Nemi, maltempo: esercizi commerciali allagati

NEMI (RM) – Messi in ginocchio dal maltempo alcuni esercizi commerciali di Nemi che questa mattina hanno dovuto fare i conti con l’acqua alta all’interno dei locali.

La causa, sarebbe riconducibile alla mancata manutenzione dei tombini ostruiti dalle foglie:  “Se si fossero fatti interventi di pulizia preventiva questo tipo di situazioni si potevano evitare!!!!! – ha commentato sul social Facebook il titolare di un bar di corso Vittorio Emanuele – Cmq ci tengo a ringraziare i commercianti che hanno aiutato a tirare fuori l’acqua dal mio locale…”.

Non è mancata una stoccata per gli amministratori comunali: “Scusate ma la protezione civile di Nemi esiste o non esiste? – ha aggiunto il commerciante – Tutta l’italia è in allarme per il mal tempo e invece qui si pensa alle gare delle biciclette e si lascia il paese in balia degli eventi…”

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Nemi, rifiuti: un quadro ormai fuori controllo

NEMI (RM) – Mobili, pneumatici, cartoni, materiale elettrico, buste in plastica e chi più ne ha più ne metta: via della Radiosa a Nemi è diventata ormai una discarica abusiva dove chiunque butta rifiuti: sia ingombranti che indifferenziato e umido. Del resto la raccolta differenziata a Nemi non è ancora partita su tutto il territorio e la società “Lazio Ambiente” ultimamente si dedica solo al servizio minimo indispensabile di raccolta dell’immondizia vuoi perché Nemi, come del resto altri Comuni castellani, deve circa 100mila euro alla società di proprietà della Regione Lazio.

Dunque diversi problemi “spazzatura” su più fronti per la città delle fragole che ci si augura si possano risolvere al più presto. Multare i trasgressori non dovrebbe essere un problema perché con l’ausilio del servizio di videosorveglianza (le cosidette foto trappole) gli “incivili” ormai non avranno più vita facile.

 

Resta il problema di rimuovere quella sorta di area di gestione rifiuti in via della Radiosa a soli 60 metri dal pozzo dell’acqua che rifornisce il paese. Quell’area non dovrebbe essere dove si trova e a dirlo è la legge che tutela le acque e il suolo. La risoluzione di tutto potrebbe essere nel tanto atteso avvio del servizio “porta a porta” sul territorio che, secondo quanto annunciato dagli attuali amministratori durante la scorsa campagna elettorale per le amministrative (pochi mesi fa, dunque), avrebbe dovuto essere un’operazione imminente grazie ad un accordo con il Comune di Ariccia che avrebbe condiviso con Nemi l’isola ecologica. Ma nei fatti il quadro rifiuti a Nemi è ancora allarmante: il freno va messo quanto prima.

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Nemi, scavi archeologici: a palazzo Ruspoli la presentazione della campagna 2017

Giovedì 7 settembre alle ore 18:00 presso la sala delle Armi di Palazzo Ruspoli verrà svelato il restauro conservativo di muratura arcaica inglobata nel podio del Tempio di Diana parte più antica del ritrovamento datato al V secolo aC

 

NEMI (RM) – Il comune di Nemi torna protagonista nel panorama archeologico e storico dei Castelli Romani. Giovedì 7 settembre alle ore 18:00 presso la sala delle Armi di Palazzo Ruspoli verrà presentata la campagna di scavo 2017.

Inoltre per la prima volta verrà svelato il restauro conservativo di muratura arcaica inglobata nel podio del Tempio di Diana parte più antica del ritrovamento datato al V secolo aC quando il santuario era la sede della lega dei Latini che combattevano contro Roma.

L’intervento affidato dal Comune di Nemi al restauratore Roberto Civetta, ha proposto il restauro mediante operazioni di messa in sicurezza del muro arcaico inglobato nel podio del Tempio di Diana. Alcune parti pericolanti inoltre, sono state consolidate nella posizione corretta come quella originaria.

Il Tempio di Diana è uno dei santuari più grandi del Lazio, e tra i più grandi d’Europa è stato anche il riferimento di culto più importante dell’epoca pre Romana.

Oltre ottanta gli archeologi proveniente dalle più importanti Università Europee, coordinate dall’università di Perugia, che hanno avuto l’opportunità di partecipare con lustro alla campagna 2017 di scavo, studio e valorizzazione del Tempio di Diana a Nemi.

L’area archeologica in questione ha risentito della forte mancanza di finanziamenti ma pur con queste difficoltà l’amministrazione Comunale – dichiara il sindaco di Nemi Alberto Bertucci – ha puntato alla valorizzazione dell’area iniziando a finanziare alcuni interventi di restauro ai fini di una apertura al pubblico.

Parteciperanno all’evento: il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci, Alfonsina Russo Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, Giuseppina Ghini Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, Filippo Coarelli Università degli Studi di Perugia, Paolo Braconi Università degli Studi di Perugia, Francesca Diosono Ludwig-Maximilians-Universität München e Roberto Civetta restauratore responsabile dell’intervento.

 




Nemi: 300 atleti anche paraolimpici per il campionato di nuoto di mezzo fondo

 

Redazione

 

NEMI (RM) – Cresce l’attesa per Domenica 3 settembre presso il lago di Nemi di una delle più importanti tappe del Campionato Italiano di Nuoto di Mezzo fondo organizzato dal Comune di Nemi insieme alla Federazione Nazionale di nuoto patrocinata dal Coni e con il contributo del Consiglio Regionale del Lazio.

Oltre 300 atleti partecipanti. La giornata vedrà svolgersi una prima gara di mezzo fondo alle ore 10:30 ed una seconda di un Miglio Marino alle ore 14:30. Tra i partecipanti anche molti Atleti Paralimpici coinvolti grazie a Giorgio Carestia Delegato Regionale della Finp insieme al Consigliere Gianluca Cacciamano che hanno scelto ilo scorso anno il lago di Nemi come campo di prova per le Olimpiadi svolte in Brasile.

Il Campionato, da giugno a settembre, interesserà cinque regioni italiane per altrettante tappe in mare o nei laghi: dopo Vietri sul mare in provincia di Salerno arriva la nostra Nemi sull’omonimo lago nel Lazio a pochi passi dalla capitale e poi ad Arona.

Sul posto anche il sindaco Alberto Bertucci con l’amministrazione al completo in veste di volontari al servizio dell'organizzazione. Per la sicurezza dei nuotatori e dei numerosi spettatori attesi, opereranno i Carabinieri della locale stazione, il reparto subacqueo dell'Arma, la Protezione Civile comunale con il supporto dei colleghi del commissariato di Genzano e la Polizia Locale

Il Centro ittico "Catarci" ospiterà la partenza e l'arrivo dei centinaia di atleti di ogni età, bambini, giovani, mezza età e anche qualche nuotatore intorno ai sessanta. Tra gli atleti più importanti annoveriamo al momento Laura Palasciano, Antonello La Veglia, Cristina Tarantino un doppio Record Europeo nei 1500 sfruttando anche il passaggio agli 800 stile e Tre Record alla prima dei Campionati Regionali Master Lazio.

Una bellissima maratona in acqua, lungo il perimetro del lago con un gran Finale in piazza Umberto Primo a Nemi, con la premiazione dei vincitori alla presenza del primo cittadino Bertucci alle ore 17.00.

Con piacere torniamo a riproporre una manifestazione di alto livello sportivo – ha dichiarato Alberto Bertucci – che intende promuovere Nemi non solo per le famose fragoline, le sue bellezze storiche e archeologiche, ma anche per l’importante patrimonio ambientale come il lago ormai di livello internazionale per le sue particolarità e bellezze. Anche – quest’anno – conclude Bertucci – è stata imponente la macchina organizzativa che conta decine di volontari e esperti del settore come il tecnico federale Amedeo Spanò e il fiduciario Coni Pierpaolo Manzetti che ringrazio tutti per il lavoro svolto.




Nemi: si guasta il pozzo 10 e Albano Laziale è senz'acqua

 

Redazione

 

NEMI (RM) – Non bastava la voragine di ieri. Acea Ato 2 comunica che a seguito di un guasto elettromeccanico occorso all’impianto “Pozzo 10” di Nemi per la giornata di oggi (29.08.2017), potrebbero verificarsi abbassamenti di pressione e mancanza d’acqua nella parte alta del centro storico del Comune di Albano Laziale. I tecnici di Acea Ato 2 stanno intervenendo e il rientro alle normali condizioni di fornitura è previsto durante la giornata di oggi 29 agosto. Acea Ato 2 ha predisposto un servizio di stazionamento di 3 autobotti in: Via della Selvotta angolo Via San Francesco d’Assisi; Piazza Pia; Via Virgilio angolo Via M. D’Azeglio.




Castelli Romani, Lazio Ambiente: tre Comuni per 1 milione di debito

 

Redazione

 

CASTELLI ROMANI (RM) – Sono 20 i Comuni che devono ancora saldare fatture alla società Lazio Ambiente che gestisce i rifiuti e che adesso si trova con l’acqua alla gola. Ai Castelli Romani ci sono Frascati, Colonna e Nemi che risultano avere rate insolute molto alte per un totale di circa 1 milione e mezzo di euro. A Nemi la cifra risulta di quasi 100 mila euro, più precisamente di 99.251,00 (2 rate del 2015 e una di maggio 2017). Frascati deve a Lazio Ambiente 794.508,00 (da dicembre 2016) e comunque l'amministrazione comunale fa sapere di aver programmato i pagamenti delle fatture non ancora scadute secondo la tempistica stabilita, mentre Colonna che è uscito da Lazio Ambiente deve addirittura 642.763,00.


La conseguenza è che il servizio di pulizia e raccolta rifiuti è ai minimi termini
, strettamente ridotto al necessario indispensabile e continua il calvario per i lavoratori che ricevono gli stipendi ogni tanto e non prendono più neppure la quattordicesima.

 

Nemi negli ultimi tempi ha attivato un servizio di monitoraggio e videosorveglianza che dovrebbe dare presto i suoi frutti. Sembrerebbe infatti che stiano arrivando le prime multe ai trasgressori. Sia con le multe che con i soldi che entrano nelle casse comunali dal pagamento della Tari potrebbe essere saldato dunque questo debito che per il piccolo paese delle Fragole signicherebbe tornare ad un servizio a 360 gradi dove anche le strade vengono pulite con regolarità.  




Nemi: rischio macigno sulle casse comunali e… due atti tutti da rifare

 

di Ivan Galea

NEMI (RM) – Il Comune di Nemi rischia di dover pagare circa 123mila euro, oltre interessi legali, spese, competenze e onorari per un decreto ingiuntivo con il quale il Tribunale di Frosinone, in persona del Curatore del Fallimento della Ditta Buonanotte Nando, avvocato Erika Silenzi, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Maria Gazzoni, ha chiesto al Giudice di ingiungere con urgenza al Comune di Nemi di pagare in favore del Fallimento “Buonanotte Nando”, la somma relativa al Certificato di pagamento n. 3 emesso dalla medesima ditta a fronte dei lavori di completamento della scuola media di Nemi “De Sanctis” VI stralcio funzionale.

L’amministrazione comunale ha conferito, con deliberazione di Giunta 78 datata 31 luglio 2017, per la cifra di 8.019,30 euro, l’incarico all’avvocato Marco Napoleoni di Albano Laziale di difendere l’Ente per l’opposizione al decreto ingiuntivo. Una delibera, però, che presenta delle incongruenze. A parte la singolare composizione della Giunta comunale che ha visto la presenza del vice sindaco e assessore alla Cultura Edy Palazzi e dell’ex consigliere di maggioranza ed ex o ex novo assessore Pietro Pazienza che dopo la surroga dello scorso 28 luglio 2017 in favore di Sara Scarselletta ad oggi non si è ancora compreso se ha mantenuto la carica di assessore.  Si legge che per l’assistenza e rappresentanza dell’Ente viene incaricato l’avvocato Marco Napoleoni, mentre il sindaco viene autorizzato a conferire l’incarico all’avvocato Gianluca Piccinni. Ora fermo restando che i due avvocati sono tra i più gettonati dall’Ente e che quindi è evidente l’errore di copia e incolla, dovuto probabilmente alle svariate delibere presenti agli atti del Comune di Nemi che interessano i due professionisti, nella pubblica amministrazione occorre essere molto precisi e quindi l’atto – delibera 78 datata 31 luglio 2017 –  va rifatto e con lui quello successivo – determina 424 del 2 agosto 2017 – che  richiama la delibera e attraverso il quale è stato concesso un anticipo di 1.600,00 euro all’avvocato Napoleoni.
 
La vicenda
L’impresa Nando Buonanotte di Anagni, che si era aggiudicata l'appalto per il completamento dei lavori nel 2009 per 385mila euro circa oltre Iva si era poi vista risolvere il contratto, per non aver rispettato il termine di ultimazione dei lavori fissato al 30 settembre 2015.

Nel 2009 l'impresa Nando Buonanotte aveva vinto la gara negoziata con un ribasso del 4.02%
sull'importo dei lavori posto a base di gara, ma nel 2014 a seguito di una perizia suppletiva fatta dal direttore dei lavori, l'architetto Luca Sevieri, si resero necessarie ulteriori opere, come la protezione delle lavorazioni di finitura eseguite, il ripristino degli intonaci interni ed esterni danneggiati dalle infiltrazioni delle acque meteoriche e  la manutenzione del manto impermeabile posto sul solaio di copertura. Venne quindi rimodulato il quadro economico e con verbale di ripresa dei lavori, dell’11 giugno 2015, si fissò quale termine la data del 30 settembre 2015. Il 21 dicembre 2015 venne quindi effettuato un sopralluogo, da parte del Comandante della Polizia Municipale di Nemi e della responsabile dell'ufficio Tecnico del Comune alla presenza dell’impresa Nando Buonanotte e del direttore dei Lavori, dove venne appurato che l’impresa non aveva ultimato i lavori nel termine fissato.

Il Comune di Nemi aveva quindi deliberato di risolvere il contratto d’appalto all'Impresa Nando Buonanotte
per i lavori di realizzazione e completamento della scuola media “De Santis” VI° stralcio funzionale“ determinando che l’Impresa Nando Buonanotte doveva provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze nel termine di 20 giorni dal ricevimento del provvedimento e che in caso di mancato rispetto del termine assegnato, il Comune di Nemi avrebbe provveduto d'ufficio addebitando all'appaltatore i relativi oneri e spese. Inoltre era stato determinato anche che il direttore dei Lavori Arch. Luca Sevieri doveva provvedere entro 25 giorni dal ricevimento dell'atto, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori eseguiti, l’inventario dei materiali, macchine e mezzi d’opera e la relativa presa in consegna; a calcolare la penale da applicare ai sensi dell’art. 24 del Capitolato Speciale d’Appalto; a calcolare i danni dovuti dall’appaltatore e subiti dalla Stazione appaltante, in seguito alla risoluzione del contratto, comprese le eventuali maggiori spese connesse per il completamento dei lavori da affidare a terzi. Infine nella determina dell'ufficio Tecnico del Comune di Nemi si era specificato che per il risarcimento dei danni la Stazione appaltante, poteva trattenere qualunque somma maturata a credito dall’appaltatore in ragione dei lavori eseguiti nonché sulla garanzia fideiussoria. E a predisporre tutti gli atti necessari per l’approvazione del SAL Finale dei lavori e al Certificato di Regolare esecuzione dei lavori di quanto fino allora effettuato dalla ditta Nando Buonanotte.

E così, ancora una volta, risuonano le parole del consigliere di maggioranza e assessore ai Lavori pubblici, Ufficio stampa, Bilancio e Relazioni esterne, Giovanni Libanori e del primo cittadino
quando durante un Consiglio comunale della prima legislatura Bertucci, con voce altisonante, nel mentre si trattava il tema del contenzioso ILCESA, sostenevano che “questa amministrazione” a differenza di quelle passate cercava di non creare contenziosi e anziché spendere soldi per difendere l’Ente, loro erano per cercare le soluzioni.

Si vedrà quindi quali “soluzioni” emergeranno per questo contenzioso che rischia ora di pesare come un grosso macigno sulle casse comunali di Nemi.




Nemi, Pazienza si dimette: dimissionario o dimissionato?

 

di Virbio


NEMI (RM)
– È lecito pensarlo per come sono andati i fatti. A poco più di un mese dalle elezioni amministrative, Pietro Pazienza prende le distanze dalla Giunta Bertucci, cui apparteneva come Assessore e neo eletto Consigliere. Le dimissioni vengono riportate nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 27.07.2017. Il Sindaco le
annuncia; strozza, sostanzialmente, il dibattito ed invita a sedersi sui banchi del Consiglio la prima dei non eletti, Sara Scarselletta, di formazione, di cultura e di famiglia da sempre di sinistra.

Come dire, in altri termini, e come afferma più di qualche curioso, che la Giunta Bertucci si fa arcobaleno. Così sembra! Sta di fatto che l’operazione ai più non è apparsa chiara ed ha lasciato, ed obiettivamente lascia, tanti dubbi e tanto spazio ad ogni supposizione.
Ad esempio: Pazienza resterà nella Giunta come Assessore esterno, oppure l’assessorato sarà appannaggio di altri consiglieri che giustamente scalpitano e sgomitano dopo anni di gavetta; oppure sarà la stessa Scarselletta ad essere premiata, nonostante lo scarso seguito elettorale ricevuto?

Tutto è possibile e quanto avvenuto la dice lunga sulle occhiute strategie del “nostro amatissimo Sindaco” e del suo gruppo dirigente, che sarebbe ancor di più sfavillante se non fosse appesantito ed imbolsito da grappoli di notizie di reato che assillano alcuni suoi componenti.

Poi, la discussione in Consiglio Comunale è stata, a dir poco, imbarazzante. Il Sindaco ha parlato ed a suo modo ha illustrato l’evento delle dimissioni. Il tutto in modo succinto e sbrigativo. Insomma, una formalità da espletare in un quadro strategico di regime. Lo si è percepito anche da come il Sindaco, e l’altro che siede alla sua destra, hanno risposto alle domande ed alle obiezioni dell’opposizione: “nelle dimissioni di un Consigliere non c’è l’obbligo di motivazione! …il Consigliere ha comunicato la sua volontà al Sindaco e basta così!”. Ma il buon Pazienza dov’era? Era lì, come sempre, seduto al suo posto e silente come è avvenuto nei trascorsi 5 anni. Certo, non era obbligato a prendere (finalmente) la parola ma se lo avesse fatto tutti i presenti lo avrebbero ascoltato con rispetto, e qualsiasi cosa avesse detto sarebbe stata degna di credibilità e di attenzione. Ma così non è stato. Il tutto è apparso come una squallida manovra di vertice, pensata e posta in opera dai novelli Dioscori che, ed ecco l’ultima conferma in ordine di tempo, fanno e disfanno, dispongono e decidono, a prescindere da tutto e da tutti.
A questo punto, in assenza della voce del diretto interessato, date le modalità con cui tutto si è consumato, è più che lecito coltivare un dubbio: Pietro Pazienza è veramente e spontaneamente dimissionario, oppure è stato cinicamente dimissionato per far posto a qualcun altro?
Con il rimpasto di Giunta, capiremo meglio lo svolgersi degli eventi ma i retroscena, probabilmente, non li sapremo mai. A Pietro Pazienza, in ogni caso, va la nostra stima e l’apprezzamento per il suo impegno che, a nostro insindacabile giudizio, non è stato mai adeguatamente riconosciuto dalla Premiata Ditta “Bertucci & C”.

 

LEGGI ANCHE: Nemi, Consiglio comunale: botta e risposta tra opposizione e maggioranza




Nemi, risparmio idrico. Tersigni : "Perdita notevole d'acqua davanti al 'Ramo D'Oro', chiediamo immediato intervento"


NEMI (RM) –  "Siamo in regime di risparmio idrico e come sottolinea giustamente l'ordinanza sindacale del 23/06/2017 si invita tutta la cittadinanza a evitare sprechi adottando un comportamento virtuoso che prevede l'utilizzo dell'acqua solo ed esclusivamente per uso alimentare e igienico-sanitario. Allo stesso tempo però, da una settimana circa, insiste sul nostro territorio una notevole perdita d'acqua davanti al ristorante 'Ramo d'oro' sulla via Nemorense. Nel caso in cui il Comune non abbia già provveduto a sollecitare l'Acea al fine di risolvere il prima possibile il problema, invitiamo lo stesso, nella persona del Sindaco, a provvedere con urgenza. " Lo dichiara in una nota Stefano Tersigni, Consigliere Comunale di Nemi.




Nemi, auto carbonizzata: quali i risultati della videosorveglianza?

 

Redazione

NEMI (RM) – Un’altra auto andata in fumo a Nemi dopo precedenti episodi incendiari che hanno interessato la zona di villa delle Querce. Questa volta ad essere colpita l’auto di un nemese storico da tutti conosciuto come “Cricchetto”. Proprio lui ha pubblicato sul suo profilo Fb le foto della vettura carbonizzata con una frase che lascia riflettere: “Il fuoco è spento ma il mio sorriso MAI!”

A questo punto utilissimo sarebbe l’ausilio dei filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza che il Comune avrebbe attivato sul territorio proprio per arginare i fenomeni criminosi. Si legge infatti sull’ordinanza del sindaco di Nemi del 5 aprile 2017 “…il sistema di videosorveglianza attivato nel territorio urbano del Comune di Nemi”

“Rassicurare i cittadini attraverso una chiara comunicazione sulle zone sorvegliate”. Questo quanto si legge invece su una determina del Comune di Nemi dello scorso 28 ottobre 2016 che stabiliva un compenso di 3.806,40 euro a favore del professionista Roberto De Matteis, dell’Ordine degli Ingegneri di Latina, per la progettazione, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e per l’esecuzione e la direzione dei lavori e delle opere necessarie alla realizzazione di un impianto di videosorveglianza da istallarsi nel Comune di Nemi.

Successivamente, ad Aprile 2017, l’Ente comunale, in considerazione del grave problema relativo al fenomeno dell’abbandono rifiuti decide di affidare, per 6.100,00 euro per due mesi, ad una ditta di Grottaferrata, il servizio di estrapolazione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza attivato sul territorio comunale e di identificazione di eventuali trasgressori al fine di contestare eventuali illeciti anche in sede penale.

La cittadina a quanto sembra dovrebbe essere dotata di un sistema di telecamere di tipologia “IP” composto da “una piattaforma di gestione, un centro di controllo e circa n. 10 postazioni di videosorveglianza, in corrispondenza di siti sensibili quali ad esempio il centro urbano, gli impianti sportivi, il cimitero comunale”.

Chissà, se queste telecamere hanno ripreso i malfattori che hanno dato fuoco alla macchina di “Cricchetto” e soprattutto chissà quali sono i risultati del periodo sperimentale di estrapolazione immagini.




Nemi: via del Perino è al buio e i tecnici comunali ci prendono pure gli incentivi

 

Redazione


NEMI (RM) – Oltre alla beffa di vedere il lungolago di Nemi al buio a causa delle luci non funzionanti in via del Perino adesso veniamo a scoprire che per quest’opera il personale tecnico del Comune di Nemi  ci prende anche gli incentivi. Incentivi significa soldi pubblici erogati sotto forma di premio per aver partecipato al “processo amministrativo” finalizzato alla realizzazione dell’opera pubblica. Non discutiamo il fatto che il regolamento comunale di Nemi preveda degli incentivi, come giusto che sia, per il personale che tutti i giorni è impegnato in prima linea per far funzionare la macchina amministrativa ma prevederli proprio per un’opera non funzionante, costata oltre 200 mila euro e di cui la cittadinanza non può beneficiare appare alquanto singolare. O meglio sembra come ricevere uno schiaffo in faccia dal “sistema” di modus operandi che purtroppo vige in gran parte d’Italia: la maggioranza dei servizi non funzionano ma le pubbliche amministrazioni premiano pure chi si impegna per un risultato che non c’è.


Nella determinazione, pubblicata a luglio 2017 e recante addirittura la data dell’8 marzo, vengono ripartiti € 803,14 per Rosanna Galanti, € 223,10 per Andrea Bongianni, € 223,10 per Patrizia Senesi e € 179,47 per Giampaolo Miglietta. Quest’ultimo nome sicuramente non suona nuovo: Miglietta è infatti imputato insieme all’attuale sindaco di Nemi per corruzione e frode nei pubblici incanti sulla famigerata gara per l’acquisto dello scuolabus.


Ora, incentivi a parte, chissà se le neo opposizioni consiliari intenderanno andare fino in fondo a questa questione
, anche perché si parla di soldi pubblici per un’opera che ad oggi appare come una cattedrale nel deserto.  Certamente è un caso che potrebbe essere sottoposto all’attenzione della Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti. A questo ci aggiungiamo anche che l’espletamento della gara per l’affidamento dei lavori in via del Perino è stato anche oggetto di interessamento da parte dell’Autorità Anticorruzione perché erano state invitate due ditte rispettivamente di padre e figlia. Proprio per quest’opera dunque appare stridere ora questo ulteriore esborso, seppur minimo rispetto a tutti i soldi che già sono stati spesi.