ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE

Stronati : “Ci auguriamo che la Regione Lazio voglia considerare "emergenziale" la situazione del Comune di Anguillara e per questo riconsideri la copertura finanziaria  in sede di assestamento di bilancio del finanziamento promesso più di un anno fa durante la campagna elettorale dall'Assessore Mattei che ci permetterebbe di realizzare immediatamente uno dei due impianti necessari.”


[CELLI: INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA RIVOLTA ALL’ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO STEFANO CETICA E ALL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE MARCO MATTEI]

 

Angelo Parca

Ad oggi 18 comuni presentano ancora livelli di arsenico superiori a 10 ugl: Anguillara, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano, Magliano Romano e Mazzano Romano. Tra questi il comune di Anguillara si distingue per gravità: L’acquedotto di Colle Biadaro presenta concentrazioni di arsenico pari a 24 Ugl, mentre l’acquedotto di Ponton dell’Elce supera i 30 Ugl. L’Unione Europea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori d’arsenico compresi tra 10 Ugl, effettivo limite di legge, e 20 Ugl sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3 anni. Il periodo “limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 Ugl. “Abbiamo avuto modo come Amministrazione di interloquire più volte con gli uffici della Regione Lazio, sia informalmente sia ufficialmente. – Fa sapere in una nota l’assessore all’Ambiente del Comune di Anguillara Enrico Stronati, il quale prosegue – Prima dell'ultima comunicazione ufficiale inviata al Comune da parte dell'Assessore Mattei in cui comunica la indisponibilità economica da parte dell'Ente alla erogazione dei fondi (circa 400/450 mila euro), avevamo avuto rassicurazioni "informali" che questi fondi fossero disponibili. Successivamente con approfondimenti da noi fatti grazie all'aiuto degli Uffici Regionali (che ringraziamo per la collaborazione) abbiamo scoperto che i fondi c'erano "virtualmente" ovvero la loro disponibilità è legata al piano delle alienazioni dei beni della Regione. Ne consegue che l'esigibilità delle somme è pressoché aleatoria, mentre è certa la scadenza del 31 dicembre 2012. Tutto ciò collide con le indicazioni che la Regione, o meglio il Commissario straordinario per la questione arsenico all'uopo nominato insieme al suo soggetto attuatore, ha avuto con l'Ordinanza 3921 del 28 gennaio 2011 del Presidente del Consiglio dei Ministri in cui all'art. 7 dispone che agli oneri per la risoluzione dell'emergenza si provveda mediante l'utilizzo di risorse finanziarie disponibili sul bilancio regionale, affidando di fatto agli organi regionali gli stanziamenti e i provvedimenti necessari per uscire dallo stato di emergenza. Non possiamo tacere contro lo scarico di responsabilità che ora stanno tentando gli organi regionali. Vorremmo evitare più che mai la possibile sanzione che la Corte di Giustizia Europea potrebbe comminare alle amministrazioni locali che creerebbe oltre al danno (mancanza di fondi per la realizzazione degli impianti) la beffa di dover trovare ancora più fondi per pagare la sanzione che oscillerà tra i 10 e i 15 milioni di euro. Per non parlare del danno arrecato alla cittadinanza che da anni assume acqua all'arsenico. Come Comune stiamo portando avanti numerose iniziative che vanno dalla sperimentazione di soluzioni a basso costo per la riapertura della fonte pubblica dell'Acqua Claudia sino alla progettazione degli impianti di potabilizzazione dell'acqua (al fine di essere immediatamente pronti alla loro realizzazione qualora i fondi verranno resi disponibili – anche qui il Comune sta cercando soluzioni). – Stronati conclude la nota facendo un invito all’assessore regionale Mattei – Ci auguriamo che la Regione Lazio voglia considerare "emergenziale" la situazione del Comune di Anguillara e per questo riconsideri la copertura finanziaria  in sede di assestamento di bilancio del finanziamento promesso più di un anno fa durante la campagna elettorale dall'Assessore Mattei che ci permetterebbe di realizzare immediatamente uno dei due impianti necessari.”

Intanto lo scorso 25 giugno il Consigliere regionale Giuseppe Celli ha presentato un interrogazione urgente a risposta scritta rivolta all’assessore regionale al Bilancio Stefano Cetica e all’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei chiedendo:
–    Quale sia la situazione attuale in merito al rispetto da parte della Regione Lazio, dei limiti delle concentrazioni di arsenico previste dal D. Lgs. 31/2011;
–    Quali risorse economiche siano state individuate dalla Regione per la realizzazione degli interventi di potabilizzazione dei comuni che ancora registrano livelli di arsenico superiori ai termini di legge;
–    Quali attività siano state previste per fronteggiare l’emergenza ed il loro stato di realizzazione;
–    Quali misure necessarie e urgenti sono state individuate per rimuovere in mmodo definitivo le situazioni di rischio per la salute dei cittadini derivate dalle concentrazioni eccessive di arsenico nell’acqua potabile;


I cittadini si aspettano, dal 1 Gennaio 2013, di poter bere l’acqua pubblica senza arsenico. 

tabella PRECEDENTI:

28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA






ANGUILLARA, LA DIFFERENZIATA OLTRE IL 65% (NONOSTANTE TUTTO)

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Anguillara Bene Comune:

"Nell’ultima assemblea pubblica si è discusso anche del problema dei rifiuti. Come dovrebbe essere a conoscenza di tutti la gestione dei rifiuti è stata conferita a seguito di bando dell’amministrazione precedente a una società privata per un costo di 2,6 milioni annuo dal 2011 per 9 anni. Già allora ABC aveva previsto come il servizio attraverso cassonetti non avrebbe soddisfatto le necessità ma come, soprattutto, la divisione in tre aree diverse del servizio (porta a porta completo nella zona A del centro, porta a porta e cassonetti nella zona B adiacente, e solo cassonetti nelle zone C più decentrate) avrebbe comportato una discriminazione tra i cittadini che allo stesso prezzo pagano un servizio diverso a seconda di dove abitano. 

Durante l’assemblea pubblica si è saputo che la vendita dei rifiuti differenziati va alla società che gestisce il servizio mentre il Comune deve pagare il conferimento alla discarica di Cupinoro.
Il contratto è troppo rigido e non consente flessibilità per sopperire a dati sbagliati (il numero delle famiglie è superiore a quello previsto) e inevitabili cambiamenti nel tempo. Inoltre il contratto è soggetto a diverse possibilità di interpretazione per cui l’attuale amministrazione sta continuamente rinegoziando i termini per cercare di migliorare il servizio.
Nella  zona B la raccolta è carente, i punti di raccolta sono insufficienti rispetto alla necessità, i bidoni sono sovente stracolmi con problemi di carattere sanitario oltre che estetico. Nella  zona C i servizi sono ancora più scarsi e non consentono una raccolta differenziata fatta bene. A Ponton dell’Elce non è stato attivato l’ecocentro previsto e molte famiglie non utilizzano le compostiere. Si dovrebbe quindi passare a un maggiore servizio porta a porta ma non risono le risorse.

Nonostante i problemi la raccolta differenziata è andata oltre il 65% e sembra comprovarlo la riduzione del conferimento in discarica con relativa riduzione del costo. Il risparmio è stato di 300 mila euro nel 2011. Questo risparmio non va però a ridurre la tariffa ma viene inglobato nel fondo svalutazione (vedasi articolo precedente su bilancio). Sembra un po’ incredibile ma i dati presentati dall’amministrazione dicono questo (si vedano i grafici nel sito del Comune). Per convincerci di questo dato, che ripetiamo appare incredibile visto lo stato dei cassonetti, ci piacerebbe la pubblicazione sul sito del Comune delle fatture pagate alla discarica di Cupinoro, e non solo dei grafici, forse auto-certificati dalla società che gestisce il servizio, senza un effettivo controllo.

I dati tra l’altro evidenziano come lo scriteriato comportamento di alcuni partiti contro la raccolta differenziata durante la campagna elettorale del 2011 avesse fatto crollare il dato. Quando invece il servizio divento certo allora il sistema funziona, come a dire che i cittadini sono troppo suscettibili ai messaggi politici mentre dovrebbero assumere una cultura ed educazione civica più matura dei loro rappresentanti.

Nell’assemblea si è inoltre comunicato che è prevista la costruzione di un impianto di compostaggio in località fronte l’ex passaggio a livello vicino a vigna di valle, per il quale esistono già fondi della Provincia. E’ da oramai 4 anni che lo stiamo aspettando …

Infine (così come negli tabella precedenti) si presentano alcuni spunti per il dibattito:
•    Rimane la discriminazione e l’iniquità del servizio a danno dei cittadini più decentrati
•    Il servizio con i cassonetti è indecente
•    L’attuale sistema non consente di migliorare ancora di più il risultato della raccolta differenziata che sarebbe da “certificare”
•    Il passaggio alla tariffa secondo il principio di “chi più produce rifiuti più paga” non è ancora previsto
•    E’ necessario passare ad una politica di bacino con raccolta spinta porta a porta e costruzione di impianti di riciclo, considerato quello che sta succedendo attorno ad Anguillara (chiusura, forse!, delle discariche Malagrotta e Cupinoro)
   
Anche in questo caso, come in quello dell’acqua all’arsenico, i cittadini potrebbero assumere un comportamento più attivo, denunciando l’iniquità del servizio, chiedendo una migliore gestione dei cassonetti (se non la loro scomparsa), e soprattutto il passaggio alla tariffa e a una politica dei rifiuti zero che deve allargarsi a tutto il bacino del Lago, per non ritrovarsi a protestare, quando è troppo tardi, contro la costruzione di inceneritori o nuove discariche, o contro il pagamento di tariffe più salate perché si trasportano i rifiuti dal Lazio verso altre regioni e stati che li sanno gestire."
 




ANGUILLARA, IL MUSEO NEOLITICO FA PARTE DELLA CULTURA?

La Piroga ci rimprovera, ci racconta, e tramite questo giornale vuole far sentire la sua voce. L’osservatore laziale, in completa solitudine, continua con la sua campagna per la riapertura del Museo e la rivalutazione dell’area che lo ospita.

 

Emanuel Galea

Non bisogna essere necessariamente uno scienziato per lasciarsi affascinare dalle testimonianze che i nostri avi ci hanno lasciato. La passione prende l’anima  l’intelletto ed il cuore dai primi giorni dell’infanzia, specialmente se si  ha la fortuna di crescere nelle vicinanze di siti e ruderi di era passata. Basta essere curiosi, vogliosi di conoscere il come, il quando ed il perché, ed ecco quel muretto che spunta da dietro i cespugli che inizia a svelarsi, a raccontare la sua storia e quella della sua gente. Visitando il sito ufficiale del Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, ogni appassionato, seppur neofita del mondo dell’archeologia si entusiasma e si sofferma cercando, scavando per conoscere ancora, volendo andare oltre la notizia. Uno spot che sicuramente merita di essere commentato è : “il passato è sempre con noi, ci accompagna  – e ancora – “gli oggetti lontani sono sempre con noi attraverso le storie e le emozioni apriamo i musei  facciamoli rivivere”. Sarà per difficoltà di budget, per difficoltà gestionale oppure magari perché non si dà a questa branca della cultura la dovuta importanza, ma lo spot “apriamo i musei” lanciato dal Pigorini non ha fatto breccia, almeno fino ad oggi, sugli amministratori del Comune di Anguillara.  Leggere le favole ai bambini nel Museo dell’Arte Contadina fa più cultura… Il sito “La vita in provincia” ancora riporta lo spot pubblicitario di anni fa, come se fosse di oggi, ecco il testo:  Il Polo Museale Neolitico di Anguillara Sabazia è uno strumento di particolare interesse per studiosi, scolaresche e cittadini e invita tutti a visitarlo come da notizie riportate qui di seguito: Via Anguillarese 145 (nei pressi della Stazione – Ex Consorzio Agrario) orario di apertura Martedì – Giovedì – Sabato – Domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 Fuori orario solo su prenotazione – gruppi minimo 15 persone. A quelli che conoscono la storia del museo quanto sopra sembra un pesce d’aprile a scoppio ritardato. Insomma una beffa. Il Polo Museale Neolitico è da tempi immemori chiuso e nessuno è in grado di dire se e quando sarà riaperto al pubblico. Lo spot del “Pigorini” per aprire i musei , in mancanza di un fattivo  intervento , può sembrare anche esso uno slogan di facciata e nient’altro. Ad Anguillara, la Regione e la Provincia sono tutte e due latitanti , parlando del nostro vero museo importante, quello Neolitico.  Il consigliere alla cultura è privo di mezzi , è un consigliere senza portafoglio. Le società e le associazioni, dimostrano poco interesse e scarso coinvolgimento  e sembra non tenere veramente alla Cultura che ci viene “ attraverso le storie e le emozioni dal passato”  La Piroga è sempre con noi, chiusa nel suo capannone con il bene placet della Sovrintendenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. La Piroga ci rimprovera, ci racconta, e tramite questo giornale vuole far sentire la sua voce. L’osservatore laziale, in completa solitudine, continua con la sua campagna per la riapertura del Museo e la rivalutazione dell’area che lo ospita.

tabella PRECEDENTI:

18/05/2012 ANGUILLARA, LA NOTTE DEI MUSEI E IL NEOLITICO DI ANGUILLARA.
27/04/2012 ANGUILLARA, ANCORA UNA SPERANZA PER LA PIROGA?
03/04/2012 ANGUILLARA, PIROGA E MUSEO DEL NEOLITICO: C'E' ANCORA IL LUCCHETTO
14/03/2012 ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO
06/03/2012 ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO
19/01/2012 ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO


 
 




ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA

"L’attuale amministrazione ha inviato una lettera di sollecito al finanziamento regionale  l’8 maggio del 2012. La risposta del garante del servizio idrico è arrivata dopo un mese chiedendo al Comune di far parte dell’ATO 2 e quindi di passare il servizio idrico ad ACEA (in contrasto con i risultati del referendum: ACEA dovrebbe cambiare statuto mentre invece continua ad essere una SPA di diritto privato e a non realizzare i piani di investimento previsti)."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Anguillara Bene Comune in merito all'emergenza arsenico.

Ecco la nota:

"Come è a conoscenza di tutti, Anguillara vive uno stato di emergenza acqua strutturale: migliaia di cittadini non hanno accesso all’acqua potabile nelle loro case. E sono costretti ad acquistarla nei supermercati o a recarsi alle casette dell’acqua, che funzionano anche male.
Nell’ultima assemblea pubblica sono state date alcune informazioni di grande interesse. Problemi di arsenico vi sono nelle zone Montano (dove vivono 900 persone), Ponton dell’Elce (2500) e Biadaro (800). Secondo l’amministrazione alle problematiche del Montano è possibile sopperire con miscelazione in vasche da attuare nei prossimi mesi. Per la zona del Biadaro la situazione è più seria, è necessario un impianto di depurazione-dearsificazione, per cui è stata avviata una progettazione preliminare con un costo previsto di 450 mila euro, mentre a lungo termine sarà necessario un collegamento con il condotto Acea. A Ponton dell’Elce è necessario un impianto di depurazione (costo 350 mila euro) ed il prolungamento del condotto Acea. Fino a qui niente di nuovo, già l’amministrazione precedente aveva informato su questa situazione.

L’attuale amministrazione ha inviato una lettera di sollecito al finanziamento regionale  l’8 maggio del 2012. La risposta del garante del servizio idrico è arrivata dopo un mese chiedendo al Comune di far parte dell’ATO 2 e quindi di passare il servizio idrico ad ACEA (in contrasto con i risultati del referendum: ACEA dovrebbe cambiare statuto mentre invece continua ad essere una SPA di diritto privato e a non realizzare i piani di investimento previsti). Comunque, verbalmente la Regione assicura che con l’assestamento di bilancio si troveranno i finanziamenti per gli impianti di depurazione-dearsinificazione (ricordiamo che già l’ass.re regionale Mattei nel 2011, all’avvio della campagna elettorale ad Anguillara, aveva promesso i finanziamenti entro la fine dello stesso anno). Occorrerà prevedere dei finanziamenti dal bilancio comunale ed entro la fine del 2012 avere almeno la progettazione degli impianti di depurazione per evitare sanzioni. Ricordiamo peraltro che Anguillara non può giovarsi di alcune deroga, perché non richiesta dalle amministrazioni precedenti.

Alcuni spunti di riflessione:
•    Le casette dell’acqua dovevano essere un intervento emergenziale, ormai è da un anno che sono l’unica soluzione con diversi problemi operativi come segnalano diversi cittadini. ABC già nel luglio scorso aveva subito denunciato come le casette fossero solo un palliativo.
•    Il sollecito per il finanziamento è stato inviato solo nel maggio del 2012, quando si sapeva già da un anno del problema, e che non ci si poteva accontentare di sole parole (nel consiglio comunale di Febbraio 2012 l’amministrazione aveva già informato su promesse verbali della Regione).
•    L’ordinanza di non potabilità per mezzo di manifestini giallini e scritto in piccolo, affissi a metà maggio, evidenzia l’ipocrisia dell’amministrazione che non comunica chiaramente l’impossibilità a soddisfare un diritto fondamentale dei cittadini.
•    L’opposizione chiede la riduzione delle bollette del 50%, ma potrebbe attivarsi presso i suoi referenti politici in Regione per ottenere i finanziamenti promessi (così come concesso ad altri comuni laziali). Anche se questo non dovrebbe dipendere da favori e buone relazioni partitiche ma dal rispetto del diritto dei cittadini.
•    La Regione gioca sporco ricattando il comune affinché passi il servizio idrico ad Acea per ottenere i finanziamenti, quando invece il risultato del referendum deve essere rispettato.

Se si vogliono cambiare effettivamente le cose non resta che una protesta dei cittadini forte e senza sconti verso eletti che non fanno valere il diritto. Potrebbero essere fatte denuncie, il comune sarebbe costretto a fare venire autobotti e forse solo allora i cittadini capirebbero che per ottenere un diritto è indispensabile l’impegno di tutti senza delegare ad altri la lotta per diritti essenziali. "

tabella PRECEDENTI:

27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA


 




ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE

Emanuel Galea

Il 23 marzo 2009, l’Università “La Sapienza” di Roma ha consegnato al Comune di Anguillara uno studio, dimostrando la possibilità di realizzazione di un impianto  di osmosi inversa per la Fonte Claudia al fine dell’abbattimento dell’arsenico, del fluoruro e del manganese concentrati nell’acqua della fonte, in dosi superiori ai livelli consentiti. Lo studio, ha specificato inoltre, che tali impianti possono comportare dei costi elevati. Dal 2009 la ricerca è andata avanti e oggi, gli stessi risultati di quegli impianti possono essere raggiunti con costi minori. Questa molto probabilmente è la logica che ha mosso l’amministrazione e nella fattispecie l’Ufficio Ambiente , tramite un avviso pubblico ha indetto “Una manifestazione d’interesse per la realizzazione di un impianto di potabilizzazione sperimentale gratuito propedeutico alla riapertura della Fonte Comunale dell’Acqua Claudia (Mola Antica)”. La notizia non dovrebbe passare inosservata. Troppo tempo la Fonte Claudia giace nell'incuria. La Fonte fa parte del patrimonio di Anguillara ed è molto strano che questa decisione venga presa così in ritardo. Si poteva, a dir poco tentare di sperimentare la fattibilità di questa possibilità prima di avventurarsi nell’acquisto delle tre casette d’acqua, costo per la collettività euro 20.000,00. Se le attività da sviluppare di questo impianto risultassero reali, sarebbe il caso di dire che finalmente si è trovato l’uovo di Colombo, la quadratura del cerchio. Tra i pregi vantati spicca il basso costo di manutenzione, basso impatto ambientale conseguente allo scarto di acqua  e ottimizzazione del risparmio di acqua. Tra l’opzione noleggio e/o acquisto da ponderare bene le due ipotesi. Nel passato tanti contratti di noleggio sono risultati più onerosi dei semplici contratti d’acquisto. E’ augurabile che il responsabile dell’Ufficio Ambiente intenda essere più specifico riguardo questo progetto, chiarendo nel contempo la sorte che spetta alle tre casette. La Fonte Claudia va valorizzata sia come sorgente e quindi risorsa, sia come angolo verde dove in contemporanea si può godere un attimo di relax al riparo dal caldo estivo.

tabella PRECEDENTI:

11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA


 




ANGUILLARA, UDC : “PIANO ALIENAZIONI 2012? LA SOLITA MINESTRA RISCALDATA CHE GRAVERA’ SU ALIQUOTE IMU”

A.P.

“Il Piano delle Alienazioni per l’anno 2012 presentato dall’Amministrazione Pizzorno, punterebbe al conseguimento degli obiettivi per una sana politica di bilancio, invece nella realtà non è altro che la solita minestra riscaldata rivisitata nel tempo da altre giunte. E’ l’ennesima riprova della totale mediocrità dell’attuale sinistra di governo”. Lo sostengono i componenti del Gruppo Consiliare UDC per Anguillara Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi, sulla proposta all’ordine del prossimo Consiglio Comunale che affronterà l’argomento il prossimo 28 Giugno. “Sono trascorsi invano altri dodici mesi senza che sia stata realizzata una sola vendita del patrimonio comunale – spiegano i consiglieri – determinando una situazione di stallo che avevamo prevista un anno fa. Inevitabilmente, tutto questo graverà pesantemente sulle future aliquote IMU e, fatta eccezione oggi per le grotte, ripropone vecchie soluzioni infruttuose come i diritti edificatori di Largo Mascagni ed i Locali Commerciali di Piazza del Lavatoio. Mettendo da parte le evidenti incapacità gestionali di Pizzorno e della sua giunta, è d’obbligo una riflessione sui buoni propositi della maggioranza: se è vero che la crisi economica e il cedimento del mercato immobiliare non hanno agevolato la vendita, cosa fa credere che nel corso dell’anno ci possa essere un inversione di marcia tale da coprire i mancati trasferimenti o dar corso a nuove opere pubbliche? Siamo sempre più convinti – rincarano gli esponenti sabatini – dell’inadeguatezza amministrativa e politica di questa giunta impantanata nel Bando della 167 Le Fontane, area da alienare confermata nel piano la cui ultima puntata (risalente al 18 e 20 giugno) ha visto protagonista  una commissione sempre più confusa nell’interpretazione delle norme. Basti pensare il riferimento all’art. 49 del Dlgs 163/06 e l’inaudita superficialità con cui si trascura l’art. 37, l’aggiudicazione del lotto commerciale, per miglior progetto, alla società esclusa in origine e riammessa dal TAR Lazio, e la successiva revoca per presupposta mancanza dei requisiti necessari. Le alienazioni del Piano di Zona  avrebbero dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della città di Anguillara tanto da produrre ricchezze per le casse comunali, quanto per la prospettiva, attraverso introiti certi, di veder realizzate opere pubbliche che migliorassero la qualità di vita dei cittadini. Invece – concludono Manciuria e Fantauzzi – tra promesse mancate nel conseguire entro il 30 Gennaio 2012 l’esproprio di 15.000 metri quadri per la parte privata – adempimento che determina la validità dei bandi in corso -, ed il feroce scontro legale sui cavilli amministrativi promossi dai partecipanti, rappresenteranno il monumento all’inefficienza del Sindaco Pizzorno e della sua patetica giunta”.
 




ANGUILLARA, LA 52° SAGRA DEL PESCE SCALDA I MOTORI

Redazione

La 52a Sagra del Pesce é alle porte. Dal 1956 la Sagra del Pesce costituisce per la città di Anguillara l’ appuntamento folkloristico-gastronomico più importante dell’anno con un afflusso di decine di migliaia di turisti e visitatori. Performance musicali, artistiche e sportive gratuite prendono vita da Viale Reginaldo Belloni, allo spazio denominato I Soldati, passando per Piazza del Molo. Grazie ai contributi concessi dalla Provincia di Roma e dal Consorzio del Lago, anche quest’anno sarà possibile offrire a tutta la cittadinanza ed ai turisti e visitatori, tre giornate all’insegna del divertimento e della gastronomia locale.

Il programma:

VENERDI 29  giugno
Aspettando la Sagra..

– Ore 18.30 Teatro – Il Re del Lago – Teatro Helios – Imbarco Molo Anguillara
   Per Bambini 4 – 9 anni

– Ore 20.30 Danza – Esibizione Angel’s Dance – Palco centrale P.zza del Molo

– Ore 21.00 Concerto di Musica – Associazione Scuola Orchestra – “10 anni cantati…daltrocanto…il tempo passa”

– Ore 21.30 Teatro – Ass. Acquario presenta Omicidio all’ Otello – I Soldati

 
SABATO 30 Giugno
“Il Mercatino del Lago” – P.zza del Molo
 
– Ore 18.00 Apertura fraschette- lattarino, coregone, primo a base di pesce di lago!
   Lungolago Reginaldo Belloni
 
– Ore 18.00 Concorso gastronomico “Il lago in tavola” – Associazione Sabate
 Itinerante – P.zza del Molo
 
– Ore 20.30 Danza – esibizione Infinity Dance School – Palco centrale P.zza del Molo
 
– Ore 20.45  2500 anni di Musica Tradizionale –  Coro Diapason Amici della Musica "Il tempo passa, la musica resta" CAMPANIA CANTA “Come Panni Stesi al Sole ”
Giardini del Torrione

– Ore 21.00 Teatro – I Pirati – Teatro Helios – Molo di Anguillara

– Ore 21.30 Ritmiko – Spettacolo di percussioni e fuoco – I Soldati

– Ore 22.30 GARBASAMBA in concerto
 
 
DOMENICA 1 LUGLIO
“Il Mercatino del Lago” – P.zza del Molo

– Ore 7.00 – 15.00 Gara di pesca – 3° Bracciano Lake – 5° Trofeo Stefano Ricci
  Raduno di pesca sportiva catch and release al black bass da natante
  Lungolago Reginaldo Belloni
 
– Ore 11.00 Apertura fraschette per tutto il giorno- lattarino, coregone, primo a base di pesce di lago!            
  Lungolago-  Reginaldo Belloni

– Ore 21.00 Spettacolo di Cabaret EFFERVESCENTI NATURALI con ALBERTO    
   CAIAZZA – Palco centrale –  P.zza del Molo

– Ore 21.30 Teatro – Editori Viktor presenta “Lisa attraversa la notte” – I Soldati
 
– Ore 22.30 Concerto RAGAZZI SCIMMIA (Balkan Swing Rock) – Palco centrale – P.zza del Molo

– Ore 23.30 Spettacolo pirotecnico – Fuochi artificiali sul Lago – P.zza del Molo   

MOSTRA PERSONALE di Silvia Moccia: La Realtà della Finzione – Lungolago I Soldati


 




SABATINO, L'EMILIA CHIAMA ANGUILLARA RISPONDE

Emanuel Galea

Anguillara non è certamente un’appendice di Roma, nel senso che non deve essere considerata come un quartiere della capitale dipendente da quest'ultima. Questo meglio dirlo subito senza  mezzi termini. Anguillara è una piccola gemma incastonata nel diadema della grande Roma. E’ autonoma ed indipendente. La sua solidarietà nasce spontanea, sincera e fattiva. Come la maggior parte dei Comuni, Anguillara ha molteplici problemi. Ma non è di questi argomenti che vogliamo parlare oggi. Per oggi dimentichiamo i debiti fuori bilancio, gli squilibri tra entrate ed uscite, le difficoltà a realizzare i tanti progetti che servono per risollevare il territorio , martoriato da decenni d’incuria e cattiva gestione. Accantoniamo tutti questi discorsi per una volta sola. Oggi è giusto parlare della gente di Anguillara che nella sua autonomia si è distinta per la sua generosità e disponibilità, pronta ad aiutare gli altri, ovunque si trovino. L’Emilia Romagna ha chiamato e Anguillara ha risposto. E mentre le troupe televisive, persino quelle dell’emittente  Aljezeera, hanno spento i riflettori, mentre la notizia sui media è passata dalle prime pagine alle penultime, mentre sbiadisce l’informazione televisiva, sul social network fervono attività diverse a favore della gente sfortunata colpita dalla tragedia del terremoto. E’ una gara di solidarietà ovunque. E la gente di questa meravigliosa cittadina lacustre che organizza, manda inviti, mette a disposizione il proprio tempo, i propri mezzi per raccogliere materiale per il Campo di San Possidonio . E’ la stessa gente  che si impegna a far recapitare il materiale direttamente ai terremotati. Sempre la stessa gente si sta prodigando per dare un forte segno di solidarietà organizzando con gran successo l’evento “Anguillara per il parmigiano terremotato”. Altre iniziative altrettanto meritevoli sono state sostenute dalla gran generosità di questa stessa gente. La sera dello scorso 21 giugno, in un suggestivo ristorante, nel verde della campagna locale, l’evento: "Per i terremotati dell’Emilia – Cena a sottoscrizione". Ha visto l’adesione di diverse associazioni che operano sul territorio. E’ stato un enorme successo e le persone hanno partecipato numerose. Alla fine della cena  la raccolta per i terremotati è ammontata a settecentoquaranta euro ed è stata una grande soddisfazione perm tutti i partecipanti. Si è omesso volutamente di nominare uno per uno gli organizzatori, per due ragioni. Primo per non rischiare di menzionarne  alcuni e dimenticarne altri e poi perché la fotografia che si vuole dare è di “Anguillara della gente”. Un piccolo paese con un cuore grande. La gente che non gira la testa altrove quando un fratello chiedo aiuto. Al pari di tanti altri comuni, Anguillara e i suoi cittadini stanno dando il loro meglio.

 




ANGUILLARA, PARLIAMO ANCORA DI RIFIUTI RADIOATTIVI

Aspettiamo che alle parole seguano i fatti e, come riportato sull’articolo di Chiara Rai, aspettiamo contestualmente all’approvazione del Piano, l’informazione alla popolazione sui contenuti  del documento, come prescrive il decreto del Ministero del Lavoro datato 26 gennaio 2009.

Ricordando ancora le tante proteste delle varie associazioni, giuste o sbagliate non importa, contro l’elettrosmog di Radio Vaticana. Nessuna associazione, a che mi è dato sapere, ha mai alzato la voce, raccolto firme, organizzato proteste contro il rischio radioattività ibernato nei forzieri della Casaccia. Oggi, si conoscono i rischi reali e si spera che queste associazioni ne possano prendere nota.

 

Emanuel Galea

Prendendo spunto dall’articolo di Chiara Rai del 21 giugno pubblicato su questo giornale (ANGUILLARA CENTRO ENEA "CASACCIA": EMERGENZE RADIOLOGICHE, ARRIVA IL PIANO), che riportava in allegato IL PIANO PER LE EMERGENZE RADIOLOGICHE riferito al Centro Casaccia dell’Enea emanato dalla Prefettura di Roma, il quale riproponeva un vecchio ammonimento inascoltato che ebbi a pubblicare, (non su questo quotidiano), il 30 marzo del 2011, in un articolo intitolato “Parliamo di rifiuti radioattivi.”

Non c’è cosa peggiore che il dover dire “l’ho detto” perché questo atteggiamento non risolve certo il problema. Eppure non posso evitare di rifarmi al mio articolo del marzo 2011 (oltre un anno fa) per mettere meglio in risalto le emergenze radiologiche al Centro Enea Casaccia. Sottovalutare e minimizzare queste problematiche non rende certo giustizia alla cittadinanza. Tante sono le responsabilità. Ricordando ancora le tante proteste delle varie associazioni, giuste o sbagliate non importa, contro l’elettrosmog di Radio Vaticana. Nessuna associazione, a che mi è dato sapere, ha mai alzato la voce, raccolto firme, organizzato proteste contro il rischio radioattività ibernato nei forzieri della Casaccia. Oggi, si conoscono i rischi reali e si spera che queste associazioni ne possano prendere nota.
 

Si riporta integralmente l’articolo del marzo 2011 pubblicato sul “Megafono”

PARLIAMO DI RIFIUTI RADIOATTIVI di Emanuel Galea (30 marzo 2011)

A seguito dell’incontro convocato nei giorni scorsi dal Prefetto di Roma per verificare l’attualità del Piano di protezione fisica del Centro Enea Casaccia,  il nostro Comune rappresentato dal sindaco Paolessi, dal consigliere delegato alla Sicurezza sul Territorio  Giovanni Casasanta e dal segretario comunale  dott.ssa  Inches, il 9 marzo  ha visitato la struttura del Centro Enea della Casaccia che custodisce i rifiuti radioattivi provenienti da vari esperimenti che si eseguono nel sito.
La struttura è una società partecipata Enea – Sogin e appartiene alla Nucleco Spa.

La notizia di per se non merita alcuna pubblicità. Ci complimentiamo che i nostri amministratori si preoccupano di verificare sicurezza e salute dei propri cittadini. Nulla di strano sennonché ci preoccupa il prosieguo della dichiarazione sia del sindaco che quella di Casasanta.

Tanto per essere chiaro abbiamo il massimo rispetto sia verso il sig. Paolessi che verso il sig. Casasanta. Riconosciamo a tutte e due un merito per l’impegno che dimostrano nel espletare il loro ufficio. Quello che non li possiamo riconoscere un competenza per poter garantire e tranquillizzare i cittadini . Non riesco a darmi una ragione per giustificare la dichiarazione del delegato consigliere Casasanta e cioè .

“Nella nostra visita abbiamo rilevato standard di sicurezza e professionalità elevate, questo ci tranquillizza sia per gli abitanti del nostro e d’altri comuni limitrofi, sia per le risorse umane che lavorano nel Centro, molte delle quali vivono proprio ad Anguillara”.

A dire la verità non mi tranquillizza neanche quanto ha dichiarato Paolessi, in altre parole:
“Sono soddisfatto delle informazioni che ho ricevuto e della disponibilità da parte dei nostri interlocutori a fornire delucidazioni alle domande che abbiamo posto”.

Non me ne voglia il Sindaco e il consigliere se non sono rimasto soddisfatto. Cosa hanno verificato? Quale standard di sicurezza? Che tipo di informazione che può tranquillizzare tutti?
Non me ne vogliano. Fino a qualche mese fa di dichiarazioni “tranquillizzanti” ne giungevano più di una dalla Prefettura di Fukushima. Siamo certi che un sindaco e un consigliere sono i “tecnici” adatti per effettuare queste visite?

Finisco rivolgendomi alle associazioni locali. Anche a loro chiedo di non me ne vogliano. Proprio di questi giorni il revival della campagna anti inquinamento elettromagnetico. Mi starebbe pure bene se la campagna fosse condotta a 360 gradi contro elettrosmog, (Centro Trasmittente Santa Maria di Galeria, centralina elettrica ACEA (Centro abitato Cesano) e struttura deposito rifiuti radioattivi Centro Enea Casaccia. Puntare l’indice verso una sola delle fonti d’inquinamento non mi convince.

Che ora si vara il “Piano emergenze radiologiche Enea Casaccia è un buon segno, meglio tardi che mai.
Aspettiamo che alle parole seguono i fatti e, come dice l’articolo proposto da Chiara Rai, aspettiamo contestualmente all’approvazione del Piano, l’informazione alla popolazione sui contenuti  del documento, come prescrive il decreto del Ministero del Lavoro datato 26 gennaio 2009.

tabella PRECEDENTI:

21/06/2012 ANGUILLARA CENTRO ENEA "CASACCIA": EMERGENZE RADIOLOGICHE, ARRIVA IL PIANO


 




ANGUILLARA CENTRO ENEA "CASACCIA": EMERGENZE RADIOLOGICHE, ARRIVA IL PIANO

Le aree esterne al complesso Casaccia potrebbero essere interessate da livelli di contaminazione tali da comportare l’attuazione della misura protettiva di riparo al chiuso della popolazione presente

Contestualmente all’approvazione del Piano, occorre informare la popolazione sui contenuti del documento, come prescrive il decreto del Ministero del Lavoro datato 26 gennaio 2009.

 

[PREFETTURA DI ROMA – PIANO DI INTERVENTO -NUCLECO SPA]

 

C.R.

Un Piano delle attività da porre in essere in caso di emergenze radiologiche. Il primo piano d’intervento nella Provincia di Roma a tutela della popolazione. Il Prefetto ha dotato il complesso NUCLECO, ubicato in una zona posta all’interno del Centro Ricerche ENEA Casaccia, sito a Roma in via Anguillarese n. 301 di un Piano di intervento concernente le attività degli Enti preposti alla tutela della popolazione in caso di evento incidentale che possa comportare dispersione di radionuclidi.

Le aree esterne al complesso Casaccia potrebbero essere interessate da livelli di contaminazione tali da comportare l’attuazione della misura protettiva di riparo al chiuso della popolazione presente.  

Contestualmente all’approvazione del Piano, occorre informare la popolazione sui contenuti del documento, come prescrive il decreto del Ministero del Lavoro datato 26 gennaio 2009. 

Con il testo in allegato si intende portare a conoscenza della popolazione le notizie essenziali contenute nel predetto Piano.




ANGUILLARA, APERTURA GRATUITA AL PUBBLICO DELLA VILLA ROMANA DELL'ACQUA CLAUDIA

Angelo Parca

Nuovo appuntamento venerdì 22 giugno 2012 ad Anguillara con le iniziative del ventennale dell’Associazione Culturale Sabate e del Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare Augusto Montori.

In linea con gli obiettivi dell’Associazione mirati alla valorizzazione dei beni culturali ed archeologici presenti sul territorio questa volta è in programma una visita guidata gratuita alla villa romana di età repubblicana dell’Acqua Claudia all’interno dello stabilimento dell’Acqua minerale Claudia generalmente non accessibile al pubblico.

Un tesoro archeologico, risalente alla seconda metà del I secolo a. C. caratterizzata da un’architettura ad emiciclo. In loco, grazie alla disponibilità dell’attuale proprietà dello stabilimento, sono in corso lavori di indagine e di ripulitura. La visita si svolge in collaborazione con l’Associazione Antica Clodia che sta curando le attuali attività di recupero e lo stabilimento dell’Acqua Claudia. A condurre i visitatori alla scoperta del sito sarà l’archeologo Paolo Lorizzo.

“Ringraziamo – sottolinea l’Associazione Sabate –  l’Associazione Antica Clodia, lo stabilimento e in particolare l’archeologo Lorizzo che sarà in grado, per le competenze acquisite sul campo, di dare ai visitatori una visione molto dettagliata ed esaustiva di quale fosse l’architettura e la vita in epoca romana di questa imponente villa rinvenuta nel 1934 durante i lavori di ampliamento dello stabilimento idrominerale, un sito ancora in gran parte da riportare alla luce. Riteniamo che questa villa, come la villa rustica di epoca romana delle Mura di Santo Stefano studiata anche dall’architetto Andrea Palladio siano, assieme ad altre evidenze come il tracciato dell’antica via Clodia e la villa romana di Crocicchie, i tesori archeologici di epoca romana del territorio di Anguillara da valorizzare e rendere fruibili al pubblico  attraverso un progetto coordinato di museo archeologico diffuso”.

L’appuntamento  è per le  17 davanti allo stabilimento dell’Acqua Claudia in via Sorgente Claudia ad Anguillara Sabazia.

La villa romana dell’Acqua Claudia si sviluppa su tre piani. La parte bassa è costituita da un grosso emiciclo ad arco di cerchio di circa 87 metri di cui è stata riportata alla luce la metà sinistra, oltre a alcuni ambienti adiacenti.
L'iniziativa è inserita nelle attività del ventennale del Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare di Anguillara che si avvale di un contributo della Banca di Credito Cooperativo di Formello e Trevignano Romano e del Consorzio Lago di Bracciano e del patrocinii del Comune di Anguillara e  del Parco Bracciano-Martignano.

La partecipazione è gratuita. E' gradita  una eventuale offerta per il sostegno delle attività associative.