RIFIUTI, SANTORI: NICOLA ZINGARETTI ORA NON PUO’ PIU’ SCAPPARE

Redazione

Roma – “Il silenzio del Presidente della Regione sulla questione rifiuti sta diventando inquietante. Deve immediatamente riferire in aula alla Pisana sui casi Hermanin, Marrazzo, De Filippis e Fegatelli. A nostro avviso la sinistra continua a giocare con il fuoco e ancora non è consapevole che è arrivata la resa dei conti per chi ha contribuito politicamente alla malagestione dei rifiuti nel Lazio”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Ambiente e Rifiuti, commentando il coinvolgimento negli arresti di alcuni dirigenti regionali confermati da Nicola Zingaretti.

“Il Consiglio regionale non viene convocato e le commissioni vanno deserte però intanto Zingaretti non si lascia sfuggire la selezioni di molti altri vecchi amici nella short list dei direttori generali di asl e ospedali che consideriamo illegittima e che porterà questa Giunta a superare la spesa record di 30 milioni di euro tra consulenti e dirigenti esterni. Nello scandalo dei rifiuti, Zingaretti prosegue imperterrito nella sua nominopoli che vede premiati ex politici, ex sindacalisti , ex militanti di partito nel più totale disprezzo del merito e della trasparenza”, conclude Santori.

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CASTELNUOVO DI PORTO: BAMBINI NEL MIRINO DEL PASSAGGIO A LIVELLO KILLER

di Angelo Parca / Gabriella Resse

Castelnuovo di Porto (RM) – Castelnuovo di Porto ore 15 circa del 2 gennaio 2013, Maria Francesca Martinico, 56 anni, madre di due figli, sta attraversando con la sua auto, una Nissan Micra, il passaggio a livello di via S. Antonio sprovvisto di barriere automatiche, ma dotato solo di un segnale luminoso ed acustico. L’impatto con il treno 706 proveniente da Roma Flaminio non lascia scampo alla povera donna che muore sul colpo.

L’ennesima vittima, nel corso degli anni, dI questo passaggio a livello obsoleto e mortale.

Per questa domenica,12 gennaio, è stata organizzata, alla stazione ferroviaria di Castelnuovo di Porto, una riunione dei cittadini che faranno il punto della situazione e che saranno a colloquio con i giornalisti per esporre le loro richieste/proposte che sottoporranno poi agli enti competenti della sicurezza e delle infrastrutture della tratta ferroviaria.

Intanto il primo cittadino di Castelnuovo di Porto Fabio Stefoni ha scritto una lettera “abbastanza dura” in merito alla questione che riguarda tutta la tratta ferroviaria, da Roma a S.oreste. Ecco il testo della lettera scritta dal sindaco al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, aII’Assessore regionale ai Trasporti Michele Civita, e inviata per opportuna conoscenza al Prefetto di Roma ed ai Ai Sindaci di Sacrofano, Fiano, Morlupo, Rignano Flaminio, Magliano Romano e S. Oreste.

"Illustrissimo Presidente,
II giorno 2 Gennaio 2014 nel Comune di Castelnuovo di Porto, in cui ricopro Ia carica di Sindaco, nel|’ennesimo incidente ferroviario sulla tratta Roma-Viterbo, ha perso la vita, alla guida della sua auto, la concittadina Francesca Maria Martinico, madre di due figli.
Si tratta deII‘ennesima tragedia che avviene su questa tratta ferroviaria da qualche anno a questa parte. ll dolore e lo sgomento del primo cittadino e della cittadinanza intera non sono rappresentabili per iscritto tento più se si tratta di una morte atroce e di une tragedia annunciata.
Tanto più se si considerano gli appelli di preoccupazione ed angoscia rivolti alle autorità competenti dal sottoscritto in altre circostanze analoghe rlvolti ad ottenere interventi urgenti e non rinviabili di messa in sicurezza di questo tratto di ferrovia.

Non posso, non possiamo più attendere. Le chiedo di intervenire con la masslma urgenza per porre fine a questa serie di disgrazie. La linea ferroviaria in questione, del 1936, e divenuta nel tempo obsoleta ed estremamente pericolosa e da diversi anni, a seguito di incldentl anche mortali i Sindaci del territorio hanno richiesto con insistenza, almeno la messa in sicurezza dei passaggi a livello ad oggi sprovvisti di barriere automatiche.

Dal 2007 abbiamo, con una petizione popolare, aIl'ora ME.TRO S.p.A. denunciato e sollecitato un intervento urgente con la raccolta di firme.

ln data 5 ottobre 2010 prot. 13825 a seguito dl un incidente di un nostro cittadino sopravvissuto per miracolo, si richiedeva alla Soc. Atac ed all’Assessore alla Mobilità e al Trasporlo Pubblico Locale un intervento necessario ed indifferibile ad intraprendere tutte le iniziative necessarie a garantire l’incolumità dei cittadini castelnuovesi.

In data 7 marzo 2013 con una lettera del Comune di S. Oreste a firma dei Sindaci dei Comuni interessati, tra cui il Comune dl Castelnuovo di Porto, si richiedeva con ogni priorità Ia messa in sicurezza di questi maledetti attraversamenti ferroviari.

In data 8 luglio 2013 nel Comune di Castelnuovo di Porto in collaborazione con l'Associazione Città in movimento, alla presenza dei vertici Atac e deII'Assessore Michele Civita e con la partecipazione dell’associazione Pendolari Roma Nord si é tenuta una conferenza sulla sicurezza della linea ferroviaria. con Ie rassicurazioni finali da parte delle istituzioni delle attivazioni di ogni misura a tutela dei cittadini.

Da ultimo Ia nota del 16 maggio 2013 prot. 7111 che evidenziava l’urgenza di installare le barriere automatiche sul passaggio a livello di Via S. Antonio.

Questa segnalazione è della massima importanza perché fatta a seguito di un incidente che ha coinvolto addirittura lo Scuolabus in servizio nel nostro Comune. E’ solo per miracolo che in quella circostanza non ci furono vittime.
Ne consola, al riguardo, l’annunciato ammodernamento della tratta ferroviaria in questione per i tempi di conclusione lunghi ed incerti, a prescindere della qualità del progetto.

Quanto sopra già descrive l'importanza e la necessità di un intervento immediato, ammesso che la morte di una persona non sia già di suo sufficiente a farlo; ove cioè tutto ciò non bastasse a sensibilizzare le coscienze ed ad attivare le non rinviabili iniziative per risolvere una problematica primaria che si chiama “tutela della incolumità fisica dei cittadini”.

Non sono più tollerabili rimpalli di competenze; impedimenti di carattere finanziario; assunzioni di impegni in pubblico puntualmente disattesi nei fatti; balletti burocratici.
Adesso basta, non siamo disposti più ad attendere un solo giorno. Si chiede pertanto l’immediata installazione in ogni attraversamento ferroviario della tratta Sacrofano – S. Oreste, di apposite barriere automatiche, al fine di mettere In sicurezza l’intera viabilità stradale e pedonale delle popolazioni interessate.
Richiesta peraltro non nuova perché già fatta a suo tempo.

Confidando nella sua sensibilità umana ed istituzionale sono certo che si attiverà immediatamente, disposto, in caso contrario, ad agire in ogni sede ed in ogni luogo par garantire Ia sicurezza dei miei concittadini.
Disponibile ad ogni chiarimento e ad ogni collaborazione istituzionale,  porgo i miei più distinti saluti.
Il Sindaco
Fabio Stefoni"

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RIETI, LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI: TENSIONE TRA REGIONE E COMUNI DEL TERRITORIO

Redazione

Rieti – Lo scorso 2 gennaio 2014 al Comune di Rieti si è tenuto un incontro con i Sindaci dei Comuni reatini interessati dalla problematica riguardante i lavoratori socialmente utili, in mobilità e in cassa integrazione impiegati negli stessi Enti.
I Sindaci, insieme alle Organizzazioni Sindacali, hanno deciso, innanzitutto, di chiedere al Presidente della Regione Nicola Zingaretti un incontro urgente per affrontare la delicata vicenda e nel frattempo valuteranno l’avvio di un’azione legale congiunta nei confronti della Regione.

Il Comune di Rieti, promotore dell’incontro odierno, attraverso una delibera di Giunta, ha trasmesso alla Corte dei Conti, al Ministero dell’Interno, alla Procura della Repubblica e alla stessa Regione le proprie deduzioni in merito alla presunta illegittimità delle assunzioni ripercorrendo l’iter amministrativo dal 2011 ad oggi. In tal senso il Sindaco di Rieti Simone Petrangeli, in una lettera inviata al Governatore Nicola Zingaretti e all’Assessore regionale Valente, ha espresso preoccupazione in merito al futuro dei lavoratori e all’impatto che la revoca dei contratti potrebbe avere sul bilancio dell’Amministrazione comunale e in particolare sul Piano di riequilibrio finanziario.

“La Regione – dichiara l’Assessore al Personale Paolo Bigliocchi – non può ignorare quanto avvenuto mettendo a rischio i bilanci degli enti e il futuro dei lavoratori. Motivo per cui siamo pronti ad avviare un confronto duro per salvaguardare il nostro territorio. Abbiamo chiesto alla Regione un incontro urgente e di valutare, insieme ai Comuni interessati, tutte le possibili alternative”.

All’incontro, presieduto dal Sindaco di Rieti Simone Petrangeli, oltre i lavoratori e i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, erano presenti anche l’On. Oreste Pastorelli, il Consigliere regionale, Daniele Mitolo, e il Presidente del Consiglio comunale, Gian Piero Marroni.
 




MARINO LAZIALE: ELEZIONI SPECCHIO D'ITALIA… I CANDIDATI E L'INIZIO DELLA CONTA DEI LORO "CONTENUTI"

di Chiara Rai

Marino Laziale (RM) – Oggi ci si sposta ai Castelli Romani, nella città di Marino che sul piano delle elezioni amministrative può rappresentare uno dei tanti specchi d’Italia. In primavera si voterà il nuovo sindaco nella città castellana alle porte di Roma. Quello che si vede percorrendo la via Dei Laghi è uno scorcio dell’Italia speculista: c’è tanto di quel cemento a Marino che è molto difficile individuare delle aree verdi e, detto francamente, per un giornale come il nostro che abbraccia battaglie di salvaguardia dell’ambiente, questo scenario stride.

A Santa Maria delle Mole e dintorni ci sono innumerevoli appartamenti vuoti, diverse gru, tanti cartelli. Tutto frutto di una politica di cementificazione che non ripaga. Ma per fortuna ancora c’è il divino Amore, quello sì che è verde e non ancora sconvolto dalla colata da un milione di metri cubi di cemento che ha avuto il via libera dall'ultima giunta di Adriano Palozzi con il lasciapassare della Regione sotto la giunta di Renata Polverini.

Tutto questo tra i rumors dell’opposizione e le proteste e lo sdegno dei cittadini. Lo sdegno perché i soldi delle pensioni dei cittadini potrebbero finire per il mega progetto dell’ ”Eco Village”, cioè la colata di cui prima che con il prefisso “eco” di fronte è l’edulcorante ideale per la grossa pillola che vorrebbero far ingerire a coloro che guardano il panorama dei Castelli Romani, colline prima verdi e adesso tendenti al grigio.
Dietro la cementificazione del Divino Amore ci sarebbe un accordo – quadro con una società di Parnasi. Secondo "Il Fatto quotidiano", l’Inps cederebbe al costruttore il palazzo affittato alla Provincia del valore di 70 milioni di euro. Ma anche una quota delle nuove azioni Ecovillage per Parsitalia più 26 milioni da pagare cash, 18 dei quali in favore di Banca Imi del gruppo Intesa San Paolo, la banca che finanzia il progetto.

Adesso dopo due giunte di centrodestra si torna al voto. E la squadra dell’ex sindaco Adriano Palozzi (Nuova Coalizione dei Moderati, il cartello politico formato da Forza Italia, Udc, Nuovo Centrodestra, Api, Idee Nuove, Costruiamo il decentramento, Uniti per Marino, Movimento Aurora, Realtà Nuova Marino, Lista Fabio Silvagni Sindaco) si è riunita sotto il segno di Fabio Silvagni, lasciando abortire la ventata di freschezza ma forse scomodità che avrebbe portato l’attuale assessore alla Cultura Arianna Esposito.

Quest’ultima ha sostituito Otello Bocci che nell’ultimo periodo non ha brillato per trasparenza e affidabilità: Chi non ricorda che l’assessorato di Bocci firmò un finanziamento di 5 mila euro all’associazione Bacco Jazz Festival ma tenne mai fede a quanto scritto e firmato lasciando i musicisti e l’organizzazione senza un euro? [ Articolo del 10/05/2013 MARINO: SITO AGGIORNATO E BENSERVITO A OTELLO BOCCI ] Si è finiti poi in Tribunale e il giudice di Pace di Albano ha intimato al Comune il pagamento ma l’ente ha pensato bene di presentare ricorso in appello. Insomma soldi ancora non se ne vedono ma forse se quest’associazione avesse avuto un altro appeal e altre aderenze sarebbe stato liquidato in un batter di ciglia. Marino specchio d’Italia.

Dicevamo che se vince il centrodestra si continua con la linea finora perseguita, cioè con il panorama di cui sopra.

Il Pd sembra brancolare alla ricerca del candidato perfetto ma per ora pare non esserci nulla all’orizzonte. La composizione della coalizione nascente di centrosinistra ampio (Pd, Sel, Pdci, Psi, Idv, Lista Onorati, Azione Cittadina, Assoc. Riformismo Avanti!, Unire la Società alla Politica, Comitato cittadino S.Maria delle Mole) è intenzionata, almeno fino ai prossimi giorni, a cercare di individuare una candidatura unitaria anche senza ricorrere alle primarie. Verosimilmente però, si giungerà alla adozione delle primarie perché alcuni protagonisti politici delle forze in campo, o in rappresentanza di parti delle forze in campo, sono potenziali candidati.

Così è per Emanuele Ciamberlano, capogruppo uscente Pd, sostenuto da una parte del Pd di Marino centro. Ciamberlano, da candidato “sostenuto ufficialmente dal Pd” nelle primarie della precedente consultazione amministrativa fu sconfitto.

E anche per Aldo Anellucci, presidente uscente della Banca San Barnaba di Marino, uscito sconfitto dalla battaglia per la presidenza della Banca, ed ora candidato sostenuto dal Pd astorriano (anche come candidato unitario a disposizione di tutti, ma non accettato) nelle eventuali primarie.

Poi c’è Marco Rapo, con il quale è intercorso con il giornale un puntuto dialogo: Rapo non ama essere presente sulla stampa, diciamo che si risente subito per qualsiasi critica venga avanzata. Rapo appare parzialmente favorevole nel sostenere Anellucci, egli stesso con Azione Cittadina, si pone a disposizione del Pd per essere sostenuto nelle primarie. [ Articolo del 30/07/2013 MARINO: COTTIMO PER POCHI INTIMI  – Articolo del 31/07/2013 MARCO RAPO: "L’OSSERVATORE LAZIALE, PRATICAMENTE MI ACCUSA DI REATO, EVIDENTEMENTE INSIEME ALL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE. VEDIAMO COME PERCHÉ O PER CHI".Articolo del 31/07/2013 MARINO, CONSIDERAZIONI DEL DIRETTORE CHIARA RAI ALLA NOTA DEL CONSIGLIERE MARCO RAPO ]

Non manca anche la figura di Sergio Ambrogiani, consigliere uscente del Pd, che in caso di primarie ambisce a misurare il proprio consenso per la battaglia del consenso.

Sempre dal Pd, Eleonora Di Giulio, già sostenitrice di Rosa Perrone, è la candidatura di una parte del Pd delle frazioni per le primarie.

Ancora dalle frazioni, viene la candidatura, del leader del Comitato Cittadino, Alessandro Lioi.

Mentre, col sostegno di Idv e Onorati, potrebbe consolidarsi la candidatura del segretario Idv Marco Comandini. Ex amministratore della Mutiservizi nel 2006 – 2007. Coordinatore di centrosinistra da un anno e mezzo. Comandini è presente a Marino sui temi di carattere ambientale, soprattutto sulla problematica dei rifiuti. Insomma cittadino tra i cittadini sostenitore della qualità della vita attraverso una politica di salvaguardia.

Detto ciò, ci sono anche Sel e Pdci, che eventualmente accederanno alle primarie per “ancorare a sinistra” la coalizione e continuare a portare avanti la battaglia dello “stop cemento”.

Ci sono alternativamente le forti candidature politiche di Mirko Laurenti o di Maurizio Aversa. Il sostegno alla candidatura a sinistra verrebbe da buona fetta dell’associazionismo marinese; da buona parte del Pd di base; dalla sinistra non rappresentata in coalizione, da ambienti degli elettori che fecero il successo, la volta precedente delle amministrative, del consigliere Adolfo Tammaro; da molta parte, trasversale nel centrodestra e nel centrosinistra, che vogliono buttare a mare la politica del cemento mangia suolo e speculativo, per sostituirlo con una robusta attività edilizia fatta di recupero, ristrutturazione, riqualificazione, rigenerazione dell’esistente (come è nelle corde della politica urbanistica scelta da Nicola Zingaretti per la campagna elettorale che ha sostenuto ai Castelli Romani; confermata dal commissariamento del Parco dei Castelli romani con un uomo dallo stesso spessore qualitativo: Sandro Caracci).

Adesso L’osservatore d’Italia monitorerà le battaglie di contenuto e darà spazio alla sostanza più che l’apparenza e soprattutto alla lealtà e bontà delle promesse che gli aspiranti sindaci faranno ai cittadini.

In questi primi giorni dell’anno, a proposito di contenuti, evidenziamo la presa di posizione di Pdci-Sel (sostenuti da molti nella coalizione) per imporre subito un intervento attivo “politico-amministrativo” da parte del presidente della Regione Lazio Zingaretti, “la Regione Lazio – si legge in una nota della coalizione – che sin dall’insediamento della giunta Zingaretti ha mostrato attenzione e sensibilità verso scelte di tutela del territorio e ripristino della “legalità”, deve proseguire su quella strada fermando definitivamente i progetti speculativi nel marinese. In particolare per quel che riguarda l’area cosiddetta del “Divino Amore”, ci aspettiamo che il Presidente Zingaretti prosegua ancor più decisamente verso la revoca di tutti quegli atti che su quelle aree ha indebitamente varato la Polverini e la sua Giunta, quando già era ampiamente esaurito il mandato di governo Regionale. Ci aspettiamo che Zingaretti, così come fatto sin qui, sottolinei con decisione la necessità di cambiare passo e ristabilire, anche a Marino, la legalità e il rispetto delle norme urbanistiche tese alla difesa e alla tutela della vivibilità e del territorio. E’ chiaro che solo così facendo si potrà dare seguito ai già tanti buoni propositi mostrati: dai pronunciamenti pre e post campagna elettorale dello stesso Nicola Zingaretti e della sua maggioranza, alle prese di posizione pubbliche di dirigenti del Centrosinistra locale, regionale e addirittura nazionale, e fino alla mozione già depositata in Consiglio regionale da alcuni consiglieri del più rappresentativo partito della maggioranza che sostiene Zingaretti e che va in modo inequivocabile verso quella direzione. E’ chiaro che solo così facendo potremo dire di aver dato una prima visibile sterzata verso quel cambiamento così necessario a Marino, dopo otto anni di devastante Governo delle Destre”.




SUBIACO, MONTE LIVATA: DOPO 5 ANNI TORNA LA SEGGIOVIA MONNA DELL'ORSO

Redazione

Subiaco (RM) – Oggi domenica 22 dicembre alle ore 10.30  Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti inaugura insieme all’assessore alle Infrastrutture e Ambiente, Fabio Refrigeri e il sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia la seggiovia quadriposto Monna dell'Orso. La struttura viene inaugurata dopo 5 anni di inattività. L'evento si tiene presso Monna dell’Orso, Campo dell’Osso, Monte Livata, Subiaco.

 




LAZIO: MISSION AMBIENTE, VALORIZZARE NATURA E BIODIVERSITA'

Redazione

Lazio – "Conservare e potenziare le caratteristiche del nostro capitale naturale è oggi una necessità improcrastinabile. Conservare e garantire il patrimonio di biodiversità italiano che rappresenta oltre il 30% di specie animali e quasi il 50% di quelle vegetali d'Europa è fondamentale perché rappresenta l'infrastruttura verde del nostro futuro ed una opportunità di sviluppo economico sostenibile per le nuove generazioni. Per questo credo che iniziative come la Conferenza nazionale “La Natura dell’Italia”, promossa dal Ministero dell’Ambiente e tenutasi oggi all'università La Sapienza di Roma abbia un grande valore per tutti noi.

La valutazione economica di questo patrimonio sfugge all'attuale rappresentazione della ricchezza nazionale, oggi calcolata mediante il PIL sempre meno aderente ai bisogno sociali e alla qualità della vita. Una nuova economia e nuovi indicatori di benessere possono scaturire dal valore del capitale naturale, dove sicuramente il nostro Paese eccelle in Europa e nel mondo.

In questa direzione stiamo lavorando in Regione Lazio con il presidente Zingaretti per dotare la Regione Lazio di una contabilità ambientale che possa ridare alla nostra regione il valore della natura e della qualità della vita che oggi le compete e che per troppo tempo è stata inespressa”.  Lo dichiara in una nota Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale.

 




LAZIO, SANITA': QUERELATO NICOLA ZINGARETTI E COMMISSIONE AGENAS

Maritato (Assotutela): "L'Art. 6, II co., D.P.R. 487 del 1994 vieta che le prove di un concorso si tengano nelle festività religiose, nonché di cui L. 101 del 1989 nelle giornate di festività ebraiche e valdesi"

 

Redazione

Sanità Lazio –  “Sono troppe le illegittimità che il primis il presidente del Lazio Nicola Zingaretti ha commesso fin dall’inizio nell’avvio delle procedure per la scelta dei nuovi manager delle aziende sanitarie. Ed è per questo motivo che tramite ad uno staff di avvocati abbiamo proceduto nella relazione degli atti di citazione e querela nei confronti del governatore e nei confronti dei tre membri della commissione, Riboldi, Longo e Frey, che hanno seguito le procedure di selezione e prova”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato.

“Le violazioni che abbiamo ravvisato riguardano (Art. 6, II co., D.P.R. 487 del 1994 ) che vieta che le prove di un concorso si tengano nelle festività religiose, nonché di cui L. 101 del 1989 nelle giornate delle festività ebraiche e valdesi: diversamente le prove si sono tenute di sabato. E ancora – precisa Maritato – la violazione (Art. 6, III co., D.P.R. 487 del 1994) che impone che i candidati alla prova orale deve essere data apposita comunicazione ai singoli candidati, riportando la votazione conseguita, almeno giorni 20 prima della data in cui si sosterrà la prova. La violazione (Art. 13 D.P.R. 487 del 1994) in tema di trasparenza dei concorsi pubblici, in quanto le commissioni esaminatrici devono stabilire e pubblicare in tempo contemporaneo alla pubblicazione del bando di concorso le modalità e criteri di valutazione, anche in riferimento all'Art. 97 Cost. e all'art. 1 della L. 241 del 1990 che hanno qualificato il principio di trasparenza quale principio fondamentale dell'agire della pubblica amministrazione, e questo invece non è stato fatto. E non ultimo la violazione (art. 3 bis del D.P.R. 502 del 1992) circa l'impossibilità di ammettere al concorso per la nomina di direttori generali, direttori amministrativi e direttori sanitari coloro che sono sottoposti a procedimento penale per delitto per cui è previsto l'arresto in flagranza”.

“In forza della citazione abbiamo anche allegato atti pubblici concernenti interrogazioni, comunicati stampa e tabella di giornale che comprovano le pesanti critiche già mosse da alcuni esponenti politici al governatore del Lazio che sin da quando ha presentato il procedimento di selezione ha parlato sempre di trasparenza.

A noi questa trasparenza viene dimostrata solo a parole nei  fatti invece – conclude Maritato – vorremmo che intervenisse la magistratura provvedendo a congelare intanto l’iter procedurale delle selezioni dei manager delle Aziende sanitarie”.
 




FALCOGNANA, DISCARICA: INIZIA L’INCUBO

 di Christian Montagna

Roma – Più di cento lunghi ed interminabili giorni di protesta contro la possibile apertura della discarica sostitutiva a Malagrotta. Il neoeletto sindaco Ignazio Marino e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti individuano la soluzione al km 15.300 di via Ardeatina, in una vasta area verde circondata da fattorie e centri abitati e dove risiede la già attiva discarica di proprietà dell'Ecofer.

All'Italia non è bastata la denuncia della Corte Europea di Giustizia nel marzo 2013 per la cattiva gestione dei siti  e a nulla son servite le manifestazioni dei cittadini in piazza davanti al palazzo del governo. La situazione resta ancora in attesa e per gli abitanti di Falcognana ha inizio un lungo calvario.

Poche sedie ed un gazebo è ciò di cui si sono servite una cinquantina di persone per instituire un presidio attivo 24 ore su 24 per evitare il possibile scarico dei camion.

Ieri, lunedí 11 novembre l'incontro con il portavoce Alessandro Lepidini. Una situazione drammatica è quella che ci viene descritta: gli abitanti della zona si sentono abbandonati dalle istituzioni e da un governo inerme.

Le condizioni delle periferie sono sempre più allarmanti, troppo spesso subiscono e passano in secondo piano. Lepidini chiede più certezze e meno parole ma soprattutto la garanzia che una nuova Malagrotta non ci sarà!

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ANGUILLARA: LA REGIONE FA CARTA STRACCIA DEL REFERENDUM SULL'ACQUA

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Lo scorso 7 ottobre, informa il Sindaco, Avv. Francesco Pizzorno, è giunta in Comune una nuova richiesta, a firma della Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, che ingiunge all'Amministrazione di procedere con la cessione del servizio idrico al gestore unico di ATO-2, ovvero Acea S.p.A. atto previsto dal D.lgs. 152/2006.

Il venire meno a questa richiesta, minaccia la Regione, verrà sanzionato con la nomina di un Commissario ad acta. Questa richiesta segue, precisa il Sindaco, quella del CAL (Consiglio Autonomie Locali) ed al quale il Comune già aveva risposto opponendosi energicamente. Il risultato del referendum del 2011 , volontà popolare, con questa decisione della Regione, verrebbe calpestato. E ancora una volta scippato.

Il primo cittadino è andato oltre al tema “acqua pubblica”. Ha affrontato l'annoso problema che si discute da tanto tempo e che riguarda la convenzione tra Acea e Comuni di riviera e dell'assoluta mancanza di ritorni per la cittadinanza. Benissimo ha fatto il Sindaco a mettere questo tema sul tavolo delle discussioni , perché come dice lui, è ora di rivederne le condizioni. Mi piace pensare che su questo punto potrà troverà la collaborazione di tutti.

Sarà forse una mia impressione, e se sbaglio faccio ammenda, però noto un vuoto, un silenzio, oserei dire un certo disinteresse intorno a questa vicenda importante. Che sia importante sembrava lo fosse nel 2011. Ricordo un certo movimento attivissimo a difesa dell'acqua pubblica, dei movimenti convintissimi che l'acqua sia un bene fondamentale per la vita e che non debba essere affidato ai privati. 

Ben ricordo, si tappezzava Anguillara con manifesti riportanti “2Si “ per l'acqua bene comune. Ricordo che si facevano inviti all'incontro presso la parrocchia Regina Pacis per costituire il comitato referendario. Si facevano appelli per informare tutti del pericolo, che si diceva, corressero i cittadini. Si invitavano tutti a schierarsi, a partecipare, a condividere, ad appendere la bandiera dell'acqua per colorare la città e dare visibilità.

Il referendum fu un plebiscito. Festeggiamenti , entusiasmi, speranze e poi? Il deserto o quasi !

Oggi, un silenzio tombale. Alla Regione, allora, come presidente c'era Renata Polverini. Oggi, ricopre la carica Nicola Zingaretti. 

Vuol dire niente? L'acqua ha finito d' essere bene comune? 

Dove sono i cortei, le bandiere esposte, le proteste, i forum sul web? Tutto tace. Forse tocca al Sindaco, questa volta, in solitudine, condurre la protesta, difendere i diritti dei cittadini? Non è giusto! Questa è una battaglia di tutta Anguillara, maggioranza e minoranza, quelli usciti vittoriosi al referendum e quelli battuti. In gioco c'è il bene del paese. 

Questa volta si difende un principio. La volontà del cittadino non si può calpestare. Qui si difendono gli interessi di una comunità contro gli interessi di una società privata.

Donato Robilotta, con nota dello scorso 23 ottobre 2013,inviata via fax risponde al Sindaco Pizzorno, comunicando di aver richiesto all'Assessore regionale alle Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, Fabio Refrigeri, la sospensione del procedimento ed un incontro per la costituzione di un tavolo per esaminare le problematiche in questione.

Ora come allora Anguillara tutta deve fare arrivare la sua voce ed essere presente su quel tavolo alla Regione.

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ROCCA DI PAPA, TORNA LA FUNICOLARE: UN'ATTESA DURATA 50 ANNI

di Chiara Rai

Rocca di Papa (RM) – Era il 15 gennaio 1963 quando la funicolare di Rocca di Papa terminava le sue corse: la posa della prima pietra del 29 ottobre 2013 segna la rinascita dello storico collegamento elettrico su rotaia di proprietà della Cotral, ritenuto patrimonio di interesse storico e artistico, futura grande attrattiva turistica per tutti i Castelli Romani.

Una piazza gremita tra scuole, comitati di quartiere, banda musicale, forze dell’ordine e sindaci dei castelli limitrofi, oltre, naturalmente ad una rappresentanza Cotral e al Commissario straordinario del Parco Regionale dei Castelli Romani Sandro Caracci.

Con la riattivazione della funicolare, ha spiegato il primo cittadino Pasquale Boccia, verranno anche recuperate le stazioni a Valle. Una di queste era stata occupata e per sgomberarla ci sono voluti diversi anni. L’opera, i cui lavori ammontano a circa 5 milioni di euro, verrà ricostruita sull’antico tracciato abbandonato nel 1963.

Si tratta dell’unico impianto di funicolare su rotaia dell’intero Lazio. La viabilità della cittadina verrà rivoluzionata: gli autobus si fermeranno nella parte bassa di Rocca di Papa, per capirci, presso la stazione di arrivo della funicolare che potrà portare anche 750 passeggeri per ogni ora con una velocità di circa 11 chilometri orari.

Un vero toccasana per l’ambiente e la qualità dell’aria, come ha rimarcato il presidente della Regione Nicola Zingaretti. I passeggeri, da valle arriveranno  nella vecchia stazione vicino piazza della Repubblica che verrà ristrutturata e modernizzata. L’associazione “il gruppo della funicolare” ha allestito il piazzale con numerose fotografie rappresentative dell’intero cammino, dalla nascita della funicolare ai giorni nostri.

Ma veniamo a qualche cenno storico: Una prima funicolare è stata aperta all’esercizio il 12 agosto 1907, circa otto mesi dopo l’attivazione della diramazione tramviaria Squarciarelli-Valle Oscura. L’impianto è a contrappeso d’acqua: ogni vettura è dotata di un serbatoio che, riempito d’acqua alla stazione superiore, si vuota in quella inferiore e la vettura carica d’acqua scende verso valle trainando, mediante una fune, la vettura ascendente verso monte. Nel 1932 la funicolare ad acqua è sostituita da una a trazione elettrica su un tracciato spostato di circa un chilometro, inaugurata il 28 luglio insieme al nuovo capolinea tramviario di Valle Vergine dotato di un largo anello; il capolinea tronco di Valle Oscura è quindi abbandonato e il tracciato del binario sarà rapidamente coperto dalla vegetazione. I tram fermano sull’anello proprio davanti alla stazione inferiore della funicolare.
 




LAZIO, LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI: A QUESTA REGIONE SOLO BRICIOLE

Donato Robilotta – Cal (Consiglio Autonomie Locali)

Lazio – Nella legge di stabilità vengono stanziati  ancora 100 milioni  per gli Lsu di Napoli e Palermo. Solo 1 milione per tutti gli altri. Questo significa che al Lazio toccherebbero solo le briciole: al massimo 100 mila euro quando  servirebbero almeno 50 milioni per chiudere l'annosa questione dei Lavoratori socialmente utili. Sono costretto a lanciare un grido d'allarme al presidente della Regione Zingaretti affinché alzi la voce con il Governo per inserire nella legge di stabilità i fondi di cui il Lazio ha bisogno. Capisco che questo è un problema che questa giunta eredita dalla precedente però non possono essere i Comuni a pagare perché sono oramai allo stremo avendo anticipato risorse ingenti. Se la Regione non opera immediatamente erogando i fondi ai Comuni questi rischiano di implodere. Molti lavoratori non percepiscono stipendi da settimane e i comuni non possono più anticipare i fondi: la situazione è drammatica. Ai lavoratori Lsu va tutta la mia solidarietà. Parteciperò alla manifestazione organizzata dal presidente Dell'Uncem Giovannone per il 29 davanti alla Regione.