nuova direttiva impegna gli stati membri dell'Unione europea ad adottare il Common Reporting Standard a partire dal 2017 (con l'eccezione dell'Austria che adottera' lo standard dal 2018).




BRUXELLES: NESSUN ACCORDO PER IL PIANO D’INVERNO

di Cinzia Marchigiani

Bruxelles – Kiev sferra un possente colpacio all’Unione Europea, mettendola su un filo pericoloso e costosissimo. Per ora è fumata nera per l’accordo che doveva concludersi martedì 21 ottobre 2014 a Bruxelles per il pagamento e l’approvvigionamento del gas russo all’Ucraina. Il cosiddetto “ piano di inverno” che prevederebbe la fornitura dell’oro blu per tutto l’inverno fino a marzo ancora non si concretizza anche per l’Europa. Così a Bruxelles è rimasto tutto sospeso, poiché la Commissione europea non ha rassicurato Mosca in merito al pagamento del debito di Kiev proprio per le forniture di gas. Dalle parole dei negoziatori russi, la questione chiave rimane la fornitura di assistenza esterna in Ucraina, in modo che lei sia in grado di effettuare un pagamento anticipato per le consegne di gas russo nel mese di novembre e dicembre.
L’Ucraina vanta 3,1 miliardi dollari di debito per il gas russo già consegnato e Kiev ha preteso all’incontro di martedì che sia l’UE a fornire la somma di 1,6 miliardi di dollari che riguarda il gas già consumato. L’Europa per ora si è riservata se fare questo pagamento ma viene tirata nella trattativa e occupa una situazione molto critica poiché sembrerebbe a rischio anche la fornitura del gas russo per se stessa. Senza gas russo l’UE rischia a questo punto di rimanere intrappolata nella morsa del gelo che ormai è alle porte, poiché kiev potrebbe compromettere l stesa fornitura chiudendo il gasdotto che dalla Russia porta, attraverso l’Ucraina, gas all’Europa. In poche parole, viene richiesto il pagamento del debito in cambio delle aperture delle valvole del metanodotto.
Sembra una partita già destinata ad un unico finale. La copertura del debito dell’Ucraina, peserà sulle spalle dei cittadini europei? Ha idee ben chiare l'esperto del Consiglio russo per gli affari esteri, Cyril Koktysh, che è parte dei negoziati : ” in realtà dovrebbe essere che l'UE, come una struttura burocratica, ad essere responsabile per quei soldi."
L’inverno sta cominciando a presentare il suo volto, ma la duale posizione dell’Ucraina sta pressando affinché la conclusione dell’accordo abbia esito positivo, il quale  sembrerebbe non avere altre soluzioni all’orizzonte. La decisione sarà presa il prossimo 29 ottobre 2014, quando l’UE dovrà decidere se cedere alla richiesta di Kiev per avere gas dopo la tarantella di questi mesi, questo epilogo sembrava ormai scontato, peccato che come sempre saranno le tasche dei cittadini a rimanere vuote.