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di Christian Montagna
Pompei (NA) – A soli cinquecento metri dalla celebre via Consolare, la strada dei sepolcri del sito archeologico più famoso al mondo, è stato commesso il più grande omicidio della storia. Solo a Pompei infatti si sarebbe potuto ritrovare. Un tetto ancora intatto rimasto sepolto per circa duemila anni, una strada in terra battuta con ancora i segni dei carri che la percorrevano, un monumento funerario, elementi di ville e fattorie: è quanto emerso dal sottosuolo in un cantiere di lavori per la realizzazione di un centro commerciale. Beh sarebbe bello poterli studiare questi resti. Troppo tardi. La Pompei due per la seconda volta è stata sepolta. Stavolta non da un eruzione vulcanica. Il tutto è accaduto in maniera apparentemente legale. I lavori sono cominciati nell'Ottobre duemila sette dopo che il comune di Torre Annunziata ha reso edificabili i terreni. Affidati alla Oplanto srl le opere di realizzazione del grande centro commerciale sono state autorizzate dalla sovrintendenza di Pompei guidata fino al duemila nove da Pietro GIovanni Guzzo e in seguito da altri quattro sovrintendenti. Mentre i signorotti venivano sostituiti tra loro, nessuno ha valutato la potenziale importanza di tali scoperte. Quello di Pompei è il sito archeologico più visitato al mondo. Nonostante i continui ritrovamenti, ultimo in ordine di tempo quello di due camere sovrapposte una in basso e l'altra di sopra dove si cuocevano manufatti in terracotta e ceramica, l'area non è stata sigillata. La notizia si però. Nessuno ne ha mai parlato. Forse un argomento troppo scomodo. Forse l'ombra della camorra. Fatto sta che i reperti rinvenuti sono stati valutati eccellenti sia per importanza storica sia per lo stato in cui vessano. Scoperte eccezionali dunque taciute e nascoste al mondo intero: è la brama di denaro che muove l'essere umano. Era proprio fondamentale costruire un centro commerciale in una regione in cui nell'ultimo decennio ne son stati tirati su ben centoventidue molti dei quali già sull'orlo del fallimento? Ben vengano i posti di lavoro ma stavolta ci è stata tolta l'opportunità di studiare l'unica antica città romana al mondo. Una perdita inestimabile. Che qualcuno paghi per questo reato!