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Editoriali

Emanuela Orlandi: il documento del Sisde e il mistero del nastro cancellato

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Tempo di lettura 2 minutiNella relazione dei servizi segreti si parla di voci maschili ma nell’inciso della registrazione non c’è traccia. Chi ha manomesso il nastro e perché?

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di Angelo Barraco
 
La scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori rappresentano ad oggi uno dei più fitti misteri d’Italia, dove l’innocenza di due ragazzine che conducevano una vita scandita in ritmi regolari, è stata improvvisamente interrotta da un incognito vuoto che le ha inghiottite e strappate via dal quieto viver quotidiano.

Un silenzio che in questi lunghi anni non ha lasciato alcuna traccia tangibile ma esattamente come Pollicino, ha sparso lungo la via una serie di molliche di pane che hanno costruito un sentiero ricco di indizi, personaggi e luoghi dove si sono avvicendate storie che hanno toccato le più alte sfere della Roma Capitolina.

In merito alla scomparsa di Emanuela Orlandi è stata dichiarata la parola fine poiché la Cassazione ha confermato l’archiviazione in merito al caso della 15enne cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 e il ricorso presentato dalla famiglia è stato dichiarato inammissibile.

Per la scomparsa di Emanuela Orlandi erano stati indagati per omicidio e sequestro di persona Sergio Virtù, autista di De Pedis, Angelo Cassani, detto 'Ciletto', Gianfranco Cerboni, detto 'Gigetto', stretti collaboratori del boss della Magliana, oltre a monsignor Vergari e alla supertestimone Sabrina Minardi, amante di 'Renatino' che aveva fatto scottanti rivelazioni.

Gli inquirenti reputano le dichiarazioni di Sabrina Minardi, sentita più volte nel corso degli anni: “testimone sicuramente difficile a causa della sua tossicodipendenza e delle pessime condizioni di salute, fisiche e mentali, hanno, sotto alcuni profili, trovato parziali riscontri: tuttavia, occorre rilevare come tali elementi di natura indiziaria, in ragione dei limiti di carattere oggettivo e soggettivo che li inficiano, non consentono certamente di ritenere provata la responsabilità per il rapimento con conseguente morte di Emanuela Orlandi nè di Enrico De Pedis e di Marco Sarnataro”.

Marco Sarnataro, morto nel 2007, avrebbe raccontato al padre – che …